08. Governo a Fustaia I Parte
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5/27/2018 08. Governo a Fustaia I Parte
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IL GOVERNO A FUSTAIA:
taglio raso e tagli successivi
La fustaia una forma di governo del bosco cheutilizza le piante nate da seme (rinnovazionenaturale o materiale vivaistico) come base per laperpetuazione del soprassuolo boschivo..
Che cosa il governo a fustaia?
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Il governo a fustaia cerca di imitare per quantoIl governo a fustaia cerca di imitare per quantopossibile ci che avviene nelle foreste vergini.possibile ci che avviene nelle foreste vergini.
rinnovazione naturalerinnovazione naturaleo piantagioneo piantagione
tagli intercalaritagli intercalari
inizio tagli diinizio tagli dirinnovazionerinnovazione
fine tagli difine tagli dirinnovazionerinnovazione
fase di rinnovazionefase di rinnovazione
Fase di competizioneFase di competizione
fase di stabilizzazionefase di stabilizzazione
fase di decadenzafase di decadenza
FORESTE VERGINIFORESTE VERGINI FASI SELVICOLTURALIFASI SELVICOLTURALI
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rinnovazione diffusa arinnovazione diffusa aseguito di crolli diseguito di crolli di
interi soprassuoli perinteri soprassuoli percause meteorologichecause meteorologicheo incendi o fitopatieo incendi o fitopatie
rinnovazione scalarerinnovazione scalaresotto parziale coperturasotto parziale coperturaa seguito della morte dia seguito della morte disingoli individui osingoli individui opiccoli gruppipiccoli gruppi
strutturestrutture
coetanee /coetanee /coetaneiformicoetaneiformi
TIPI STRUTTURALITIPI STRUTTURALI
CORRISPONDENTICORRISPONDENTI
FORESTE VERGINIFORESTE VERGINI
strutturestrutture disetaneedisetanee
per piede dper piede dalberoalbero
strutturestrutture disetaneedisetaneeper gruppiper gruppi
La rinnovazione naturale
La rinnovazione un momento rilevantenel ciclo vitale del bosco poich negarantisce la continuit nello spazio e nel
tempo Essa inizio con la disseminazione e si
conclude con laffermazione delle giovanipiantine
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La produzione di seme e la
disseminazione
La riproduzione per via sessuale richiede
energia ed quindi possibile solo dove vi sianosufficienti risorse
La produzione di seme nelle specie arboreecomincia in genere attorno ai 20-30 anni (primanelle specie che vivono in ambiente difficili)
A parit di specie, la produzione di seme maggiore e precoce nelle piante con chioma
ampia o di margine o isolati
Alcuni dati raccolti da Potena et al (2007) forniscono un ordinedi grandezza da cui risulta che si tratta di quantit nontrascurabili: in boschi dellItalia centrale la produzione di seme difaggio raggiunge i 246.2 kg ha-1, quella del seme di cerro 657.8
kg ha-1
e quella di roverella 123.8 kg ha-1
.
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La produzione di seme e la
disseminazione
Le specie con seme pesante e ricco di riserve hanno
una produzione di seme discontinua che si concentrain alcune annate (pasciona)
Per esempio, nel faggio la pasciona avviene ogni 5-6anni
Nelle specie a seme leggero, la produzione avvieneogni anno ed in genere abbondante
In teoria dovrebbe essere pi semplice creare lecondizioni favorevoli alla rinnovazione delle specie conseme leggero
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06
Anno
vuoto
danneggiato
predato
buono
Numerosemim-2
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La produzione di seme e la
disseminazione
Specie con seme
leggerissimo (mg)
Specie con seme leggero
(cg dg)
Specie con seme pesante
(dg g)
Abete rosso, betulla,carpino nero, cipresso,douglasia, larice, olmo,ontano, pino mugo, pinosilvestre, pioppo, salici,sorbo degli uccellatori
Abete bianco, abete greco,acero campestre, acero dimonte, carpino bianco,cedro dellAtlante, frassinomaggiore, orniello, pinonero, pino dAleppo, pinomarittimo, robinia, tiglio
Acero riccio, castagno,ciliegio, faggio, pino cembro,pino domestico, quercesp.p.
Bernetti et al., 2012
La produzione di seme e la
disseminazione
Tipi di disseminazione: Anemocora
Idrocora
Barocora
Zoocora Epizoocora
Per animali vettori attraverso concentrazione inambienti di riserva
Endozoocora
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Quantit di seme che cade in una tagliata al variare della distanza dal
margine del bosco. Il vento dominante proviene da Sud-est (daHesselmann, 1934).
Natalit del seme
Con natalit si intende il tasso di aumento di unapopolazione in un certo tempo.
Si definisce natalit massima (o fisiologica)quella che una popolazione pu raggiungere in
assenza di fattori ecologici limitanti, e natalitreale (o ecologica) quella che effettivamente siosserva in un certo contesto ambientale.
Quando si studiano popolazioni di speciearboree si fa generalmente riferimento allapercentuale di levata, ossia al numero diplantule che compaiono da 100 semi posti agerminare in campo.
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Germinazione del seme
Fase autotrofa: non si ha produzione diorgani esterni e sono consumate lesostanze presente nel seme
Fase eterotrofa: emissione di cotiledoni edi una radichetta (plantula). In questa faseinizia la fotosintesi
Germinazione del seme
Principali fattori critici nella fase digerminazione: Eccesso di umidit dellaria e/o del suolo
Predazione da parte di specie animali Competizione intra ed inter-specifica
Spessore della lettiera che impedisce allaradichetta di raggiungere il suolo
Caratteristiche dellhumus
Tessitura del suolo
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La comparsa dei semenzali il risultato di un complessoprocesso legato, oltre che alla disponibilit del seme edalla sua germinazione, all'esistenza di un numerosufficientemente alto di biotopi sicuri (safe sites), ossia iluoghi in cui vi sono le condizioni richieste da unparticolare seme per germinare (Harper 1977).
Molto spesso le condizioni di natalit sono favorite dalla presenza di particolari substrati Losradicamento di alberi adulti non solo modifica le condizioni di microclima, ma crea anchecondizioni micro topografiche ed edafiche che in generale sono favorevoli allinsediamentodei semenzali (Piussi, 1986)
Affermazione della rinnovazione
Rinnovazione affermata rinnovazionecon connotati tali da conferirle una
sufficiente capacit di tollerare situazioniavverse
Lindividuazione di questa fase affidataal selvicoltore
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Affermazione della rinnovazione
Parametri quantitativi utili: Altezza (1-2 m almeno)
Numero di soggetti
Formazione N m-2 Altezza (cm) Indice (N x H)
Pinete pino marittimo 2.0-3.0 50 100-150
Pinete pino Aleppo 1.5-3.0 50 75-150
Querceti di leccio 1.5-2.5 60 90-150
Querceti di cerro 1.2-1.6 70 84-112
Faggete montane 0.8-1.2 150 120-180
Abieti-piceo faggeti 0.8-1.2 80 64-96
Peccete montane 0.7-0.9 100 70-90
Peccete altimontane 0.4-0.6 100 40-60
Bernetti et al., 2012
Affermazione della rinnovazione
Parametri morfologici utili: Chioma sviluppata lungo il fusto per oltre 2/3 (1/2 nelle
latifoglie)
Fusto sottile ed elastico almeno da met in su
Apparato radicale sufficientemente sviluppato pergarantire stabilit al soggetto
Vitalit (lunghezza dellultimo o ultimi due getti apicali)
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La conoscenza e linterpretazione delprocesso di rinnovazione sonoindispensabili per il selvicoltore che tenuto con i diversi interventi a nonesaltare i fattori avversi
Specie forestali & luce
Tolleranti Mediamente
tolleranti
Intolleranti Pioniere
Abete bianco,abete rosso
(fasciasubalpina),carpino bianco,faggio, leccio
Abete rosso (fasciaaltimontana), acero
campestre, acero dimonte, carpinonero, castagno,cerro, frassinomaggiore,maggiociondolo,ontano nero,orniello, rovere,tiglio
Abete rosso(fascia montana),
farnia, ontanobianco, pinocembro, robinia,sughera
Betulla,cipresso,
larice, pinodAleppo. Pinomarittimo, pinomugo, pinonero, pinosilvestre
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Tipo di rinnovazione Struttura
Pronta e diffusa Le piantine cominciano ad insediarsi gi 1-2 annidopo linterruzione della copertura. Tendenzastrutturale: distribuzione verticale monoplana,copertura colma
Pronta e localizzata Le piantine comparse 1-2 anni dopolinterruzione della copertura si concentrano inaree preferenziali. Tendenza strutturale:distribuzione verticale monoplana, coperturalacunosa o a cespi, tessitura fine
Progressiva e diffusa Rinnovazione avviene quando le condizionistazionali sono omogeneamente favorevoli, mala competizione/predazione significativa.Tendenza strutturale: distribuzione verticalemultiplana, copertura colma
Progressiva e localizzata La rinnovazione difficile perch sia i fattori
abiotici che biotici sono sfavorevoli. La tendenzastrutturale non individuabile
Mortalit
La morte un fenomeno che si verifica inseguito allazione di diversi fattori fisici o bioticisu organismi di ogni et
Non comunque sempre facile distinguerel'azione dei singoli fattori ed individuare tra diessi quelli la cui azione ha maggiore rilevanzain moda da tentare di distinguere la causa primadella morte dalla causa immediata (Franklin etal. 1987)
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Mortalit
Gi nella prima fase di vita, il processo dimortalit si sovrappone a quello di natalit
Alcune plantule muoiono quando ancora incorso la germinazione.
Laffermazione dei semenzali delle speciearboree pu venire ostacolata da numerosifattori: mancanza di luce, siccit, scalzamentoprovocato dalle alternanze di gelo e disgelo,calpestio o morso di animali, attacchi di insetti,fuoco, surriscaldamento del suolo, ecc
Mortalit
La sopravvivenza espressa dal numero di individui diuna data popolazione che sopravvive dopo un certoperiodo di tempo dalla nascita, il suo contrario lamortalit.
Anche per essa si distinguono una mortalit effettiva oecologica ed una mortalit minima o teorica che siverifica in assenza di fattori limitanti. Mentre la prima espressione della longevit degli individui in condizioniambientali naturali, la seconda espressione dellalongevit fisiologica, ossia la longevit massima che unorganismo pu raggiungere.
Ai fini della conservazione di una popolazione hanotevole importanza la mortalit efficace, ossia quellache si verifica in et pre-riproduttiva
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Curve di sopravvivenza. Tipo I: descrive la situazione in cui la mortalit concentrata al limite della durata della vita, riconducibile alla popolazione umananei Paesi industrializzati; Tipo II: indica che il tasso di mortalit rimane costante con
let; Tipo III: indica unalta mortalit negli stadi di vita iniziali ed una diminuzione inquelli successivi, situazione comune per le popolazioni di specie arboree (Odum,1973).
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FORMEFORME DIDI TRATTAMENTO DELLE FUSTAIETRATTAMENTO DELLE FUSTAIE
TAGLIO RASOTAGLIO RASO
TAGLI SUCCESSIVITAGLI SUCCESSIVI
TAGLIO SALTUARIOTAGLIO SALTUARIOOO DIDI CURAZIONECURAZIONE
boschi coetaneiboschi coetanei
boschi coetaneiformi oboschi coetaneiformi odisetaneidisetanei per gruppiper gruppi
boschiboschi disetaneidisetanei perperpiede dpiede dalberoalbero
FUSTAIE COETANEEFUSTAIE COETANEE
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0
N
DBH
Curva di distribuzione deidiametri della fustaia:distribuzione gaussiana onormale
Media (moda e mediana): il 68% circa del campione compreso tra media e deviazione standard ed il 95% circatra media e due volte la deviazione standard
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STADI EVOLUTIVI DI UN
POPOLAMENTO COETANEO
Dalla fase di rinnovazione a quella di maturiti soprassuoli coetanei si evolvonoattraversando delle fasi dotate di strutture ecomportamenti caratteristici.
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Durante levoluzione gli alberi del soprassuolo sidifferenziano per vigoria e forma.
questo avviene per:
le diverse caratteristiche genotipiche di partenza
condizioni ambientali di crescita diverse
le conseguenze di avvenimenti casuali (momento digerminazione, danni, )
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Famiglia dei tagli raso(clearcut)
Definizione
Forma di trattamento che prevede leliminazionea maturit di tutte le piante su una certasuperficie
La rinnovazione pu essere naturale, artificiale ocombinata ed ha luogo dopo il taglio
Si tratta di interventi che modificano ilfunzionamento del sistema forestale
Lintensit di questi cambiamenti legata allasuperficie interessata dal taglio
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Taglio raso: classificazione
Dimensione Grande superficie (> 1 ha)
Piccola superficie (1500 m2 1 ha)
A buche (100 1500 m2
) Forma della tagliata Standard (circolare, quadrata, irregolare)
A strisce (il lato minore [base] e circa met del latomaggiore [fronte])
A fessura (base fino ad 1/10 del fronte)
Marginale (si localizza su un bordo del bosco)
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Taglio raso: classificazione
Tipo di rilascio: Standard (nessuna pianta)
Con riserve (soggetti sparsi nella tagliata)
A quinte (individui a gruppo o superficie separatada fasce di alberi)
TAGLIO RASO SU AMPIE SUPERFICITAGLIO RASO SU AMPIE SUPERFICI
TAGLIO RASO PER PICCOLE SUPERFICITAGLIO RASO PER PICCOLE SUPERFICI
sup. < 1 hasup. < 1 ha
eventualmente CONeventualmente CONRISERVERISERVE
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d=1d=1--1,5 h1,5 hTAGLIO RASOTAGLIO RASO
A BUCHEA BUCHE
TAGLIO RASO ATAGLIO RASO ASTRISCESTRISCE
d=d= circa 10circa 10--15 m15 m
TAGLIO RASOTAGLIO RASOA ORLO (oA ORLO (omarginale)marginale)
d=d= circa 1 hcirca 1 h
Modalit di esecuzione del taglio raso
Non necessario indicare preliminarmente lepiante da tagliare
Devono essere indicati i margini della tagliata Problemi relativi a forma, dimensione edorientamento della tagliata (la dimensione nondipende solo dalleconomia, ma anchedallecologia)
Il taglio a raso su ampie superfici non oggiapplicato in Italia
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TAGLIO RASO SU AMPIE SUPERFICITAGLIO RASO SU AMPIE SUPERFICI
FUSTAIA all'anno T
Enrico Siardi
FUSTAIA all'anno 0
rinnovazione naturale presente o, in caso contrario,
rinnovazione artificiale posticipata
Enrico Siardi
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FUSTAIA all'anno T
TAGLIO RASO A BUCHETAGLIO RASO A BUCHE
FUSTAIA all'anno 0
1-1,5 Hd
Hd
Enrico Siardi
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TAGLIO RASO A STRISCE / ORLOTAGLIO RASO A STRISCE / ORLO
FUSTAIA all'anno T
Enrico Siardi
FUSTAIA dopo il taglio a orlo
Enrico Siardi
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FUSTAIA dopo l'affermazione della rinnovazione
Enrico Siardi
FUSTAIA dopo il taglio a orlo successivo
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FUSTAIA dopo l'affermarsi della rinnovazione nella seconda striscia
Enrico Siardi
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TAGLIO RASO CON RISERVETAGLIO RASO CON RISERVE
FUSTAIA all'anno T
Enrico Siardi
FUSTAIA all'anno 0
Enrico Siardi
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facilita le operazioni di esbosco
porta a soprassuoli regolari che, se diradati,producono assortimenti di valore
minori danni da esbosco
possibilit di meccanizzazione spinta
adatto alle specie eliofile
adatto alle specie con disseminazione anemocora
Vantaggi del taglio raso
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possibilit di perdita di nutrienti in climi caldo-umidi
possibilit di erosione del suolo e dissestiidrogeologici anche disastrosi (in rapportoallestensione della tagliata)
disturbo per la fauna
Svantaggi del taglio raso
Aspetti economici
Superfici sufficientemente grandi consentono: Concentrare il lavoro in 1-2 zone
Evitare eccesivi spostamenti di uomini e mezzi
Utilizzare una viabilit semplificata
Una riduzione delle superfici determina unaumento dei costi
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Bernetti et al., 2012
Bernetti et al., 2012
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Aspetti ecologici
Allaumentare della superficie aumenta la
convenienza economica, ma cresce anchelimpatto sui fattori ambientali
Influenza sul ciclo dellacqua, sul calore, sulvento
Impatto della competizione di specie erbacee edella predazione animale
Effetti sulla sostanza organica
Rapida alterazione della sostanza organica Una parte dei nutrienti viene dilavata ed perdutadallecosistema
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Effetti sul microclima
Il taglio raso modifica le propriet termiche di
superficie, il bilancio energetico e leprecipitazioni
Una tagliata riceve maggiore radiazione emaggiore precipitazioni, perde maggioreradiazione termica e ha maggiori tassi dievaporazione in confronto al bosco
Possibilit di scottature al tronco delle piante dimargine esposte a sud
Effetti sul microclima
Maggiore radiazione: pi caldo e maggioreturbolenza del vento durante il giorno allinternodella tagliata
Pi umido e freddo durante la notte allinterno
della tagliata (continentalizzazione del clima) Linfluenza sul microclima dipende
dallorientamento della tagliata: poich laradiazione influenzata dallorientamento, ciinfluenza tutti gli altri parametri
La zona di margine ha generalmentecaratteristiche intermedie
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Radiazioneglobale(kW
m-2)
Radiazioneglobale(kWm
-2)
Umiditrelativa(%)
Interno tagliata
Margine della
tagliata
Effetti del taglio raso sulla temperatura
Temperaturadellaria(C)
Dati da inizio giugno a settembre; Chen et al., 1993, AFM
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Effetti del taglio raso sulla temperatura
Chen et al., 1993, AFM
Temperaturadelsuolo
(C)
Taglio raso,
temperatura (Ta)
ed umiditrelativa (h)
Ora del giorno Chen et al., 1993, AFM
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Taglio raso ed
umidit del
suolo
Chen et al., 1993, AFM
Ta Ta Ts Ts h h D D
Taglio
raso 16.33 14.75 18.34 10.36 70.90 41.30 0.669 1.504
Bordo 16.67 14.17 17.08 11.08 75.99 44.57 0.617 0.538
Foresta 15.72 10.05 13.93 2.44 79.38 31.71 0.425 0.934
Temperatura media giornaliera dellaria e del suolo (Ta e Ts), differenza tratemperatura massima e minima (Ta e Ts), umidit relativa (h) e deficit divapor saturo (D) allinterno di una tagliata a raso, sul bordo o allinterno dellaforesta di douglasia per un periodo di osservazione di 35 giorni (Giugno-Settembre 1989 e 1990; fonte: Chen et al., 1993).
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Taglio raso e vento
Velocitdelvento(ms-1)
Velocitdelvento(ms-1)
Ora del giornoChen et al., 1993, AFM
Effetto della dimensione della tagliata
Il microclima dipende dalle dimensioni della tagliata
Nellesempio, una tagliata di 9 m di diametro presentacondizioni molto simili a quella della foresta intatta
Una tagliata a striscia con larghezza di 18 m, invece,ha condizioni simili a quelle allesterno del bosco
Le differenze tra le tagliata dipendono per dallastagione
Nellesempio, tagliate circolari di 9 o 18 m di diametrosono adatte a favorire la rinnovazione dellabetebianco
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Effetto della dimensione della tagliata
Carlson et al., 1997, AFM
Effetto della dimensione della tagliata
Ta Ta max Ta min Ta giorno Ta notte
Taglio raso 15.4 23.9 6.8 18.7 10.2
Strisce di 18 m 14.7 22.4 7.7 17.6 10.4
Strisce di 9 m 14.9 22.0 9.0 17.4 11.4
Taglio a buche di 18 m 14.9 24.2 8.6 17.6 11.0
Taglio a buche di 9 m 14.7 20.6 9.6 16.6 12.0
Foresta 14.7 20.1 10.0 16.4 12.2
Temperatura media giornaliera su base stagionale (Ta), temperaturamassima e minima stagionale (Ta max e Ta min), temperatura diurna (Tagiorno) e temperatura notturna (Ta notte). Fonte: Carlson et al., 1997.
-
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Effetti sulle risorse idriche
Maggiore quantit dacqua al suolo
A seguito della cessazione della traspirazionemaggiore disponibilit idrica
Maggiore quantit di neve e maggiore durata sulterreno possibilit di attacchi di funghi criofili
SNOW WATER EQUIVALENT CHANGE DUE TO CLEAR CUT (increase)
Murray & Buttle, 2003, Journal of Hydrology
-
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Orientamento della tagliata e scioglimento della neve
Murray & Buttle, 2003, Journal of Hydrology
maggiore accumulo della neve nellatagliata soprattutto nellesposizione Sud;
maggiori differenze nello scioglimentolegate allesposizione rispetto alleffetto deltaglio
i tassi di scioglimento tendono ad esseremaggiori nella tagliata
Bernetti et al., 2012
Aspetti ecologici: riepilogo
-
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Taglio raso e microfauna
Red-backed vole
Meadow vole
Masked shrew
Heather voleNorthern bog
lemming
differenze significative tra aree bruciate e tagliate araso (aumento copertura muschi nel taglio raso)
aumento della copertura arborea con il tempo
presenza delle specie animali legata alla copertura(erbe e CWD)
solamente red-backed voles ha mostgrato unadifferenza nellabbondanza tra area incendiata e taglioraso
Age
-
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Taglio raso e fauna
I piccoli mammiferi, specie con unpiccolo areale (
-
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Bernetti et al., 2012
Valutazioni tecniche sul taglio raso
Nel caso di tagli a fessura o a strisce rilevante ilproblema della quantit di luce/calore che arriva al
suolo quindi importante lorientamento e lombreggiamento
esercitato dalla piante di contorno (rapporto tradiametro dellapertura e altezza degli alberi = 1,5 2,0)
-
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Bernetti et al., 2012
Bernetti et al., 2012
-
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il trattamento pi utilizzato nel mondo si usa per pino silvestre, abete rosso e spesso per
le querce
vietato in Svizzera ed anche in Italia, malargamente utilizzato su ampie superficinellAmerica del Nord e nelle foreste equatoriali
Dove impiegato il taglio raso
Famiglia dei tagli successivi
(shelterwood)
-
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Definizione
Forma di trattamento dei boschi coetanei cheprevede labbattimento graduale degli alberi del
soprassuolo maturo con conseguenterinnovazione della fustaia sotto la loro parzialecopertura
Questi tagli sono stati concepiti per soprassuolidi specie a seme pesante (soprattutto querce efaggio)
Non sono tagli che simulano un evento naturale,
ma solo un correttivo dei tagli raso
sono tagli rivolti a favorire linsediarsi dellarinnovazione naturale e la sua protezione nei primianni. Nellimpostazione teorica prevedono i seguentitagli:
TAGLIO DI PREPARAZIONE(corrisponde allultimo diradamento)
TAGLIO DI SEMENTAZIONE (25-70% della massa presente)
TAGLI SECONDARI
TAGLIO DI SGOMBEROiniziailPERIODO
DI
RINNOVAZION
E
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PERIODO DI RINNOVAZIONE: periodo cheintercorre tra il taglio di sementazione e il tagliodi sgombero.
E pi lungo per le specie sciafile (20-30 anni nelfaggio), pi corto per le specie eliofile (6-10 anniper le querce)
Le modalit dei tagli variano in base al tipo di
bosco e di stazione.
Il turno
Et pi conveniente per eseguire il taglio dirinnovazione in un bosco coetaneo (ceduo ofustaia)
Nelle aziende agrarie, il ciclo di produzionecoincide con la maturit dei frutti
Nelle aziende forestali destinate alla produzionelegnosa non esiste una maturazione biologicaben definita
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0
100
200
300
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500
600
700
800
900
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
Et
m3
ha-1
TurnoPeriodo
rinnovazione
T. sementazione
T. secondari
T. sgomberoMassa principale: collega ivalori che rappresentano ivolumi dopo i tagli di
diradamento
Massa corrente: evoluzionedella massa legnosa chesubisce degli abbassamentiin corrispondenza deidiradamenti
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FUSTAIA prossima alla maturit
TAGLIOTAGLIO DIDI PREPARAZIONEPREPARAZIONE
Enrico Siardi
il TAGLIO DI PREPARAZIONE si esegue insoprassuoli eccessivamente densi per consentire losviluppo delle chiome degli alberi pi vigorosi (piadatti alla disseminazione).
In realt difficilmente le piante adulte riescono ad
espandere ulteriormente la loro chioma.
IMPORTANZA DEI DIRADAMENTI PRECEDENTI
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FUSTAIA dopo il taglio di preparazione
TAGLIOTAGLIO DIDI SEMENTAZIONESEMENTAZIONE
Enrico Siardi
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il TAGLIO DI SEMENTAZIONE serve a:
favorire la germinazione del seme caduto a terra primadel taglio (importanza di far coincidere il taglio conunannata di pasciona) con laumento della luce cheraggiunge il suolo e il sommovimento del terreno
dare luce alla rinnovazione gi presente
favorire lumificazione della sostanza organica
favorire la disseminazione delle piante rimaste
limitare il rigoglio delle piante erbacee tramite lacopertura degli alberi rimasti
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FUSTAIA dopo il taglio di sementazione
PRIMO TAGLIO SECONDARIOPRIMO TAGLIO SECONDARIO
NUOVA GENERAZIONENUOVA GENERAZIONE
Enrico Siardi
i TAGLI SECONDARI servono a:
incrementare gradualmente la luce che arriva alterreno
proteggere la rinnovazione presente dagli eccessitermici
proteggere la rinnovazione presente dalla concorrenzaerbacea
concentrare lincremento legnoso sulla parte disoprassuolo rimasta
1 o 2 tagli secondari al massimo
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FUSTAIA dop o un primo ta glio secon dario
SECONDO TAGLIO SECONDARIOSECONDO TAGLIO SECONDARIO
Enrico Siardi
il TAGLIO DI SGOMBERO avviene quando larinnovazione gi affermata.
Elimina la concorrenza esercitata dagli alberi
rimasti sulla rinnovazione.
Danneggia spesso parte della rinnovazione(eventuale rimboschimento delle areedanneggiate)
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FUSTAIA dop o un secondo taglio secon dario
TAGLIOTAGLIO DIDI SGOMBEROSGOMBERO
Enrico Siardi
FUSTAIA dop o il taglio di sgom bero
Enrico Siardi
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Classificazioni
T. successivi uniformi (> 5000 m2)
T. successivi su piccole superfici o
graduali (< 5000 m2): A strisce
A orlo
T. successivi a gruppi (presuppongonoche ci sia un tratto gi in rinnovazione)
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I tagli successivi uniformi vengono eseguiti susuperfici ampie, fino ad alcune decine di ettari.
Danno origine a popolamenti coetanei ocoetaneiformi.
Sfruttano solo in parte la rinnovazione gipresente prima dellinizio dei tagli dirinnovazione
Tagli successivi uniformi
I tagli successivi su piccole superfici vengonoeseguiti su superfici modeste, da pochecentinaia di metri quadri fino a qualche ettaro se
eseguiti a strisce. Danno origine a popolamenti coetaneiformi o
disetanei per gruppi.
Sfruttano se possibile la rinnovazione gipresente prima dellinizio dei tagli dirinnovazione
Tagli successivi su piccole superfici
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partono da gruppi esistenti di pre-rinnovazione vengono eseguiti su superfici modeste, grandi
al massimo qualche centinaio di metri quadri
i tagli procedono a macchia dolio
favoriscono la disetaneizzazione dei boschicoetanei
Tagli successivi a gruppi
Tagli successivi a gruppi
Femelschlag
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vengono eseguiti su fasce di larghezza da 1 a 3volte laltezza degli alberi presenti
la sequenza dei tagli viene applicata per fascecontigue
procedendo controvento rispetto ai ventidominanti si favorisce la disseminazione e sievitano gli schianti delle piante rimaste isolate
dopo il taglio
Tagli successivi a strisce
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Effetti sul microclima e sul suolo
Dopo taglio di sementazione: maggioreriscaldamento dellaria nelle ore diurne e
raffreddamento nelle ore notturne La presenza del soprassuolo attenua per gli
estremi termici (minor continentalit che nelcaso del taglio raso)
Riduzione dellintercettazione delle chiome maggiore disponibilit idrica al suolo
Riduzione nellumidit relativa (aumento
temperatura)
Effetti sul microclima e sul suolo
Durata dellinnevamento leggermente superiorea quella che si ha nel bosco, ma inferiore altaglio raso
Condizioni del vento sono inalterate e sonoanaloghe a quelle del bosco chiuso
Lapporto di lettiera non si interrompe maitotalmente
La maggiore temperatura e disponibilit idricaaccelerano la mineralizzazione della sostanzaorganica
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Confronto tra tagli successivi e
taglio raso (Dalton e Messina,1994, Tree Physiology)
Pinus taeda L.Potenzialeidrico
(MPa)
C
onduttanza
stom
atica(cms-1)
Traspirazione
(mgm-2s-1)
maggioreconduttanza stomaticanel taglio raso
maggioretraspirazione nel taglioraso
Effetti sulla microfauna
Peromyscus maniculatus
Myodes gapperi
Zwolak, 2009, Forest Ecology and Management
Maggiorexericit ecopertura
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La predazione
Nella fase di disseminazionesono attivi soprattutto uccelli e
micromammiferi Nella fase di affermazione
sono attivi i macromammiferi: A debole impatto (muflone,
camoscio e la lepre), si cibanosaltuariamente di tessuti teneridelle giovani piantine
A forte impatto (cervo, capriolo e
daino) A impatto indiretto (cinghiale)
Selvicoltura e fauna:
effetto degli erbivori sulla rinnovazione
Brucamento Scrotecciamento
Reimoser e Gossow, 1996, Forest Ecology and Management
Boschi misti di abete rosso, faggio ed abete bianco inAustria
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Gill, 1992, Forestry
S/W = summer or winterbrowsing
Selvicoltura e fauna:
effetto degli erbivori sulla rinnovazione
Densit cervidi > 20 individui km-2
Specie: Abies balsamea
Beguin et al., 2009, Forest Ecology and Management
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Predazione: esempio in Cansiglio
+ 13% anno-1
3,5 capi / 100 ha
Curva di crescita media della rinnovazione di faggio in classi di altezzainiziali di 50, 70 e 90 cm, nellarea campione di Costa cannella (dal 2004 al2009). In rosso nellarea recintata ed in blu nellarea non recintata
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La predazione
Bernetti et al., 2012
si possono creare condizioni favorevoli a specie contemperamento diverso (anche sciafile non tolleranti il taglioraso)
concentrando gli incrementi nelle piante dlite rilasciate
dopo il taglio di sementazione si ritraggono assortimenti dimaggior valore
viene favorita la mineralizzazione della sostanza organicasenza causare erosioni del suolo
possono portare a boschi misti e disetaneiformi,strutturalmente ed ecologicamente pi stabili
la rinnovazione viene protetta dagli estremi termici
Vantaggi dei tagli successivi
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i tagli secondari e di sgombero possono comportare (senon ben pianificati) danni notevoli alla rinnovazione
la dipendenza dalle annate di pasciona pu portare sulmercato grossi quantitativi di legname nello stessoperiodo, deprimendone il prezzo
rischio di schianti delle piante rilasciate
Svantaggi dei tagli successivi
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Annate di pasciona (seed mast)
Mencuccini et al., 1995, Forest Ecology and Management
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nei querceti e nelle faggete dellEuropa centrale
nei boschi puri di conifere o misti (con faggio)delle Alpi
nei boschi di conifere dei paesi scandinavi edellAmerica del nord
Dove sono applicati i tagli successivi