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8/14/2019 Guida sanita.pdf http://slidepdf.com/reader/full/guida-sanitapdf 1/17  Anno XXXVII - Altroconsumo: via Valassina 22, 20159 Milano - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in a.p.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - MI Supplemento n. 2 - di Altroconsumo n. 246 - marzo 2011 SANITÀ ISTRUZIONI PER L’USO Visite, esami e farmaci: fai valere i tuoi diritti

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 Anno XXXVII - Altroconsumo: via Valassina 22, 20159 Milano - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in a.p.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - MI

Supplemento n. 2 - di Altroconsumo n. 246 - marzo 2011

SANITÀ

ISTRUZIONI PER L’USO

Visite, esamie farmaci:fai valere

i tuoi diritti

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Sommario

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Come funziona il Servizio sanitario na-zionale? Che prestazioni offre ai cittadi-ni e quali sono gli esami e le visite che

possiamo svolgere senza dover pagareil ticket? È possibile risparmiare sull’ac-quisto dei farmaci? Come posso cam-biare il medico di base?Quando si tratta di sanità i cittadinihanno spesso l’impressione di avere ache fare con una gigantesca burocraziadi cui è difficile capire il funzionamento.Questa guida ha lo scopo di aiutarvi atrarre il meglio dal Servizio sanitario,con informazioni e consigli basati sullalunga esperienza di Altroconsumo nel-la valutazione dei servizi per la salutedei consumatori.Il federalismo sanitario ha reso ogni

regione autonoma nelle scelte e negliinvestimenti, il che spiega le differenze,spesso esorbitanti, nei costi delle pre-stazioni sanitarie. Noi vi diamo il quadrogenerale e le indicazioni per gli appro-fondimenti sulle realtà locali, convintiche conoscere i propri diritti faccia beneanche alla salute.

Il Servizio sanitario nazionaleSsn e cittadino

Il rispetto dei diritti 

Il medico di baseCome sceglierloI servizi previstiSe il medico non c’è 

Esami e visitePrenota, aspetta e pagaEsenzione

Gli screeningPerché sono utili Quali limiti

FarmaciConosciamoli meglioCosti ed esenzioni 

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Il Servizio sanitario nazionale

Nato nel 1978, il Servizio si basa sulprincipio dell’accessibilità universa-le, che prevede che tutti abbiano dirit-to alle cure, ed è finanziato con fondipubblici provenienti dalle tasse paga-

te dai cittadini. Pur essendo naziona-le, il Servizio è gestito su base regiona-le: sono le singole Regioni a stabilire lerisorse da utilizzare e le prestazioni dafornire ai propri cittadini.

Ssn e cittadinoUna recente indagine dell’Eurispes harilevato che oltre il 60% degli italiani èmolto o abbastanza insoddisfatto delServizio sanitario, con picchi del 70%al Sud. Le lamentele riguardano soprat-tutto i tempi di attesa (79%), la qualitàdegli ospedali (66%), il costo del ticket(60%). La professionalità di medici e in-fermieri è invece valutata positivamenteda oltre il 60% degli italiani.

I livelli di assistenza

I “Livelli essenziali di assistenza” (Lea)comprendono le prestazioni considera-te essenziali, come il medico di base, il

pediatra, la guardia medi-ca, le visite specialistiche

e gli esami diagnostici. Siparla di assistenza prima-ria per i servizi ai quali ilcittadino accede diretta-mente (medico, pediatra,

guardia medica) e di assi-stenza secondaria e terziaria per quel-li cui accede tramite il medico di base,che prepara una richiesta di esami o vi-site specialistiche da svolgere pressogli ospedali e le Asl del territorio.

Il Servizio sanitario

è finanziato con le tasse

versate dai cittadini

e le prestazioni

erogate devono essere

accessibili a tutti

Come iscriversi

Per poter usufruire delle prestazioni of-ferte dal Servizio sanitario nazionale, ènecessario effettuare l’iscrizione.Ne hanno diritto tutti i cittadini italianiresidenti in Italia (ma anche i lavorato-ri italiani con residenza all’estero) e glistranieri residenti in Italia con regola-re permesso di soggiorno. Ricordiamoperò che il cittadino straniero irregola-

re ha comunque diritto di accedere allecure urgenti o essenziali in caso di ma-lattia e infortunio.Bisogna andarealla Asl di com-petenza, in basealla zona di resi-denza, portandocon sé un certifi-cato di residenzae il codice fisca-le (oltre a una co-pia del permessodi soggiorno pergli stranieri). Al momento dell ’iscrizione si sceglie il

medico di base, o il pediatra se si iscri-ve un bambino fino a 14 anni di età. Alnuovo iscritto viene consegnata la tes-sera sanitaria, il documento che sarànecessario esibire ogni volta che si usu-fruisce delle prestazioni del Servizio sa-nitario. Va sempre portata con sé perritirare farmaci, accedere al Pronto soc-corso, svolgere in ospedale o in strut-ture convenzionate esami diagnostici ovisite specialistiche.

Pubblico, privatoe convenzionato

Esami e visite specialistiche posso-no essere svolte nelle strutture pubbli-che (ospedali o Asl), dopo il pagamentodi un ticket, che cambia da una regio-ne all’altra, presentando la richiesta delproprio medico. Siccome a volte i tempidi attesa possono essere molto lunghi,come anche le inchieste svolte periodi-

camente da Altroconsumo dimostrano,esistono delle alternative. In primo luogo

le strutture sani-tarie private con-venzionate con ilServizio sanitarionazionale.Per molte pre-stazioni, dal leradiografie agliesami del san-gue, alle visitespecialistiche, èdunque possi-bile presentarsi

in un centro convenzionato con la ri-

chiesta del medico di base (e la tesse-ra sanitaria) e svolgere lì i propri esa-mi pagando, se necessario, il ticket,come se si trattasse di un ospedalepubblico o di una Asl.L’altra soluzione è quella di procede-re del tutto privatamente, contattandouno specialista o una clinica privataper svolgere visite o esami sostenen-done in toto i costi, che però in gene-re sono piuttosto alti.

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La tessera della LombardiaTempo fa, in concomitanza con una martellante campagna pubblicitaria tesa a convincerei cittadini lombardi a procurarsi un lettore da collegare al computer per usare la smart cardfornita dalla Regione, Altroconsumo ha analizzato funzionamento e offerta della carta deiservizi lombarda. Le nostre conclusioni erano state piuttosto negative, soprattutto in con-siderazione del fatto che veniva pubblicizzata come una sorta di passe-partout digitale,mentre erano ancora assai pochi i servizi accessibili ai cittadini.Anche un’analisi più recente, nel 2010, ci ha mostrato un sito più ricco ma ancora

largamente lacunoso. La prenotazione online di visite ed esami si traduce in realtà in unasemplice stima dei tempi di attesa, mentre per la prenotazione vera e propriabisogna fornire un recapito telefonico al quale si verrà ricontat-tati. Sono ancora troppo poche le strutture cheaderiscono al sistema e il fascicolo sanita-rio elettronico, che dovrebbe contenere ifarmaci prescritti, le visite specialistiche,i ricoveri, gli accessi al Pronto soccorso,le prescrizioni, è ancora incompleto.

I consultori familiariSono strutture pubbliche, o private convenzionate, nate a metà degli anni ‘70 con loscopo di dare informazione, cura e sostegno alle donne e alle famiglie. Ginecologi, oste-

trici, assistenti sociali, infermieri e psicologi dovrebbero svolgere un lavoro di equipe perrispondere alle diverse esigenze delle persone che si rivolgono al consultorio. Fornireinformazioni e consulenze per la procreazione responsabile, prescrivere contraccettivi,fare consulenza psico-sessuale, informare sulle procedure per l’interruzione volontariadi gravidanza, essere attivi nella prevenzione dei tumori della sfera genitale femminilee svolgere gli esami medici necessari, e poi fornire consulenze psicologiche per bambinie adolescenti, fare interventi sul territorio per la prevenzione del disagio giovanile, dellacoppia, della famiglia e molto altro ancora. Per conoscere gli indirizzi dei consultori dellapropria regione si può andare alla sezione “Consultori familiari” del sito del ministerodella Salute alla pagina: www.salute.gov.it/saluteDonna/saluteDonna.jsp .

Il rispetto dei diritti

Come abbiamo visto, il Servizio sanitariosi basa sul principio dell’assistenza uni-versale, quindi il primo diritto del pazienteè di essere assistito, e di avere accesso aservizi di cura e prevenzione attraverso ilmedico e il pediatra di base e in loro as-senza attraverso la guardia medica. Nontutti i servizi sono completamente gratui-

ti, se non per le persone con redditi parti-colarmente bassi. Il pagamento del ticketcopre comunque solo una parte del-le spese sostenute dal Servizio sanitarioper le prestazioni di cui usufruiamo. Abbiamo diritto in ogni momento di cam-biare il medico di riferimento e di chiedere

un secondo parere, cioè un’opinione sup-plementare, a un altro medico. Il pazien-te ha anche il diritto di scegliere in qualestruttura vuole essere ricoverato, da qualimedici preferisce essere seguito e anchese vuole essere curato oppure no.

Informazione

Un altro diritto basilare è quello di es-

sere informati sul proprio stato di salu-te. Dobbiamo avere accesso a tutta ladocumentazione sanitaria prodotta sudi noi: leggere le cartelle cliniche che ciriguardano, fotocopiarle, fare richiestaper averne una copia al momento delladimissione dall’ospedale.

La tessera sanitaria

La nuova tessera sanitaria è una cartamagnetica che riporta nome, cognome,luogo e data di nascita, codice fiscaledell’iscritto al Servizio sanitario. Sul retrosi trovano il codice fiscale in formato abarre, leggibile con penna ottica, e le in-dicazioni che la qualificano come tesse-ra europea di assicurazione malattia chedà accesso alle prestazioni sanitarie intutti i paesi Ue in modo automatico, sen-

za dover passare alla Asl per compilare il

vecchio modulo di richiesta E111.In alcune Regioni (Lombardia, Toscana,Friuli Venezia Giulia, Sicilia, EmiliaRomagna) i cittadini hanno un’unicascheda che fa le funzioni di tessera sa-nitaria, codice fiscale e Carta nazionaledei servizi (vedi riquadro sopra), uno stru-mento che il cittadino ha a disposizio-ne per interagire con la Pubblica ammini-strazione: consente di accedere ai servizionline che richiedono l’identificazione.

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ne del lavoro. Sia dal punto di vista degliorari di studio sia per quel che riguardala prenotazione delle visite.

Un rapporto di fiducia

Il medico di base opera in convenzio-ne con il Servizio sanitario e fa da primo“filtro” per quanto riguarda la nostra sa-lute, valutando le cure necessarie e re-golando l’accesso agli altri servizi offertidal Ssn. Decide insomma quali farma-

ci dobbiamo prendere e quali accerta-menti diagnostici fare, in base ai sintomiche presentiamo. Spesso questa figu-ra professionale è anche quella che arri-va a conoscere meglio il paziente e tut-to il nucleo familiare. È molto importanteche tra medico e paziente si instauri unrapporto di fiducia soddisfacente sotto ilprofilo clinico e umano. Qualora si rom-pa questo rapporto di fiducia, sia il me-dico sia il paziente possono revocare lascelta comunicandolo all’Asl.

Scegliere il pediatraL’Italia è l’unico paese europeo in cui i bambini sotto i 14 anni hanno diritto a essereseguiti da uno specialista in pediatria al posto del medico di base, cosa che garantisce giànell’infanzia cure specifiche e attenzione alla prevenzione di future malattie. Il pediatra sisceglie allo stesso ufficio della Asl di residenza dove si sceglie il medico di base, avendocura di portare con sé il certificato di nascita e il codice fiscale del bambino. In alcune cittàè possibile scegliere il pediatra per il figlio neonato presso uno sportello situato all’internodell’ospedale in cui è avvenuto il parto. Ogni pediatra convenzionato con il Servizio sani-tario nazionale può seguire al massimo 800 bambini, ma il limite può essere innalzatoa 880 per ricomprendere i neonati e le scelte temporanee relative a bambini extracomu-nitari. Anche per i fratelli di bambini già iscritti presso un pediatra sono previsti dei postiaggiuntivi. In Lombardia questo limite è stato alzato di recente a 1.400, rendendo quindipiù facile trovare un pediatra nella propria zona di residenza.Lo studio del pediatra deve essere aperto per 5 giorni alla settimana e il numero di ore diapertura varia col variare del numero di pazienti: 5 ore settimanali fino a 250 assistiti, 10ore da 251 a 500 assistiti, 15 ore settimanali da 501 a 840 assistiti.Il pediatra svolge visite periodiche di controllo (bilanci di salute), che gli servono a teneresotto controllo la crescita del bambino e la sua storia clinica, screening, visite mediche, pre-scrizioni di terapie e, se necessario, consulti con specialisti e prescrizioni di esami.

Procedura e documenti

Presso le Asl sono in funzione gli uffici discelta e revoca del medico, dove il cit-tadino può nominare il proprio medicodi base. Al fine di consentire una scel-ta ragionata, le aziende sanitarie devo-no informare i cit-tadini dando loroindicazioni circail curriculum di

ogni medico, gliorari dell’ambula-torio e le caratte-ristiche struttura-li e strumentali diogni studio medi-co. Se si deside-ra conoscere personalmente il medicoprima di sceglierlo, si può chiedere unappuntamento, ma in assenza di nor-me in materia è a discrezione del me-dico accettare o meno l’incontro, edè libero anche di farselo pagare. Permotivi di praticità è bene scegliere undottore che abbia lo studio non lonta-no da dove si abita.

I servizi previsti

Il medico opera sulla base di una con-venzione con il Servizio sanitario nazio-nale che prevede per i professionisti unaserie di obblighi che riguardano la mo-dalità in cui forniscono le prestazioni.

Orari

Il medico è obbligato a tenere aperto lostudio un numero minimo di ore, pro-porzionale al numero dei suoi pazienti.Dovrà essere in studio 5 ore alla setti-mana fino a 500 pazienti, 10 ore da 500

a 1.000, 15 oreda 1.000 a 1.500.Lo studio deveessere aperto per

5 giorni alla setti-mana, con previ-sione di aperturadi almeno due fa-sce pomeridianeo mattutine allasettimana. Salvo

casi di urgenza, le visite nello studiomedico vanno solitamente prenotate,bisogna perciò prendere un appunta-mento: chiedete al vostro medico cosasuccede in caso di urgenza, se prevedeuno spazio in giornata comunque suappuntamento o se potete presentarviliberamente in studio. Il medico di me-dicina generale è operativo tutti i giornitranne, di solito, il sabato, la domenica ei giorni festivi e prefestivi (quando vienesostituito dalla guardia medica).Per richiedere una visita domiciliare bi-sogna contattare il medico dalle 8 alle10 del mattino. Le richieste possonoessere lasciate anche a una segreteriatelefonica, l’importante è che il medicoprovveda a richiamare i pazienti a se-conda della necessità e dell’urgenza.

Per cambiare il medico

di famiglia basta andare

alla Asl con la propria

tessera sanitaria

e sceglierne un altro

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so si trascurano i sintomi finché non di-ventano insopportabili. Ma perché tantariluttanza? Una parte di responsabilitàce l’hanno i dottori stessi, a giudicaredalle lamentele che abbiamo raccolto.Scarso incoraggiamento a porre do-mande, poco tempo dedicato al pa-ziente, scarsa capacità di ascolto, usodi un linguaggio trop-po tecnico, sonotra i difetti più

spesso rilevati.Dal tono peren-torio con cui ilmedico si espri-me, il 16% dellepersone che ab-biamo intervista-to dice che sem-bra quasi che “diadegli ordini”. Inoltreil 15% ha notato atteg-giamenti troppo difensivi di fronte a cri-tiche o domande poste dal paziente.Se il vostro medico non vi dedica l’at-tenzione che meritate o non è in gradodi sciogliere i vostri dubbi forse è giunta

l’ora di cambiare. Per farlo basta comu-nicarlo alla Asl di residenza.

Se il medico non c’è

Normalmente ci affidiamo a lui per qual-siasi problema riguardi la nostra salute.In alcuni casi però dobbiamo fare affi-damento su altri tipi di servizi.

La guardia medica

Quando il medico di medicina generalenon c’è, ovvero nelle ore notturne, neiweekend e nei giorni festivi e prefestivi,esiste comunque un servizio sostitutivocomposto da medici che garantisconola copertura sanitaria. Oltre a visitare il

paziente a casa, la guardia me-dica prescrive farmaci,

visite, esami o rico-

veri urgenti e puòrilasciare certifica-ti di malattia per ilperiodo di guar-dia. Si tratta di unservizio poco co-nosciuto e utiliz-zato, che tuttavia

è di estrema im-portanza, soprattutto

perché evita il ricorso ingiu-stificato al Pronto soccorso. La distri-buzione del servizio è molto diversifi-cata sul territorio nazionale, sia per ladensità dei punti di guardia sia per ilnumero di medici disponibili. Il recapi-to della guardia medica di zona si tro-va sull’elenco del telefono o si può ri-chiedere alla Asl di residenza.

Il Pronto soccorso

Il Pronto soccorso ospedaliero è un ser-vizio gratuito fondamentale per risolve-re i casi di salute più urgenti, quelli cioèche richiedono un intervento medico ediagnostico immediato. Si può acce-

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Prestazioni gratuitee a pagamento

Il medico di base deve curare i pazientiquando sono affetti da malattie acute ecroniche. Può visitare a domicilio quan-do ritiene che il malato non possa recar-si in studio di persona. Per legge devesoddisfare le richieste di visita domicilia-re che gli sono pervenute entro le 10 delmattino. Visite e prescrizioni di farmaci

ed esami sono gratuiti così come alcu-ni certificati (per esempio quello di ma-lattia). Se avete chiamato il medico allamattina per richiedere una visita a domi-cilio e il dottore è venuto in giornata a vi-sitarvi a casa non gli dovrete perciò of-frire alcun compenso, né lui ha il dirittodi chiederne alcuno. Un medico di baseche chieda soldi per una prestazione

prevista dal suo contratto non è un buonmedico e va denunciato al dipartimentodi cure primarie della propria Asl.Le visite fuori orario non sono gratuite,così come alcuni certificati, come quellodi idoneità per l’attività sportiva. Chiedeteal medico la fattura, per detrarre le spesedalla dichiarazione dei redditi.

Punti critici

Una recente inchiesta sulla soddisfazio-ne nel rapporto con il proprio medicosvolta tra i nostri soci e pubblicata sul-la rivista Test Salute ha evidenziato unquadro tutt’altro che roseo. L’80% de-gli intervistati ha dichiarato di andare dalmedico solo quando proprio non puòfarne a meno, il che implica che spes-

 Assistenza domiciliare

I dati Istat dicono che in Italia ci sono 144 anziani ogni 100 giovani. La vita media degliuomini è di 79 anni, quella delle donne 84. In questo contesto la necessità di cure adomicilio per le persone non più giovani e magari non più del tutto autosufficienti è moltosentita. Il Servizio sanitario prevede l’Assistenza domiciliare integrata (Adi), che com-prende sia interventi terapeutici, visite mediche, assistenza infermieristica sia un serviziosocio-assistenziale più legato alle necessità pratiche della persona. I servizi sono gestitidalle Asl, quindi è alla propria azienda sanitaria di competenza che bisogna rivolgersi perinformazioni e per presentare una richiesta. Un comitato misto composto da medici, infer-mieri, operatori dei servizi sociali e psicologi valuta ogni caso e può accordare la fornituradel servizio il cui costo può essere in tutto o in parte rimborsato a seconda della situazioneeconomica dell’anziano che ne usufruisce.

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dere al Pronto soccorso direttamenteoppure attraverso il 118, il numero na-zionale gratuito che gestisce e smistale urgenze mediche. All’accoglienza, uninfermiere fa una prima valutazione deisintomi e attribuisce un codice di prio-rità. L’accesso alle cure è basato sullagravità dei problemi dei pazienti. Il codi-ce di priorità prevede quattro colori:  codice rosso: funzioni vitali compro-messe, serio pericolo di vita. Hanno quin-

di precedenza assoluta;  codice giallo: patologia grave, manessun immediato pericolo di vita. Questicasi saranno visitati nel minor tempopossibile;  codice verde: caso non grave. Nonha la priorità;  codice bianco: sono situazioni nongravi che potrebbero essere trattate dalmedico di famiglia. Se il codice viene con-fermato dal medico durante la dimissio-ne, il paziente è tenuto al pagamento diun ticket. Lo scopo di questa misura è discoraggiare il ricorso al Pronto soccorsoper i casi non urgenti.

Salute in vacanza

Se vi capita di ammalarvi duran-te le ferie lontano da casa, pote-te rivolgervi alla guardia medica tu-ristica, che però è presente solo inalcune località di villeggiatura. In as-senza di questo servizio bisogna rivol-gersi a un medico di medicina genera-le, il cui consulto è invece a pagamento.

È importante farsi rilasciare dal medicola ricevuta di pagamento, che in alcuneregioni può essere rimborsata dalla Asl. Altrimenti andrà a far parte delle spe-se mediche detraibili dalla dichiarazio-ne dei redditi.Se la malattia vi sorprende all’estero, laprocedura dipende da dove vi trovate.Se siete in un paese dell’Unione euro-pea, oppure in Islanda, Liechtenstein,Norvegia e Svizzera, in quanto cittadi-

ni dell’Unione avete diritto a cure sani-tarie gratuite o a costi ridotti. Ogni pae-se ha però le proprie norme in materia diservizi sanitari pubblici: in alcuni le curesono gratuite, in altri parzialmente gratu-ite, mentre in altri ancora occorre paga-re le spese sanitarie per intero e poi chie-derne il rimborso. Conservate le fatture,le prescrizioni e le ricette. La nostra tes-sera sanitaria vale anche per l’assistenzasanitaria all’estero, al posto del modelloE111 che si usava in passato.

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Esami e visite

Quando una visita al medico di baseevidenzia sintomi o problemi che ne-cessitano di approfondimenti, il nostrodottore compilerà una richiesta per esa-mi diagnostici (per esempio tac, radio-

grafia, risonanza magnetica), esami dilaboratorio (sangue, urine…) o per unavisita specialistica (otorino, ginecologo,reumatologo, gastroenterologo ecc.).

Prenota,aspetta e paga

Come si accede a queste prestazioni, conquali costi e soprattutto in che tempi?

Prenotare è facile

Per prenotare un esame o una visita bi-sogna rivolgersi, dove esiste, al Cup(Centro Unico di prenotazione) della pro-pria Asl. Alcune regioni, come per esem-pio la Liguria, hanno un Cup unico re-gionale, altre hanno Centri integrati chemettono insieme più Asl. I punti di ac-cesso al Cup sono uno sportello all’in-terno delle Aziende sanitarie, una retedi farmacie, un centralino telefonico o,

in alcuni casi, per esempio in EmiliaRomagna, un sito web.Il personale incaricato presenta un ven-taglio di strutture in cui è possibile svol-gere l’esame o la visita oggetto della

vostra richiesta con i relativi tempi di at-tesa. Starà a voi scegliere l’opzione mi-gliore, anche in base all’urgenza.

Tempi di attesa

Tra i diritti fonda-mentali del malatosi annovera an-che il diritto altempo: ognu-no di noideve poteraccederealle cure inun tempo ade-guato. Nella realtà ilpiù recente rapporto delTribunale del malato, cherisale al 2010, eviden-zia un dato che abbiamosempre riscontrato anchenoi nelle nostre inchieste, ecioè che in Italia i tempi di at-tesa sono lunghissimi. Si ar-riva ad aspettare fino a 340

giorni per un’ecografia all’addome e finoa 220 per una tac. Ai primi posti per le li-ste di attesa più lunghe nell’ambito dellevisite specialistiche ci sono Odontoiatriae Oncologia: può passare anche più diun anno per ottenere una visita di con-trollo dopo un melanoma. È poi necessa-rio attendere in media circa un anno perpotersi sottoporre a un intervento di chi-rurgia generale, e un anno e mezzo perun intervento di ortopedia. Quanto a co-

loro che, presi dallo sconforto, decidonodi rivolgersi al settore privato, mettendopesantemente mano al portafogli, vannoincontro a qualche brutta sorpresa, per-ché anche lì le liste di attesa si allungano,come conseguenza della congestione delsistema pubblico.

Pagamento

 Al momento della prenotazione l’impie-gato deve saperci dire anche a quantoammonta il ticket che dovremo pagareper la prestazione. Il ticket è applicato intutte le regioni sugli esami diagnostici,sulle visite specialistiche (per la prima vi-sita e per il controllo ci sono due ticket di-versi) e sul Pronto soccorso per il codicebianco. In alcune regioni è applicato an-

che sui farmaci (vedi pagina 28). Per ac-cedere alla prestazione, si dovrà presen-tare, unitamente alla richiesta del medicodi base, anche la ricevuta che attesta ilpagamento del ticket. Se si prenota infarmacia, in alcuni casi è possibile pagareanche qui il ticket, così da evitare ulteriori

Se qualcosa va stortoNon viviamo in un mondo ideale e può capitare che le prestazioni del Servizio sanitario nonsoddisfino le nostre esigenze. In questi casi è importante far sentire la propria voce.Uno dei nostri diritti primari, infatti, è quello alla riparazione dei torti, che deve avvenire intempi brevi e in modo adeguato. Per metterlo in atto esistono diversi strumenti.Si può avanzare un reclamo all’Urp, Ufficio per le relazioni con il pubblico che fa da tramitetra la pubblica amministrazione, per esempio l’Asl, e il cittadino. Il reclamo può essere fattovia telefono o con un colloquio orale oppure in modo più formale tramite raccomandata a/r.Se non siamo soddisfatti della risposta, possiamo chiedere l’intervento della commissioneconciliativa o del difensore civico regionale. Si tratta di una figura istituzionale nominata dallaRegione, alla quale i cittadini possono chiedere informazioni su procedimenti amministrativio segnalare situazioni gravi. Il difensore deve informare chi lo interpella sulle iniziative possi-bili, esaminare i documenti in possesso dell’amministrazione ed eventualmente indirizzare ilcittadino verso la struttura più adeguata per la risoluzione dei suoi problemi.

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cupati e ai loro familiari con un redditocomplessivo annuo inferiore a 8.263,31euro, che sale a 11.362,05 euro in pre-senza del coniuge e di ulteriori 516,46euro per ogni figlio.

Per invalidità o malattia

Sono esentati dal pagamento del ticketper esami strumentali o di laboratorio e

per visite specialistiche gli invalidi di guer-ra, gli invalidi civili con indennità di ac-compagnamento, e coloro che hanno su-bito una riduzionedella capacità la-vorativa superio-re ai 2/3, le vitti-me di terrorismo ele persone ciechee sordomute. Perinvalidi per lavorocon una riduzionedella capacità la-vorativa inferioreai 2/3 e coloro chehanno riportato un infortunio sul lavoro o

una malattia professionale, l’esenzioneriguarda solo esami e visite resi neces-sari dalla patologia invalidante. Anche chi soffre di malattie rare o croni-che ha diritto all’esenzione dal pagamen-to del ticket per quelle prestazioni chesono rese necessarie dalla patologia dicui soffrono. Ecco qualche esempio: dia-bete mellito, glaucoma, epatite cronica,retinite pigmentosa, celiachia, malattiecardiache, insufficienza renale cronica.

Per diagnosi precoceo gravidanza

La gravidanza è una condizione partico-larmente tutelata e la legge prevede chegli accertamenti da effettuare subito pri-ma e durante tale periodo siano esen-ti dal ticket: alcune analisi pre-concepi-mento che permettono di escludere lapresenza di fattori di rischio, le visite me-diche ginecologiche periodiche, gli ac-

certamenti diagnostici (esami del sanguee delle urine periodici, alcune ecografieecc.). Infine tutte le prestazioni necessa-

rie per la diagnosiprenatale in gra-vidanza prescrit-te dal ginecologoe quelle per il trat-tamento di malat-tie che comporti-no un rischio perla mamma o per ilbambino.Sono gratuiti an-che una serie di

esami utili alla diagnosi precoce di al-

cuni tipi di tumore. La mammografiaogni due anni per le donne di età com-presa tra 45 e 69 anni, il Pap test ognitre anni per donne tra i 25 e i 65 annie la colonscopia eseguita ogni cinqueanni per chi ha più di 45 anni. Se si rien-tra in queste fasce di età, la prescrizio-ne degli esami riporta il relativo codicedi esenzione e quando si prenota non sideve pagare nulla. Infine è sempre gra-tuito (e anonimo) il test dell’Hiv.

Il federalismo sanitarioIn seguito alla devolution iniziata negli anni ’90, molti aspetti della fornitura dei servizi per lasalute dipendono dalle singole regioni. La libertà d’iniziativa lasciata dallo Stato ha una ricaduta

notevole anche sulle tariffe applicate. Una recente inchiesta pubblicata sul nostro bimestrale TestSalute  aveva rilevato differenze strabilianti. I principali esami di laboratorio in Puglia costanomediamente il 56% in più che in Emilia Romagna, Liguria o Sicilia, mentre in Piemonte unavisita ginecologica costa quasi il doppio che in Umbria.Le Regioni hanno facoltà di stabilire le tariffe che vogliono, a volte negoziandole con le struttureprivate convenzionate. Se la contrattazione va a buon fine la Regione contiene i costi, in casocontrario si deve attingere alle tasche dei cittadini. Il Servizio sanitario nazionale per ogni pre-stazione riconosce alle Regioni non l’intero costo, ma la “tariffa massima”, stabilita per decreto.Se la somma che le Regioni pagano alle strutture private è superiore alla tariffa nazionale, ladifferenza resta a carico dei bilanci regionali e i cittadini pagheranno un contributo più salato.

code agli sportelli il giorno dell’esame. Indiverse regioni è attivo il pagamento onli-ne tramite carta di credito, effettuabile susiti appositi inserendo il numero di preno-tazione ottenuto dal Cup. In alcune città,come Palermo e Firenze, grazie a spe-cifiche convenzioni siglate dalle rispetti-ve Asl è possibile pagare il ticket per leprestazioni sanitarie presso le ricevitorieLottomatica.

Esenzione

 Alcune categorie di persone hanno dirit-to all’esenzione dal pagamento del ticketper tutte le prestazioni specialistiche o

soltanto per alcune di esse. Di seguitoelenchiamo quelle stabilite a livello na-zionale, ma ogni regione può ampliare lecategorie di esenzione.

Per reddito

L’esenzione per reddito prevede l’esen-zione dal pagamento per tutti gli esa-mi diagnostici, di laboratorio e le visi-te specialistiche per chi appartiene a unnucleo familiare con un reddito annuocomplessivo inferiore a 36.151,98 euroe ha meno di 6 o più di 65 anni.L’esenzione si estende anche a coloroche hanno superato i 60 anni e sono ti-tolari di una pensione al minimo o so-ciale e per i familiari a carico, e ai disoc-

L’esenzione dal ticket

può spettare per reddito,

per invalidità o malattie

croniche, o per la diagnosi

precoce di alcuni tumori

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SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

Gli screening

La diagnosi precoce di un tumore do-vrebbe consentire di individuare la malat-tia prima ancora che ne compaiano i sin-tomi. Si effettuano a questo scopo degliesami sulla popolazione generale, sana,

per scoprire eventuali malattie quandonon sono ancora comparsi i sintomi.

Perché sono utili

 Alcuni tumori che oggi sono curabili, sepresi in tempo, si prestano particolar-mente agli screening di massa, che ne-gli anni hanno portato a unaumento delle diagno-si e a una diminuzionedella mortalità.

Offerta attivaNel capitolo prece-dente abbiamo vistoche determinati esamiper la diagnosi preco-ce di alcuni tumori sonoesenti da ticket per alcu-ne fasce di età. Questo vuoldire che se avete 46 anni evolete fare una mammo-

grafia, il vostro medico può farvi unarichiesta segnalando il diritto all’esen-zione e voi potrete fare l’esame senzapagare niente. Diverso è il caso dei pro-grammi di screening sulla popolazione

in generale, che sono attivati dalle re-gioni e gestiti dalle Asl. Si parla di of-ferta attiva, perché coloro che, in basealle raccomandazioni previste dal pianonazionale di prevenzione, sono in unafascia di età considerata a rischio peralcuni tipi di tumore (mammella, collodell’utero e colon retto) sono contatta-ti, per lettera o per telefono, e invitati asottoporsi agli esami diagnostici previ-sti. I programmi di screening, che han-no cominciato a diffondersi negli anni’90, non coprono ancora tutto il territo-

rio nazionale e ogni regione può offriregli screening a fasce più ampie della

popolazione.

Meglio sapere

Si tratta di test consi-gliabili, a patto che siano

proposti correttamente eche sia fatta una giustainformazione su qualisono i rischi e i beneficiche comportano. La

mortalità dei tumori in Italia è diminuita,nonostante sia aumentato il numero deicasi di malattia. L’invecchiamento dellapopolazione ha sicuramente contribuitoa questo aumento dei casi: come è noto,i tumori colpiscono più spesso in etàavanzata. Un altro motivo è proprio loscreening di massa, che setacciandola popolazione priva di sintomi, ha an-ticipato la diagnosi di tumori che forsesi sarebbero manifestati solo in futuro.

 Alcune degenerazioni cellul ari infat ti,hanno un decorso lungo, asintomatico ea volte innocuo.

Mortalità in calo

Gli screening di massa effettuati per ladiagnosi di alcuni dei tumori più comu-ni, come quello della mammella, del col-lo dell’utero, del colon retto, sono offertigratuitamente alle persone nella fascia dietà considerata di maggior rischio.La mammografia nelle donne oltre i 50anni di età è riuscita a ridurre la morta-lità del tumore al seno in misura suffi-

ciente a giustificare i rischi legati all’esa-me (si tratta di una radiografia).Grazie all’introduzione dello screeningsono diminuite l’incidenza (meno 70-80%) e la mortalità, più che dimezza-ta, del tumore al collo dell’utero. Oggiè possibile individuare in fase precoceil cancro della cervice grazie proprio alPap test. Ci vogliono dai 10 ai 20 anniperché il tumore si sviluppi a partire dalesioni del tessuto. Il Pap test permette

di identificare in tempo questi stadi in-termedi (le lesioni precancerose, cheprecedono il tumore invasivo) e, quin-di, di intervenire chirurgicamente.Quanto al tumore al colon retto, loscreening permette di identificare iprecursori dei tumori (cioè i polipi, chevanno asportati) o di diagnosticare leforme invasive in una fase precoce. Ladiagnosi in uno stadio iniziale aumentanotevolmente le speranze di guarigio-ne e i polipi impiegano circa una deci-na d’anni a diventare tumore invasivo,quindi lo screening può essere davve-ro utile a ridurre la mortalità.

Quali limiti

Per quanto la diagnosi precoce sia unostrumento prezioso per abbattere lamortalità, nessuno screening è esan-te da limiti e non per tutte le malattie sipossono fare esami a tappeto.

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SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

Trovano, non prevengono

Gli screening sono applicati a larghe fa-sce di popolazione sana, e non si puòpretendere che abbiano lo stesso valoredi una visita personalizzata. Inoltre la dia-gnosi precoce non comporta necessaria-mente una prognosi migliore, non è dettocioè che abbia sempre un’influenza posi-tiva sul decorso della malattia. Alcuni tu-mori arrivano a guarigione anche se sono

individuati più tardi quando presenta-no già sintomi, altri nonostante venganoscoperti prima che il paziente abbia sin-tomi, si trovano spesso già in uno stadioavanzato e irreparabile, per esempio al-cuni tumori del polmone.

 Anche rischi, non solo benefici

 A volte una diagnosi precoce può essereaddirittura dannosa, per esempio quan-do individua un tumore che diventa inva-sivo molta lentamente e che è probabi-le non provochi la morte del paziente. Inquesto caso intervenire può essere inu-

tile o perfino controproducente.

Vi sono poi rischi che i test diano risulta-ti errati. Si potrebbe ottenere un falso po-sitivo, cioè il paziente è sano, ma il testindica la presenza della malattia, il cheimplica un inutile peggioramento dellaqualità della vita del paziente, sottopostoa un forte stress, peggiorato dal ricorso aulteriori esami di accertamento. Oppurepuò verificarsi un falso negativo, l’esamenon rileva la malattia che invece è in cor-so. In questo caso l’illusoria rassicurazio-

ne porta il paziente a ignorare eventua-li sintomi con conseguente ritardo nelladiagnosi. Ricevere un risultato favorevo-le non deve far abbassare troppo la guar-dia, il paziente deve continuare a vigilaresul proprio stato di salute.

Quali sono raccomandati

Per la prevenzione del tumore della mam-mella, la mammografia, che è una radio-grafia, è raccomandata dal ministero del-la Salute per le donne di età compresa trai 50 e i 69 anni che vengono invitate a ef-fettuarla gratuitamente ogni due anni.

Per quanto riguarda il Pap test, un esa-

me che ricerca alterazioni cellulari nelcollo dell’utero, il ministero della Saluteprevede controlli gratuiti ogni tre anniper tutte le donne che abbiano un’etàcompresa tra 25 e 64 anni.Per lo screening del tumore del colonretto sono im-piegati due tipidi test: la ricercadel sangue oc-culto nelle feci

(Sof) e la retto-sigmoidoscopia(Rss) che, graziea una sonda fles-sibile, permet-te di esaminarela superficie in-terna dell’ultima porzione dell’intestino.Entrambi gli esami si rivolgono alla popo-lazione generale, sia uomini sia donne. Ilprimo è offerto gratuitamente ogni dueanni alle persone sopra i 50 anni (l’età incui si presenta circa il 90% dei tumori delcolon retto). Se risulta positivo si esegueuna colonscopia. La rettosigmoidosco-pia (Rss) è raccomandata tra i 58 e i 60

anni e va ripetuta ogni 10 anni.

Quando farli?

È consigliabile cominciare a fare rego-larmente la mammografia solo dopo i 50anni. Prima di questa età i rischi di falsi al-larmi con ulteriori inutili accertamenti sonomaggiori e non sono bilanciati dall’effica-cia del test, prima di tutto perché il rischio

di tumore alla mammella in giovane età èpiù basso. Inoltre la densità del seno diuna donna giovane rende difficile ricono-scere eventuali anomalie, quindi diventameno utile il ricorso allo screening.È sensata l’offerta del Pap test dopo i

25 anni: nelle gio-vanissime le le-sioni del tessutospesso guarisco-no da sole nel giro

di 2-3 anni; con iltest verrebbero ri-levate inutilmentesenza ridurre il ri-schio di mortalità,ma con un inutileaumento dei costi

sanitari. Per quanto riguarda le donneche hanno superato i 64 anni, se negli ul-timi dieci anni si sono sottoposte a con-trolli costanti che non hanno mai rivelatoanomalie, non ci sono prove che sia utileandare avanti con lo screening: il rischiodi sviluppare un tumore in questa fasciad’età è molto basso.Quanto agli esami per la diagnosi pre-

coce del tumore del colon retto, le in-dagini endoscopiche, come la Rss,non sono prive di rischi. Si tratta prin-cipalmente di emorragie e perforazio-ni dell’intestino, ma sono stati osser-vati anche crisi respiratorie, ictus einfarti. Secondo i dati del ministerodella Salute le complicanze gravi sonorelativamente rare nel caso della ret-tosigmoidoscopia, circa una perfora-zione su 10mila esami.

L’esito positivo

degli screening periodici

non deve indurci a trascurarela prevenzione e in generale

il controllo sulla nostra salute

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SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

Mangiar sano: dolce, salatoo equilibrato?

- Sai quanti grammi di sale ci sono nel pane, nella carne, nel pesce?

- Sai quanto zucchero contengono i biscotti, la frutta, le bibiteche consumi ogni giorno?

- Sai che molti prodotti alimentari che consumi ogni giorno contengonoadditivi che possono causare allergie?

Vai su www.altroconsumo.it/mangiasanoCon pochi clic terrai così sotto controllo la tua dieta,

a tutto vantaggio della linea e della salute.

L’importanza della prevenzione

Il primo vero passo per la protezione del-la salute non è costituito dalla diagno-si precoce delle malattie ma dalla loroprevenzione. Per diminuire il numero dimorti per tumore si deve perciò primadi tutto intervenire sui fattori di rischio:solo così si riduce la probabilità che in-sorga la malattia.Per alcuni fattori come la familiarità, ov-

vero se si hanno parenti malati o mortiper tumore, è consigliabile sottoporsi acontrolli frequenti.Ci sono anche fattori ambientali che au-mentano le probabilità di ammalarsi.

L’esposizione a concentrazioni elevatee frequenti di inquinanti, come quelli chesi respirano nel centro di molte grandicittà, o la vicinanza a materiali tossici ea radiazioni.Ma la prevenzione parte soprattutto danoi: un corretto stile di vita permette diridurre il rischio di tumori nel tempo piùdi qualunque screening. Importantissimoè per tutti ridimensionare, o se possibi-le eliminare, i comportamenti a rischio

come fumare, mangiare in modo scorret-to (troppa carne, grassi e cereali raffina-ti, poca frutta, verdura e fibre) o abusaredegli alcolici: le nostre scelte quotidianeinfluenzano la nostra salute.

Farmaci

Una parte importante della voce di spe-sa per la salute di ogni famiglia è costi-tuita dai farmaci. Vediamo insieme quelche c’è da sapere su costi, possibilitàdi risparmio, esenzioni e scelta del far-maco meno caro.

Conosciamoli meglio

 All’interno di un farmaco si trovano unoo più principi attivi, cioè le molecole chehanno azione farmacologica. È questoche caratterizza il farmaco, la sua azio-ne e anche i suoi eventuali effetti inde-siderati. Per esempio nell’Aspirina® il

principio attivo è l’acido acetilsalicilico.Vi sono poi anche gli eccipienti, sostan-ze che servono a proteggere il principioattivo e facilitarne l’assunzione e l’as-sorbimento da parte dell’organismo e in

alcuni casi modificare colore o saporesgradevoli del farmaco. Lattosio, talco,amido, conservanti e coloranti sono tuttieccipienti che si possono trovare nei far-maci in commercio.

Sulla confezione

Un farmaco è contraddistinto dal nomecommerciale, dato al prodotto dalla casafarmaceutica (per esempio Aspirina® oMoment®). Sulla confezione troviamoperò anche l’indicazione del principio at-tivo presente, del dosaggio o della con-centrazione, a seconda della forma far-

maceutica (per esempio 200 mg oppure5%). Devono inoltre comparire gli ecci-pienti, un codice a barre e il numero di Autorizzazione all’immissione al com-mercio (Aic). Questa autorizzazione vieneconferita solo dopo che l’azienda che pro-duce il farmaco ha dimostrato che essopossiede tre caratteristiche giudicate es-senziali: qualità, efficacia e sicurezza.Infine sulla confezione esterna compa-re l’indicazione “Farmaco da vendersi

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SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

dietro presentazione di ricetta medica”,oppure, “Medicinale da automedicazio-ne”, a seconda della categoria a cui ap-partiene il farmaco in questione.

Di marca e generici

Le aziende che mettono a punto nuo-vi farmaci hanno un ritorno delle spe-se sostenute per la ricerca e lo svilup-

po grazie al brevetto che ha la durata diun certo numero di anni. In quel lasso ditempo solo quella casa farmaceutica hail diritto di commercializzare quel princi-pio attivo o quel mix di molecole in quel-la forma. Scaduto il brevetto industria-le, è possibile anche per altre aziendeprodurre farmaci con lo stesso principioattivo e lo stesso dosaggio: sono i co-siddetti farmaci generici o equivalenti.Costano molto meno dei corrisponden-ti farmaci di marca e non hanno un nomedi fantasia, ma si limita-no a riprendere quel-lo del principio atti-vo contenuto. Per

esempio il generico di Aulin®, farmaco abase di nimesulide, si chiama nimesu-lide, il generico di Voltaren®, farmacoa base di diclofenac, si chiama diclofe-nac. Il nome del principio attivo è seguitodalla sigla dell’azienda produttrice (peresempio diclofenac EG o HEXAL).Dal punto di vista terapeutico il farma-co di marca e il suo generico corrispon-dente hanno lo stesso valore, cioè sonointerscambiabili. L’Agenzia italiana del

farmaco (Aifa) ne garantisce la bio-equivalenza e stila periodicamente del-le liste in cui vengono inseriti man manoi farmaci che perdono il brevetto e chesi possono considerare equivalenti dalpunto di vista terapeutico a quelli già di-sponibili in commercio.

Costi ed esenzioni

 Alcuni farmaci vanno pagati per interodal cittadino, altri sono interamente rim-borsati dallo Stato, mentre in alcune re-gioni viene chiesto al paziente un con-tributo di spesa per il loro acquisto (ilticket), ma sono previste esenzioni perreddito o per particolari patologie.

Classe A: rimborsati

In base alla rimborsabilità i farmaci sonodivisi in due classi: la classe A e la clas-se C. Sono inseriti in classe A i farmacia carico del Servizio sanitario nazionale,

che il cittadi-no riceve gra-tuitamente, aparte even-tuali ticket in-trodotti dalla

regione di re-sidenza. Si tratta

di farmaci conside-rati essenziali per la salu-

te, come quelli per la cura di malattie cro-

niche (ipertensione, diabete, asma) o dimalattie che possono essere gravi (peresempio le infezioni). Per tutti è neces-saria la ricetta medica. Quando sono di-sponibili i generici-equivalenti, lo Statorimborsa quelli: se il cittadino decide in-vece di ritirare il farmaco di marca corri-spondente, deve pagare la differenza trala quota rimborsata, pari al prezzo del ge-nerico, e il prezzo del farmaco di marca.

Classe C: a carico del cittadino

In fascia C troviamo i farmaci a totale ca-rico del cittadino. Si trovano in questa ca-

tegoria sia farmaci acquistabili con ricet-ta medica, sia farmaci per i quali la ricettanon serve. Comunque si tratta di farma-ci che non sono considerati essenziali oche rappresentano una seconda scelta ri-spetto a quelli rimborsati. Alcuni farmacicollocati in classe C possono essere rim-borsati in casi particolari: si dice che sono“in classe A con nota”. L’Agenzia del far-maco stabilisce con specifiche note ag-giornate periodicamente quali farmaci di

fascia C possono essere rimborsati peralcune categorie di cittadini, che si tro-vano in determinate condizioni di salu-te. Per esempio, i farmaci per l’osteo-porosi, quando vengono prescritti per laprevenzione primaria delle fratture, van-no pagati per intero; solo in caso di frat-tura già presente, evidenziata da una ra-diografia, sono forniti gratuitamente. Soloil medico ha la facoltà di decidere se ap-porre o meno la nota Aifa sulla ricetta e

quindi se rendere rimborsabile il farmaco.Per prendere visione delle note Aifa piùaggiornate potete visitare il sito: www.agenziafarmaco.it./it/content/note-aifa.

Con e senza ricetta

Tutti i farmaci che richiedono una dia-gnosi medica o in cui il rapporto tra ef-ficacia e sicurezza non è ancora chia-ramente definito, magari perché sonostati da poco immessi sul mercato, de-vono essere prescritti dal medico equindi richiedono la ricetta.I farmaci di libera vendita, invece, sono

quelli in commercio da molti anni. Diquesti si conoscono perciò gli effet-ti desiderati e indesiderati, indicati perla cura breve (non più di qualche gior-no) di piccoli disturbi che non richie-dono l’intervento del medico. Tra i far-maci di libera vendita si distinguono:i Sop, senza obbligo di prescrizione,come per esempio la Tachipirina® e gliOtc, over the counter , cioè farmaci dabanco, come il Moment®. Solo per gli

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SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

OTC è consentita la pubblicità diretta aicittadini. Per i farmaci di libera venditaesiste un bollino di riconoscimento: unacroce rossa con la faccina che sorride,insieme alla scritta “Farmaco senza ob-bligo di ricetta”.

 Vari tipi di ricetta

La ricetta mutualistica (rossa o verde, a

seconda delle regioni) ha validità regio-nale ai fini del rimborso, cioè il cittadi-no può ritirare il farmaco prescritto suquesto foglio gratuitamente, o dietro ilpagamento del ticket, solo in farmaciedella regione di residenza. Se lo ritira inuna farmacia di una regione diversa do-vrà pagarlo per intero. Questa ricetta èvalida 30 giorni escluso quello di emis-sione e non può essere ripetuta: il far-macista la ritira perché dovrà inviarla alServizio sanitario per farsi rimborsare ilfarmaco fornito.La ricetta bianca, valida in tutte le farma-cie italiane, può essere ripetibile o non ri-

petibile. Nel primo caso può essere riuti-lizzata fino a 10 volte nell’arco di sei mesi,salvo diversa indicazione. Fanno ecce-zione i farmaci contenenti benzodia-zepine, che curano l’ansia e l’insonnia,(come il Tavor®, il Lorans® e altri) per iquali le ricette valgono fino a tre voltenell’arco di 30 giorni. Il farmacista resti-tuisce la ricetta al paziente dopo avergliconsegnato il farmaco.La ricetta non ripetibile si può usare

una sola volta nell’arco di 30 giorni dal-la data di emissione: il farmacista la riti-ra quando consegna il farmaco.Esistono poi altre due tipologie: la ricet-ta ministeriale speciale, che serve per laprescrizione di sostanze psicotrope e stu-pefacenti, come la morfina e simili, chepresentano un rischio elevato di indurredipendenza, e quella limitativa, che puòessere compilata solo da medici speciali-sti o che operano in centri ospedalieri.

Ticket ed esenzioni

Con l’introduzione del federalismo fi-

scale le Regioni possono decidere auto-nomamente se introdurre o meno il ticket

sui farmaci e sono sempre le Regioni astabilire le categorie di persone esen-tate dal pagamento del ticket. Al mo-

mento in cui scriviamo, Val d’Ao-sta, Provincia Autonoma di Trento,

Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna,Toscana, Umbria, Marche, Sardegna eBasilicata non applicano alcun ticket suifarmaci. In queste Regioni i farmaci di fa-

scia A sono quindisempre totalmenterimborsati e ai cit-tadini non è richie-sto di concorrerealle spese.Nel resto d’Italial’entità del ticket(che può essere fis-sa a confezione ovariabile in base al prezzo del farmaco) e

le categorie esentate cambiano da una re-gione all’altra. Per una situazione aggior-nata si può consultare il sito di Federfarma:www.federfarma.it/Farmacie-farmacie/ Ticket-Regionali.aspx.Laddove esistono farmaci generici oequivalenti, lo Stato rimborsa il farmacogenerico; se il cittadino preferisce avereil farmaco di marca, deve pagare di tascapropria la differenza. I medici dovrebbe-ro prescrivere i farmaci equivalenti e i far-macisti dovrebbero sempre informare icittadini dell’esistenza del farmaco equi-valente anche qualora il medico non loabbia prescritto.

Prezzi finalmente liberi

I farmaci che necessitano di prescrizionemedica hanno un prezzo unico su tutto ilterritorio nazionale. I farmaci da autome-dicazione (Otc e Sop), quelli cioè di libe-ra vendita che, in seguito alla liberalizza-zione del 2006, si possono trovare sia infarmacia sia nella grande distribuzione,hanno un prezzo libero. È sempre co-

munque il farma-cista a dispen-sarli, sia dentrosia fuori dalla far-macia. La libera-lizzazione e l’al-largamento deicanali di vendi-ta hanno stimola-to la concorrenza

tra il punto vendita tradizionale, la farma-

cia, e i nuovi arrivati, parafarmacie e iper-mercati, ampliando la forbice di prezzo ele possibilità di risparmiare.Una nostra recente inchiesta in 144 puntivendita di 10 città, pubblicata sul bime-strale Test Salute, ha rilevato che se sisceglie il canale più conveniente, di so-lito gli ipermercati, il prezzo di uno stes-so farmaco scende anche del 18%. Laliberalizzazione ha avuto anche il bene-fico effetto di dare una generale frenataall’aumento indiscriminato dei prezzi: trail 2000 e 2005 l’incremento era stato del19%, mentre dal 2006 al 2010 l’aumentoè stato al massimo del 3,4%.

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La liberalizzazione

della vendita dei farmaci

senza ricetta comporta

una reale possibilità

di risparmio per il cittadino

SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

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SANITÀISTRUZIONI PER L’USO

Risparmiare è possibile

Grazie alla larga diffusione dei farmacigenerici e alla liberalizzazione dei prez-zi dei farmaci da banco, oggi risparmia-re sull’acquisto dei medicinali è davveropossibile. Ecco i nostri consigli:  non è sempre necessario assu-mere farmaci: a volte il pro-blema si risolve da solo;  contro disturbi lievi e

transitori come un maldi denti o una pun-tura d’insetto, primadi precipitarvi ad ac-quistare un nuovoprodotto, aprite l’ar-madietto dei medici-nali a casa. È possibileche abbiate già ciò che faper voi: controllate le indica-zioni sui foglietti illustrativi;  per i farmaci da banco, memorizza-te il punto vendita dove il prezzo è piùconveniente. I risparmi che si possonorealizzare sono interessantissimi;  consultate la nostra banca dati sui far-maci su www.altroconsumo.it/farmaci.

La nostra banca dati

La banca dati dei farmaci di Altro-consumo, aggiornata ogni mese, contie-ne tutti i farmaci per uso umano in com-mercio in Italia, sia quelli rimborsati dalServizio sanitario nazionale, sia quelli apagamento. Per ogni farmaco viene spe-cificato se esistono o meno prodotti equi-

valenti e vengono date numerose indi-cazioni come il principio attivo, la formafarmaceutica, il prezzo al pubblico dellaconfezione e il prezzo unitario (per singo-la bustina, capsula o supposta), la quotaa carico del paziente (quando esiste il ge-nerico), l’eventuale ticket e la classe A o

C, la presenza o l’assenza di gluti-ne e lattosio, eccipienti che

possono creare problemia persone intolleranti o

allergiche.La ricerca può esse-re fatta digitando ilnome commercia-le del farmaco (peresempio Moment®)

oppure il nome delprincipio attivo (per

esempio ibuprofene) ecliccando sul pulsante “cer-

ca”. Se si digita un nome noncorretto, il programma suggerisce nomisimili, aiutando nella selezione di quel-lo giusto. Per i farmaci rimborsabili, unmenu a tendina consente di selezionarela regione di residenza.

La tabella dei risultati fornisce tutte leinformazioni relative al farmaco cerca-to, oltre all’elenco di tutti i farmaci equi-valenti, con lo stesso principio attivo, lostesso dosaggio e quindi con la stes-sa efficacia, interscambiabili tra loro.L’ordine con cui compaiono i farmaci vadal più conveniente al più caro, per con-fezione o per singola unità. Provate aconsultare la nostra banca dati su: www.altroconsumo.it/farmaci.

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p i ù co n ve n ie n t

e  pe r  me ?  V ie ne  r i pa ra to  u n  p

 rodo t to  i n ga ra

 n z i

ha n no  so t t ra t to

  so ld i  da l  co n to

,  co sa  facc io ?  Q ua l  è  la  ta r i f

tt r ica  p i ù co n ve

 n ie n te ?  S i a t t i v

a  l ’ad s l  se n za  i l

  te le fo no  fi s so ? 

d u b b io  s u  u n  p r

odo t to d i mag ra n te

,  m i a i u ta te ?  I  fa

 r mac i ge ne r i

o  co n ve n ie n t i ? 

 I l   mode l lo d i   v ide

oca me ra  p i ù  co n ve

 n ie n t

a l  è  i l  co n to  co r re n te  p i ù  c

o n ve n ie n te  pe r

  me ?  Co me  f u n z io

e nd i ta d i  u na  po

 l i z za  v i ta ?  Co me co n te s to  u na

  m u l ta a r r i va ta 

rdo ?  Se n za  i nc i

de n t i,  pe rc hé  la

  m ia  po l i z za  Rc

 a u to  è a u me n ta t

a l  è  la  ta r i f fa  t

e le fo n ica  p i ù  va

 n tagg io sa  pe r 

 me ?  Co me d i sd i

a s s ic u ra z

 io ne  i n fo r t u n i  v

 i ta ?  Q ua l  è  i l  p re

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