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Digitale Terrestre e LTE

IntroduzioneIl segnale digitale terrestre è definito in tutte le sue caratteristiche dallo standard europeo DVB-T/T2, che significa Digital Video Broadca-sting-Terrestrial. Esso utilizza la codifica COFDM (una variante di OFDM), il cui principale vantaggio è dato dalla robustezza. Il passaggio al digi-tale terrestre ha consentito, grazie alla compressione dati operata dalla codifica di sorgente in trasmissione, la liberazione di una porzione di banda radio, in parte utilizzabile per nuovi canali radiotelevisivi ed in parte destinata a favore dei servizi radiomobili LTE.

Segnale digitale terrestreIl segnale digitale terrestre è composto da migliaia di portanti, tanto da dare l’impressione di uno spettro continuo. Ognuna di queste portanti è modulata singolarmente in ampiezza e fase ed indipendentemente dalle altre, e porta con se una parte del contenuto totale dell’informazione: il decoder dell’utente poi, dovrà interpretare e ricomporre tutte le informa-zioni, traducendole in segnale video. La potenza sul canale TV è distri-buita uniformemente su tutta la banda (8MHz) e non è più concentrata in corrispondenza delle portanti audio/video come nel canale analogico. Nel caso del DTT quando si riceve un livello troppo basso del segnale si genera l’effetto “soglia” e quindi si perde la possibilità di demodulare, ottenendo uno schermo completamente nero. Di conseguenza è molto importante per un segnale DTT avere un certo margine nella ricezione. Come si può intuire, tutto questo comporta un diverso approccio nelle misure dei parametri che garantiscono una buona visione. Un installato-re non deve mai trascurare i valori di:• livello del segnale• rapporto canale rumore (C/N) • bit error ratio (BER) • modulation error ratio (MER) Di seguito viene riportata una breve descrizione per ciascuno dei punti appena citati.

Il livello del segnaleIl primo e più semplice parametro da verificare è il livello del segnale, inteso come la sua ampiezza o intensità di potenza. Tipicamente viene misurato in dBµV. In un segnale analogico tale valore si riferisce alla potenza di picco di sincronismo del segnale PAL. Invece in un segnale digitale la potenza misurata rappresenta la somma delle potenze di tut-te le portanti del canale COFDM e non della singola portante. Bisogna dire che essendo la codifica COFDM piuttosto robusta, nei segnali DTT possiamo trovare valori di livello molto più bassi rispetto ai corrispettivi segnali analogici.

Il rapporto canale/rumore (C/N) Questo rapporto, espresso in dB, mette in relazione il valore di potenza del segnale a radiofrequenza “C” e il livello di potenza del rumore che entra nel ricevitore “N”. Il valore di tale parametro varia naturalmente in funzione della scelta dei parametri di modulazione. I ricevitori DVB-T richiedono un valore minimo di tale parametro. Infatti la possibilità di demodulazione dipende anche dall’entità dei disturbi, come cammini multipli o interferenze co-canale, che il segnale ha dovuto sopportare nella propagazione. Ad esempio nel Regno Unito è stato previsto un rap-porto minimo di C/N di 26dB per la modulazione 64QAM e di 22dB per la modulazione 16QAM. Gli altri elementi che possono influenzare il valore di C/N necessario per una buona ricezione sono: la qualità del ricevitore, i livelli di intermodulazione in antenna o generati dagli amplificatori uti-lizzati negli impianti di distribuzione.

Il bit error ratio (BER) Il bit error ratio, comunemente detto BER, mette in relazione il numero di bit errati rispetto al numero di bit ricevuti in un periodo di tempo (ad esempio 1 secondo) e costituisce una misura diretta della qualità del segnale dopo la demodulazione. E’ forse il parametro più indicativo per-chè visualizza il risultato finale di un collegamento e fornisce indicazioni dirette sulla possibilità o meno di visualizzare un’immagine, del margine di ricezione che costituisce la riserva che cautela la corretta decodifica. La condizione minimale di ricezione rispetto al parametro BER è quella di avere un BER<2E-04 dopo la codifica di Viterbi nella catena di demo-dulazione che genera un BER<1E-11 dopo la correzione di Reed-Solo-mon. Quest’ultima condizione è definita QEF (Quasi Error Free) nel senso che si avrà quasi un’ora di trasmissione completamente libera da errori. Ovviamente più basso è il BER migliore è la qualità di ricezione. Alcune delle cause che possono degradarlo sono: - interferenza tra i canali adiacenti; spurie generate da altri canali; - amplificatori inadeguati o difettosi (scarso CNR, eccessive distorsioni, ecc);- livelli di segnale non corretti; - connessioni danneggiate, rotte o installate impropriamente;- scarso adattamento di impedenza.

Il modulation error ratio (MER) Il MER (Modulation Error Ratio) è un parametro molto simile al C/N e viene espresso in dB. Tale parametro prende in considerazione tutti i disturbi, oltre che il rumore bianco, che affliggono il segnale. In pratica verifica quanto il segnale ricevuto sia distante dal simbolo della costel-lazione utilizzata per la modulazione. Di seguito un’immagine che aiuta a capirne meglio il significato e l’importanza. Come si nota esso costitu-isce un metodo immediato per valutare informazioni dirette sul margine di decodifica. Come nel caso del C/N, più è alto il valore del MER migliore sarà la qualità di ricezione.

Di seguito sono riportate alcune possibili cause che possonodegradare il MER:- rumore di fase in trasmissione;- basso C/N;- distorsioni non lineari;- amplificatori non adatti o difettosi;- livelli di segnale non corretti;- collisione di dati;- profili di modulazione impropri;- basso adattamento di impedenza.

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Digitale Terrestre e LTE

Modulazione e Costellazione DVB-TCome già accennato la trasmissione DVB-T, definita da uno standard eu-ropeo, utilizza la codifica OFDM. Tale codifica si basa a sua volta su varie modulazioni del segnale, caratterizzate da simboli e costellazioni. Scopo del presente paragrafo è di fare un po’ di luce sul significato di queste entità, in modo da poter capire meglio anche i parametri che normal-mente si misurano per verificare la qualità di un sistema di ricezione. In una trasmissione analogica il parametro più importante e fondamentale era il C/N, che fornisce un’indicazione del livello del rumore rispetto al segnale.

Nel caso della trasmissione digitale la situazione è completamen-te diversa in quanto non è più solo da rilevare un livello di tensione, ma in più bisogna decodificare il segnale ricevuto per estrarre i bit, 0 oppure 1. Se non riesco a ricavare tali bit in modo chiaro e sicu-ro il mio ricevitore non riuscirà a ricostruire le immagini da visualiz-zare sul TV. Per riuscire a mandare il maggior numero di informazioni i bit sono messi in gruppi detti simboli e tali simboli sono sistema-ti all’interno di costellazioni. Il numero di bit per simbolo e la dispo-sizione dei simboli può variare a seconda della modulazione utiliz-zata. Il digitale terrestre DVB-T utilizza tre diversi tipi di modulazioni: - 16QAM - 64QAM - QPSKL’acronimo QAM sta per Quadrature Amplitude Modulation men-tre QPSK significa Quadrature Phase Shift Keying. Nomi a par-te, la differenza si intuisce meglio con l’immagine seguente

La 64QAM è quella che porta più bit per simbolo però è anche quella che richiede una trasmissione con basso rumore e limitate distorsioni. Per passare da un simbolo all’altro si utilizza una diversa fase del se-gnale trasmesso. Si veda il caso della modulazione QPSK riportato sotto.

In conclusione, per il segnale digitale è doveroso porre partico-lare attenzione ad ogni parametro che lo caratterizza per po-ter essere sicuri di garantire una ricezione affidabile e duratura.

Modulazione e Costellazione DVB-T2

La tecnica definita dal DVB-T2 riprende quella già utilizzata dallo stan-dard DVB-T, la modulazione OFDM con intervallo di guardia. Lo stan-dard DVB-T2 aggiunge a quanto previsto nella specifica DVB-T (QPSK, 16-QAM, 64-QAM), la tecnica 256-QAM (rappresentata nell’immagine sottostante). Tale costellazione permette il trasferimento di 8 bit per sim-bolo. Ciò è reso possibile dalla maggiore efficienza della codifica FEC basata sui codici LDPC utilizzati dal DVB-T2 rispetto a quelli adottati per il DVB-T.

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Digitale Terrestre e LTE

LTE e coesistenza con segnali DTT Con il termine LTE, acronimo di Long Term Evolution, si intende un nuovo standard di telefonia mobile, precursore degli standard di quarta gene-razione 4G, nato dalla continua richiesta da parte degli utenti di telefonia mobile di prestazioni sempre maggiori, come elevate velocità di tra-sferimento dati e qualità del servizio. In tutta Europa, in seguito ad una delibera della Conferenza Mondiale sulle Radiocomunicazioni, è stato stabilito che la porzione di banda UHF compresa tra 790 MHz e 862 MHz (Ch 61-69), fino ad ora utilizzata per servizi televisivi, sia adibita a trasmissioni di telefonia mobile con tecnologia LTE, secondo lo schema di allocazione visibile in figura.

La banda LTE è suddivisa in 12 canali da 5 MHz divisi in 2 “blocchi”: il primo comprende 6 canali dedicati al download nell’intervallo 791 - 821 MHz mentre il secondo comprende altri 6 canali per l’upload da 832 a 862 MHz. I due blocchi sono separati da una banda di 11 MHz chiamata “Duplex gap”, dedicata sia al download che all’upload. E’ stata inoltre prevista una banda di guardia di 1 MHz per separare i servizi televisi-vi da quelli dedicati alla telefonia mobile. A causa della coesistenza di segnali televisivi con segnali di telefonia mobile in porzioni di banda pressoché adiacenti, è necessario intervenire a livello di impianto TV per mitigare il rischio concreto di interferenze generate dalle celle LTE dei centri urbani nei confronti delle antenne televisive installate sui tetti delle abitazioni.

Lo scenario che si propone è infatti il seguente:

• Presenza di servizi broadcast e di telefonia mobile in bande di fre-quenza praticamente adiacenti, separate da un’esigua banda di transi-zione di 1 MHz.

• Diverse esigenze in termini di potenze necessarie per il funzionamento dei servizi DTT e LTE comportano diverse aree di copertura.

• Nascita di possibili problematiche nella ricezione dei segnali televisivi, di diversa entità in base alle zone, alle potenze ricevute e alla tipolo-gia di impianto esistente. Per capire la criticità della zona bisogna ad esempio valutare l’area di copertura dei ripetitori DTT e la distribuzione delle stazioni radiobase LTE. Visti i numerosi fattori coinvolti, è difficile generalizzare l’entità dell’impatto dei segnali interferenti LTE sui vari impianti di ricezione DTT; bisognerebbe infatti valutare la specificità di ogni singola situazione.

In generale, comunque, la nuova suddivisione della banda UHF genera quattro possibili forme d’interferenza elencate di seguito: • Interferenza diretta: i tuner dei televisori e dei ricevitori digitali terre-stri possono essere disturbati direttamente dalle trasmissioni LTE sia in downlink che in uplink. Proprio per tale motivo, al fine di limitare l’interferenza a livello domestico, le frequenze LTE dedicate all’uplink sono le più lontane dalla banda DTT. In presenza di interferenza diretta è consigliabile inserire il filtro LTE all’uscita della presa TV. • Interferenza in antenna e amplificatori saturabili: le antenne tradizio-nali possono a loro volta ricevere i segnali LTE e trasferirli nell’impian-to; per questo motivo è consigliabile sostituirle con nuove antenne già progettate per ridurre all’origine la possibile interferenza. Esse sono appositamente dimensionate per diminuirne la capacità ricettiva fuori banda. Un parametro molto importante per l’amplificatore TV è il livello massimo d’uscita dichiarato. Eccedere tale valore significa provocare la saturazione dell’amplificatore e conseguentemente il non funzionamen-to dell’intero impianto TV. La coesistenza dei segnali DTT e LTE, tipica-mente di elevata potenza, può portare quindi alla saturazione dell’am-plificatore e all’oscuramento di tutti i canali TV. Si consiglia pertanto di installare amplificatori dotati di un elevato livello di uscita e con filtro LTE integrato. • Schermature penetrabili: i segnali LTE sono in grado di propagarsi nella rete di distribuzione costituita da: cavi coassiali, connettori, deri-vatori, partitori e prese TV. Le interferenze maggiori si avranno nei cavi coassiali non completamente schermati. Si consiglia a tal proposito di utilizzare cavi coassiali dotati di un’elevata efficienza di schermatura, al fine di diminuire l’impatto dei segnali interferenti. • Canali adiacenti a rischio: questa forma di interferenza è dovuta alla vicinanza in frequenza tra canali DTT e Downlink LTE, e alla loro diffe-renza in potenza. Come visibile nella figura sottostante si nota infatti la presenza di un’esigua banda di guardia fra servizi televisivi e di telefonia nonché una notevole differenza di potenza fra i canali.

Il canale più a rischio è il 60, separato dalle frequenze di downlink LTE solo da 1MHz. Per ovviare a questi problemi l’azienda Emme Esse S.p.A propone una gamma di prodotti appositamente progettati e realizzati per mitigare gli effetti di interferenza fra segnali DTT e LTE. Tali prodotti sono identificati dal logo . Fanno parte di questa nuova famiglia antenne, amplificatori e componenti passivi.

ch.59 ch.60

...DTT 1MHz 30MHz 11MHz 30MHz

Band

a di

gua

rdia

Downlink791MHz - 821 MHz

Uplink832MHz - 862 MHz

Duplexgap

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Digitale Terrestre e LTE - NormativeNormative di riferimento

Decreto Ministeriale 22.01.13Il 22 Gennaio 2013 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale DM 22/01/13 “Regole tecniche relative agli impianti condominiali centraliz-zati d’antenna riceventi del servizio di radiodiffusione”, che disciplina la progettazione e realizzazione degli impianti d’antenna riceventi il servi-zio di radiodiffusione.

Nell’Art. 6 in particolare viene specificato che “i riferimenti per la confor-mità di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti cen-tralizzati d’antenna sono la direttiva 2004/108/CE relativa agli aspetti di compatibilità elettromagnetica”, nonché “le pertinenti norme e guide tecniche di impianto del CEI [ ] ed in particolare la Guida CEI 100-7 e le Norme della serie EN 50083 ed EN 60728 [ ]”. Viene inoltre affermato che “I nuovi impianti d’antenna [ ] devono operare esclusivamente nelle bande di frequenza attribuite al servizio di radiodiffusione terrestre e satellitare secondo quanto previsto dal piano nazionale di ripartizione delle frequenze e successive modificazioni”.Guida CEI 100-7(2012-12) Nella Guida CEI vengono spiegate le misure da effettuare per deter-minare l’attenuazione necessaria del filtro, per proteggere i segnali TV dall’interferenza LTE.

Per determinare la minima attenuazione del filtro LTE, la Guida CEI pro-pone il seguente metodo:- Si misurano i livelli dei segnali ricevuti nella banda UHF: si individua il canale DTT di livello maggiore; il livello misurato sia LDTT (in dB(μV))- Si misura il livello del segnale emesso dalla stazione base LTE (LTE-BS). Il livello misurato sia LLTE-BS (in dB(μV)), usando lo stesso stru-mento di misura e gli stessi valori di banda passante del misuratore- L’attenuazione A-LTE (minima) richiesta al filtro LTE (ammettendo un livello del segnale LTE superiore al segnale televisivo di 3 dB) è calcola-bile con la relazione: A-LTE = LLTE-BS - LDTT -3(dB)Nella Guida CEI, all’appendice C, sono anche descritti alcuni casi, par-tendo dal peggiore, poco probabile, fino a casi più tipici e statistica-mente più probabili nelle installazioni. Esempio di caso tipico richiamato sulla Guida CEI 100-7: • Campo e.m. prodotto dalla stazione base LTE sull’antenna TV: 114 dB(μV) • Campo e.m. di un segnale digitale ricevuto dall’antenna TV: 66 dB(μV)L’attenuazione richiesta al filtro LTE risulta almeno di 30 dB (caso tipico), ammettendo un margine di sovraccarico di 3 dB dovuto ai segnali LTE. Nella tabella sottostante vengono mostrate le specifiche del filtro LTE (caso tipico) secondo la guida CEI 100-7.

Specifiche del filtro LTE (caso tipico guida CEI 100-7)

Parametro Specifica

Banda passante minima (servizio di radiodiffusione) Da 174 MHz a 230 MHz e da 470 MHz a 790 MHz

Banda di attenuazione da 791 MHz a 862 MHz

Impedenza nominale di ingresso e uscita 75 Ω

Perdita di inserzione ≤ 1,5 dB fino a 778 MHz≤2 dB da 778 MHz a 786 MHz

Return Loss in ingresso/uscita ≥10 dB nella banda passante minima fino a 789,8 MHz

Massima variazione della risposta in ampiezza all’interno del canale 60 UHF (782-790 MHz)

6 dB (vedi Nota 1)

Massima variazione del ritardo di gruppo entro il canale 60 UHF (782-790 MHz)

90 ns (vedi Nota 2 e Nota 3)

Attenuazione minima del filtro nella banda LTE (vedi C.3) ≥30 dB da 793 MHz a 821 MHz (vedi C.3)≥ 15 dB (vedi Nota 4) a 791 MHz e da 832 MHz a 862 MHz

Campo di temperatura in cui dichiarare la tolleranza dei parametri specificati

da -10°C a +55 °C

NOTE

• La massima variazione della risposta in ampiezza deve essere intesa nella banda di 7,61 MHz intorno alla frequenza centrale di 786 MHz del canala 60 UHF.

• La massima variazione del ritardo di gruppo di 90 ns deve essere intesa nella banda di 7,61 MHz intorno alla frequenza centrale di 786 MHz del canala 60 UHF.

• Se la massima variazione del ritardo di gruppo entro il canale 60 UHF eccede in valore di 90 ns (vedi tabella 18 e Norma CEI EN 60728-1), la modulazione COFDM dei segnali DVB-T comporta un incremento del BER di tale canale.

• L’attenuazione minima di 15 dB richiesta al filtro LTE a 791 MHz è dovuta alla risposta in frequenza del filtro LTE, nella esigua banda di transizione (1 MHz) fra il canale 60 UHF (DVB-T) e l’inizio della banda dei canali LTE-BS.

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L’impianto TV terrestreIntroduzioneUn impianto televisivo riceve, tramite una o più antenne, il segnale pro-veniente dai ripetitori TV e lo distribuisce verso tutte le prese utente collegate. Il segnale captato deve avere una potenza ed una qualità sufficiente a garantire in ogni condizione la visione ottimale di tutti i programmi richiesti. Per ottenere questo risultato si utilizzano compo-nenti attivi e passivi da selezionare in funzione delle problematiche da risolvere. In generale i segnali all’ingresso degli apparati di ricezione domestici devono avere le seguenti caratteristiche:- livello adeguato e uniforme nella banda canale - bassa differenza tra i livelli dei singoli canali - buon rapporto segnale/disturbi - assenza di riflessioni, intermodulazioni e disturbi dovuti a problema-tiche di impianto. Esistono delle norme tecniche che stabiliscono le caratteristiche che devono avere i segnali alla presa utente affinché sia garantita una buona visione televisiva. La CEI 100-7 è una guida alle norme applicabili agli impianti di ricezione TV, nella quale si possono trovare tutti i principi da rispettare e le misure da effettuare, per la progettazione e la verifica di impianti TV singoli e centralizzati. Tutti gli impianti di distribuzione TV possono essere schematicamente suddivisi in tre sezioni:• Sistema di antenne per la ricezione dei segnali • Amplificazione e miscelazione dei segnali • Distribuzione del segnale alle prese utente

Sistema di antennePer sistema di antenne si intende il numero ed il tipo di antenne da utilizzarsi per captare i segnali richiesti. Tali segnali, provenienti dai ri-petitori TV, possono giungere da più direzioni e con potenze differenti. La scelta delle antenne deve mirare ad ottenere il minimo dislivello possi-bile tra i canali da distribuire con livelli di potenza e di rapporto segnale/rumore adeguati alla complessità dell’impianto. Soprattutto per quanto riguarda il rapporto segnale rumore (C/N o S/N) deve essere ricordato che il valore misurato in uscita dall’antenna, proporzionale al livello di segnale misurato, è il massimo valore raggiungibile dall’impianto. Con l’inizio delle trasmissioni LTE è inoltre fondamentale scegliere antenne sintonizzate ed ottimizzate per il funzionamento nella nuova banda di lavoro fino al canale E60. Tutte le antenne presenti sul catalogo Emme Esse sono a tal proposito progettate per migliorare la resa alle frequenze effettivamente utilizzate per le trasmissioni DTT, avendo cura di salva-guardare il canale E60. E’ poi importante scegliere un’antenna in cui le perdite sugli ultimi canali della banda LTE non siano elevate. In presenza di problemi di interferenza LTE, per ridurre il disturbo è infatti necessario inserire dei filtri nell’impianto, che inevitabilmente introducono perdite negli ultimi canali UHF della banda DTT. La somma delle perdite intro-dotte dal filtro con quelle inserite da un’antenna non ottimizzata fino al canale E60, potrebbe portare a valori di attenuazione non trascurabili, con rischio di non funzionamento degli ultimi canali.

Caratteristiche generali delle antenneLa scelta di una antenna TV deve essere fatta in ragione delle sue ca-ratteristiche elettriche. Molti problemi che si incontrano alle prese di utente, specialmente in impianti di medie e grandi dimensioni, sono riconducibili alla superficialità tenuta nella composizione del sistema di ricezione. Le caratteristiche fondamentali di una antenna sono:• banda di ricezione• guadagno • direttività • rapporto A/I • return loss

- La banda di ricezione di un’antenna determina i canali che l’antenna è in grado di captare e dunque di trasferire sul cavo coassiale di uscita. I segnali al di fuori di questa banda, se esistono in aria, vengono comun-que molto attenuati. Tenere in considerazione questo secondo aspetto può essere determinante nella semplificazione dei filtri di ingresso del sistema di amplificazione. Da ricordare che un segnale ‘fuori banda’ non richiesto è un potenziale disturbo, sopratutto con l’avvento delle trasmissioni LTE dove sono coinvolte potenze interferenti molto elvate. - Il guadagno d’antenna è il valore che determina la quantità di segnale che l’antenna riesce a captare e trasferire sul cavo coassiale. Maggior guadagno equivale a maggior segnale disponibile. A parità di condizioni ambientali un’antenna con un guadagno maggiore fornisce anche un segnale con migliore rapporto segnale/rumore.

- La direttività o angolo di apertura indica la capacità dell’antenna di discriminare le sorgenti del segnale. Antenne con angolo di apertura ridotto sono in grado di eliminare meglio disturbi o interferenze prove-nienti da direzioni laterali.

- Rapporto A/I definisce quanto un’antenna è ‘esposta’ a disturbi o a segnali non voluti provenienti dalla direzione opposta a quella di pun-tamento.- Il return loss (RL) permette di valutare il grado di adattamento di im-pedenza dell’antenna. In pratica è una misura di quanta potenza viene riflessa verso il trasmettitore/ricevitore, che quindi non viene irradiata, rispetto a quella fornita dal ricevitore/ trasmettitore stesso. Più è basso, migliore è l’adattamento dell’antenna.

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Digitale Terrestre e LTE

Tipi di antenneEsistono diverse tipologie di antenne ognuna con le proprie caratteristi-che, in grado spesso di risolvere problemi di ricezione.

Antenne tipo Yagi: le antenne Yagi sono le classiche antenne per rice-zione TV con dipolo ripiegato. Questo tipo di antenna può essere pro-gettato per funzionare sul singolo canale, su gruppi di canali adiacenti o su intere porzioni di banda. Vi è dunque la possibilità di avere antenne in grado di ‘selezionare’ pochi programmi da una direzione satura di trasmissioni. Le antenne Yagi, riprogettate e risintonizzate nella nuova banda UHF permettono di raggiungere livelli di selettività maggiori di altri modelli, consentendo già a monte dell’impianto una riduzione del segnale interferente. La struttura di un’antenna YAGI si compone di tre parti: - Il dipolo ripiegato, sempre presente, è l’elemento “attivo” dell’anten-na. Nella banda FM, dove non è richiesta direttività, costituisce in alcuni casi l’intera antenna. - Il riflettore, posto dietro il dipolo, può essere composto da un singolo elemento a filo, da una cortina di elementi o da una rete come accade per alcuni modelli UHF a larga banda. La funzione del riflettore per le antenne Yagi è multipla, protegge dai disturbi provenienti da dietro (mi-gliore direttività e rapporto A/I) e contribuisce alla determinazione della banda passante. Riflettori complessi ovviamente svolgono una migliore protezione dalle interferenze.- Gli elementi direttori, posti davanti al dipolo in numero variabile, sono costituiti da elementi a filo e determinano il guadagno, la direttività e la banda passante dell’antenna. Un numero elevato di direttori corrispon-de ad un aumento di prestazioni. Come già detto le prestazioni delle antenne Yagi sono dipendenti dal numero di elementi costruttivi. Valori medi di guadagno per le antenne Yagi sono 5÷7 dB per il VHF e 9÷11 dB per l’UHF. Si possono raggiungere anche livelli di poco superiori con un incremento notevole di elementi.

Antenne a larga banda UHF: sono antenne dotate di elevato guadagno costituite da elementi la cui forma e la cui disposizione è stata apposi-tamente studiata per migliorare le prestazioni sulla banda UHF. Montano tutte un dipolo mezz’onda in alluminio stampato e sono dotate di riflet-tore a rete o a cortina di grandi dimensioni per una migliore protezione dalle interferenze. I modelli prodotti da Emme Esse, ottimizzati fino al canale E60, sono:

• SERIE LX: monta elementi a filo a doppia V. Questi gruppi di elementi conferiscono all’antenna ottime prestazioni di guadagno in rapporto agli ingombri ridotti. Vengono vendute anche in versione BIV e BV. Nella versione a più elementi il guadagno raggiunge i 17 dB. La risposta in frequenza raggiunge velocemente il suo massimo aumentando la fre-quenza, mantenendosi poi costante. Il riflettore è del tipo a rete.

• SERIE ONDA: simile per prestazioni alla serie LX si differenzia da essa per il tipo di riflettore a cortina realizzato in filo pieno di alluminio. Viene commercializzata solo nella versione UHF.

• SERIE X: monta elementi stampati a doppia V su supporti a scatto premontati per un minore ingombro durante il trasporto. Riflettore a rete leggermente più piccolo della serie LX. Ottimo guadagno.

• SERIE SUPER G: monta elementi a tubetto cavo, isolati al centro. Riflet-tore a cortina . Buone prestazioni. Guadagno crescente con la frequenza. Compatta a basso impatto visivo.

• SERIE ARKO e 3LINE: sono antenne di ultima generazione nate con l’avvento delle tecnologie digitali. Montano degli elementi a filo pieno ma distribuiti su culle multiple sovrapposte (2 per la arko e 3 per la 3-line). Di dimensioni compatte hanno un elevato guadagno e una pro-tezione superiore riguardo a disturbi “impulsivi” provenienti da terra; di fatto la particolare disposizione degli elementi aumenta la loro direttività verticale. Riflettore a cortina di grandi dimensioni. In presenza di segnali LTE di media intensità è possibile ridurre ulteriormente la potenza del segnale interferente utilizzando un dipolo con apposito filtro integrato sul circuito, in grado di aumentare la selettività dell’antenna senza co-munque degradare il canale E60.

• SERIE OPTICA: Antenna completamente verniciata con finitura estre-mamente curata e ai massimi gradi di resistenza alla corrosione. Monta elementi di forma circolare, completamente premontati. L’ottima rispo-sta in frequenza e l’elevato adattamento, la rendono adatta in presenza di segnali deboli. E’ ottimizata per la ricezione della banda TV fino al canale E60.

Antenne a pannello: la gamma Emme Esse prevede antenne a pannello UHF. Sono antenne costituite essenzialmente da una cortina verticale di riflettori posti dietro a una cortina verticale di dipoli connessi l’un l’altro tramite linee in alluminio. In questa configurazione (pannello singolo) il pannello ha una spiccata direttività verticale ma una bassa direttività orizzontale. È infatti utilizzato per la ricezione di segnali non interferen-ti da direzioni diverse con un’unica antenna. Esistono anche pannelli multipli (2 o 4 pannelli singoli affiancati) che oltre a raggiungere livelli di guadagno ragguardevoli (fino a 13-17dB) aumentano la direttività orizzontale. Sono molto usate in zone montane per resistere meglio a carichi nevosi. Tutti i modelli sono premontati, al fine di facilitare il lavoro dell’installa-tore. Di particolare interesse il modello 458PHV che consente di montare il pannello sia in polarizzazione orizzontale che verticale, in maniera ra-pida e veloce grazie al kit di montaggio in dotazione.

Antenne logaritmiche o log-perodiche: sono antenne caratterizzate da una risposta in frequenza estremamente lineare su tutta la banda. La gamma comprende antenne VHF - UHF - BIV - BV e VHF+UHF. Sono antenne particolari per cui tutti gli elementi hanno funzione multipla di dipolo attivo, riflettore e direttore a seconda della frequenza presa in considerazione. Sono caratterizzate da un ottimo rapporto A/I e da lobi di ricezione pressoché privi di lobi secondari. L’utilizzo del connettore F ne ha molto migliorato l’adattamento. Anche queste antenne sono ot-timizzate fino al canale E60. Particolarmente interessante la soluzione brevettata del filtro meccanico “stub”, disponibile sulla serie UniLine. Essa offre una buona selettività, difficilmente ottenibile con antenne log-periodiche tradizionali.

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Serie ICE - STYLE - SILVER

Fast Fix

La gamma di antenneLa gamma di antenne Emme Esse è costituita da numerosi modelli che si differenziano per tipologia, banda di ricezione, caratteristiche tecni-che e trattamento superficiale. Offre soluzioni professionali di facile ed immediato montaggio, pensate per aiutare l’installatore a risparmiare tempo. Numerose tecnologie impiegate nelle antenne sono coperte da brevetti internazionali e sono frutto di un’intensa attività di ricerca e sviluppo.Di seguito una descrizione più dettagliata dei trattamenti disponibili sul-la gamma di antenne.

• Serie ICELe antenne appartenenti alle serie ICE hanno uno speciale trattamento anticorrosivo che assicura la massima durata del prodotto nel tempo e lo rende ideale per essere installato in aree soggette a situazioni mete-reologiche estreme come zone costiere o con presenza di piogge acide. Il risultato estetico inoltre favorisce un’alta integrazione architettonica con le più moderne costruzioni.Il trattamento anticorrosione bianco Rohs compatibile è composto da tre fasi principali: - Sgrassaggio alcalino- Disossidazione- PassivazioneI risultati del trattamento sono:- Protezione dell’alluminio dalla corrosione innalzandone la resistenza alla corrosione in nebbia salina di molte volte rispetto ai valori dell’allu-minio non trattato.- Non sporca le mani- Conferisce un gradevole aspetto estetico.

Le antenne della serie ICE montano plastiche bianche, stampate con un particolare polimero ad elevate prestazioni per esterno. Sono infatti dotate di elevata resistenza all’esposizione alla luce xeno testata in la-boratorio. Appartengono alla serie ICE numerose antenne fra cui modello 3Line, serie LX, Arko, TopLine, Panel, V-Line, Yagi, Excel.

• Serie STYLELe antenne della serie STYLE sono antenne completamente verniciate a polveri poliestere di colore bianco, con finiture estremamente curate e ai massimi gradi di resistenza alla corrosione. La verniciatura è realizzata completamente all’interno dell’azienda nel nuovissimo reparto di verni-ciatura. La tecnica di passivazione no rinse a base di resine organiche e derivati di titanio conferisce qualità protettiva ed ambientale alla verni-ciatura a polveri dell’antenna.Tra le caratterstiche principali della serie STYLE si possono citare:- Verniciatura a polveri poliestere di colore bianco- Finitura architettonica a basso impatto visivo- Nuovo sistema ad aggancio rapido del riflettore Fast-Fix in plastica rinforzata.

Le antenne della serie STYLE montano plastiche bianche, stampate con un particolare polimero ad elevate prestazioni per esterno. Sono infatti dotate di elevata resistenza all’esposizione alla luce xeno testata in la-boratorio. Appartengono alla serie STYLE alcuni modelli della serie Optica, V-Line, 3-Line, Excel.

• Serie SILVER Le antenne della serie SILVER sono realizzate in lega d’alluminio senza trattamento antiossidante. Montano plastiche nere ottenute dallo stam-paggio di polimeri di alta qualità.

Appartengono alla serie SILVER alcuni modelli della serie Uniline, Yagi, XLine, Onda, GSM, V-Line, Serie14, 3Line.

Tutte le antenne Emme Esse sono premontate, per semplificare e velo-cizzare il lavoro dell’installatore. Tra le varie soluzioni per il fissaggio im-mediato, è particolarmente interessante il sistema ad aggancio rapido

del riflettore disponibile in due diversi modelli, uno in plastica rinforzata per serie STYLE ed uno con croce in metallo per serie ICE/SILVER.Entrambe le soluzioni sono brevetti Emme Esse.

INSERIRE IL RIFLETTORESENZA SVITARE ILGALLETTO PREMONTATO.INSERT THE REFLECTOR WITHOUT TIGHTENING THE PREMOUNTED WING NUTS.

SERRARE IL GALLETTO.TIGHTEN THE WING NUTS.

AGGANCIO RAPIDO.FAST FIX.

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L’impianto TV terrestre

Miscelazione ed amplificazione I segnali captati dalle antenne devono naturalmente essere tra loro miscelati e amplificati per poi essere inviati alla rete di distribuzione. La scelta del tipo di centralino TV da utilizzare, deve tenere conto sia delle caratteristiche dei segnali in ingresso (linearità in banda, numero antenne) sia della complessità dell’impianto (numero e distanza prese utente). All’uscita del sistema di amplificazione i segnali da distribuire devono avere sufficiente potenza, ovvero un adeguato livello e un buon rapporto segnale/ rumore, così da garantire il rispetto delle norme CEI per tutte le prese TV collegate. Prima di descrivere le caratteristiche degli amplificatori, un breve accenno ai miscelatori TV. • I miscelatori sono elementi di impianto passivi utilizzati per combi-nare segnali appartenenti a porzioni di banda distinte, captati da due o più antenne. In casi particolarmente fortunati, comunque rari, laddove il numero di prese sia di poche unità e i segnali ricevuti siano piuttosto forti, un semplice miscelatore può sostituire il classico amplificatore. In tutti gli altri casi è necessario, oltre alla miscelazione, un incremento della potenza del segnale captato. La serie degli amplificatori è molto vasta e comprende numerosi modelli con diverse caratteristiche atte a soddisfare le molteplici esigenze di impianto. Gli amplificatori sono dispositivi attivi che richiedono dunque una fonte di alimentazione per il loro funzionamento; inoltre, per svolgere il loro compito di incremento del livello di segnale, utilizzano componenti elettronici non lineari (tran-sistor); a causa di ciò sono loro stessi fonte di rumore e di disturbi cau-sati dai prodotti di intermodulazione. La scelta di un amplificatore deve tenere in considerazione tutti questi elementi, al fine di evitare che la ricerca dell’aumento di segnale non provochi una dannosa introduzione di disturbi.

Caratteristiche degli amplificatori Le caratteristiche fondamentali per la scelta dell’amplificatore da instal-lare in un impianto sono le seguenti: • Numero e tipo di ingressi • Guadagno: indica quanto l’amplificatore è in grado di incrementare il livello del segnale in ingresso. Per semplicità di calcolo viene espresso in decibel (dB), dove il dB = 20xLOG(Vout/Vin); un incremento (ampli-ficazione) di segnale è espresso da un valore positivo in dB, viceversa un abbassamento (attenuazione) del livello del segnale corrisponde a un valore negativo. Utilizzando questa unità di misura relativa, per le proprietà stesse dei logaritmi, si semplificano tutte le procedure di cal-colo negli impianti. Piuttosto che agire pesantemente sugli attenuatori è meglio utilizzare amplificatori con guadagno inferiore.

• Assorbimento di corrente: indica quanta corrente è necessaria per il corretto funzionamento dell’apparecchio. Naturalmente è proporzionale al guadagno e soprattutto al livello di uscita massimo. Da tenere in con-siderazione per la scelta dell’alimentatore più appropriato.

• Ingressi: sono le porte di connessione delle antenne riceventi. Per ogni ingresso è specificata la banda passante dei filtri interni posti prima della sezione di amplificazione. È buona norma utilizzare antenne aventi bande passanti coincidenti con quelle degli ingressi dell’amplificatore, per migliorare la separazione dei segnali captati.

• Regolazione di guadagno: consente di ridurre il livello di segnale in ingresso all’amplificatore. Tale operazione può essere necessaria per eliminare fenomeni di intermodulazione e/o saturazione oppure per li-vellare al meglio i segnali in uscita. Naturalmente, attenuando i segnali

captati dall’antenna, si causa un peggioramento arbitrario del rapporto segnale/rumore. Per quanto sopra detto è meglio ridurre al minimo l’u-tilizzo di queste attenuazioni in ingresso e porre maggiore attenzione nella scelta del giusto amplificatore.

• Massimo livello di uscita: è una importante specifica degli amplifi-catori, e viene espressa in dBµV, mV o V. È un indice del massimo livello che possono raggiungere i segnali amplificati senza fenomeni di distor-sioni o intermodulazioni. Le normative prevedono prove specifiche per la definizione di questo parametro. È importante ricordare che il valore dichiarato è frutto di prove normalizzate eseguite con un numero esiguo di portanti (segnali), e che aumentando il numero di segnali amplificati si incrementa anche l’intensità dei disturbi dovuti a prodotti di intermo-dulazione. Esiste una formula semplificata che lega il livello massimo effettivo e numero di canali amplificati. Praticamente ad ogni raddoppio di segnali, per calcolare il massimo livello effettivo, devo ridurre il mas-simo livello dichiarato di 3 dB.• Fattore di rumore: anch’esso espresso in dB indica quanto rumo-re introduce l’amplificatore sull’impianto. È proporzionale alla potenza stessa dell’amplificatore. Esistono amplificatori a bassissimo rumore e bassissimo livello di uscita utilizzati negli stadi di pre-amplificazione. Nel caso di amplificatori in cascata predomina il fattore di rumore del primo stadio.

Di seguito una panoramica della gamma Emme Esse:

• Dispositivi per centrali di testa TV: la gamma Emme Esse compren-de apparecchiature realizzate in meccaniche completamente scher-mate e dotate di connessioni “F”, rispondenti alla normative vigenti in termini di sicurezza, compatibilità elettromagnetica e marcatura CE. Le versioni da palo sono corredate di scatola di protezione in plastica con kit di fissaggio.

• Miscelatori: dispositivi passivi utilizzati per la miscelazione di segnali appartenenti alle diverse bande di frequenza. Perdita di inserzione infe-riore a 1dB.

• Filtri passa elimina canale: utilizzati per miscelare da uno a tre canali UHF provenienti da una direzione diversa da quella verso cui è puntata una seconda antenna UHF. Per evitare interferenze dalla parte passa banda sono presenti dei filtri trappola. Esistono anche filtri da palo passa canale o elimina canale semplici per prelevare od eliminare un canale dal segnale captato da una antenna.

• Amplificatori da palo: la gamma degli amplificatori da palo com-prende numerosi articoli in grado di adattarsi alle esigenze di piccole e medie installazioni. Supportano fino a 5 ingressi (BI-BIII-BIV-BV-UHF) con amplificazioni da 10 a 30 dB e livelli di uscita fino a 116 dBµV. Ov-viamente il segnale in uscita avrà una linearità dipendente dal segnale captato dalle antenne installate. L’unica regolazione possibile è una re-golazione di livello complessivo delle bande in ingresso. Per il loro fun-zionamento è richiesto l’uso di un alimentatore TV di adeguata potenza.

• Centralini TV autoalimentati: sono centralini TV fino a 5 ingressi larga banda per installazione interna. Alimentazione interna stabilizzata con regolatore di tensione e protezione da corto circuito. Telealimenta-zione attivabile sugli ingressi per eventuali preamplificatori. Livello di uscita da 114 a 117 dBµV. Da utilizzare in impianti medio grandi.

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Dimensionamento dell’impianto TV e consigliIn fase di dimensionamento di un impianto TV terrestre, è importante effettuare la distribuzione del segnale digitale in modo uniforme alle prese, evitando sbilanciamenti di potenza. In particolare, in accordo con quanto stabilito dalle norme tecniche, i segnali digitali terrestri in presa devono esseri compresi fra 45 e 74 dBμV. Non rispettare tali limiti signi-fica non garantire il corretto funzionamento dei ricevitori DTT. Un discor-so analogo può essere fatto con i segnali digitali satellitari per i quali il li-vello di segnale deve essere invece compreso tra 47 e 77 dBμV. Una rete condominiale, indipendentemente dalla sua tecnologia e dimensione, è costituita da tre parti principali: il sistema di antenne, il centralino TV e la rete di distribuzione del segnale. Solo un corretto equilibrio fra i vari componenti consente di dimensionare in modo adeguato un impianto TV. E’ innanzitutto fondamentale ottimizzare la ricezione del segnale in antenna poiché da essa dipende fortemente la qualità dell’intero im-pianto. Si può addirittura affermare che l’antenna è il componente più importante dell’intero impianto. Spesso però può rivelarsi necessario amplificare, mediante un centralino TV, i segnali forniti dall’antenna per compensare le inevitabili perdite all’interno della rete di distribuzione.

Cavi coassiali, partitori e derivatori inseriscono infatti perdite nei segnali in transito nella rete. E’ compito del centralino TV amplificare il segnale ricevuto in antenna per garantire il raggiungimento del livello minimo in presa, compensando cosi le perdite di distribuzione. Il calcolo della potenza necessaria al centralino va eseguito in modo da assicurare il livello minimo di segnale di 45 dBμV, previsto dalle norme, alla presa più lontana e sfavorita. In realtà tipicamente al limite minimo di 45 dBμV si aggiungono 6/7 dB di margine, cosi da considerare eventuali variazioni nell’impianto o nella radiopropagazione del segnale. Si ricorda che la scelta dell’amplificatore non va fatta solo considerando il guadagno mi-nimo necessario per servire la presa più lontana ma anche in funzione del massimo livello di uscita, per evitare fenomeni di intermodulazione e/o saturazioni. Tipicamente infatti un centralino TV deve avere un mas-simo livello di uscita che sia maggiore rispetto al valore del massimo segnale in antenna dopo l’amplificazione, considerando ovviamente il fattore di riduzione legato al numero di canali amplificati. Nella figura sot-tostante è mostrato un esempio di dimensionamento di un impianto TV.

N.B: Vale la regola che ogni raddoppio di canali bisogna togliere 3dB al livello del segnale in uscita.

N.B: Considerando, per semplicità, il numero totale dei canali attivi pari a 32 (25=32) il livello d’uscita dell’amplificatore sarà 120dBμV - 5x3 = 105dBμV.

L’amplificatore non va in saturazione perché:70dBμV + 30dB = 100dBμV < 105dBμV

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Miscelatori - Accoppiatori - Filtri• Meccaniche interamente schermate provviste di connessione tipo “F”

• Basse perdite di inserzione ed elevata selettività grazie all’utilizzo di componenti ad alta qualità

• Eccellente adattamento in impedenza ed elevato isolamento tra le bande di frequenza

• La custodia in plastica antiurto fornisce la massima protezione dagli agenti atmosferici

• Vasta gamma di articoli che consentono una grande versatilità nella gestione dei segnali televisivi e FM

• Miscelatori dotati di filtri LTE al loro interno

Tutti i modelli coniugano altissime prestazioni e funzionalità avanzate. La gamma di miscelatori, con 2 o 3 ingressi, consente di trasmettere dif-ferenti segnali provenienti anche da canali diversi, combinandoli su un unico cavo. Lo stesso prodotto può anche essere utilizzato in demisce-lazione, semplicemente invertendo gli ingressi con l’uscita; in tal modo è possibile separare le varie bande da un segnale ad esempio proveniente da log-periodica. Talvolta, in presenza di segnali sufficientemente ele-vati è possibile utilizzare il miscelatore, in alternativa all’amplificatore, per distribuire il segnale TV su poche prese. In questi casi si consiglia l’utilizzo di un mix dotato di filtro LTE (Cod. 83100L, 83101AL, 83110L). Si consiglia invece l’utilizzo degli accoppiatori TV (Cod. 83196CE, 83198CE, 83199CE) laddove è necessario accoppiare 2 o 4 antenne TV, adeguatamente posizionate, per ottenere migliori prestazioni in termini di guadagno o direttività, restringendo ad esempio i lobi del diagram-ma di radiazione. La gamma è stata arricchita di filtri “passa-elimina canale” opportunamente progettati per una corretta miscelazione di singoli canali (massimo 4) ricevuti da ripetitori secondari o aggiuntivi. Si sconsiglia all’installatore la taratura del filtro “fai-da-te” ma di ordi-nare il prodotto già nella configurazione desiderata, specificando i canali da filtrare.83167CE: Il nuovo filtro miscelatore si può usare per la gestione di due canali fuori banda, il Ch.36 ricevuto nella direzione della BV e il Ch.40 ricevuto nella direzione della BIV.83167K25: Il nuovo filtro miscelatore gestisce la problematica del ch.25 (La7) che viene trasmesso fuori banda, nella direzione della BV.

Semplice impianto TV per singolo utente, senza l’utilizzo di una centrale di testa, nel caso di segnali abbastanza elevati

6V345KBSL

83100L

Dimensioni scatole Cod. 83001 - 128 x 130 x 50 mm - (scatola grande per amplificatori da palo)Cod. 83002 - 128 x 120 x 65 mm - (scatola grande senza connettori per amplificatori da palo)Cod. 83003 - 110 x 110 x 48 mm - (scatola piccola per amplificatori da palo)

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Caratteristiche Tecniche

Codici In. Bande Guadagno Liv. d’usc.

83532PKA 3 B.III / 21÷30+ ch. 40 / 32÷60 - ch.40 22 dB 110 dBμV

83532PK 3 B.III / 3Ch 21-40 / UHF - 3Ch 22 dB 110 dBμV

83533PK 3 B.III / 3Ch 21-40 / UHF - 3Ch 30 dB 115 dBμV

83542PK 3 B.III / 4Ch 21-40 / UHF - 4Ch 22 dB 110 dBμV

83543PK 115 B.III / 4Ch 21-40 / UHF - 4Ch 30 dB 115 dBμV

80533AK Versione “White Line“ dell’articolo 83533PK

80543AK Versione “White Line“ dell’articolo 83543PK

I livelli di uscita dichiarati sono misurati secondo lo standard DIN 45004B (IMD3 - 60 dB). In presenza di soli segnali digitali tale valore deve essere aumentato di 4 dB.

• Consentono il collegamento di una o più antenne TV in impianti medio-piccoli.

• La meccanica con connettori F garantisce un alto livello di schermatura

• Ottime caratteristiche tecniche: linerità del guadagno su tutta la banda, separazione tra i singoli ingressi e rapporto segnale/rumore.

• Filtro LTE integrato per ridurre il disturbo dei segnali interferenti.

• Possibilità di personalizzazione con tarature speciali e filtri di canale.Tutti i modelli sono forniti con meccanica in pressofusione e connettori F.La scatola esterna dotata di morsetto per fissaggio al palo (Ø massimo 5.5 cm), è realizzata in plastica antiurto water proof con un sistema di movimento basculante della meccanica per consentire un rapido collegamento dei connettori. Gli amplificatori con il codice che ter-minano con “TL”, hanno al loro interno il jumper per la gestione della tele-alimentazione sulle uscite e filtro LTE integrato.La gamma consta di 3 diverse serie che si differenziano principalmente per la dimensione della scatola, per il tipo di componenti utilizzati e per le prestazioni (guadagno e livello d’uscita).La serie “APP” è composta da modelli adatti alla realizzazione di piccoli impianti, con 1 (Log.), 2 o 3 ingressi (B.III o UHF), elettronica con com-ponenti standard e prestazioni contenute (livello d’uscita max. 112 dBµV UHF e guadagno fino a 30 dB). Alcuni modelli hanno anche un ingresso miscelato UHF e BV.Il cod. 83571TL è l’unico con amplificazione comune VHF - UHF, mentre

tutti gli altri hanno amplificazione separata che garantisce un miglior coefficiente di intermodulazione.La serie “APG” presenta amplificatori adatti ad impianti medio piccoli ed è composta da modelli con 2, 3 o 4 ingressi (B.III, B.IV, B.V o UHF), elettronica con componenti standard e livello d’uscita fino a 114 dBµV UHF e guadagno fino a 30 dB.Fa parte della serie “APG” anche l’esclusivo modello “All in One” cod. 83215SG. Questo amplificatore è dotato di un selettore che consente di scegliere se collegare una sola antenna VHF/UHF oppure 2 antenne se-parate VHF e UHF. Inoltre, è possibile decidere il guadagno (20 o 30 dB) inserendo o escludendo uno stadio d’amplificazione. Questa soluzione offre grande flessibilità e un miglior rapporto segnale/rumore.La serie “APS” prevede amplificatori con meccanica dotata di separatori ed elettronica qualitativamente superiore. Ciò garantisce una migliore linearità di funzionamento e un’eccellente separazione tra le bande an-che in presenza di segnali in ingresso molto elevati. È composta da modelli con 3 o 4 ingressi (B.III, B.IV, B.V o UHF), tutti con livello d’uscita 116 dBµV UHF e guadagno fino a 40 dB.Su richiesta, gli amplificatori multibanda, possono essere forniti anche con la personalizzazione dal taglio di B.IV e B.V oppure con l’inserimento di filtri trappola da 10 dB per 1 o 2 canali UHF.

Amplificatori da palo speciali• Serie progettata per semplificare la ricezione dei segnali RAI.

• Il corpo metallico e i connettori “F” garantiscono un alto livello di schermatura.

• Specificare la taratura dei filtri passa/elimina canale all’ordine

Gli amplificatori da palo speciali (Serie PK) sono stati progettati per offri-re la massima efficienza di funzionamento nelle zone dove la ricezione dei segnali TV è complicata o soggetta ad interferenze. In particolare, questi prodotti semplificano la ricezione dei segnali RAI quando sono trasmessi da una postazione dedicata, senza sacrificare il resto della banda UHF, ricevuta da un’altra direzione. In base alle caratteristiche dei segnali, l’istallatore può ordinare il modello più adatto alle sue esigenze tra le versioni con passa/elimina canale (indicando le tarature desidera-te) oppure optare per l’articolo con tagli di banda speciali e passa/elimi-na canale 40. I modelli con passa/elimina canale, sono indicati per 3 o 4 canali. Tuttavia, se si considerano gli adiacenti, è possibile una taratura anche per un numero di canali maggiore. La gamma comprende pro-dotti che si differenziano anche per i valori di guadagno e di livello d’u-scita, tutti con guscio water-proof e connettori con morsetto schermato.

Nota: Le versioni con guadagno 30 dB sono disponibili anche come “centralino autoalimentato serie White Line”

Amplificatori da palo

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Caratteristiche Tecniche

Specifiche Tecniche 82252L 82254L 82259L 82262L 82300L 82352L 82372L 82354L 82359L 82379L 82362L

Ingressi 4 3 3 1 1 4 4 3 3 3 1

Bande III-IV-V-U III-IV-V III-U-U Log Log III-IV-V-U III-IV-V-U III-IV-V III-U-U III-U-U Log

Guadagno VHF (dB) 30 30 30 30 20 30 40 30 30 40 30

Guadagno UHF (dB) 37 40 37 40 20 37 45 40 37 45 40

Livello uscita VHF (dBμV) 115 115 115 115 115 115 115 115 115 115 115

Livello uscita UHF (dBμV) 120 120 120 120 123 123 123 123 123 123 123

Dimensioni L x H x P (mm) 141.8 x 120 x 47

I livelli di uscita dichiarati sono misurati secondo lo standard DIN 45004B (IMD3 - 60 dB). In presenza di soli segnali digitali tale valore deve essere aumentato di 4 dB.

Centrali in pressofusione - Black Line

• Centralini auto-alimentati di potenza. Struttura in pressofusione ad elevata schermatura con separato ri interni e con connettori F.

• Alimentatore switching plug-in separato, telealimen- tazione attivabile tramite dip switch interno.

• Da 1 a 4 ingressi di banda con regolazioni in ingresso tramite attenuatori da 0...20 dB

• Guadagno lineare fino a 45 dB, livello di uscita da 120 a 123 dBµV con amplificazione separata VHF e UHF.

• Adatti per unità abitative medio grandi.

La serie Black Line si può considerare senza dubbio il top della gamma per quanto riguarda i centralini a larga banda. E’ consigliata per situa-zioni in cui sono necessari alti livelli di uscita ed elevati guadagni. Le meccaniche sono in pressofusione per garantire una robustezza senza paragoni e sono già predisposte per l’aggancio su barra DIN. Grazie alle numerose configurazioni tale serie risulta estremamente ver-satile e comunque sempre molto potente. Il numero e il tipo di ingressi possono variare da 1 a 4 a seconda del modello e spaziano su tutto lo spettro di trasmissione TV. Si possono avere ingressi separati per banda III, banda IV, banda V e UHF. Ciascun ingresso presenta una connessione F ed è schermato internamente da quelli adiacenti. Inoltre tali centralini hanno il grande vantaggio di avere le amplificazioni per il VHF e per l’UHF separate, in modo da evitare qualsiasi tipo di interferenza. Oltre alla sezione strettamente inerente all’amplificazione di segnale, la serie Black Line presenta delle caratteristiche innovative anche per quanto riguarda l’alimentazione dei centralini. Innanzi tutto l’alimenta-tore switching esterno assicura un sufficiente apporto di corrente, indi-spensabile per il corretto funzionamento del dispositivo, ed allo stesso

tempo un’ottima dispersione del calore. E’ inoltre possibile attivare la telealimentazione di 12VDC su un qualsiasi ingresso desiderato sempli-cemente impostando il dip switch interno. Tutti i centralini sono forniti di un regolatore di tensione interno che agi-sce anche da protezione per un eventuale corto circuito. Ultima conside-razione, ma non per questo meno importante, è la presenza dell’uscita attenuata di 30dB, pensata appositamente per una diagnostica facile ed immediata del dispositivo. Infatti è così possibile collegare a tale uscita un misuratore di campo mentre il centralino è in funzione per verificarne il corretto funzionamento.

Il modello cod. 82300L è indicato come sottostazione d’amplifi-cazione (o amplificatore di linea) perchè caratterizzato da un bas-so guadagno, bassa figura di rumore e livello d’uscita elevatoSu richiesta, le versioni compatibili, possono essere forni-te anche con la personalizzazione dal taglio di B.IV e B.V oppu-re con l’inserimento di filtri trappola da 10 dB per 1 o 2 canali UHF.

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Caratteristiche Tecniche

Specifiche Tecniche 82452L 82454L 82455L 82459L 82462L 83519AL 83520AL 83521AL 83523AL 83525AL 82462AG

Ingressi 4 3 4 3 1 4 3 4 3 3 1 / 2

Bande III-IV-V-U III-IV-V FM-III-U-U III-U-U Log III-IV-V-U III-U-U III-IV-V-U III-IV-V III-IV-V Log / III-U

Guadagno VHF (dB) 30 30 30 30 30 20 30 30 20 30 30

Guadagno UHF (dB) 33 33 33 33 33 20 30 30 20 30 30

Livello uscita VHF (dBμV) 110 110 110 110 110 108 108 108 108 108 110

Livello uscita UHF (dBμV) 117 117 117 117 117 114 114 114 114 114 117

Dimensioni L x H x P (mm) 145 x 117 x 38

I livelli di uscita dichiarati sono misurati secondo lo standard DIN 45004B (IMD3 - 60 dB). In presenza di soli segnali digitali tale valore deve essere aumentato di 4 dB.

Centrali a larga banda - White Line• Gamma di minicentralini a larga banda autoalimentati, interamente schermati con connettori F.

• Guadagno lineare fino a 33 dB, livello di uscita da 114 a 117 dBµV con amplificazione separata VHF e UHF.

• Regolazione dei segnali in ingresso mediante attenuatori o potenziometri

• Possibilità di telealimentazione dai singoli ingressi tramite jumper interni.

• Alimentatore switching agganciato alla meccanica in pressofusione dell’amplificatore

La serie di centralini da interno autoalimentati “White Line” con ali-mentazione switching integrato è stata pensata per situazioni in cui sono necessari guadagni e livelli di uscita medio-alti. Il numero e il tipo di ingressi possono cambiare a seconda del modello scelto e coprono tutto lo spettro di trasmissione TV. Si possono avere ingres-si separati per banda III, banda IV, banda V e UHF. L’amplificatore è completamente schermato dalla meccanica in pressofusione prov-vista di connettori F. Le versioni più potenti hanno attenuatori per la regolazione dei livelli in ingresso e separatori interni per un migliore disaccoppiamento. La scheda di alimentazione è contenuta nella pro-tezione in plastica che la isola dal corpo dell’alimentatore. Possibili-

tà di telealimentazione dai singoli ingressi attivabile tramite jumperinterni. Tutti i centralini sono forniti di un regolatore di tensione interno che agisce anche da protezione per un eventuale corto circuito. Sono disponibili in varie configurazioni di ingressi con amplificazione fino a 30 dB per il VHF e 33 dB per l’UHF e livelli di uscita massimi da 108 a 110 dBμV per il VHF e 114 a 117 dBμV per l’UHF. Importante è anche il vantaggio di avere le amplificazioni delle bande diverse separate, in modo da evitare ogni tipo di interferenza che può nascere. Ideali per la distribuzione dei segnali DTT in piccoli condomini.Su richiesta, le versioni compatibili, possono essere fornite anche con la personalizzazione dal taglio di B.IV e B.V oppure con l’inserimento di filtri trappola da 10 dB per 1 o 2 canali UHF.

Preamplificatori

L’utilizzo del preamplificatore è consigliabile in abbinamento ad un amplificatore principale, allo scopo di aumentare i livelli di segnale in antenna nel caso di installazioni in zone dove la ricezione dei segnali digitali terrestri è un po’ critica (ma la qualità del segnale non è com-promessa). La scelta del modello va in base al tipo di antenna abbi-

nato (UHF oppure VHF+UHF) e alla necessità di avere un filtro LTE che elimini i segnali 4G. Normalmente il preamplificatore è telealimentato dal centralino principale via cavo coassiale ma può essere utilizza-to anche da solo e alimentato tramite la tensione +5V di un decoder.

• Amplificatori da innesto per antenna TV: l’antenna diventa “Smart”

• Bassa figura di rumore

• Meccanica in pressofusione con connettori F maschio (per il fissaggio all’antenna) e femmina (per il collegamento del cavo)

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Amplificatori autoalimentati

• Design più compatto con regolazione del guadagno

• Livello d’uscita 114dBμV

Questi amplificatori autoalimentati sono stati progettati per con-sentire l’incremento localizzato del livello di segnale in singo-li settori di un impianto preesistente; una situazione tipica è l’ag-giunta di nuovi punti presa non previsti in fase di progettazione.

Caratteristiche Tecniche

Specifiche Tecniche 83928CE 83932CE 83934CE 83930CE

Ingressi VHF-UHF 1 1 1 1

Uscite 1 1 2 2

Guadagno VHF / UHF (dB) 10 25* 8 / 20* 23*

Figura di rumore (dB) 4 6 8 8

Alimentazione 220-240V 50Hz 220-240V 50Hz 220-240V 50Hz 220-240V 50Hz

Dimensioni L x H x P (mm) 120 x 68 x 40

Lunghezza cavo alimentazione 100 cm

* Gudagno regolabile

Talvolta, in alcune zone particolarmente problematiche (e.g. nelle locali-tà marittime), può capitare che si verifichino significative oscillazioni del segnale ricevuto in antenna, che possono portare a malfunzionamenti dell’impianto in determinate fasce orarie. Infatti durante la giornata, l’in-dice di rifrazione relativo n della troposfera è soggetto a cambiamenti in base alla variazione di temperatura, pressione e contenuto di vapore ac-queo. Ciò si può ripercuotere quindi in fenomeni di instabilità del segnale dovuti alla propagazione delle onde nello spazio libero e all’influenza della superficie marina.

Per risolvere tali problematiche è possibile utilizzare degli amplificato-ri con il controllo automatico di guadagno. La scelta della tipologia di amplificatore verrà fatta durante le misurazioni della situazione più cri-tica. Bisogna scegliere il modello giusto quando la potenza del segnale in ricezione è più basso possibile durante l’arco delle 24 ore. Quando il segnale in antenna comincierà ad incrementare entrerà in funzione l’AGC che abbasserà in modo automatico il livello di guadagno dell’am-plificatore.

FAQ: Come risolvere il problema delle variazioni del segnale?

Amplificatori AGCGli amplificatori con controllo automatico di guadagno (AGC) possono risolvere i problemi di fluttuazione di segnale che si verificano in zone particolarmente critiche. Fattori come l’abbassamento o l’alzamento della marea oppure la forte umidità o la nebbia, possono determinare l’instabilità del segnale ricevuto e quindi l’impossibilità di garantire il corretto funzionamento di un impianto TV nel tempo.Gli amplificatori con AGC, disponibili nella versione da innesto per anten-na TV (cod. 81942AG), da palo (cod. 83516AG) oppure come centralino auto-alimentato (cod. 82462AG), dispongono di uno speciale circuito

in grado di variare il guadagno in modo inversamente proporzionale al livello del segnale ricevuto. La rilevazione delle variazioni del segnale avvengono su tutta la banda: al fine di favorire il buon funzionamento del circuito AGC, si consiglia di equalizzare, nel limite del possibile, i segnali in banda con l’utilizzo, ad esempio, di filtri equalizzatori tipo cod. 83191CE. Il modello da palo ed il centralino autoalimentato offrono la possibilità di collegare 2 antenne VHF e UHF, oppure, agendo sull’apposito selettore, l’ingresso diventa unico VHF+UHF.

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Esempi d’impiego

6V3 45KBSL21B40

81854

82252L

81X01M

80314

81881

Materiale Quantità

Antenne 1 x 6V3, 1 x 21B40, 1 x 45KBSL

Centralino 1 x 82252L

Partitore 1 x 81854

Derivatore 4 x 81885 (-22dB), 4 x 81883 (-18dB), 4 x 81881 (-14dB), 4 x 81879 (-12dB)

Prese 60 x 81X01M

Resistenza di chiusura 8 x 80314

81883

81885

81879

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Innanzi tutto si deve calcolare l’attenuazione massima dell’impianto (do-vuta al cavo, ai partitori e ai derivatori), ovvero la perdita di segnale che ho tra l’uscita dell’amplificatore e la presa più sfavorita. Sommando al se-gnale che voglio garantire in presa (dBμV) l’attenuazione massima previ-sta per la rete di distribuzione (dB) ottengo il livello di segnale che l’ampli-ficatore mi dovrebbe garantire (dBμV). L’amplificatore chiaramente non genera il segnale ma incrementa quanto ricevuto in ingresso (dBμV) di un valore pari al proprio guadagno (dB). I parametri da valutare sono quindi: 1) Le perdite di distribuzione che spesso sono associate per sempli-cità al numero di prese ma che in realtà sono dipendenti dalle distan-ze e dall’architettura stessa dell’impianto (stella, cascata o mista). 2) Il livello di uscita che misura la potenza massima del segna-le che l’amplificatore può erogare. In genere più è alto que-sto parametro più l’amplificatore costa e consuma in termini di corrente assorbita. Gli amplificatori con elevati livelli di uscita in ge-nere sono autoalimentati appunto per il loro elevato assorbimento. 3) Il guadagno che misura di quanto l’amplificatore può incre-mentare il segnale in ingresso; se il segnale in uscita superasse quanto dichiarato come livello di uscita, tale segnale avrebbe un

notevole peggioramento di qualità a causa di fenomeni di intermo-dulazione e distorsione. Dunque ho due scelte: cercare un amplifi-catore con maggiore potenza (se necessaria) o abbassare il livello in ingresso. Per questo motivo in genere gli amplificatori sono dotati di potenziometri o attenuatori. In conclusione, fatti i rilievi del caso sul segnale in antenna e sulle perdite di distribuzione, dovrò scegliere il prodotto con i valori di livello di uscita e di guadagno che soddi-sfino il caso specifico. Un ultimo consiglio è quello di non acquistare amplificatori ad alto guadagno se non necessario, confidando sulla presenza di attenuatori; l’attenuatore infatti agisce sul segnale in in-gresso e dunque andrebbe utilizzato solamente per piccole ottimizza-zioni: attenuare oltre i 10 dB un segnale prima di amplificarlo è una assurdità, potendo inserire un amplificatore a più basso guadagno, in quanto vado a peggiorare inutilmente il rapporto S/N del sistema.OSSERVAZIONE: i valori dichiarati come livello di uscita fanno riferimento a standard che prevedevano l’utilizzo di 2 o 3 toni di riferimento. Il valore espresso va quindi diminuito se i canali in banda aumentano. Esiste una formula semplificata molto usata nel sistema analogico che prevede di diminuire il valore così misurato di 3 dB ad ogni raddoppio di canali.

FAQ: Come scegliere l’amplificatore TV da utilizzare su un impianto?

FAQ: Differenze tra partitori e derivatori.

FAQ: Come scegliere il cavo coassiale?

I partitori ed i derivatori sono componenti passivi, fondamentali di un im-pianto TV perché permettono di ripartire in modo equo su tutte le prese il segnale ricevuto da una o più antenne ed opportunamente amplificato.A differenza di quanto accadeva in passato, negli impianti moderni si utilizzano quasi esclusivamente prodotti induttivi (e non resistivi) perché garantiscono maggior separazione tra le uscite e sono rispondenti alle attuali normative.Un altro aspetto da considerare è quello della schermatura: meglio uti-lizzare partitori e derivatori dotati di connettori F (o, al limite, morset-to schermato) perché la TV digitale soffre interferenze esterne quali i rumori impulsivi e i segnali interferenti LTE che creano disturbi anche attraverso i cavi e le connessioni non adeguatamente schermate. In fase di progettazione di un impianto si devono utilizzare in modo corretto i partitori ed i derivatori in base alle loro caratteristiche:

Partitori: ripartiscono in modo simmetrico sulle uscite il segnale in in-gresso, non hanno separazione tra le varie uscite e consentono il pas-saggio di corrente tra uscite e ingresso. Sono utilizzati principalmente

per dividere le colonne montanti o, negli impianti satellite, per portare un segnale SCR o dCSS su più prese. Vista la scarsa separazione tra le uscite, non è ammesso il collegamento di prese terminali ad un parti-tore.

Derivatori: prodotti studiati per garantire una buona separazione tra le uscite e tra uscite e ingresso, sono ideali per la realizzazione di tutti gli impianti TV e consentono il collegamento di prese dirette alle uscite.Un’altra caratteristica peculiare del derivatore è che, per ciascun mo-dello, sono disponibili più versioni con diversi valori di attenuazione in uscita e che le perdite di transito tra ingresso ed uscita sono molto con-tenute. Ciò lo rende adatto per realizzare impianti monocavo su più livelli perché garantisce un livellamento dei segnali a tutte le prese.Ad esempio, la serie Compact, con connettori F montati in verticale, comprende partitori con 1, 2, 3, 4, 6 e 8 uscite e derivatori con 1, 2, 4, 6 e 8 uscite, ciascuno con 4 diversi valori di attenuazione.

Il cavo coassiale per servizi televisivi ha un’impedenza di 75 Ohm ed è composto da un unico conduttore di rame (o di un altro metallo nel caso di cavi meno pregiati). Importante, per definire la bontà del cavo, è anche determinare la sezione del conduttore posto al centro del cavo (anima) e del dielettrico (tipicamente in polietilene o PTFE) che sepa-ra l’anima centrale da uno schermo esterno costituito da fili metallici intrecciati (calza) che garantisce l’isolamento tra i due conduttori. Lo schermo di metallo aiuta a proteggere il conduttore centrale dalle inter-ferenze che provengono dall’esterno.I cavi sono classificati in base all’efficienza di schermatura e, quindi alla capacità di proteggere il segnale trasmesso da interferenze esterne. I conduttori con i livelli di schermatura più elevati sono classificati come A++ mentre quelli meno efficienti sono inseriti nelle classi successive A+, A, B ecc.Anche il materiale utilizzato per la realizzazione delle varie parti deter-mina la bontà di un cavo: i migliori cavi hanno la calza ed il conduttore in rame perché è il metallo che garantisce le migliori prestazioni.

La composizione della guaina e del dielettrico sono fondamentali per determinare la resistenza del cavo alle sollecitazioni meccaniche e all’invecchiamento.Esistono cavi adatti per la posa all’esterno che sono protetti da speciali schermi anti-roditore e altri che invece sono adatti solo alla posa in tubature protette.In fase di progettazione dell’impianto, per la scelta del cavo coassiale, oltre alle considerazioni fatte in precedenza, si deve tenere conto del tipo di segnale da distribuire e delle distanze tra le parti.Quindi, è necessario analizzare le schede tecniche dei vari conduttori e scegliere il prodotto che garantisca la migliore resa. Le tabelle dei costruttori mostrano le perdite su 100 m di cavo riferite a vari step di frequenza. I tipi di cavo più utilizzati sono quelli di diametro 5 mm op-pure 6,8 mm. Il più delle volte, un buon cavo con diametro maggiore, garantisce prestazioni superiori a quelle di un equivalente di diametro inferiore.

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Alimentatori• Alimentatori stabilizzati 12 V tradizionali o switching

• Adatti agli amplificatori da palo con livello d’uscita fino a 116 dBµV

• Diversi modelli con diversi valori di corrente erogata, con 1 o 2 uscite

• Led indicatore e connettori F

• Dimensioni ridotte per un facile inserimento nelle cassette di derivazione

• Prodotti di qualità che offrono prestazioni e durata

Alimentatori stabilizzati lineari adatti alla telealimentazione, tramite cavo coassiale, di amplificatori TV. Le dimensioni molte contenute permettono di incassarli o fissarli a pa-rete e retro TV. Sono tutti provvisti di protezione contro il corto circuito e dotati di connettori F. La gamma comprende 6 modelli che si differenziano tra di loro per nu-mero di uscite (1 o 2) e corrente erogabile (100, 150 e 200 mA).Gli alimentatori rispondono alle normative riguardanti la marcatura CE.

FAQ: Come scegliere l’alimentatore in base all’amplificatore scelto?

Gli alimentatori TV trasferiscono sul cavo coassiale la tensione (in gene-re a 12 V) utilizzata dagli amplificatori per il loro corretto funzionamento. L’alimentatore va scelto in base all’assorbimento di corrente dichiarato per l’amplificatore. La corrente richiesta da un amplificatore è diretta-mente proporzionale al suo livello di uscita e al guadagno. Inoltre è buona norma lasciare una riserva di corrente disponibile ad eventuali preampli-ficatori telealimentabili attraverso l’amplificatore stesso. Se si utilizza un alimentatore sottodimensionato la tensione di alimentazione si abbassa e i transistor del dispositivo non sono più correttamente polarizzati con evidenti ripercussioni sulle prestazioni del prodotto. Se inoltre l’alimen-tatore è dotato di un circuito di protezione da cc, la richiesta di un’elevata corrente provoca continue interruzioni e ripristini, con conseguente spe-gnimento o funzionamento a scatti dell’amplificatore. E’ quindi buona norma verificare l’assorbimento dell’amplificatore e acquistare un ali-mentatore con una potenza tale per cui si abbia un margine di sicurezza.

In generale per amplificatori con livello di uscita fino a 108 dBμV si con-sigliano alimentatori da almeno 80 mA@12V. Per quelli fino a 114 dBμV alimentatori da 150 mA@12V. Oltre i 114 dBμV almeno 200 mA@12V. Il margine di corrente erogabile dall’alimentatore su quella richiesta dall’amplificatore consente all’alimentatore stesso di lavorare in con-dizioni ottimali con basso stress elettrico e termico. Ricordiamo che spesso gli alimentatori vengono chiusi in scatole di derivazione o nei sottotetti, dove la mancata aereazione favorisce il surriscaldamnto inter-no. Un’ ultima considerazione: la tecnologia switching sta soppiantando, soprattutto per le potenze più alte, quella classica ‘lineare’ con il clas-sico trasformatore ad avvolgimento e raddrizzatore; l’alimentatore swi-tching è più leggero (e per alte potenze più economico), ma avendo al suo interno numerosi componenti elettronici di commutazione, più sog-getto a rotture e, se non ben filtrato e/o schermato, può essere fonte di disturbi. Attenzione quindi alle certificazioni dei prodotti di importazione.

Caratteristiche Tecniche

Specifiche Tecniche 83950CE 83955CE 83951CE 83956CE 83952CE 83957CE

Ingressi 1 1 1 1 1 1

Uscite 1 2 1 2 1 2

Corrente erogata (mA) 100 100 150 150 200 200

Tensione ingresso (Vac) 230 ± 10% 50Hz 230 ± 10% 50Hz 230 ± 10% 50Hz 230 ± 10% 50Hz 230 ± 10% 50Hz 230 ± 10% 50Hz

Tensione uscita (Vac) 12 ± 5% 12 ± 5% 12 ± 5% 12 ± 5% 12 ± 5% 12 ± 5%

Dimensioni L x H x P (mm) 50 x 95 x 50

Lunghezza cavo alimentazione 100 cm

LED VERDE acceso: alimentatore funziona correttamenteLED spento: alimentatore in cortocircuito/rotto

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Filtri LTE 4G/5G

• Consentono di mitigare l’interferenza dei segnali LTE 4G/5G in un impianto di distribuzione TV terrestre.

• Serie TELCO: risponde alle specifiche inserite nella Guida CEI 100-7 (caso tipico)

• Disponibili vari modelli, con caratteristiche e speci fiche differenti, per risolvere tutti i possibili problemi derivanti dai segnali interferenti LTE.

• Possibilità di utilizzo in abbinamento ad antenne ed amplificatori già LTEfree.

• Prodotti di alta qualità.

La gamma di filtri LTEfree è stata progettata per l’attenuazione dei segnali di telefonia mobile con frequenza superiore a 790 MHz (4G) oppure superiore a 694MHz (5G). Possono essere abbinati a prodotti già LTEfree, in diverse zone dell’impianto, per contribuire all’elimina-zione del disturbo interferente laddove presente. I vari modelli dispo-nibili si differenziano per tipologia, selettività e ambito di applicazione. Sono tutti realizzati in pressofusione, con connettori F o IEC, appunto per renderli adatti ad essere inseriti in qualsiasi punto dell’impianto di distribuzione. I due modelli più performanti (Cod. 83124LH, 81949LH), per quanto riguarda la ripidità del taglio tra banda TV e Banda 4G (LTE), sono realizzati con tecnologia d’avanguardia e rispondono alle specifi-

che inserite nella Guida CEI 100-7 (caso tipico). Tali filtri, definiti TELCO High Performance, sono infatti dotati di un’elevata selettività in grado di ridurre drasticamente l’interferenza generata dai segnali LTE. Altret-tanto interessante è la soluzione innovativa offerta dal filtro Classe A+ (Cod. 83125L) realizzato con tecnologia a condensatori variabili con 5 celle separate. Tale prodotto, con ottimo rapporto qualità/prezzo, può essere vantaggiosamente impiegato per rispondere a situazioni di in-terferenza LTE piuttosto accentuata. Tutti gli altri modelli hanno una transizione meno pronunciata, sono realizzati con celle di tipo LC e tro-vano il loro giusto impiego o a integrazione dei modelli sopra descritti, o laddove il pericolo di interferenza non sia particolarmente accentuato.

FAQ: Come scegliere il filtro LTE?Per poter scegliere il filtro LTE più idoneo è molto importante che l’an-tennista effettui dapprima un’accurata analisi dei segnali interferenti, confrontati con quelli digitali terrestri.Per fare ciò è ovviamente indispensabile che sia dotato di strumento di misura professionale per poter effettuare le adeguate rilevazioni sul campo.Detto ciò il filtro va scelto in modo che la sua attenuazione garantisca un adeguato rapporto di protezione del livello di campo elettromagnetico del segnale televisivo rispetto al campo elettromagnetico di una base station LTE. Secondo quanto descritto dalla Guida CEI 100-7 il filtro va interposto tra l’antenna televisiva ed il centralino di amplificazione, se-guendo le indicazioni per determinarne le corrette specifiche.

Oltre al filtro LTE corretto, è importante prestare attenzione alla scelta di tutti i componenti dell’impianto, in modo da non andare a vanificare l’ef-fetto di mitigazione del filtro. Tutti i componenti (cavi, connettori, partito-ri, derivatori, prese ecc..) devono essere dotati di adeguata schermatura per evitare la penetrazione delle interferenze in altri punti dell’impianto. Per rendere ancora più efficacie la protezione, esistono dei filtri LTE da retro TV (es. 81948L) che salvaguardano ulteriormente il tuner TV da in-terferenze dannose, causate anche da device LTE (smartphone, tablet..) all’interno dell’abitazione.Oltre al filtro LTE raccomandiamo l’importanza di installare un’antenna LTEfree la cui banda di lavoro risulti ottimizzata fino al ch. E60, in modo da massimizzarne le prestazioni nella sola banda utile.

450 500 550 600 650 700 750 800 850 900

Freq. [MHz]

-8-6-4-202468

101214161820

Gai

n [

dBi]

21-69 21-60 21-60 balun filtercon filtro

Confronto in termini di guadagno di un’an-tenna 21-69, di un’antenna 21-60 ed un’an-tenna 21-60 con filtro LTE integrato.

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L’impianto TV satellite

IntroduzionePer progettare correttamente un sistema adatto alla ricezione ed alla distribuzione dei segnali satellitari e televisivi, è necessario focalizzare tutti i dettagli relativi a tale argomento. Le questioni da affrontare sono sostanzialmente due: il dimensionameno della parte ricevente (parabola e LNB) e la distribuzione del segnale ricevuto. In fase di installazione, è indispensabile utilizzare uno strumento di misura in grado di rilevare tutti i parametri relativi ai segnali presenti nei vari punti dell’impianto. Senza tale ausilio è impossibile ottenere un sistema equilibrato ed affi-dabile. A tal fine Emme Esse propone una gamma di strumenti di misura professionali in grado di fornire tutte le misure necessarie per la realiz-zazione di impianti TV e SAT.

Dimensionamento della parte riceventeLa prima operazione è definire il tipo di parabola da installare ed il suo diametro. Se il satellite da ricevere è solo uno, basterà scegliere una parabola con un diametro adeguato alla ricezione di quel satellite nella zona interessata. Se, invece, è richiesta la ricezione di un maggior nu-mero di posizioni orbitali, la scelta della parabola deve essere fatta in funzione del satellite con potenza inferiore. Stabilito il diametro della parabola, è importante verificare il numero di satelliti da ricevere: se i satelliti sono in un numero da 2 a 4, si può optare per sistemi che pre-vedono il montaggio di staffe “multi-feed” oppure si possono prendere in considerazione i sistemi motorizzati o, in casi più complessi, sistemi con la presenza di più antenne paraboliche. Quest’ultima soluzione, si rende opportuna quando i satelliti richiesti sono troppo vicini o troppo lontani tra loro per essere ricevuti con un’unica antenna parabolica. Nel caso d’impianti per la ricezione di 2 satelliti a 6°, 4° o 3°, consigliamo l’utilizzo di LNB monoblocco che, per alcuni modelli, sono anche dispo-nibili con più uscite per il collegamento di diverse utenze. Inoltre, se la parabola deve supportare il peso di diversi LNB e, magari, della staffa di montaggio, è meglio prevedere un modello di antenna parabolica che abbia una struttura più robusta.

Impianto con singolo LNB:È il classico impianto con parabola ed LNB per la ricezione di un solo satellite. Se l’utenza è singola, è possibile utilizzare LNB singolo o Quat-tro Uscite (esempio cod. 80188K) se si tratta di una distribuzione cen-tralizzata.

Impianto con singolo LNB tipo monoblocco:Come variante dell’impianto singolo è possibile aumentare le presta-zioni dell’impianto, installando LNB tipo ‘monoblocco’ (cod. 80185DF, 80185DFE, 80186DF ed 80187DF) per ottenere la ricezione di 2 satelliti a 6°, 4° o 3° (secondo il modello). Questi LNB sono abbinabili solo a parabole Ø 80 e 85 cm.

Impianto multifeed:È una soluzione che prevede la ricezione del segnale proveniente da più satelliti. Con l’impiego di apposite staffe è possibile montare più LNB (da 2 a 4) sulla stessa parabola, ed orientarli in modo da ottenere la ri-cezione dei satelliti desiderati. Tali soluzioni possono essere adottate sia per singole utenze che per distribuzioni centralizzate. Per queste ultime vi sono alcune limitazioni dovute all’ingombro degli LNB e al numero di satelliti da ricevere. Infatti gli LNB Quattro uscite, essendo ingombranti, non sono indicati per il montaggio su staffe multi-feed per la ricezione di satelliti molto vicini tra loro (3° e 4°). Anche la distribuzione di più di 2

satelliti può rivelarsi problematica, per la mancanza di appositi switch e per il gran numero di cavi necessari per la colonna montante. Un siste-ma innovativo nel campo della ricezione multisatellite è il ClarkalignTM. Si tratta di un particolare supporto che consente la rotazione dell’anten-na anche sul suo asse e di un’apposita flangia multifeed. Tale soluzione permette di ricevere fino a 4 satelliti, riducendo di molto le perdite dovu-te al disallineamento tra il disco parabolico e l’asse dei satelliti.

Impianto motorizzato:La parabola motorizzata esclude la possibilità di distribuzione a più utenze in quanto il motore seleziona una sola posizione orbitale alla volta. L’installazione ha un grado decisamente più elevato rispetto ad un impianto singolo o ‘multi-feed’. Grazie al sistema DiSEqC è possibile utilizzare motori comandati da cavo coassiale, evitando quindi l’impiego di cavi elettrici supplementari.Il sistema USALS sfrutta un linguaggio più evoluto rispetto al DiSEqC, pur mantenendo gli stessi principi di funzionamento. Il ricevitore ed il motore dialogano in modo da rendere più semplici le operazioni di ricer-ca delle posizioni orbitali, soprattutto in fase di installazione. Per realiz-zare un sistema motorizzato con il protocollo USALS, è necessario che il motore ed il ricevitore siano abilitati a tale funzionalità.

Impianto con LNB SCR: Sfruttando un sistema di conversione delle frequenze, tale LNB permette la distribuzione del segnale utilizzando un solo cavo di discesa, fino ad un massimo di 4 utenze.Richiede necessariamente un ricevitore dotato di un software in grado di comunicare con l’LNB.

Impianto con LNB dCSS:Sfruttando un solo cavo di discesa, l’innovativo LNB dCSS consente la distribuzione del segnale su 16 User band differenti. E’ completamente retrocompatibile con l’SCR. Per funzionare con tutte le 16 UB richiede necessariamente un decoder compatibile. In alternativa il suo funzio-namento sarà limitato alle 4 porte SCR tradizionali.Tale LNB è quindi adatto ad impianti monocavo multiutenza anche con decoder multituner di nuova generazione.

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• Soluzioni LNB Legacy

L’impianto TV satellite

Distribuzione del segnaleLa distribuzione di segnali satellite a più utenze è paragonabile a quella TV anche se, per certi versi, più difficoltosa. I segnali satellite sono tra-smessi su 4 diverse polarità e quindi il ricevitore collegato ad una presa deve interagire con il convertitore LNB per selezionare la giusta banda per ciascun canale. Ciò esclude la possibilità di realizzare distribuzioni dell’intera banda su unico cavo, con l’utilizzo di partitori e derivatori di segnale (anche se come appena detto, con l’LNB SCR è possibile ovviare parzialmente a tale problematica). È ammesso l’uso di un partitore per dividere il segnale Sat su più prese in un appartamento, ma questi pun-ti presa si devono utilizzare alternativamente. Quindi, volendo abilitare alla ricezione del segnale Satellite, più utenze indipendenti, è necessario disporre di ampi passaggi per l’infilaggio di più cavi. In base al numero di utenze da servire è possibile utilizzare dei multiswitch o LNB mul-ti-uscita. L’utilizzo di multiswitch implica la presenza di una colonna montante con un numero di conduttori pari alle polarità da distribuire (4 cavi per ogni satellite). Quindi, per valutare la possibilità di adottare queste soluzioni, è indispensabile controllare che vi siano tubature in grado di alloggiare i cavi necessari. È consigliabile l’utilizzo di cavi da Ø 6.8 mm (esempio cod. 80285B) o, al limite, da Ø 5 mm (cod. 80286S o 80286SK ecc.). Il cavo deve essere selezionato con cura in base alle sue caratteristiche: la scelta di un conduttore di qualità mediocre, può porta-re seri problemi al sistema. In alternativa alle soluzioni appena esposte, si possono realizzare impianti con apposite centrali che convertono il segnale da QPSK a COFDM. Tali tipi di impianti verrano analizzati detta-gliatamente nelle pagine successive.

L’impianto con LNB Multiuscita È una soluzione semplice ed economica per realizzare un impianto multiutenza. Ogni terminale offre lo stesso servizio di un impianto per singola utenza formato da parabola + LNB Universale. Il ricevitore colle-gato ad un’uscita dell’LNB può sintonizzare ogni frequenza del satellite scelto. La flessibilità di questo sistema garantisce la ricezione di tutta la banda e quindi anche di eventuali nuovi canali. Per la distribuzione dei segnali è necessario prevedere un cavo per ogni utenza, collegato a ciascuna uscita dell’LNB.Vantaggi: • sicuramente molto economica. • installazione immediata se esiste un passaggio-cavi adeguato.• la ricezione delle frequenze è completa, come se ogni utente avesse il proprio impianto indipendente. Svantaggi: • disponibile massimo per 8 utenze. • questo tipo di impianto non è espandibile. • il sistema non è supportabile da un alimentatore esterno, nel caso alcuni ricevitori non siano in grado di telealimentare l’LNB. • la miscelazione con i segnali TV è possibile solo aggiungendo un mi-scelatore per ogni utenza.

L’impianto con Multiswitch È senz’altro la soluzione più completa e versatile per la realizzazione di sistemi in 1AIF. Il servizio offerto a ciascuna utenza è paragonabile a quello di un impianto indipendente. Il multiswitch della serie Com-pact, può essere posizionato a monte dell’impianto o ad ogni piano per distribuzioni in cascata. Il sistema è espandibile ed i vari componenti possono essere assemblati anche come centrale di testa. A corredo vi sono accessori (amplificatori, derivatore, partitore ecc.) che consentono la completa gestione di diverse decine di utenze. Il convertitore LNB

da utilizzare in abbinamento con i multiswitch è quello con le 4 uscite V/H/V/H cod. 80188K. La colonna montante è formata da 4 cavi (8 se si distribuiscono i segnali da 2 satelliti). Se i multiswitch sono installati come centrale di testa, è richiesta una tubazione in grado di alloggiare un numero di cavi pari alle prese. Negli appartamenti dove sono richie-ste 2 prese o l’utente vuole collegare un apparecchio con PVR a 2 Tuner, è necessario prevedere la stesura di 2 cavi, collegati a 2 uscite del mul-tiswitch (come se si trattasse di 2 utenze separate).I multiswitch a 5 e 9 cavi sono adatti alla distribuzione dei segnali Sa-tellite e TV miscelati (1 satellite e 2 satelliti + mix TV). Ciascuna uscita del multiswitch può essere collegata ad un demixer o ad una presa demiscelata (Serie Plug IN cod. 81XDT).Vantaggi: • il costo di un’installazione è proporzionale al numero di utenze da servire. L’unico costo fisso è quello dell’antenna parabolica e dell’LNB. • ottima flessibilità e possibilità di espansione del sistema. • una vasta gamma di accessori consente la realizzazione di diverse configurazioni, anche complesse. • la ricezione delle frequenze è completa su tutta la banda, come se ogni utente avesse il proprio impianto indipendente. Svantaggi: • non è adottabile in assenza di un adeguato passaggio per i cavi.

Impianto con Multiswitch SCR: Il vantaggio di questi multiswitch è che con un singolo cavo di una dira-mazione si possono gestire fino a 4 utenze (rispetto alla corrispondenza 1 cavo-1 utenza dei normali multiswitch). Richiede necessariamente un ricevitore dotato di un software in grado di comunicare con l’LNB.

Impianto con Multiswitch dCSS: Mediante l’utilizzo, negli impianti, di multiswitch dCSS è possibile effettuare installazioni molto più efficienti poiché con un unico cavo coassiale, per ciascuna uscita, si riescono a gestire fino a 16 User Band. Tali multiswitch sono completamente retro-compatibili con le frequenze del tradizionale SCR analogico ed in più ne aggiungono altre, per il collegamento di decoder innovativi multi-tuner. In sostanza, la distribuzione SAT su singolo cavo amplia di molto le sue potenzialità riuscendo a fornire fino a 16 UB per ogni uscita disponibile.

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Impiantistica

• Soluzioni LNB Legacy • Soluzioni LNB dCSS / SCR

• Soluzioni LNB Wide-Band

Impianto Sat a singola uscita. Non espandible.

Materiale:8085A 1 Pz80185KL 1 Pz81X02F 1 Pz81XT1TI 1 Pz

Impianto Sat a 2 uscite. Non espandible.

Materiale:8085A 1 Pz80189KL 1 Pz81X02F 2 Pz81XT1TI 2 Pz

Alternative per 4 uscite indipendenti: LNB Quad cod. 80199K / 80199KLAlternative per 8 uscite indipendenti: LNB Otto cod. 80198K / 80198KU

Impianto Sat a 2 uscite per 2 satelliti 6°. Non espandible.

Materiale:8085A 1 Pz80189DFU 1 Pz81X02F 2 Pz81XT1TI 2 Pz

Impianto Sat con LNB quattro (V/H - V/H). Espandible.

Materiale:8085A 1 Pz80188KL 1 Pz

Da abbinare a multiswitch con 4 o 5 ingressi.

Alternative per impianto Sat a 1 uscita per 2 satelliti 4°: 80187DFAlternative per impianto Sat a 1 uscita per 2 satelliti 6°: 80185DFU

Impianto Sat con LNB SCR + 1 Legacy. Non espandible.

Materiale:8085A 1 Pz80199S 1 Pz81854 1 Pz81X02F max 5 Pz81XT1TI max 5 Pz

Impianto Sat con LNB dCSS. Non espandibile.

Materiale:8085A 1 Pz80190S 1 Pz81X02F max 16 Pz81XT1TI max 16 Pz

Impianto Sat con LNB Wide-Band. Espandibile.

Materiale:8085A 1 Pz80192W 1 Pz

V H

Da abbinare a multiswitch serie d-LOGIC cod.80391DH e cod.80392DHPer tratte lunghe, abbinare con amplificatore Wideband V-H cod. 80294AW3

EN50494: 1210 - 1420 - 1680 - 2040 MHzEN50607: 985 - 1050 - 1115 - 1275 - 1340 - 1485 - 1550 -1615 - 1745 - 1810 - 1875 - 1940 MHz

fino a 16 UB

V H V H

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V H V H

Impiantistica

• Soluzioni multiswitch Legacy • Soluzioni msw dCSS / SCR

Impianto Sat con LNB quattro e MSW tradizionale. Espandibile.

Materiale:8085A 1 Pz80188KL 1 Pz

V H V H

80494KT4x4

Impianto Sat + TV con 2 LNB quattro e MSW tradizionale. Espandibile.

Materiale:8085A 1 Pz80188KL 2 Pz80294R15 2 Pz80298R 1 Pz

V H V H V H V H

TV

STB Legacy

STB EN50494/EN50607fino a 16UB

STB EN50494/EN50607fino a 16UB

80294JD+

80294JPS

STB compatibile con EN50494

Splitter

STB compatibile con EN50494

fino a 4UB

Impianto Sat con LNB quattro e MSW SCR. Espandibile.

Impianto Sat + TV con LNB quattro e MSW dCSS/SCR/Legacy. Espandibile.

E’ necessario alimentare l’impianto con un alimentatore switching per multiswitch serie “Compact” cod. 80275C. In presenza di cascate mul-tiple si consiglia di verificare l’assorbimento dei componenti per il cor-retto funzionamento.

V H V H

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Flange Multifeed

• Per parabole Emme Esse serie standard, M, ML e Super HD

• Robuste e facili da installare

• Consentono di ricevere fino a 4 satelliti, che si trovano ad una distanza di 3° con la stessa antenna parabolica fissa

• I sistemi per 3 e 4 illuminatori sono dotati di regola zioni che permettono l’ottimizzazione del puntamento di ogni satellite

• I sistemi dualfeed sono dotati di fori multipli per un rapido montaggio senza strumento

• Disponibile anche la serie con portafeed in pressofusione d’alluminio

Le flange multifeed sono delle staffe meccaniche studiate per il mon-taggio di più illuminatori LNB sulla stessa antenna parabolica. Ogni mo-dello proposto può essere adattato solamente a parabole Emme Esse, in quanto realizzate con forature specifiche. Le flange dualfeed per due satelliti a 6° cod. 80119C, 80119DF e 80119DFAL, sono realizzate in alluminio ed hanno una speciale foratura che ne consente il montaggio immediato sulla parabola indicata. Sulla piastra di fissaggio, in base al modello, sono presenti tre o cinque coppie di fori, distanziate di alcuni millimetri l’una dall’altra. A seconda del diametro della parabola sele-zionata, è sufficiente scegliere la foratura esatta per fissare la staffa in modo immediato. Ottimizzando il puntamento per il satellite centrale, si ottiene anche la ricezione del satellite secondario. I cavi di discesa dei 2 LNB sono solitamente collegati ad uno switch cod. 80260R se si tratta di un impianto singolo utente, mentre, per un impianto multiuten-za, è possibile utilizzare LNB multiuscita con un numero adeguato di switch 80260R o LNB tipo 80188K o 80188KE in abbinamento a mul-tiswitch a 9 cavi. Le flange multifeed, (per 3 e 4 satelliti) invece, hanno un sistema di fissaggio centrale e consentono il montaggio di LNB sup-

plementari sulla destra e sulla sinistra dello stesso. Il raggio d’azione di tale sistema varia in modo inversamente proporzionale al diametro della parabola utilizzata: a grandi linee, è possibile coprire un arco di circa 22° con una parabola da Ø 85 mentre con una parabola da Ø 100cm il raggio d’azione è di un paio di gradi inferiore. E’ possibile ri-cevere 2 o più satelliti che si trovano ad un distanza di 3° tra di loro utilizzando parabole da 80, 85 o 100 cm di diametro mediante il por-tafeed cod. 80119MHD3 o cod. 80119MHD4. Questa flangia in pres-sofusione d’alluminio presenta una robustezza nel fissaggio dei por-tafeed. Questo tipologia è indicata per le parabole Super HD e per tutta la serie M. Le uscite degli LNB possono essere gestite tramite switch cod. 80260R4 o 80262R4 nel caso di un impianto singolo o, nel caso di un impianto centralizzato, con multiswitch 9 ingressi, in abbinamento a switch cod. 80260R (1 per ogni utenza). Tutte le flan-ge multifeed possono essere montate sia su parabole serie standard che su quelle delle serie speciali M e ML, dotate di monopode mag-giorato. Anche il modello cod. 80119DFAL sono dotati di portafeed in pressofusione d’alluminio e, quindi, indicati per parabole serie M e ML.

ClarkalignTM, è un sistema innovativo, studiato e brevettato da Emme Esse, per ricevere i segnali da più satelliti contemporaneamente, utiliz-zando una sola antenna parabolica fissa. Il disco parabolico può essere da 85 o 100 cm di diametro: viene montato su un sostegno che, oltre alla normale regolazione di azimuth e zenith, presenta due piastre con-trapposte che consentono la rotazione dell’antenna parabolica su un asse perpendicolare al supporto stesso. Una flangia metallica curvata, montata sulla parte terminale del monopode, rende possibile il montag-gio di più LNB. Il funzionamento del sistema è semplice ed efficiente: basta una piccola analisi dei satelliti da ricevere e della zona geografica dove si installa l’antenna parabolica per ottenere i giusti parametri da inserire per il puntamento del disco (alzo, azimuth e rotazione assiale). Il sistema di rotazione assiale (skew) è determinante per far sì che le perdite dovute alla ricezione dei satelliti fuori fuoco siano minime. Infatti, lo skew della parabola consente di esporre una superficie maggiore di disco per la ricezione di ciascun satellite che si trova fuori fuoco. Dal punto di vista meccanico, l’antenna parabolica con il sistema Clarkalign è decisamente robusta e stabile.

Il monopode 50x20 mm e il sostegno con dadi a farfalla in pressofusione sono derivati dalla serie professionale “M”. I portafeed sono anch’essi in pressofusione d’alluminio. Il sistema offre prestazioni di rilievo: con una parabola Ø 85 cm è possibile ricevere satelliti lungo un arco di 30°, 15° a sinistra del satellite in fuoco e 15° a destra. Per questioni meccaniche è consigliabile prevedere al massimo la ricezione di 4 satelliti. Le uscite dei 4 LNB possono essere collegate ad uno switch 4x1 (cod. 80260R), pilotato da un unico ricevitore. All’occorrenza, è possibile installare an-che LNB monoblocco 3°, 4° o 6°, gestibili con switch cod. 80260R. Se la distanza dei vari satelliti lo consente (avvicinando al massimo due LNB Emme Esse standard è possibile ricevere 2 satelliti a 3° di distanza), è possibile installare LNB multiuscita o quattro uscite per distribuzioni centralizzate. La differenza tra Clarkalign ed una normale flangia mul-tifeed è evidente quando si puntano satelliti che hanno una posizione orbitale laterale (ad est di Astra 19°E e ad ovest di Sirius 5°E). A corredo è fornita anche una staffa per LNB a 3°.

80119DFAL 80119MHD3

80119TRM

80119QF

FAQ: Come ricevere più satelliti contemporaneamente?

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Flange Multifeed

Codice Immagine Utilizzo

80119C80119DF

Tipo: Flangia dualfeed 6° Parabole compatibili 80119C: Ø 80 - 85 - 100. Si adatta a tutte le serie (Standard, M e ML). Parabole compatibili 80119DF: Ø 80 - 85 - 100 - 115 - 125. Si adatta a tutte le serie (Standard, M e ML). Raggio d’azione: 6° fissi Note: Selezionando la corretta foratura è possibile fissare la flangia al disco parabolico ed ottenere auto-maticamente la ricezione del satellite secondario a 6°.

80119DFAL

Tipo: Flangia dualfeed 6° con portafeed in pressofusione Parabole compatibili: Ø 80 - 85 - 100 - 115 - 125. Si adatta a tutte le serie (Standard, M e ML). Raggio d’azione: 6° Note: Lo scorrimento della flangia sul monopode e del portafeed sulla flangia, consentono il corretto puntamento del satellite secondario in base al diametro del disco utilizzato.

80119TRM

Tipo: Flangia multifeed per 3 satelliti Parabole compatibili: Ø 80 - 85 - 100 - 115 - 125. Si adatta a tutte le serie (Standard, M e ML). Raggio d’azione: MAX circa 22° con parabola Ø 85 cm. MIN 6° con LNB standard e parabola Ø 85 cm. Note: Per il corretto puntamento dei satelliti è indispensabile l’utilizzo di uno strumento di misura per il puntamento

80119QF

Tipo: Flangia multifeed per 4 satelliti Parabole compatibili: Ø 80 - 85 - 100 - 115 - 125. Si adatta a tutte le serie (Standard, M e ML). Raggio d’azione: MAX circa 22° con parabola Ø 85 cm. MIN 6° con LNB standard e parabola Ø 85 cm. Note: Per il corretto puntamento dei satelliti è indispensabile l’utilizzo di uno strumento di misura per il puntamento

80119MHD280119MHD380119MHD4

Tipo (cod. 80119MHD2): Flangia multifeed per 2 satelliti con portafeed in pressofusione d’alluminio.Tipo (cod. 80119MHD3): Flangia multifeed per 3 satelliti con portafeed in pressofusione d’alluminio.Tipo (cod. 80119MHD4): Flangia multifeed per 4 satelliti con portafeed in pressofusione d’alluminio.Parabole compatibili: Ø 80 - 85 - 100 - 115 - 125. Si adatta a tutte le serie M e Super HD. Raggio d’azione: MAX circa 12° con parabola Ø 85 cm. MIN 3° con LNB standard e parabola Ø 80 cm. Note: Utilizzare uno strumento di misura per il puntamento.

80119PY480119PY6

Tipo (cod. 80119PY4): Attacco LNB per servizi internet tipo “Eolo“ - Ø 45 cmTipo (cod. 80119PY6): Attacco LNB per servizi internet tipo “Eolo“ - Ø 60 cm

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LNB Universali, SCR e dCSS

• Massima affidabilità, bassa figura di rumore e basso assorbimento

• Gamma: Universale, Twin, Quad, Otto, Quattro out, Monoblocco 3°, 4° e 6°, Twin e Quad Monoblocco 6°

• Copertura esterna in plastica grigia con attacco Ø 40 mm (tranne 80186DF, 80189DF e 80199DF)

• La serie KU/KL è immune alle trasmissioni LTE a 1800MHz grazie al filtro LTE integrato.

LNB UniversaliLa linea di LNB universali Emme Esse è composta da prodotti che si distinguono per le ottime caratteristiche tecniche e per l’elevata affi-dabilità. L’applicazione di questi componenti, in abbinamento ad altri accessori, è garantita dalla bassa figura di rumore e dal contenuto consumo di corrente.Il catalogo offre numerosi modelli, suddivisi su due serie: Extra Line ed Emme Esse. Esse si diversificano per design e dotazione di gamma.La maggior parte dei modelli è fornita con un guscio in plastica grigia e attacco da Ø 40 mm ( ad eccezione dell’80187DF che ha un attacco da 23 mm).

Gli LNB singola utenza, sono proposti in diverse versioni, adatti alla rice-zione di 1 o 2 satelliti.80185KL: LNB Universale per singola utenza. Commutazione di banda con 22KHz e di polarizzazione con tensione 13/18V. Dotato di filtro LTE a 1800MHz.80187DF: LNB Monoblocco Dualfeed a 4° per singola utenza, utilizzabile solo su parabole Ø 80 e 85 cm. Il prodotto è adatto alla ricezione di 2 satelliti a 4° come Eurobird 9°E+ Hot Bird 13°E. La commutazione dei 2 satelliti avviene con comando DiSEqC (Porta A=13°E e Porta B=9°E). L’aggiornamento di impianti preesistenti è molto vantaggioso in quanto, questo monoblocco può essere montato su una parabola punta-ta sul 13°E senza modificarne la posizione. 80185DFU: LNB Monoblocco Dualfeed a 6° per singola utenza. E’ dotato di staffetta antirotazione. Il prodotto è adatto alla ricezione di 2 satelliti a 6° come Hot Bird 13°E e Astra 19,2°E. Dotato di filtro LTE a 1800MHz.

Gli LNB multiutenza sono soluzioni per piccoli impianti centralizzati o per l’abilitazione di più prese indipendenti all’interno di una singola abitazione.80189DFU: LNB monoblocco twin a 6° per 2 utenze indipendenti. Il pro-dotto è adatto alla ricezione di 2 satelliti a 6° come Hot Bird 13°E e Astra 19,2°E. Dotato di filtro LTE a 1800MHz.80188K/80188KL: LNB Quattro Out, con 4 uscite V-H-V-H per abbina-mento con multiswitch o apparati per impianti centralizzati.80189K/80189KL: LNB Twin, adatto per ricevere 1 satellite su 2 utenze indipendenti.80199K/80199KL: LNB Quad Universale, con 4 uscite per 4 utenze in-dipendenti.80198K/80198KU: LNB Otto Out Universale, con 8 uscite per 8 utenze indipendenti.

LNB SCR/dCSSGli LNB Unicable SCR o dCSS consentono la distribuzione del segnale satellite a più utenze, sfruttando un solo cavo di discesa.E’ richiesto un ricevitore compatibile, dotato quindi di un apposito software in grado di dialogare con l’LNB. Il chip SCR/dCSS è in grado di dialogare con ogni ricevitore collegato; attraverso una procedura specifica, ogni ricevitore viene indicizzato e, quindi, gli è assegnata una propria identità (come in una rete informatica). Quando il chip SCR/dCSS riceve la richiesta di canale da uno dei ricevitori, seleziona la frequenza e la invia al pro-cessore che provvede a convertire il canale richiesto sulla frequenza IF assegnata a quel ricevitore. In sostanza l’LNB si comporta come un router che assegna a ciascun ricevitore una frequenza IF fissa. Tutti i canali del satellite selezionato possono essere man mano convertiti sul-la frequenza stabilita per essere ricevuti solo dal decoder che ne ha richiesto la visione.Tale tipo di prodotto trova svariate applicazioni, soprattutto in situazio-ni dove è impossibile aggiungere cavi per la distribuzione del segnale satellite a più utenze. Anche nel caso di aggiornamento di un impianto preesistente, l’LNB SCR può essere impiegato con profitto: ad esempio quando è richiesta l’installazione di un ricevitore con PVR. L’installazione è rapida e semplice: il cavo di discesa dell’LNB può essere connesso ad un partitore a cui si collegano i ricevitori da utilizzare (il ricevitore con funzione di PVR ed hard disk ha spesso due tuner e, quindi, deve essere considerato come se fossero 2 ricevitori).In caso di LNB SCR si possono collegare fino a 4 tuner, sfruttando le 4 frequenze 1210 - 1420 - 1680 - 2040 MHz (EN50494).In caso di LNB dCSS si possono collegare fino a 16 tuner, sfruttando le 4 frequenze EN50494 più altre 8 aggiuntive EN50607 ovvero 985 - 1050 - 1115 - 1275 - 1340 - 1485 - 1550 - 1615 - 1745 - 1810 - 1875 - 1940 MHz.80199S: LNB SCR Unicable per 4 utenze dotate di ricevitore compatibile con distribuzione monocavo. Dotato di porta Legacy universale per ra-pido puntamento della parabola o per collegamento della quinta utenza.80190S: LNB con un’uscita dCSS 4 frequenze compatibili SCR (EN50494) e 12 EN50607. Adatto ad impianti monocavo multiutenza anche con de-coder multituner di nuova generazione.

LNB WIDEBANDL’LNB Wideband 80192W è dotato di 2 uscite Verticale ed Orizzontale a larga banda. Può essere vantaggiosamente impiegato in distribuzioni con 2 cavi in abbinamento a multiswitch dedicati della serie d-Logic.

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LNB - caratteristiche tecniche

LNB “Xtra Line“

Specifiche Tecniche 80185KL 80185DFU 80189DFU 80188KL 80189KL 80198KU 80199KL

Tipo singolo singolo twin quattro twin otto quad

Distanza orbitale - 6° 6° - - - -

Banda di lavoro Ku Ku Ku Ku Ku Ku Ku

Fig. rumore tipica 0.1 dB 0.1 dB 0.1 dB 0.1 dB 0.1 dB 0.1 dB 0.1 dB

Oscillatore locale 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz

Guadagno 60 dB 56 dB 56 dB 60 dB 60 dB 60 dB 60 dB

Assorbimento 85 mA 240 mA 240 mA 235 mA 150 mA 190 mA 160 mA

Attacco LNB 40 mm 40 mm 40 mm 40 mm 40 mm 40 mm 40 mm

LNB “Emme Esse“

Specifiche Tecniche 80187DF 80188K 80189K 80198K 80199K

Tipo singolo quattro twin otto quad

Distanza orbitale 4° - - - -

Banda di lavoro Ku Ku Ku Ku Ku

Fig. rumore tipica 0.2 dB 0.1 dB 0.1 dB 0.1 dB 0.2 dB

Oscillatore locale 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz

Guadagno 55 dB 56 dB 56 dB 56 dB 56 dB

Assorbimento 150 mA 200 mA 220 mA 225 mA 200 mA

Attacco LNB Ø 23 mm 40 mm 40 mm 40 mm 40 mm

LNB SCR

Specifiche Tecniche 80199S 80190S

Tipo SCR con porta legacy dCSS unicable

Frequenza uscita EN50494 EN50494 + EN50607

Fig. rumore tipica 0.1 dB 0.1 dB

Oscillatore locale 9.75 - 10.6 GHz 9.75 - 10.6 GHz

Guadagno 60 dB (SCR) / 57 dB (Legacy) 65 dB

Assorbimento 300 mA (SCR) / 250 mA (Legacy) 370 mA

Attacco LNB 40 mm 40 mm

EN50494: 1210 - 1420 - 1680 - 2040 MHz / EN50607: 985 - 1050 - 1115 - 1275 - 1340 - 1485 - 1550 - 1615 - 1745 - 1810 - 1875 - 1940 MHz

LNB Wideband

Specifiche Tecniche 80192W

Tipo Wideband - 2 Out V / H

Banda di lavoro 10.7 – 12.75 GHz

Fig. rumore tipica 0.1 dB

Oscillatore locale 10.41 GHz

Guadagno 55 dB

Assorbimento 200 mA

Attacco LNB 40 mm

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Multiswitch “Matrix” a 4 ingressi

• Sistema componibile per impianti in cascata e di testa, compatibile con serie 5 ingressi.

• Telealimentabili dai decoder collegati su ciascuna uscita

• Multiswitch terminali o passanti a 4, 6, 8 o 12 uscite. Disponibili nella versione attiva/passiva a -5 e -10 dB.

• I multiswitch passanti sono terminabili con le chiusure isolate 80314C.

• Via di ritorno per servizi interattivi.

• Attenuatori da 10 dB attivabili separatamente su ciascuna uscita tramite dip switch

La gamma è composta da multiswitch a 4, 6, 8 e 12 uscite, utilizzabili sia per distribuzioni radiali che in cascata. Utilizzando i connettori ad innesto rapido cod. 80315M/80315ME è possibile unire più multiswitch per formare una centrale di testa con il numero di uscite desiderato. E’ stato scelto di posizionare le derivazioni tutte sullo stesso lato per una migliore gestione dello spazio all’inter-no delle cassette di derivazione con un più razionale flusso dei cavi. Ciascun modello è disponibile nella versione attiva sulle frequenze Sat, passante e terminale.

L’utilizzo di una nuova componentistica elettronica (matrici di commuta-zione attive) ha consentito di inserire oltre al modello attivo, due modelli passivi con due diversi valori di attenuazione Sat con 5 e 10 dB di per-dita. Agendo sugli appositi dip switch è possibile attenuare di 10 dB il segnale satellite in modo indipendente per ogni uscita. Questa soluzione consente di livellare i segnali sat su tutte le prese anche se collegate allo stesso multiswitch. Le perdite di passaggio variano da un minimo di 1.2 dB nel modello a 4 uscite ai 2.5 dB nel modello a 12 uscite, mentre in derivazione la risposta in frequenza ha un comportamento tale da fa-vorire le frequenze più alte. Le dimensioni sono compatte e lo spessore è stato ridotto a 26 mm.

L’alimentazione dell’LNB e dei multiswitch è fornita direttamente dai ricevitori collegati. Nello stesso impianto possono essere utilizzati con-

temporaneamente multiswitch a 4 e a 5 cavi. Gli accessori come l’iniet-tore, il partitore, il derivatore, l’amplificatore sono utilizzabili con tutte le serie. Il nuovo aggancio in plastica consente un veloce e sicuro fissag-gio al muro. La gamma è composta da multiswitch per 4 utenze attivi passanti (cod. 80494K) e terminali (cod. 80494KT). Tali componenti si intendono attivi per la frequenza Sat. I multiswitch passanti a 4 uscite, sono proposti anche nella versione passiva con perdita in derivazione -5 dB (cod. 80494K5), -10 dB (cod. 80494K10). L’utilizzo di multiswitch passivi si rende opportuno qualora, nell’impian-to, sia previsto l’inserimento di un amplificatore. In questo caso, l’instal-latore deve valutare i vari livelli di segnale e inserire componenti passivi nelle posizioni più vicine all’amplificatore. Di norma, in un impianto su più piani, si parte inserendo i multiswitch con attenuazione maggiore vicino all’amplificatore per poi scalare man mano il segnale si attenua. Gli ultimi componenti dovrebbero essere attivi (finale “K” e “KT”). Nel caso, invece, non sia necessario l’utilizzo di un amplificatore, è opportu-no utilizzare solo multiswitch attivi. Completano la gamma, multiswitch attivi con 6 uscite, passanti (cod. 80496K) e terminali (cod. 80496KT), a 8 uscite, passanti (cod. 80498K) e terminali (cod. 80498KT) e a 12 usci-te, passanti (cod. 80492K) e terminali (cod. 80492KT). In tutti e tre i casi, i multiswitch sono proposti anche nella versione passiva con perdita in derivazione -5 dB (cod. 80496K5, 80498K5 e 80492K5) e -10 dB (cod. 80496K10, 80498K10, 80492K10).

Caratteristiche Tecniche MSW Matrix a 4 ingressi

Specifiche Tecniche 80494K 80494K5 80494K10 80494KT 80496K 80496K5 80496K10 80496KT

Tipo Attivo Passante

Passivo Passante

Passivo Passante

AttivoTerminale

Attivo Passante

PassivoPassante

Passivo Passante

AttivoTerminale

In/Out/Pass. 4 / 4 / 4 4 / 4 / 4 4 / 4 / 4 4 / 4 4 / 6 / 4 4 / 6 / 4 4 / 6 / 4 4 / 6

Perdita derivazione 0 dB 5 dB 10 dB 0 dB 0 dB 5 dB 10 dB 0 dB

Perdita passaggio 1.2 dB 1.2 dB 1.2 dB - 1.3 dB 1.3 dB 1.3 dB -

Livello max. d’uscita 95 dB 100 dB 105 dB 95 dB 95 dB 100 dB 105 dB 95 dB

Assorbimento @15V 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA

Dimensioni L x H x P 90 x 85 x 26 mm 80 x 85 x 26 mm 120 x 85 x 26 mm 110 x 85 x 26 mm

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Esempi di impiego

Caratteristiche Tecniche MSW Matrix a 4 ingressi

Specifiche Tecniche 80498K 80498K5 80498K10 80498KT 80492K 80492K5 80492K10 80492KT

Tipo Attivo Passante

Passivo Passante

Passivo Passante

AttivoTerminale

Attivo Passante

PassivoPassante

PassivoPassante

AttivoTerminale

In/Out/Pass. 4 / 8 / 4 4 / 8 / 4 4 / 8 / 4 4 / 8 4 / 12 / 4 4 / 12 / 4 4 / 12 / 4 4 / 12

Perdita derivazione 0 dB 5 dB 10 dB 0 dB 0 dB 5 dB 10 dB 0 dB

Perdita passaggio 1.5 dB 1.5 dB 1.5 dB - 2.5 dB 2.5 dB 2.5 dB -

Livello max. d’uscita 95 dB 100 dB 105 dB 95 dB 95 dB 100 dB 105 dB 95 dB

Assorbimento @15V 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA

Dimensioni L x H x P 150 x 85 x 26 mm 140 x 85 x 26 mm 216 x 85 x 26 mm 206 x 85 x 26 mm

Impianto multiutenza per distribuzione mono satellite su 2 colonne

V H V H

ATTENZIONE!Per quantificare il livello di segnale utile alla presa, è necessario sottrarre al segnale iniziale (uscita LNB) tutte le perdite che si riscontrano nel cavo, nelle connessioni, nei passaggi e nelle derivazioni dei multiswitch.

ATTENZIONE!Se il segnale alla presa più lontana è in feriore a 57 dB, è necessario aggiungere l’amplificatore con relativo alimentatore e, laddove necessario, modificare la distribuzione utilizzando anche MSW passivi per evitare la saturazione del se-gnale.

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• Sistema componibile per impianti in cascata e di testa, compatibile con serie 4 ingressi.

• Unità di commutazione telealimentabili.

• I multiswitch a 4, 6, 8 e 12 uscite passanti sono anche passivi, con attenuazione -5 e -10 dB.

• I multiswitch passanti sono terminabili con le chiusure isolate 80314C.

• Via di ritorno per servizi interattivi.

• Ottima separazione tra i segnali Sat e TV di 50 dB.

La gamma è composta da multiswitch a 4, 6, 8 e 12 uscite, utilizzabili sia per distribuzioni radiali che in cascata. Utilizzando i connettori ad innesto rapido cod. 80315M (oppure 80315ME) è possibile unire più multiswitch per formare una centrale di testa con il numero di uscite desiderato. Si è preferito non avvicinare eccessivamente tra loro i con-nettori di ingresso per mantenere un elevata separazione tra le polarità Sat (min 40 dB). Ciascun modello è disponibile nella versione attiva sulle frequenze Sat (passiva per i segnali TV) passante e terminale. L’utilizzo di una nuova componentistica elettronica (matrici di commutazione at-tive) ha consentito di inserire oltre al modello attivo, due modelli passivi con due diversi valori di attenuazione Sat e TV. Su tutti i modelli (attivi e passivi) è attivabile, sulle singole derivate, un’attenuazione supplemen-tare fissa di 10 dB (solo Sat) per abbassare il livello di segnale verso la presa utente. Questo per compensare le distanze e le diverse sensibilità dei tuner delle apparecchiature in ricezione. Per realizzare un impianto con questi componenti è necessario effettuare 2 studi separati, per la frequenza Sat e per quella TV. In base al tipo di struttura da cablare, è necessario, innanzitutto, calcolare le perdite di segnale alla presa più distante per decidere il tipo di amplificatore TV più adatto al sistema. Il passo successivo consiste nell’inserire multiswitch ad attenuazione differenziata per servire le altre prese, in modo da rendere l’impianto il più equilibrato possibile. Una volta stabiliti i componenti da utilizzare è opportuno verificare le perdite di segnale Sat nel sistema per stabilire la necessità di inserire un amplificatore o meno.

Per quanto riguarda il punto presa, si consiglia di utilizzare le prese in pressofusione demiscelate della serie PulgIN. Il fissaggio al muro è faci-litato da un apposito aggancio di plastica. Questa soluzione consente di ottenere la demiscelazione del segnale occupando un solo posto nella cassetta della serie civile scelta. La gamma è composta da multiswitch per 4 utenze attivi passanti (cod. 80394K) e terminali (cod. 80394KT). Tali componenti si intendono attivi per la frequenza sat, mentre per i segnali TV la perdita in derivazione varia da -10 dB a -20 dB. I multiswi-tch passanti a 4 uscite, sono proposti anche nella versione passiva con perdita in derivazione -5 dB (cod. 80394K5), -10 dB (cod. 80394K10). Completano la gamma, multiswitch attivi con 6 uscite, passanti (cod. 80396K) e terminali (cod. 80396KT), a 8 uscite passanti (cod. 80396K) e terminali (cod. 80398KT) ed a 12 uscite passanti (cod 80392K) e termi-nali (cod. 80392KT). In tutti e tre i casi, i multiswitch sono proposti anche nella versione passiva con perdita in derivazione -5 dB (cod. 80396K5, 80398K5 e 80392K5), -10 dB (cod. 80396K10, 80398K10 e 80392K10).

Caratteristiche Tecniche MSW Matrix a 5 ingressi

Specifiche Tecniche 80394K 80394K5 80394K10 80394KT 80396K 80396K5 80396K10 80396KT

Tipo Attivo Passante

Passivo Passante

Passivo Passante

AttivoTerminale

Attivo Passante

Passivo Passante

PassivoPassante

AttivoTerminale

In/Out/Pass. 5 / 4 / 5 5 / 4 / 5 5 / 4 / 5 5 / 4 5 / 6 / 5 5 / 6 / 5 5 / 6 / 5 5 / 6

Perdita derivazione SAT 0 dB 5 dB 10 dB 0 dB 0 dB 5 dB 10 dB 0 dB

Perdita derivazione TV 14 dB 14 dB 20 dB 10 dB 14 dB 14 dB 20 dB 10 dB

Perdita passaggio SAT 1.2 dB 1.2 dB 1.2 dB - 1.3 dB 1.3 dB 1.3 dB -

Perdita passaggio TV 2.5 dB 2.5 dB 2.5 dB - 2.5 dB 2.5 dB 2.5 dB -

Livello max. d’uscita 95 dB 100 dB 105 dB 95 dB 95 dB 100 dB 105 dB 95 dB

Assorbimento @15V 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA

Dimensioni L x H x P 90 x 102 x 26 mm 80 x 102 x 26 mm 120 x 102 x 26 mm 110 x 102 x 26 mm

Multiswitch “Matrix” a 5 ingressi

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Esempi d’impiego

Caratteristiche Tecniche MSW Matrix a 5 ingressi

Specifiche Tecniche 80398K 80398K5 80398K10 80398KT 80392K 80392K5 80392K10 80392KT

Tipo Attivo Passante

Passivo Passante

Passivo Passante

AttivoTerminale

Attivo Passante

PassivoPassante

Passivo Passante

AttivoTerminale

In/Out/Pass. 5 / 8 / 5 5 / 8 / 5 5 / 8 / 5 5 / 8 5 / 12 / 5 5 / 12 / 5 5 / 12 / 5 5 / 12

Perdita derivazione 0 dB 5 dB 10 dB 0 dB 0 dB 5 dB 10 dB 0 dB

Perdita derivazione TV 14 dB 14 dB 20 dB 10 dB 14 dB 14 dB 20 dB 10 dB

Perdita passaggio SAT 1.5 dB 1.5 dB 1.5 dB - 2.5 dB 2.5 dB 2.5 dB -

Perdita passaggio 2.5 dB 2.5 dB 2.5 dB - 2.5 dB 2.5 dB 2.5 dB -

Livello max. d’uscita 95 dB 100 dB 105 dB 95 dB 95 dB 100 dB 105 dB 95 dB

Assorbimento @15V 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA 30 mA

Dimensioni L x H x P 150 x 102 x 26 mm 140 x 102 x 26 mm 216 x 102 x 26 mm 206 x 102 x 26 mm

Impianto multiutenza monosatellite con mix TV e distribuzione “a stella“ tramite centrale di testa

V H V HATTENZIONE!L’iniettore 80294J e l’alimenta-tore 80275C(E) sono indispen-sabili solo se i ricevitori collegati ai terminali hanno un amperag-gio insufficiente per l’alimenta-zione del multiswitch (al quale sono collegati) + l’LNB (sono necessari circa 300 mA).

ATTENZIONE!Si consiglia di utilizzare il con-nettore cod. 80315M per i colle-gamenti tra i multiswitch

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Multiswitch “d-Logic” ibridi SCR/dCSS/Legacy

La nuova tecnologia dCSS (digital channel stacking switch) migliora no-tevolmente la distribuzione di segnali satellitari e terrestri su singolo cavo. Mediante l’utilizzo, negli impianti, di multiswitch dCSS della se-rie d-Logic è infatti possibile effettuare installazioni molto più efficienti poiché con un unico cavo coassiale, per ciascuna uscita, si riescono a gestire fino a 16 User Band.

I multiswitch d-Logic sono completamente retro-compatibili con le fre-quenze del tradizionale SCR analogico ed in più ne aggiungono altre, per il collegamento di decoder innovativi multi-tuner. In sostanza, la distribuzione SAT su singolo cavo amplia di molto le sue potenzialità riuscendo a fornire con un singolo chipset programmabile fino a 32 User Band, che nella serie d-Logic vengono divise in 16 UB per ogni uscita disponibile. In tal modo si riescono anche ad ottenere prodotti a più uscite di dimensioni compatte.

Come già accennato, i nuovi multiswitch dCSS sono pienamente re-tro-compatibili con il tradizionale SCR e già pronti per poter funzionare con nuovi decoder multi-tuner. Gli installatori quindi che scelgono oggi di installare i multiswitch dCSS della serie d-Logic offrono al cliente un prodotto all’avanguardia, compatibile con le vecchie tecnologie (e quindi funzionante nei vecchi impianti) ma al contempo pronto per fare l’upgrade a nuovi decoder, senza ulteriori adeguamenti.

La gamma d-Logic è completa di multiswitch a 4 cavi (solo SAT) e 5 cavi (SAT+ DTT) e di accessori per l’alimentazione. La serie a 4 cavi è a sua volta suddivisa nelle versioni a 1 e 2 uscite mentre quella a 5 cavi nelle versioni a 1, 2 e 4 uscite. Tutte le uscite sono dotate di Controllo Automa-tico di Guadagno per equalizzare e livellare al meglio i segnali in uscita.

Inoltre, tutti i multiswitch a 5 cavi consentono la commutazione auto-matica SCR/Legacy (Serie Hybrid). In questo modo è possibile ottenere la massima flessibilità per la distribuzione di segnali SAT e DTT. Infatti, grazie al supporto legacy, il multiswitch può essere utilizzato anche nel caso in cui non siano installati set-top box con SCR/dCSS oppure nel caso in cui si predisponga un impianto senza sapere quale decoder uti-

lizzerà il cliente. Utilizzando un multiswitch della serie Hybrid quindi si è certi della compatibilità con tutte le tecnologie legacy oppure SCR/dCSS.

Inoltre, gli articoli 80391DH e 80392DH, rispettivamente multiswi-tch 5x5x1 e 5x5x2 sono anche compatibili con LNB wideband (cod. 80192W), riuscendo a gestire con un msw compatto e minore quantità di cavo, due differenti posizioni orbitali.Generalmente per gestire due posizioni orbitali ed il terrestre si utilizza-no multiswitch di dimensioni importanti con 9 ingressi, con la necessità di posare 9 cavi coassiali: 8 (4+4) cavi per le due posizioni orbitali più 1 per il terrestre. Grazie agli articoli 80391DH e 80392DH è invece possi-bile gestire la doppia posizione orbitale abbinando il multiswitch all’LNB wideband 80192W che è dotato di 2 uscite V e H a larga banda. Median-te quindi solo 5 cavi ed un multiswitch più compatto è possibile gestire la doppia posizione orbitale ed il terrestre con una maggiore efficienza in termini di spazi, ingombri e quantità di cavo. Per passare dalla modalità tradizionale VHVH a quella con doppio LNB wideband basta cambiare la posizione dell’apposito selettore sul lato del multiswitch.

AccessoriIl sistema richiede l’utilizzo di un alimentatore + inseritore di corrente per ciascun impianto.A listino sono presenti 2 diversi modelli di alimentatore:

80294JDS: alimentatore con smart splitter per MSW dCSS. Alimenta i singoli moduli dall’uscita derivata, divide in due il segnale all’uscita e rigenera i comandi DiseqC assicurando il funzionamento simultaneo di decoder tradizionali SCR e innovativi dCSS. Consente di alimentare an-che l’LNB collegato a MSW 80491D e 80492D. Nella serie a 5 cavi inve-ce non sostituisce l’alimentatore da posizionare sulla colonna montante.Lo smart splitter consente di gestire in modo ottimale i segnali verso più decoder/tuner.

80294JPS: alimentatore per MSW dCSS. Da inserire sulla colonna mon-tante in abbinamento all’inseritore 80294JD.

• Offrono la possibilità di collegare fino a 16 tuner per ciascuna uscita.

• Sono retro-compatibili: funzionano anche con i decoder che non sono adatti al sistema dCSS ma solo SCR. In questo caso, ciascuna uscita, potrà distribuire il segnale satellite fino ad un massimo di 4 tuner.

• Le versioni a 5 cavi sono anche ibride: lavorano in abbinamento a decoder con dCSS, SCR e Legacy

• I modelli 80391DH e 80392DH sono compatibili con gli LNB Wide Band (Codice 80192W) per distribuzioni SAT con colonne montanti a 2 cavi (+1 per il TV) per ciascuna posizione orbitale.

• Elevate prestazioni e dimensioni compatte

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Esempi di impiego

TV

STB Legacy

STB EN50494/EN50607

STB EN50494/EN50607

80294JD+

80294JPS

2xLNB wideband80192W

TV

STB Legacy

STB EN50494/EN50607

STB EN50494/EN50607

80294JD+

80294JPS

STB EN50494/EN50607

STB EN50494/EN50607

80294JDS

Splitter

STB EN50494/EN50607

STB EN50494/EN50607

80294JDS

4 cavi i 5 cavi i 5 cavi wideband i

ATTENZIONE!L’alimentatore 80294JPS + inseritore 80294JD devono essere inseriti sul primo montante (VL), preferibilmente in fondo alla colonna. In caso di necessità è possibile, tuttavia, installarlo anche in altre posizioni più a monte.

Il multiswitch della serie d-LOGIC a 5 cavi, versioni ad 1 uscita e 2 uscite, sono dotati di una funzione interessante per la gestione di un impianto con la doppia posizione orbitale. Nel caso in cui infatti vi sia la necessità di realizzare un impianto dual-feed è possibile sfruttare il multiswitch in modalità Wideband, combinandolo ovviamente con due LNB Wideband 80192W, uno puntato su una posizione orbitale ed uno sulla seconda. Per far funzionare il multiswitch in modalità Wideband, il commutatore presente sul lato destro del dispositivo deve essere in posizione inferio-re. Il questa modalità il multiswitch si aspetta di ricevere segnali satel-litari wideband da 290 a 2340 MHz. In questa modalità si possono con-nettere fino a 2 LNB wideband consentendo quindi la completa ricezione

di segnali da due posizioni orbitali. Gli ingressi wideband a sinistra V-H sono DiSEqC “LNB A”, mentre quelli di destra DiSEqC “LNB B”.Nella modalità Wideband, il prodotto effettuerà automaticamente la con-versione di frequenze ingresso/uscita. Quindi se ad esempio il STB si sintonizza nella banda HH, il prodotto convertirà in automatico le fre-quenze 1290-2340 MHz nel range 1100-2150 MHz.

Grazie a questa interessante funzionalità è possibile realizzare un im-pianto SAT+TV a doppia posizione orbitale con solo 5 cavi, anziché i tradizionali 9 cavi generalmente utilizzati per applicazioni di questo tipo.

FAQ: Come si può realizzare un impianto dual feed utilizzando multi-switch serie d-LOGIC

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Caratteristiche Tecniche MSW d-Logic

Specifiche Tecniche 80491D 80492D 80391DH* 80392DH* 80394DH

Tipo SAT SAT SAT+TV SAT+TV SAT+TV

In/Out/Pass. 4 / 4 / 1 4 / 4 / 2 5 / 5 / 1 5 / 5 / 2 5 / 5 / 4

Perdita derivazione SAT AGC AGC AGC AGC AGC

Perdita derivazione TV - - -7 dB -11 dB -16 dB

Perdita passaggio SAT 1 dB 1 dB 2 dB 2 dB 1.5 dB

Perdita passaggio TV - - 2.5 dB 2.5 dB 3 dB

Isolamento SAT/TV - - >22 dB >22 dB >22 dB

Livello max. ingresso 110 dBμV 110 dBμV 105 dBμV 105 dBμV 110 dBμV

Livello max. d’uscita 85 dBμV (AGC) 85 dBμV (AGC) 85 dBμV (AGC) 85 dBμV (AGC) 85 dBμV (AGC)

Assorbimento @13V <300 mA <320 mA <330 mA <350 mA <385 mA

Dimensioni L x H x P 90 x 80 x 40 mm 90 x 90 x 40 mm 223 x 143 x 50 mm

* Compatibile con LNB wideband

Accessori per MSW d-Logic

Codice descrizione dimensioni

80294JPS PSU per dSCR- 100-240 V/20VDC, 3.25A - Connettore F 115x55x35 mm

80294JD Power inserter per dSCR 61x51x16 mm

80294JDS PSU/ inserter con smart splitter a 2 vie per dSCR, 950-2150 MHz, 100 -240V/18VDC, 0.5A 110x94x41 mm

Note Alimentazione DCSS.

MSW 4x4x1 e 4x4x2:Le unità possono essere alimentate dall’uscita via STB, tramite inseri-tore di corrente o passaggio (Polarità VL). Per utilizzi Sky Ready si rac-comanda di alimentare dall’uscita mediante Smart Splitter 80294JDS.

MSW 5x5x1 e 5x5x2:Le unità possono essere alimentate in due modi:1) Da STB: ogni STB alimenterà l’unità a cui è connesso. In questo caso l’LNB NON può essere alimentato dal dispositivo ma si deve utilizza-re un’altra sorgente di alimentazione (es. via inseritore e alimentatore 80294JD e 80294JPS).2) Dalle linee di passaggio: Tutti i multiswitch passanti possono lasciar passare l’alimentazione DC dalle linee di passaggio. Ciò è possibile uti-lizzando l’inseritore di corrente 80294JD e l’alimentatore 80294JPS. Inserendolo in fondo alla cascata alimenterà sia l’LNB che i preamplifi-catori nel passaggio. Si precisa che l’alimentatore 80294JPS riesce ad alimeascata ma lo si può posizionare anche ad esempio a metà cascata.

MSW 5x5x4:L’alimentazione può essere inserita ad ogni multiswitch. Nei sistemi in cascata potrebbero essere necessari più alimentatori. Il riferimento Emme Esse dell’alimentatore è 80294JPS.

Mediante l’alimentatore 80294JPS è possibile alimentare fino ad un massimo di 4 multiswitch 80394DH in cascata.Il sistema in cascata è alimentato tramite le linee di passaggio; l’alimen-tazione sul passaggio quindi alimenta sia i Multiswitch in cascata, che l’LNB che eventuali amplificatori (se non dotati di alimentatore dedica-to). È possibile inserire l’alimentazione mediante l’ingresso DC di una o più unità in cascata.Ciò consente un’efficiente condivisione dell’alimentazione tra più unità e garantisce un ottimo funzionamento dell’impianto nel tempo.Il passaggio di alimentazione è previsto solo sulle linee di passaggio SAT.

4 cavi i 5 cavi i 5 cavi wideband i

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Centrali QPSK/COFDM

• Converte transponder Sat DVB-S/S2 in mux DVB-T

• Possibilità di assemblare centrali combinando 3 tipi di moduli nella quantità opportuna

• Possibilità di generare mux in banda VHF, UHF o S, utilizzando anche i canali adiacenti

• Possibilità di decidere il numero di canale LCN da abbinare ai programmi convertiti

La centrale SmarTV è la giusta soluzione per hotel, condomini, comuni-tà, strutture ospedaliere ecc. dove è richiesta la distribuzione di segnali satellite senza l’utilizzo di decoder alla presa e senza modificare l’im-pianto antenna. Converte Trasponder Sat DVB-S/S2 (anche programmi HD) in MUX DVB-T. Adatta a servizi in chiaro e codificati (CAM CI).

ModulareÈ possibile comporre una centrale utilizzando moduli di conversione per 1 Mux o per 2 Mux con CAM CI. L’alimentatore fornito nel Kit 80411MP può alimentare fino a 3 moduli singoli (oppure 1 singolo + 1 twin). La centrale è espandibile fino ad esaurimento dei canali liberi nella banda.

VersatilePossibilità di generare mux in banda VHF, UHF o S, utilizzando anche i canali adiacenti.

EfficacePossibilità di decidere il numero di canale LCN da abbinare ai program-mi convertiti. La lista di canali DTT ricevuta con i decoder collegati alle prese, presenterà una sequenza di servizi TV + Sat convertiti in DTT (tra-mite la centrale SmarTV) ordinati secondo la logica stabilita dal cliente.

La centrale di conversione modulare QPSK/COFDM SmarTV, consente di ricevere servizi da Satellite (anche codificati) e sintonizzarli con un decoder digitale terrestre o con un TV con Tuner DTT.I canali Sat provenienti dallo stesso Trasponder, vengono convertiti su un mux DTT scelto dall’utente e miscelati con i normali servizi DTT ricevuti tramite l’antenna TV terrestre.Per ciascun canale convertito è possibile assegnare un numero LCN che determina la sua posizione nella lista canali TV.La centrale è assemblabile combinando 2 tipi di moduli (Singolo CI, Twin CI) nella quantità opportuna, in base ai servizi da distribuire (limitata-mente ai canali liberi sulla banda di conversione disponibile). Il modulo singolo consente di convertire un gruppo di canali (SD o HD) proveniente da un TP su un mux DTT mentre i moduli TWIN possono riallocare i ca-nali di 2 TP Sat su 2 mux DTT.I moduli 80411 e 80412 possono essere abbinati a CAM CI per servizi codificati. La programmazione è semplice e si esegue con l’apposito telecomando fornito nel Kit cod. 80411MP.La centrale SmarTV è la giusta soluzione per hotel, condomini, comuni-tà, strutture ospedaliere ecc. dove è richiesta la distribuzione di segnali satellite senza l’utilizzo di decoder alla presa e senza modificare l’im-pianto d’antenna.Grazie alla trasmodulazione QPSK/COFDM, è possibile convertire pro-grammi da satellite in digitale terrestre, mantenendo intatta la qualità ed i servizi come Televideo, EPG, sottotitoli ecc.).

Ogni modulo può convertire servizi SD o HD di un trasponder Sat su un mux DTT in banda III oppure in UHF. Il numero di servizi che si possono convertire su una frequenza non è quantificabile in modo assoluto ma dipende dalle seguenti variabili:• se la conversione avviene in B.III, si utilizza una banda con larghezza inferiore (7 MHz) e quindi meno capiente rispetto alla banda UHF che è di 8 MHz.• i segnali in alta qualità (HD ma, più in generale, servizi che sono tra-smessi con un elevato valore di bit rate) occupano molto più spazio di canali “Low Quality”.• i canali codificati hanno normalmente una doppia limitazione data dal livello qualitativo ma anche dal modulo CAM che può decodificare solo pochi servizi per volta.Quindi, per ottenere il massimo risultato dalla centrale, è opportuno utilizzare moduli CAM Professionali di ultima generazione che sono in grado di decodificare molti servizi contemporaneamente.Per aumentare il numero di canali convertiti su un TP, è possibile variare il livello di FEC a discapito della qualità dei servizi. In fase di program-mazione del modulo, è possibile visualizzare la barra di “FILL” che indica la saturazione della banda di conversione. È buona norma non riempire al 100% la banda ma restare su valori non superiori al 90%.

Applicazioni:Negli hotel, è solitamente richiesto un servizio integrativo alla normale offerta TV nazionale, con una selezione di canali esteri.In questo caso è possibile comporre una centrale “su misura” combi-nando i vari moduli in base al numero dei Trasponder dai quali si deside-ra ricevere i servizi. Se i canali scelti sono codificati, si deve prevedere l’utilizzo di un modulo CAM e di una smart card di tipo Professionale adatta al servizio. Questa CAM è in grado di decodificare più servizi contemporaneamente.In altri casi è richiesto l’uso della centrale per ricevere da satellite i servizi nazionali non disponibili nella zona in DTT.

KIT MONTAGGIO e PROGRAMMAZIONE 80411MP:è un pacchetto di accessori adatto alla gestione di 1 modulo singolo + 1 twin 80412. Il Kit consta di un alimentatore, una base per montaggio per barra DIN, un miscelatore d’uscite a 3 vie e un telecomando per la programmazione. Per l’assemblaggio di centrali con più moduli è neces-sario prevedere più Kit 80411MP.Principali parametri gestibili in fase di programmazione:• Ingresso (Freq., polarità s.r. e FEC)• Selezione servizi da convertire in DTT• Uscita (Freq. ch TV VHF/UHF e LCN)

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Specifiche TecnicheIngresso:Frequenza ingresso: 950 - 2150 MHz Livello: da -65 a -25 dBm Loop through: 55 MHz Symbol rate: 14V/18V (Max 250 mA) Impedenza: 75 Ohm

Modulazione COFDM:Modi: 2K (8K a richiesta) Costellazione: QPSK / 16QAM / 64QAM Code rate: 1/2, 2/3, 3/4, 5/6, 7/8Intervallo di guardia: 1/4, 1/8, 1/16, 1/32 MER > 36 dB

Generali: Alimentazione: 24 Vdc (500 mA + LNB) Temperatura di lavoro: da 0 a +50 °C Connettori In/Out: F femmina Dimensioni: 52 x 226 x 155 mm

Uscita RF: Frequenza uscita QPSK (SCPC, MCPC) Livello d'uscita reg. 2-45 MS/s Loop through out 4 Stabilità in frequenza Spurie in banda

Esempi d’impego

6V3 45KBSL

82252L

81984

81X01M

81982

81754

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Partitori e derivatori Sat & TV in pressofusione• Partitori e Derivatori in pressofusione

• Inserimento del cavo senza connettori: risparmio di spazio, di tempo, oltre al prezzo dei connettori

• Partitori a 2, 3, 4 uscite con passaggio cc

• Derivatori a 1, 2 e 4 vie con gamma di attenuazioni ed elevato isolamento tra le uscite

I partitori e derivatori della serie Plug IN sono prodotti adatti alla distri-buzione del segnale Satellite e TV.La caratteristica che distingue questa gamma di prodotti è la modalità di fissaggio dei cavi che avviene direttamente tramite appositi morsetti schermati, senza l’utilizzo di connettori. Questa soluzione si mostra in taluni casi molto vantaggiosa, soprattutto considerando che l’assenza di connettori significa una riduzione degli ingombri all’interno delle scatole di derivazione, oltre ad una riduzione dei costi di installazione. Tutti gli articoli sono realizzati su circuiti che offrono caratteristiche tecniche molto apprezzabili, con perdite di inserzione ridotte ed elevati valori di separazione tra le varie uscite. La meccanica è in pressofu-sione e, come già accennato, i morsetti sono schermati e prevedono il fissaggio del cavo tramite uno sportello con vite. La misura dei morsetti consente il normale utilizzo di cavo Ø 5 mm con la calza rivoltata sulla guaina esterna. La gamma prevede partitori a 2, 3 e 4 uscite e derivatori a 1, 2 e 4 vie, con diversi valori di attenuazione. Questi prodotti possono essere impiegati sia per la distribuzione di sistemi TV che satellite e, grazie alle loro caratteristiche tecniche particolarmente valide, consentono di realizzare anche distribuzioni centralizzate, con numerose prese. Per quanto riguarda la distribuzione dei segnali digitali terrestri, la serie di partitori e derivatori Plug IN, offre ampie garanzie anche nelle distribu-zioni più problematiche. Naturalmente, per ottenere il massimo risultato da questi accessori, è necessario conoscere bene le caratteristiche dei

vari componenti e scegliere la migliore soluzione da adottare in base a studi fatti preventivamente. Il partitore è un articolo che consente di di-videre su più uscite i segnali presenti all’ingresso. Le perdite dovute alla divisione sono abbastanza contenute e le uscite (che possono essere nel caso della serie Plug IN, 2, 3 o 4) non hanno una grossa separazio-ne tra loro. Per questo motivo, il partitore si utilizza come divisore di colonna montante sulle cui uscite è possibile collegare dei derivatori o delle prese derivate ma non prese dirette. Tutti i partitori di questa serie consentono il passaggio di corrente dall’uscita verso l’ingresso. Il deri-vatore, invece, è un componente che si identifica con due caratteristiche molto importanti: il numero di uscite e la perdita di derivazione. Infatti, la possibilità di selezionare componenti con diversi valori di attenuazione in derivazione, consente il dimensionamento di distribuzioni equilibrate su più livelli. Inoltre, gli alti valori di separazione tra le uscite e di sepa-razione inversa consentono il collegamento di prese dirette sulle uscite. La scelta errata di un partitore o di un derivatore potrebbe causare pro-blemi all’impianto di distribuzione quali la presenza alle prese di segnali troppo forti o troppo deboli e problemi di ritorno di disturbi causati da problemi su singole prese. L’uscita della colonna montante dell’ultimo derivatore deve essere tassativamente chiusa con resistenze di chiusura cod. 81912P. (o cod. 81912PC). È buona norma utilizzare le stesse chiusure anche per termi-nare le uscite inutilizzate. Ideali per cavo con diametro 5mm.

Caratteristiche Tecniche Partitori

Specifiche Tecniche 81652 81653 81654

Articolo P2 P3 P4

Uscite 2 3 4

Perdita inserzione TV/SAT 4 / 7 dB 7 / 9 dB 9 / 11 dB

Dimensioni (mm) 58 x 28 x 20 58 x 28 x 20 77 x 33 x 20

Caratteristiche Tecniche Derivatori

Specifiche Tecniche 81659 81661 81663 81665 81671 81673 81675 81679 81681 81683 81685

Articolo D1/8 D1/12 D1/16 D1/20 D2/12 D2/16 D2/20 D4/12 D4/16 D4/20 D4/24

Derivazioni 1 1 1 1 2 2 2 4 4 4 4

Perdita derivazione TV/SAT 8 dB 12 dB 16 dB 20 dB 12 dB 16 dB 20 dB 12 dB 16 dB 20 dB 24 dB

Perdita inserzione TV/SAT 2.2/3.3 dB 1.9/2.5 dB 1.6/2.0 dB 1.2/1.8 dB 2.2/3.1 dB 2.0/2.7 dB 1.6/2.3 dB 4.0/4.7 dB 2.5/4.0 dB 1.5/2.2 dB 1.3/2.0 dB

Disaccoppiamento Out/Tap 23÷22 dB 32÷25 dB 35÷24 dB 40÷28 dB 25÷20 dB 25÷21 dB 30÷22 dB 28÷25 dB 30÷25 dB 45÷25 dB 45÷25 dB

Disaccoppiamento Tap/Tap - - - - 40÷30 dB 45÷30 dB 60÷32 dB 23÷21 dB 23÷21 dB 23÷21 dB 23÷21 dB

Dimensioni L x H x P (mm) 58 x 28 x 20 77 x 33 x 20

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Partitori e derivatori Sat & TV in pressofusione• Partitori e Derivatori in pressofusione - Connettori F

• Connettori F verticali: riducono l’ingombro e facilitano la connessione

• Partitori a 2, 3, 4, 6 e 8 uscite con passaggio cc

• Derivatori a 1, 2, 4, 6 e 8 vie con gamma di attenuazioni ed elevato isolamento tra le uscite

La serie Micro è una gamma di partitori e derivatori adatti alla realizza-zione di impianti Sat, TV o miscelati.Questi componenti si dimostrano particolarmente adatti alla gestione dei segnali digitali terrestri e da satellite. In particolare, la struttura completamente isolata e la presenza di connettori F, garantiscono la migliore soluzione per la gestione dei segnali digitali terrestri.Realizzati su meccanica in pressofusione, si differenziano dalla serie “Compact” per la maggior compattezza derivata dalla particolare strut-tura con connettori F montati in posizione verticale e dal minore in-gombro del circuito interno. Grazie a questa importante caratte-ristica, questi componenti offrono una notevole versatilità di utilizzo e possono essere posati anche in scatole molto piccole.La posizione dei connettori facilita notevolmente le operazioni di colle-gamento dei cavi in ingresso ed in uscita e, come detto, ne consente un migliore alloggiamento nella scatola di derivazione. Il partitore permette

la ripartizione di un segnale Sat e/o TV ed è indicato per lo sdoppia-mento delle colonne montanti. Dato il basso isolamento tra ingresso ed uscita e tra le uscite, è consigliabile non collegare prese terminali alle uscite di un partitore. Infatti, eventuali problemi su una presa po-trebbero, di conseguenza, interessare anche le altre prese collegate al partitore stesso. Il partitore può essere usato anche come miscelatore per segnali TV. La perdita nella miscelazione è la stessa dichiarata per laripartizione del segnale. Il derivatore è un componente che solitamente è inserito su una linea e distribuisce il segnale alle prese. Per ogni tipo di derivatore sono dispo-nibili più modelli con diversi valori di attenuazione in derivazione. Que-sto fa si che un segnale proveniente da un amplificatore possa essere distribuito ad un alto numero di prese più o meno con lo stesso livello di potenza. Inoltre, la bassa perdita di inserzione dei derivatori, ne facilita l’impiego anche su diversi livelli.

Caratteristiche Tecniche Partitori

Specifiche Tecniche 81852 81853 81854 81856 81858

Articolo PV2 PV3 PV4 PV6 PV8

Uscite 2 3 4 6 8

Perdita inserzione TV/SAT 4 / 7 dB 7 / 9 dB 8 / 11 dB 10 / 13 dB 11 / 14 dB

Dimensioni (mm) 45 x 35 x 28 45 x 35 x 28 70 x 35 x 28 92 x 35 x 28 114 x 35 x 28

Caratteristiche Tecniche Derivatori

Specifiche Tecniche 81859 81861 81863 81865 81869 81871 81873 81875

Articolo DV1/10 DV1/12 DV1/18 DV1/22 DV2/10 DV2/14 DV2/18 DV2/22

Derivazioni 1 1 1 1 2 2 2 2

Perdita derivazione TV/SAT 10 dB 14 dB 18 dB 22 dB 10 dB 14 dB 18 dB 22 dB

Perdita inserzione TV/SAT 2.2/3.0 dB 1.7/2.8 dB 1.5/1.8 dB 1.4/1.7 dB 4.1/4.4 dB 3.2/3.4 dB 2.4/2.7 dB 2.3/2.6 dB

Disaccoppiamento Out/Tap 28÷22 dB 28÷22 dB 32÷25 dB 35÷25 dB 20÷20 dB 25÷20 dB 30÷22 dB 45÷25 dB

Disaccoppiamento Tap/Tap - - - - 25÷25 dB 40÷32 dB 45÷35 dB 55÷40 dB

Dimensioni L x H x P (mm) 45 x 35 x 28

Caratteristiche Tecniche Derivatori

Specifiche Tecniche 81659 81661 81663 81665 81671 81673 81675 81679 81681 81683

Articolo DV4/12 DV4/14 DV4/18 DV4/22 DV6/16 DV6/20 DV6/25 DV8/16 DV8/20 DV8/25

Derivazioni 4 4 4 4 6 6 6 8 8 8

Perdita derivazione TV/SAT 12 dB 14 dB 18 dB 22 dB 16 dB 20 dB 25 dB 16 dB 20 dB 25 dB

Perdita inserzione TV/SAT 4.9/5.3 dB 4.4/5.0 dB 2.9/3.3 dB 1.5/1.9 dB 4.9/7.5 dB 2.9/5.2 dB 2.0/4.0 dB 4.9/7.5 dB 2.9/5.2 dB 2.0/4.0 dB

Disaccoppiamento Out/Tap 25÷25 dB 28÷25 dB 35÷22 dB 35÷25 dB 20÷20 dB 20÷20 dB 20÷20 dB 20÷20 dB 20÷20 dB 20÷20 dB

Disaccoppiamento Tap/Tap 20÷22 dB 20÷22 dB 22÷22 dB 22÷22 dB 20÷20 dB 20÷20 dB 20÷20 dB 20÷20 dB 20÷20 dB 20÷20 dB

Dimensioni L x H x P (mm) 70 x 35 x 28 92 x 35 x 28 114 x 35 x 28

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Partitori e derivatori Sat & TV in pressofusione• Serie di partitori e derivatori in pressofusione con connettori F

• Possibilità di alloggiamento in scatole su pannelli

• Partitori a 2,3,4,6 e 8 uscite con passaggio cc

• Derivatori a 1, 2 e 4 vie con gamma di attenuazioni ed elevato isolamento tra le uscite

La serie Compact comprende partitori e derivatori in pressofusione, adatti alla realizzazione di impianti Sat, TV o miscelati. Con l’avvento del sistema digitale terrestre è diventato basilare prevedere l’utilizzo di componenti per la distribuzione con connettori F e con schermature ef-ficaci. Questi componenti sono realizzati secondo gli schemi tradizionali ed offrono ottime caratteristiche ad un prezzo contenuto. La classica posizione dei connettori favorisce il posizionamento di questi componenti su pannelli e non ne pregiudica la posa in cassette di de-rivazione. Il partitore è un componente che ripartisce segnali Sat, TV o miscelati ed è adatto allo sdoppiamento di colonne montanti. È sconsi-gliabile collegare prese TV terminali alle uscite di un partitore. Utilizzan-do il partitore nel verso contrario ed invertendo l’ingresso con le uscite, si ottiene un miscelatore per segnali TV. La perdita nella miscelazione è la stessa dichiarata per la ripartizione del segnale.

I partitori della serie Compact sono a 2,3,4,6 e 8 uscite. Il derivatore è il componente che, inserito sulla linea, stabilisce il contatto diretto con le prese. Ogni tipo di derivatore è proposto in più modelli con differenti valori di attenuazione in derivazione. La possibilità di utilizzare compo-nenti ad attenuazione variabile, consente la distribuzione di un segnale omogeneo a tutte le prese di un impianto. Inoltre, la bassa perdita di inserzione facilita l’impiego di più derivatori anche su diversi livelli. Se è richiesto l’utilizzo in serie di un elevato numero di derivatori, è buona norma inserire a monte un partitore e creare più colonne mon-tanti. Questa soluzione consente molto spesso, di ridurre le perdite di segnale con un conseguente risparmio sull’acquisto dell’amplificatore. L’alta separazione tra le varie connessioni mette al riparo da qualsiasi interferenza tra le prese. Sono disponibili derivatori ad 1, 2 e 4 vie con una gamma di modelli che, come accennato, hanno differenti valori di attenuazione in derivazione.

Caratteristiche Tecniche Partitori

Specifiche Tecniche 81752 81753 81754 81756 81758

Articolo PC2 PC3 PC4 PC6 PC8

Uscite 2 3 4 6 8

Perdita inserzione TV/SAT 4 / 5.5 dB 7.5 / 8.5 dB 8 / 9.5 dB 11 / 12.5 dB 12 / 13.5 dB

Dimensioni L x H x P 60 x 50 x 16 mm 83 x 53 x 16 mm 132 x 58 x 16 mm

Caratteristiche Tecniche Derivatori

Specifiche Tecniche 81960 81962 81964 81966 81968 81969 81970 81972 81974 81976

Articolo DO1/8 DO1/12 DO1/15 DO1/20 DO1/25 DO2/8 DO2/12 DO2/15 DO2/20 DO2/25

Derivazioni 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2

Perdita derivazione TV/SAT 8 dB 12 dB 15 dB 20 dB 25 dB 8 dB 12 dB 15 dB 20 dB 25 dB

Perdita inserzione TV/SAT 3 / 4.3 dB 2 / 2.6 dB 1.4 / 2 dB 1.4 / 1.8 dB 1.4 / 1.8 dB 3.7 / 4.7 dB 3.1 / 4.5 dB 3 / 3.8 dB 2.2 / 3.3 dB 1.5 / 2.9 dB

Disaccoppiamento Out/Tap 23 dB 32 dB 35 dB 40 dB 45 dB 23 dB 25 dB 25 dB 30 dB 35 dB

Disaccoppiamento Tap/Tap - - - - - 40 dB 40 dB 45 dB 60 dB 23 dB

Dimensioni L x H x P 53 x 66 x 27 mm

Caratteristiche Tecniche Derivatori

Specifiche Tecniche 81979 81980 81982 81984

Articolo DO4/10 DO4/15 DO4/20 DO4/25

Derivazioni 4 4 4 4

Perdita derivazione TV/SAT 10 dB 15 dB 20 dB 25 dB

Perdita inserzione TV/SAT 4.5 / 6.3 dB 3.3 / 4.8 dB 2 / 2.9 dB 1.5 / 2.3 dB

Disaccoppiamento Out/Tap 28 dB 30 dB 45 dB 45 dB

Disaccoppiamento Tap/Tap 23 dB 23 dB 23 dB 23 dB

Dimensioni L x H x P 75 x 66 x 27 mm

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Amplificatori di linea• Amplificatori di linea Sat e Sat+TV

• Amplificazione lineare o equalizzata

• Telealimentazione da cavo coassiale

• Realizzati in meccanica pressofusione

L’amplificatore viene utilizzato per compensare le perdite di passaggio dovute a divisori, alla lunghezza del cavo coassiale o alle dispersioni dovute alle varie connessioni. In sostanza, tutte le dispersioni di segnale provocate da elementi pas-sivi inseriti in un impianto di distribuzione, devono essere calcolate per la determinazione dell’amplificazione necessaria ad inviare un segnale con un livello adeguato a tutte le prese. In presenza di un segnale rice-vuto in antenna con livello molto basso, è errato inserire un amplificato-re cercando di portare tale segnale su un livello accettabile. Infatti, l’amplificatore, oltre ad aumentare il segnale utile, amplifica e crea anche del rumore che, se troppo elevato in rapporto al segnale, impedisce comunque il funzionamento delle apparecchiature (TV, ricevi-tore sat e DTT) collegate alla presa. Inoltre, è importante valutare il livello di uscita di un amplificatore: in base a ciò si può decidere quale modello è più adeguato per ogni si-tuazione.In particolare se si è in presenza di un segnale basso, potrà risultare efficace anche l’utilizzo di un amplificatore con un buon guadagno ed un livello di uscita non elevatissimo. Invece, dovendo posizionare l’am-plificatore in un punto dove il segnale è ancora abbastanza buono, è più indicata la scelta di un articolo con livello di uscita più elevato.I modelli equalizzati offrono un più alto guadagno alle frequenze dove le perdite sono maggiori e viceversa.

Gli amplificatori sono telealimentati, realizzati in meccanica in pressofu-sione d’alluminio e presentano diverse soluzioni per l’amplificazione del segnale Sat o Sat&TV. 80251: amplificatore di linea Sat, con guadagno lineare di 24 dB e li-vello di uscita 110 dBµV. Questo prodotto è particolarmente indicato per l’amplificazione di segnali ancora consistenti. Il posizionamento ideale di questo accessorio è a monte dell’impianto di distribuzione. 80251R: amplificatore di linea Sat regolabile, con guadagno 12÷21 dB e livello di uscita 112 dBµV. La regolazione del guadagno è 0÷15dB. Data la regolazione e l’alto livello di uscita, questo amplificatore offre diverse soluzioni d’utilizzo. 80251E: amplificatore di linea Sat equalizzato, con guadagno 12÷20 dB e livello di uscita 100 dBµV. È buona norma inserire questo amplificatore in un punto della linea dove il segnale sia buono ma non eccessivamen-te elevato. 80252: amplificatore di linea Sat equalizzato, con guadagno 16÷24 dB e livello di uscita 100 dBµV. 80253: amplificatore di linea Sat+TV equalizzato, con guadagno 16÷22 dB e livello di uscita 100 dBµV. Consente l’amplificazione del segnale miscelato e, dato il livello di uscita non molto elevato, è buona norma utilizzare il prodotto in un punto dove vi sia un buon segnale ma non eccessivamente potente.

Caratteristiche Tecniche Amplificatori di linea

Specifiche Tecniche 80251 80251E 80251R 80252 80253

Banda di lavoro SAT SAT SAT SAT SAT + TV

Amplificatore Lineare Equalizzato Equalizzato regolabile Equalizzato Equalizzato

Tipo Amplificatore di lanciotelealimentato

Amplificatore di lineatelealimentato

Amplificatore di lancio/lineatelealimentato

Amplificatore di lineatelealimentato

Amplificatore di lineatelealimentato

Guadagno 24 dB 12÷20 dB 12÷21 dB 16÷24 dB 16÷22 dB

Regolazione guadagno - - 0÷15 dB - -

Figura di rumore 6 dB 5 dB 4 dB 5 dB 5 dB

Livello d’uscita 110 dBμV 100 dBμV 112 dBμV 100 dBμV 100 dBμV

Assorbimento 60 mA 60 mA 65 mA 60 mA 60 mA

Dimensioni L x H x P 110 x 38 x 25 mm 81 x 26 x 16 mm 80 x 34 x 27 mm 81 x 26 x 16 mm 81 x 26 x 16 mm

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Switch DiseqC

• Soluzioni per impianti fissi multisatellite

• Gestiscono l’utilizzo di più ricevitori collegati alla stessa presa Sat

• 80260RS: Switch DiSEqC 1.0 / Tone Burst a 2 ingressi

• Switch DiSEqC 2.0 a 4 ingressi

La serie Omnitech comprende switch con controllo DiSEqC, a 2 e 4 in-gressi su 1 uscita (oltre all’80260 che commuta con tensione 0/12V) e commutazione contemporanea di segnale e tensione. Sono dotati di connettori F e vengono forniti completi di scatola protettiva per esterni e aggancio a palo (escluso il cod. 80260R4). L’applicazione più diffu-sa per questi prodotti è in impianti dualfeed (con flange di montaggio cod. 80119C, 80119DF o 80119DFAL) o multifeed (con flange cod. 80119TRM, 80119QF, 80119QFCA o 80119QFR).

80260R: commuta con un segnale DiSEqC ed è fornito in scatola in plastica con morsetti per il fissaggio a palo (versione da interno Cod. 80260RN). Prodotto di altà qualità. Perdita di passaggio di 1.5 dB.

80260RS: commuta con un segnale DiSEqC e Tone Burst ed è fornito in scatola di plastica con fascetta. Perdita di passaggio di 1.5 dB.80260R4: commuta il segnale di 4 LNB su 1 uscita con controllo DiSE-qC. Il commutatore con caratteristiche simili ma con scatola da esterno con fissaggio a palo è il cod. 80262R4. Perdita di passaggio di 2.5 dB.80260DS: Consente di gestire 2 decoder (TivùSat + PayTV) collegati ad un unico LNB. E’ dotato di adattatore scart e commuta con la tensione 5V sul PIN 8. Perdita di passaggio di 6 dB.80260DSF: Commutazione tramite tele-alimentazione LNB. Perdita di passaggio di 6 dB.

Esempio d’impiegoImpianto singolo con 2 parabole per ricezione di 2 satelliti.

Caratteristiche Tecniche Switch DiSEqC

Specifiche Tecniche 80260R 80260RN 80260RS 80260R4 80262R4 80260DS 80260DSF

TipoSwitch 2x1DiSEqC 2.0uso esterno

Switch 2x1DiSEqC 2.0uso interno

Switch 2x1DiSEqC 1.0/Tone Burst

uso esterno

Switch 4x1DiSEqC 2.0uso interno

Switch 4x1DiSEqC 2.0uso esterno

Switch 2x1Commutatoreuso interno

Switch 2x1Commutatoreuso interno

Frequenze di lavoro 40 - 2150 MHz 40 - 2150 MHz 40 - 2150 MHz 950 - 2150 MHz 900 - 2500 MHz 950 - 2150 MHz 950 - 2150 MHz

Perdita inserzione 1.5 dB 1.5 dB 1.5 dB 2.0 dB 2.5 dB 6.0 dB 6.0 dB

Assorbimento 30 mA 30 mA 30 mA 45 mA 40 mA 40 mA 40 mA

Dimensioni L x H x P 83 x 87 x 53 mm 77 x 81 x 27 mm 66 x 107 x 19 mm 77 x 81 x 27 mm 98 x 70 x 18 mm 98 x 70 x 18 mm 98 x 70 x 18 mm

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Modulatore digitale HD

• Modulazione su un mux DTT in alta definizione

• Configurazione personalizzabile

• Alta qualità segnale di uscita RF

• Eccellenti performance

• Funzione LCN disponibile

Modulatore digitale cod. 87420Il modulatore digitale HD offre immagini e audio di alta qualità perchè converte su un mux digitale terrestre in HD (selezionabile dall’utente su tutta la banda VHF, UHF o B.S) un segnale AV anche in alta definizione.Il livello d’uscita del canale modulato è di 94 dBμV regolabile: ciò con-sente la distribuzione alle prese, con miscelazione all’impianto esistente anche dopo l’amplificatore. Con questo sistema, l’utente può ricevere su tutti i TV del proprio appartamento, le immagini provenienti da una telecamera di videosorveglianza, un servizio Pay TV Satellite oppure un film riprodotto da un lettore Blu Ray, tutto in qualità HD.Per il collegamento della sorgente esterna, sul pannello frontale del mo-dulatore sono presenti sia la presa HDMI che i connettori RCA. La proce-dura di programmazione è semplice ed intuitiva: il display alfanumerico visualizza le varie operazioni che l’utente gestisce tramite gli appositi pulsanti. In alternativa è possibile programmare tutti i parametri grazie al SW offerto a corredo e collegando il modulatore con cavo USB. Utiliz-zando questo supporto, l’installatore può creare delle configurazioni per programmare più modulatori in modo rapido ed automatico. Il mux d’u-scita può essere configurato con il nome e la posizione LCN desiderati.

Modulatore digitale cod. 87425Il modulatore digitale HD converte su un mux DTT (selezionabile dall’u-tente su tutta la banda VHF, UHF o B.S) in alta definizione il segnale A/V presente all’ingresso HDMI (compatibile HDCP), collegato ad una sorgente esterna. ll livello d’uscita del canale modulato è di 90 dBμV regolabile da software e consente la distribuzione del segnale su nu-merose prese con miscelazione all’impianto esistente anche dopo l’am-plificatore. Utilizzando un modulatore, l’utente può ricevere su tutti i TV del proprio appartamento, le immagini provenienti da una telecamera di videosorveglianza, un servizio Pay TV Satellite oppure un film riprodotto da un lettore Blu Ray, tutto in qualità HD. Il collegamento della sorgente esterna al modulatore avviene esclusivamente tramite la presa HDMI. La procedura di programmazione è semplice ed intuitiva grazie al display alfanumerico che visualizza le varie operazioni che l’utente gestisce tra-mite gli appositi pulsanti. Il mux d’uscita può essere configurato con il nome e la posizione LCN desiderati in modo da renderlo immediatamen-te identificabile in fase di sintonizzazione sul decoder o sul TV. Il prodotto è dotato di selettore on/off per l’inserimento di un filtro LTE.

Il modulatore digitale HD è un accessorio che consente la modulazione, su un mux DTT in alta definizione, del segnale A/V presente all’ingresso HDMI, collegato ad una sorgente esterna. Sono disponibili due versioni di prodotto, rispettivamente cod. 87420 e cod. 87425, che differiscono per alcune caratteristiche tecniche. Vediamo di seguito una descrizione più dettagliata dei due articoli:

Caratteristiche Tecniche Modulatori HDMI

Specifiche Tecniche 87420 87425

Tipo Modulatore HDMI Modulatore HDMI

Frequenze di lavoro BIII, UHF BIII, UHF

Connettori IN HDMI, RCA HDMI

Programmazione Display - Software Display

Alimentazione 12 Vdc 12 Vdc

Livello d’uscita 94 dBμv 90 dBμV

LCN Si Si

Dimensioni L x H x P 205 x 108 x 41 mm 164 x 104 x 41 mm

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Plug IN è una gamma completa di prese Sat e TV con tappi copripresa compatibili con tutte le principali serie civili in commercio. I frutti sono realizzati in meccanica in pressofusione con esclusivo morsetto di colle-gamento. Sulle prese singole, il cavo è fissato da un ponticello a doppia faccia con chiusura per cavi Ø 6.8 e 5 mm. La dimensione della presa e la posizione dei morsetti sono stati studiati per consentire un agevole fissaggio del cavo all’interno della cassetta di derivazione. La gamma è composta da prese singole e demiscelate, tutte in frutto singolo. Le prese singole sono adatte a segnali Sat e TV e sono dotate di connettore d’uscita F femmina, IEC maschio o IEC Femmina. La gamma comprende prese terminali isolate o con passaggio di cc, con uscita a partitore o passanti con diversi valori di attenuazione. Le prese demiscelate sono nella versione terminale o passante, con 6 diversi valori di attenuazione.

Il transito della corrente sul montante consente di utilizzare le prese passanti anche per installazioni con più punti presa Sat, utilizzabili alter-nativamente (spostando, di volta in volta, il ricevitore sulla presa oppor-tuna). Inoltre, volendo derivare dalla prima presa demiscelata passante solo il segnale TV, è possibile proseguire la colonna inserendo prese TV passanti (esempio cod. 81X06P10). In questi casi è necessario termi-nare la colonna con una resistenza di chiusura (cod. 80312 o 81912C) sull’ultima presa. La resistenza isolata cod. 83912C è indicata nel caso vi sia passaggio di corrente sulla colonna montante. Per soluzioni eco-nomiche, sono previsti adattatori che, in abbinamento al tappo copripre-sa, offrono un terminale diretto. L’adattatore cod. 81X00 è per prese F Femmina e cod. 81X0M è per prese IEC Maschio. La presa IEC Femmina è formata da un adattatore cod. 81X00 in abbinamento al cod. 81X0F.

codice descrizione utilizzo

81X0181X01M81X01F

Presa Diretta TV/SAT isolata

• Utilizzabile in impianti per distribuzioni TV, in abbinamento a derivatori. • Non utilizzabile come terminale di una cascata dopo una serie di prese derivate.

81X0281X02M81X02F

Presa Diretta TV/SAT con passaggio cc

• Ideale per impianti TV con alimentatore a valle. • Versione con uscita F ideale per abbinamento a Multiswitch (serie “Compact” o serie “Matrix”) o a LNB multiuscita. • Non utilizzabile come terminale dopo una serie di prese derivate.

81X0381X03M

Presa TV “a partitore”• Per impianti TV con 2 prese in serie. • Sul montante inserire una presa diretta. • Il funzionamento è lo stesso di 2 prese collegate ad un partitore a 2 vie.

81X06P0681X06P1081X06P1481X06P1881X06P22

Presa passante TV con passaggio CC su

montante

• Utilizzabile in impianti con distribuzione TV anche abbinata a partitori o derivatori. • Sul montante dell’ultima presa, inserire la resistenza di chiusura cod. 81912 o 81912C (o alimentatore per telealimentazione dell’amplificatore). • Evitare tassativamente di inserire una presa diretta come terminale della colonna.

81XDTPresa demiscelata

terminale

• Per impianti con distribuzione miscelata, abbinata a multiswitch o a centrali IF/IF con derivatori serie “Micro” o “Omnitech”. • Non è utilizzabile come terminale dopo una serie di prese passanti.

81XDP0581XDP0781XDP1081XDP1481XDP1881XDP22

Presa demiscelata passante

• Per impianti con centrali IF/IF e distribuzioni in cascata. • Può essere abbinata a multiswitch 5 cavi (con mix TV) per l’abilitazione di più punti presa Sat, da utilizzare alternativamente. • E’ possibile anche l’utilizzo di una presa demiscelata passante seguita da altre solo TV, sempre passanti. • Si può ottenere anche una presa demiscelata seguita in cascata da diverse prese solo TV. • Prevedere come terminale della colonna l’inserimento di una presa passante con resisten-za di chiusura isolata cod. 81912C.

81XDDPresa doppia uscita

terminale

• Utilizzabile in impianti con distribuzioni Sat e TV separate. • Comporta un risparmio economico in quanto i cavi Sat e TV sono collegati ad un’unica presa con doppio connettore.

Prese, adattatori e tappi

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Prese, adattatori e tappi

TV 1 Foro TV 2 Fori Tel/Dati Serie corrispondente

81XT1TM 81XT2TM 81XT4TM Compatibile Ticino Magic ®

81XT1TI 81XT2TI 81XT4TI Compatibile Ticino Living International ®

81XT1TH 81XT2TH 81XT4TH Compatibile Ticino Light ®

81XT1LT 81XT2LT 81XT4LT Compatibile Ticino Light Tech ®

81XT1TX 81XT2TX 81XT4TX Compatibile Ticino Matix ®

81XT1TT 81XT2TT 81XT4TT Compatibile Ticino Magic TT ®

81XT1TA 81XT2TA 81XT4TA Compatibile Ticino Axolute bianca ®

81XT1TAC 81XT2TAC 81XT4TAC Compatibile Ticino Axolute chiara ®

81XT1TAS 81XT2TAS 81XT4TAS CompatibileTicino Axolute scura ®

81XT1TL 81XT2TL 81XT4TL Compatibile Ticino Living Classic ®

81XT1LU 81XT2LU 81XT4LU Compatibile Ticino Luna ®

81XT1VB 81XT2VB 81XT4VB Compatibile Vimar Idea ® Bianca

81XT1VN 81XT2VN 81XT4VN Compatibile Vimar Idea ® Nera

81XT1V8 81XT2V8 81XT4V8 Compatibile Vimar 8000 ®

81XT1VP 81XT2VP 81XT4VP Compatibile Vimar Plana ®

81XT1VPS 81XT2VPS 81XT4VPS Compatibile Vimar Plana Silver ®

81XT1VE 81XT2VE 81XT4VE Compatibile Vimar Eikon scura ®

81XT1VEC 81XT2VEC 81XT4VEC Compatibile Vimar Eikon chiara ®

81XT1VEN 81XT2VEN 81XT4VEN Compatibile Vimar Eikon Next ®

81XT1VAR 81XT2VAR 81XT4VAR Compatibile Vimar Arkè ®

81XT1VAC 81XT2VAC 81XT4VAC Compatibile Vimar Arkè Chiara ®

81XT1AB 81XT2AB 81XT4AB Compatibile AVE Syst 45 ® Blanc

81XT1AN 81XT2AN 81XT4AN Compatibile AVE Syst 45 ® Noir

81XT1AQ 81XT2AQ 81XT4AQ Compatibile AVE Syst 45 ® Banquise

81XT1AR 81XT2AR 81XT4AR Compatibile AVE Syst 45 ® Ral

81XT1AD 81XT2AD 81XT4AD Compatibile AVE Syst 44 Domus ®

81XT1AL 81XT2AL 81XT4AL Compatibile AVE Syst 44 Life ®

81XT1LC 81XT2LC 81XT4LC Compatibile Legrand Cross Bianco ®

81XT1LVB 81XT2LVB 81XT4LVB Compatibile Legrand Vela Bianco ®

81XT1LVG 81XT2LVG 81XT4LVG Compatibile Legrand Vela Grigio ®

81XT1GP 81XT2GP 81XT4GP Compatibile Gewiss Playbus ®

81XT1GW 81XT2GW 81XT4GW Compatibile Gewiss System White ®

81XT1GB 81XT2GB 81XT4GB Compatibile Gewiss System Black ®

81XT1GCB 81XT2GCB 81XT4GCB Compatibile Gewiss Corus Bianco ®

81XT1GCN 81XT2GCN 81XT4GCN Compatibile Gewiss Corus Nero ®

81XT1GCT 81XT2GCT 81XT4GCT Compatibile Gewiss Corus Titanio ®

81XT1ABC 81XT2ABC 81XT4ABC Compatibile ABB Chiara ®

81XT1ABE 81XT2ABE 81XT4ABE Compatibile ABB Elos ®

81XT1ABM 81XT2ABM 81XT4ABM Compatibile ABB Milos Bianca ®

81XT1AMN 81XT2AMN 81XT4AMN Compatibile ABB Milos Nera ®

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Impianto multiutenza monosatellite con mix TV e distribuzione “a stella“ tramite multiswitch dCSS

V H V H

Nota:Ciascuna presa SAT può essere confi-gurata come LEGACY / SCR / dCSS in base al tipo di decoder che verrà col-legato. Per collegare più decoder in modalità SCR o dCSS bisogna utilizzare appositi partitori.

Esempi di impianto

Materiale:29OPT 18085A 180188KL 180394DH 481X02F 1680314 580315M 1080294JPS 1

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Esempi di impiantoImpianto multiutenza monosatellite con mix TV e distribuzione “a stella“ tramite multiswitch dCSS

V H V H

Materiale:45BSL 16B3 182259L 18085A 180188KL 180267E 880394K 280314C 581XT1TI 4081X01M 3281X02F 880314 1381879 8

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Plug IN comprende anche prese Telefoniche/Dati con connettore RJ45 categoria 5E. Il denominatore comune tra questi nuovi prodotti e le clas-siche prese TV/Sat è la compatibilità con i sistemi modulari delle più importanti aziende presenti sul mercato. La presa Telefonica/Dati è di tipo “Toolless”. Ciò significa che il collegamento dei fili alla presa, qua-lunque sia la configurazione scelta, si esegue con un semplice gesto, senza bisogno di nessun attrezzo dedicato. Le applicazioni di questa presa sono molteplici: dalle linee telefoniche semplici a quelle più com-plesse, fino ad arrivare al cablaggio di linee dati e distribuzioni tipo LAN. Naturalmente è necessario selezionare il giusto cavo da utilizzare per l’applicazione scelta. In base al tipo di collegamento che si desidera realizzare, è necessario controllare i colori corrispondenti ai vari contatti ed eseguire la combinazione desiderata.Analizzando le caratteristiche richieste per la cablatura di un’abitazione moderna, è evidente che non si può fare a meno di considerare la ne-

cessità di predisporre diversi punti per il collegamento in rete di un certo numero di PC. Tale soluzione ha lo scopo di creare una rete telematica domestica al fine di usufruire di importanti servizi che vanno dal colle-gamento ad Internet, alla posta elettronica ecc. Parallelamente anche le linee telefoniche sono sempre più presenti per varie applicazioni. Sono disponibili 2 modelli di frutti-presa, standard o toolless, che si differen-ziano solo per il colore.Presa tipo Toolles: il frutto cod. 81XRJB è bianco mentre il cod. 81XRJN è nero. Presa tipo Standard: il frutto cod. 81XRJ1B è bianco mentre il cod. 81XRJ1N è nero.

La presa RJ45 categoria 5E completa è formata dal frutto (cod. 81XRJB o 81XRJN o 81XRJ1B o 81XRJ1N) più il tappo compatibile con la serie desiderata.

Prodotti per reti LAN Ethernet

La trasmissione di dati/informazioni a livello fisico in una rete locale LAN Ethernet avviene mediante appositi cavi suddivisi in categorie in base alla tipologia, alla capacità di trasportare segnali e alla velocità di trasmissione raggiungibile. Sul catalogo Emme Esse sono disponibili cavi CAT5e, in grado di sfruttare lo standard Gigabit Ethernet (1000Base T) operante a 1000Mbps; tali cavi sono di tipo UTP (Unshielded Twisted Pair) ovvero composti da fili intrecciati a coppie, a loro volta intreccia-te tra loro. Questo tipo di cavo, non avendo calze per la schermatura, risulta molto flessibile; si consiglia però di non posarlo accanto ai cavielettrici per evitare interferenze in fase di trasmissione dati. La massima

lunghezza possibile per cavi CAT5e è di 100 metri. Le estremità dei cavi ethernet sono terminate con un connettore di tipo RJ45, specifici per cavi a coppie di conduttori incrociati. La gamma Emme Esse di cavi CAT5e include cavetti preintestati di differenti lunghezze (Cod. 80339: 100 cm, Cod. 80340: 300 cm, Cod. 80341: 500 cm) nonché la versione da terminare (Cod. 80345), con schema di cablaggio EIA/TIA-568B, tra-mite spina Plug RJ45 (Cod. 80338). Tali prodotti possono essere utilizza-ti in abbinamento alle prese “Plug IN” RJ45 e ai relativi tappi copriforo.

Il termine “powerline” si riferisce ad una tecnologia che consente di trasmettere dati ed informazioni sfruttando la rete elettrica come mezzo di trasmissione. Attraverso l’utilizzo di differenti frequenze, è possibile ottenere una trasmissione di segnali senza generazione di interferenze. Su questa tecnologia si basa appunto il kit di adattatori powerline ether-net (Cod. 80351) che, sfruttando l’impianto elettrico di casa, consente la creazione di una rete ad alta velocità per la navigazione web, video streaming, giochi online, ecc. Il funzionamento del kit è molto facile ed in pochi passi è possibile creare una rete stabile e veloce con transfer rate di 600 Mbps. E’ innanzitutto necessario connettere un adattatore powerline ad una presa di corrente e, mediante il cavo ethernet (incluso nella confezione), collegarlo al router/modem; basta poi inserire l’altroadattatore in un’altra presa di corrente per trasformarla in una presa di

rete a cui è possibile connettere qualsiasi dispositivo come ad esempio PC, lettore Blu-ray, smart TV e console di gioco. Si consiglia l’utilizzo di questo prodotto qualora si desideri creare una rete LAN in zone remote di abitazioni o uffici, dove non sia possibile far passare i cavi di rete o nel caso in cui non si possa sfruttare la rete WIFI (ad esempio laddove il segnale sia di scarsa qualità per la presenza di pareti spesse). Questa tecnologia talvolta offre migliori risultati rispetto al Wifi poichè evita pos-sibili interferenze/disturbi come potrebbe succedere ad esempio in un condominio dove tutte le utenze sono dotate della propria rete locale. Si raccomanda, per un corretto funzionamento,l’installazione del prodotto in un impianto a norma, con le prese elettriche appartenenti al mede-simo impianto.

Powerline

Cavi CAT5e

• Creazione di una rete locale LAN Ethernet per connettere più dispositivi fra loro.

• Possibilità di sfruttare la rete ad esempio per servizi di Video on Demand, resi disponibili da operatori TV.

• Disponibilità di cavi, accessori CAT5e e prese.

Prese telefoniche e dati RJ45

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Creazione di ponti freddi/caldi per telefonia mobile

Spesso capitano situazioni in cui all’interno di edifici, abitazioni, par-cheggi, ecc. la copertura di servizi di telefonia mobile non sia garantita. Ciò può verificarsi ad esempio poiché vi sono pareti spesse che impedi-scono al segnale di penetrare all’interno oppure proprio perché l’edificio già si trova in una zona dove il segnale è scarso. In questi casi è possi-bile ricorrere a soluzioni per estendere il segnale di telefonia mobile in modo attivo o passivo.

ESTENSIONE PASSIVA - PONTE FREDDOL’estensione passiva del segnale di telefonia mobile viene preferita nel caso in cui il segnale presente all’esterno dell’abitazione sia presente con un livello discreto. Il ponte freddo è quindi indicato nel caso in cui il segnale sia schermato nell’edificio, non riuscendo a penetrarvi. Il ponte si realizza puntando un’idonea antenna esterna direttiva (tipi-camente log periodic) verso la cella dell’operatore che si ha difficoltà a ricevere.Tale antenna va poi collegata mediante cavo coassiale ad un’antenna patch/stilo all’interno dell’abitazione. Dal momento che il ponte è passivo si raccomanda di scegliere cavi di lunghezza ridotta in modo da limitare l’attenuazione introdotta nel sistema.

ESTENSIONE ATTIVA - PONTE CALDOIl kit 805KIT è un efficiente micro-ripetitore/estensore di campo dual band monocavo operativo in banda GSM 900 MHz e 3G – UMTS 2100 MHz, adibito quindi alla realizzazione di un cosiddetto “ponte caldo”.

Consente di estendere il segnale GSM fonia e dati GPRS/EDGE e UM-TS-3G dall’esterno (tetto) dove deve essere presente con un buon livello, verso l’interno dell’edificio dove è scarso o assente, con copertura fino a 800-1000 mq. Trova applicazione tipicamente in abitazioni, uffici, hotel, capannoni industriali, gallerie, parcheggi sotterranei, negozi o ristoranti.L’articolo è mono-operatore ed utilizza un’antenna esterna direzionale a pannello ad elevato guadagno (14dBi) con lobo di radiazione di 60-70° orientata su cella operatore o più operatori entro l’angolo del lobo di radiazione. L’antenna necessita di puntamento per il corretto funziona-mento del sistema.

Il kit 805KIT è composto da:• 1 amplificatore dual band 65dB• 1 alimentatore da rete 230Vac• 1 antenna esterna direttiva lobo 60-70° ad alto guadagno• 1 antenna interna a pannello a muro• 2 cavi coassiali 10 mt con connettori assemblati (cavi con Ø 5mm, colore bianco, con connettori assemblati TNC maschio Ø15mm per faci-litare l’inserimento in tubature)

L’installazione del kit è piuttosto semplice ma è importante che sia ef-fettuata da personale qualificato, seguendo le istruzioni riportate nel kit.L’antenna esterna va direzionata in ottica con la cella dell’operatore ri-cercando la migliore posizione. Per fare ciò è possibile ad esempio av-valersi dell’applicazione Open Signal sia per Apple sia per Android per la localizzazione delle celle operatori oppure rivolgersi all’ufficio comunale di competenza. Le antenne esterne direttive sono comunemente utiliz-zate nelle versioni mono operatore, ma qualora le celle degli operatori rientrino nel lobo di radiazione dell’antenna direttiva, l’operatività sarà multi operatore.

• Estensione passiva senza amplificazione - ponte freddo • Estensione attiva con microripetitore - ponte caldo

• Soluzioni indicate in caso di problematiche di ricezione di segnali di telefonia mobile.

Caratteristiche Tecniche

Specifiche Tecniche 805KIT

Downlink GSM: 935-960 MHzUMTS: 2110-2170 MHz

Uplink GSM: 890 – 915 MHzUMTS: 1920 – 1980 MHz

Guadagno 65 dB

Linearità di banda 3 dB tip. ±1 dB

Livello di ingresso -55 dBm max

Intermodulazione Migliore di – 36 dBm

Spurie di canale -55 dBm span 2MHz bw 30kHz

Armoniche Migliore di -36 dBm fino a 20 GHz

Livello d’uscita +10dBm ±2dB max.

Separazione tra canali -55 dB tip., test 45 MHz – 190 MHz

Classe di funzionamento Classe A lineare

Linearità di guadagno ±2dB con 50 dB di variazione

Impedenza Ingresso/uscita 50 Ohm

Connettori TNC femmina

Alimentazione +9 VDC 0.9 A

Condizioni ambientali -10°C + 50°C (limite -15° + 55°C)

Umidità relativa 85% non condensata

Installazione All’interno (amplificatore e alimentatore)

Ingombri L 155 – P 195 – H 55 mm ( amplificatore)

Standard applicati"ETSI EN 300 609-4 (v 9.2.1,2010-10) ETSI EN 301 908-1 (v 4.2.1, 2010-03)

EN 60950-1 Ed.2"

CONFORMITA’ DIR. EU 1999/5/CE – OMOLOGAZIONE CE 1987

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Estensori HDMI

Grazie alla diffusione dell’alta definizione può spesso nascere la neces-sità di distribuire i contenuti HD di una sorgente (decoder televisivo SAT o DTT, Lettori DVD, Lettori Blu-ray, telecamere, sistemi Hi-Fi, ecc) verso uno schermo remoto come ad esempio un televisore.Ad esempio, a livello domestico, potrebbe sorgere la necessità di esten-dere il segnale HD in uscita da un decoder (situato ad esempio in sa-lotto) verso una televisione secondaria, collocata ad esempio in camera da letto.Questa operazione però non sempre è possibile: ad esempio a volte la distanza da raggiungere è troppo elevata e la connessione tra sorgente e schermo remoto non può essere effettuata tramite cavo HDMI; inoltre, anche qualora la distanza non sia eccessiva, possono comunque sor-gere problemi durante il tiraggio dei cavi HDMI legati all’ingombro del connettore.Che fare in queste situazioni? Semplice, basta utilizzare gli estenso-ri HDMI, che sfruttando differenti tecnologie di distribuzione, rendono disponibile il segnale HD in una seconda posizione remota.Tutti gli estensori HDMI Emme Esse riconoscono il protocollo HDCP, ga-rantendo quindi la visualizzazione dei contenuti pay.

Vediamo più in dettaglio le caratteristiche dei dispositivi.

Trasmettitore HDMI > Cat5e/Cat6 (Cod. 80354) La confezione include un trasmettitore ed un ricevitore che consentono di trasmettere un segnale audio video HDMI in tempo reale ad un display remoto. Tale prodotto può essere ampiamente utilizzato anche in sistemi informatici, di sorveglianza e per qualsiasi altra applicazione che preve-da la distribuzione di segnali audio video in alta qualità. Le unità 80354 funzionano con cavo Cat5e e con cavo Cat6 su una distanza massima di 50 m e con una linea diretta di collegamento tra sorgente e schermo remoto. L’installazione è davvero semplice ed immediata. Basta infatti collega-re la sorgente alla presa HDMI IN del dispositivo trasmettitore tramite l’apposito cavo in dotazione, adatto anche alla trasmissione del segnale 3D; tramite l’osservazione dei led indicatori si può valutare se il colle-gamento tra la sorgente ed il trasmettitore del kit 80354 è avvenuto correttamente. Mediante un cavo Cat5e/Cat6 è poi possibile collegare trasmettitore e ricevitore in modo da estendere il segnale ad alta de-finizione verso una postazione remota. Il trasmettitore è dotato di uno switch per selezionare il segnale 2D o 3D. Il ricevitore del kit 80354 riconverte poi il segnale da Cat5e/Cat6 in HDMI, pronto per il collega-mento con il display remoto.

Per impianti dove è prevista la distribuzione di un segnale TV, è consi-gliabile l’utilizzo di un trasmettitore di telecomando (cod. 87164 oppure 87163) per comandare da remoto il decoder.

Le dimensioni contenute (LxHxP: 79 x 64 x 26 mm, Peso: 200 g ) ne consentono la posa anche in ambiente domestico .

Riassumendo, le caratteristiche principali del prodotto sono:• Conversione di un segnale AV HD proveniente da un cavo HDMI su cavo Cat5e o Cat6 per inviarlo su uno schermo remoto• La confezione include due unità: trasmettitore (tx), ricevitore (rx), cavi HDMI, alimentatori• Alta qualità del segnale ricevuto sul TV remoto• Adatto a sistemi televisivi, informatici e per la videosorveglianza• Installazione semplice ed immediata• La massima distanza ammessa tra unità tx e rx è di 50 m.

• Compatibile con codice HDCP• E’ opportuno prevedere un apparecchio per la gestione del teleco-mando nel caso si utilizzino gli estensori per la distribuzione del segnale proveniente da un decoder o da un lettore DVD.

Trasmettitore HDMI > Cat5e/Cat6 multipunto (Cod. 80353) Il kit 80353 include un trasmettitore ed un ricevitore che possono tra-smettere segnali HDMI e IR tramite protocollo TCP/IP attraverso una sin-gola rete cablata Cat5e verso una postazione remota; il kit è espandibile con più ricevitori 80353R. Supporta la trasmissione di segnali HDMI/DVI fino a 1920*1080@60Hz, coprendo una distanza massima per singola coppia di 170m, con ulteriore estensione di 100 m dopo ogni connes-sione ad uno switch di rete. Il prodotto può essere utilizzato per presentazioni commerciali, in ambi-to multimediale e trasmissioni dati, in ambito militare e di sicurezza per l’invio di sistemi di controllo, in ambito di gestione del traffico, dell’ener-gia o elettricità, in sistemi medici ecc.

Supporta il protocollo TCP/IP; con l’aggiunta di uno switch di rete è possibile estendere la distanza massima di trasmissione ed ottenere la distribuzione video in posizione remota.

La trasmissione è su singola rete, non sono necessari driver aggiuntivi ed è compatibile con tutti i sistemi operativi. Compatibile con codice HDCP.

Trasmettitore HDMI wireless 2.4GHz (Cod. 87178)La confezione include 2 unità: la prima (tx) converte da HDMI a 2.4 GHz mentre la seconda (rx) da 2.4GHz in HDMI, con estensore di telecoman-do. Il trasmettitore wireless digitale consente la trasmissione di segnali audio/video digitali HDMI (480p / 576p / 720p / 1080i/ 1080p) a 2,4 GHz sfruttando la tecnologia a salto di frequenza adattivo per ridurre le in-terferenze tra Bluetooth e Wireless LAN; il ricevitore fornisce un segnale HDMI in upscaling (1080p) alla TV remota. Il trasmettitore è dotato di uscita HDMI passante per consentire il normale collegamento alla TV principale. Questo sistema di trasmissione è stato progettato utilizzan-do una modulazione digitale 16QAM/QPSK/BPSK e codici ID casuali per tutelare la riservatezza.Esistono più di un miliardo di sequenze salto per minimizzare le inter-ferenze e fornire costantemente un’eccellente qualità audio e video fino a 100 metri di distanza in campo aperto. L’estensore integra anche un ripetitore di telecomando IR per consentire di controllare la sorgente audio o video a remoto, utilizzando il telecomando esistente.

Riassumendo, le caratteristiche principali del prodotto 87178 sono:• Incluse nella confezione: due unità tx+rx con estensore di telecoman-do e alimentatori• L’unità trasmittente è dotata di connettori HDMI in/out per non perdere il collegamento dell’apparato AV (es. decoder SAT) con il TV principale• Trasmissione wireless a 2,4 GHz con uscita HDMI fino a 1080p in upscaling• Il sistema adotta una sofisticata tecnologia a salto di frequenza adatti-vo, che garantisce una bassissima esposizione alle interferenze• Installazione semplice ed immediata• La massima distanza ammessa tra unità trasmittente e ricevente è di 100 m in campo aperto• Compatibile con codice HDCP• Adatto per la trasmissione a distanza di segnali provenienti da decoder Sat o DTT, Lettori DVD, telecamere, etc..

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Estensori HDMI Estensore HDMI via Powerline (cod. 87179)L’estensore HDMI via Powerline consente la trasmissione dei contenuti HD ovunque nella casa, sfruttando l’impianto elettrico esistente. Si tratta di un prodotto molto evoluto, in grado di ritrasmettere su un TV remoto i segnali HD provenienti da 2 sorgenti A/V (decoder SAT o DTT, Media Player, Lettori Blu-ray, PC etc..) via Powerline ovvero utilizzando la tec-nologia ad onde convogliate. Nel kit sono inclusi anche l’estensore IR per il ritorno del segnale del telecomando sempre attraverso l’impian-to elettrico ed un telecomando per gestire la selezione della sorgente HDMI, oltre ovviamente agli alimentatori e ai cavetti HDMI.

Il sistema, costituito da un trasmettitore ed un ricevitore, consente la trasmissione dei contenuti audio e video 1080p full HD sfruttando la rete elettrica esistente, senza necessità di tirare cavi aggiuntivi o effettuare modifiche all’impianto.Vediamo ora un po’ più in dettaglio il trasmettitore ed il ricevitore in dotazione nel kit 87179.

• TRASMETTITORE (TX)E’ possibile collegare fino a 2 sorgenti in ingresso alle porte HDMI IN, senza dover utilizzare switch commutatori per cambiare dispositivo in ingresso; è inoltre presente una porta HDMI OUT con loop through per il collegamento del TV locale senza dover ricorrere ad un partitore HDMI (scomodo e costoso).Sul pannello frontale sono presenti vari LED indicatori per segnalare

la sorgente selezionata, l’accensione e la corretta comunicazione tra trasmettitore e ricevitore powerline. E’ infine presente un tasto per la se-lezione delle due sorgenti in ingresso; tale operazione può anche essere effettuata tramite il telecomando in dotazione.

• RICEVITORE (RX)Anche sul ricevitore, come sul trasmettitore, sono presenti vari LED in-dicatori ed il tasto per la selezione della sorgente; è inoltre disponibile l’uscita HDMI per la connessione alla TV remota.

Riassumendo, mediante il kit HDMI via Powerline cod. 87179 è possibile portare il segnale HD ovunque in remoto sfruttando le onde convogliate.Punti di forza:• Ottima qualità di ricezione del segnale HD sul secondo TV in remoto.• L’unità trasmittente è dotata di 2 ingressi HDMI con loop through per il collegamento del TV senza dover ricorrere ad un partitore HDMI (sco-modo e costoso).• Ritorno del segnale IR del telecomando sempre attraverso l’impianto elettrico• In dotazione, il telecomando per gestire la sorgente HDMI.• Compatibile con il protocollo HDCP.• Facile da installare perché non è richiesta la posa di cavi dedicati• A differenza dei sistemi via Wi-Fi è completamente immune da inter-ferenze esterne

Estensore HDMI via powerline: esempio di utilizzo

Estensore HDMI via Cat5e: esempio di utilizzo Estensore HDMI via wireless: esempio di utilizzo

Estensore HDMI via Cat5e - Multipunto: esempio di utilizzo

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Connettori ed Adattatori coassiali

Per la realizzazione di un impianto Sat e/o TV è molto importante dispor-re di una gamma completa di accessori quali connettori ed adattatori coassiali. Questi prodotti devono essere di rapido impiego ed avere buo-ne caratteristiche tecniche e meccaniche.

Connettore Twist on con terminale F maschio: cod. 80317 per cavo Ø 6,8 mm (esempio cod. 80285B), cod. 80317A per cavo Ø 6 mm (esempio cod. 80287), cod. 80319A per cavo Ø 5 mm (esempio cod. 80286S), cod. 80319 e 80318 per cavo Ø 4 mm (esempio cod. 80288). Il montaggio di questo connettore è immediato: si avvita semplicemente sulla guaina esterna del conduttore, con la calza rivoltata per garantire il collega-mento a massa.

Al fine di evitare l’accidentale sfilamento di un connettore dal cavo, è importante selezionare l’articolo giusto, perfettamente adatto al cavo installato. A tal proposito, sono da evitare anche soluzioni approssimati-ve come nastrare un cavo per aumentarne il volume ed adattarlo ad un connettore più largo.

Il connettore F maschio cod. 80320 è in plastica con inserimento a pres-sione. Lo stesso articolo è adatto a cavi con sezione da 3 a 7 mm e, date le piccole dimensioni, si propone come una buona soluzione in caso di connessioni in spazi ristretti.

Per cablature professionali, indichiamo il connettore “a crimpare” con terminale F maschio. Anche in questo caso, è opportuno scegliere il pro-dotto adatto al cavo installato: - cod. 80327 per cavo Ø 6,8 mm (esempio cod. 80285B) - cod. 80327A per cavo Ø 6 mm (esempio cod. 80287) - cod. 80329A per cavo Ø 5 mm (esempio cod. 80286S)

Per il montaggio di questi connettori è indispensabile l’apposita pinza crimpatrice (per connettori da 1,72 a 8,20 mm) cod. 80425.

Per garantire la migliore schermatura, sono disponibili connettori profes-sionali in pressofusione con innesto “a pipa” tipo F rapido (cod. 80325F) o IEC Maschio (cod. 80325). Questi prodotti sono indicati per l’intesta-zione dei cavi di connessione alle utenze. Per adattare diversi tipi di con-nettore, in caso di collegamento di terminali con uscite non compatibili, è possibile ricorrere all’utilizzo di appositi adattatori coassiali. - cod. 80315F è un adattatore Femmina F/Femmina F, ideale per giun-tare il cavo- cod. 80315FD è simile all’80315F ma con in più un dado per il fissag-gio dell’adattatore come presa- cod. 80315C è un adattatore Maschio F/Femmina F 90°- cod. 80315 è un adattatore Maschio F/Maschio F con connettori a vite - cod. 80315M è un adattatore Maschio F/Maschio F con connessione rapida, ideale per il collegamento “tipo centrale multiusci-ta” di multiswitch serie “Compact”- cod. 80317M è un adattatore Femmina F/Maschio F (con connessione rapida)- cod. 80315TV è un adattatore Femmina F / IEC Maschio, ideale per i collegamenti dei ricevitori DTT quando si utilizzano cavi F/F precablati (tipo 80311F) (cod. 80315TVM Femmina F/IEC Femmina).

Altri accessori sono la protezione in gomma cod. 80317P, ideale per i connettori esposti alle intemperie, la resistenza di chiusura 75 ohm con attacco F e il cod. 80314C che è una resistenza di chiusura 75 ohm con attacco F isolata, ideale per multiswitch serie “Matrix” e “Compact”.

• Connettori a vite “Twist on” per cavo Ø 3,5 - 4 - 5 - 6 - 6,7 mm

• Connettori “a crimpare”, per cavo Ø 5 - 6 - 6,7 mm

• Adattatori coassiali per innesti rapidi o giunte-cavo

• 80314: resistenza di chiusura F a 75 ohm (80314C è isolata)

• 80317P: protezione in gomma per connettore F

• /G finale indica imballo in scatola di plastica richiudibile da 100 pezzi

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Cavi coassiali

Caratteristiche Tecniche Cavi Coassiali

Specifiche Tecniche 80284 80285B 80285BS 80286S 80286SK 80286SKA 80286SKE 80287 80288

Applicazione TV DTT/SAT TV DTT/SAT TV DTT/SAT TV DTT/SAT TV DTT/SAT TV DTT/SAT TV DTT/SAT TV DTT/SAT TV DTT/SAT

Conduttore interno rame rosso rame rosso rame rosso rame rosso rame rosso rame rosso acciaio ramato rame rosso rame stagnato

Ø conduttore int. (tol. 0,005mm) 1,13 mm 1,13 mm 1,13 mm 0,80 mm 0,80 mm 0,80 mm 0,813 mm 1,02 mm 0,41 mm

Dielettrico PE/Gas Injected Si Si Si Si Si Si Si Si Si

Ø dielettrico (mm) 4,8 ± 0,1 4,8 ± 0,1 4,8 ± 0,1 3,4 ± 0,1 3,5 ± 0,15 3,5 ± 0,15 3,5 ± 0,15 4,4 ± 0,1 1,9 ± 0,05

1° SCHERMO - Nastro (100%) AL/PET/AL AL/PET/AL AL/PET/AL AL/PET/AL AL/PET/AL AL/PET AL/PET AL/PET/AL AL + PET

2° SCHERMO - Treccia rame stagnato 73%

rame stagnato 40%

rame stagnato 40%

rame stagnato 50%

rame stagnato 40%

alluminio43%

alluminio45%

rame stagnato 46%

rame stagnato 72%

3° SCHERMO - Nastro (100%) - - - - - AL/PET AL/PET - -

Antimigrante Si Si Si - - - - - -

Guaina PVC PVC PVC PVC PVC PVC PVC PVC PVC

Ø Guaina (mm) 6,7 ± 0,15 6,6 ± 0,15 6,6 ± 0,15 5,0 ± 0,15 5,0 ± 0,2 5,0 ± 0,2 5,0 ± 0,15 6,1 ± 0,1 3,6 ± 0,15

Min. raggio curvatura (Ø mm) 30/60 30/60 30/60 50/30 25/50 25/50 25/50 30/60 30/15

Peso 49 g/m 43 g/m 43 g/m 24 g/m 24 g/m 23,2 g/m 25 g/m 32 g/m 15 g/m

Efficienza di schermatura >95 dB >75 dB >75 dB >76 dB >75 dB >90 dB >90 dB >75 dB >85 dB

Resistenza cond. interno <18 Ω/km <18 Ω/km <18 Ω/km <35 Ω/km <37 Ω/km <35,5 Ω/km <159 Ω/km <21,5 Ω/km <320 Ω/km

Resistenza cond. esterno <16 Ω/km <30 Ω/km <30 Ω/km <24 Ω/km <35 Ω/km <35 Ω/km <53,5 Ω/km 22 Ω/km <26 Ω/km

Impedenza nominale 75±3 Ω 75±3 Ω 75±3 Ω 75±3 Ω 75±3 Ω 75±3 Ω 75±3 Ω 75±3 Ω 75±5 Ω

Capacità 52±2 pF/m 52±2 pF/m 52±2 pF/m 53 pF/m 53 pF/m 53 pF/m 52±2 pF/m 52±2 pF/m 52±3 pF/m

Velocità di propagazione 85 % 85% 85 % 83 % 84 % 84 % 85 % 85 % 85 %

Attenuazione 20° - 5MHz* 1,6 dB 1,6 dB 1,6 dB 2 dB 1,9 dB 2 dB 3 dB 1,8 dB 3,7 dB

Attenuazione 20° - 50MHz* 4,4 dB 4,4 dB 4,4 dB 5,9 dB 5,8 dB 5,9 dB 6,1 dB 4,6 dB 11,4 dB

Attenuazione 20° - 230MHz* 8,8 dB 8,8 dB 8,8 dB 12,3 dB 11,9 dB 12 dB 12 dB 9,6 dB 22,4 dB

Attenuazione 20° - 470MHz* 12,6 dB 12,6 dB 12,6 dB 18 dB 17,5 dB 17,6 dB 17,6 dB 14 dB 32,9 dB

Attenuazione 20° - 860MHz* 17,6 dB 17,6 dB 17,6 dB 24,9 dB 24,2 dB 24,2 dB 24,2 dB 19,9 dB 44,8 dB

Attenuazione 20° - 1000MHz* 19,3 dB 19,3 dB 19,3 dB 26,8 dB 25,9 dB 25,9 dB 25,9 dB 21,5 dB 48,8 dB

Attenuazione 20° - 1350MHz* 22,4 dB 22,4 dB 22,4 dB 31 dB 31 dB 30,8 dB 30,8 dB 24,9 dB 58,7 dB

Attenuazione 20° - 1750MHz* 26 dB 26 dB 26 dB 35,1 dB 35,1 dB 35,6 dB 35,6 dB 29 dB 63,5 dB

Attenuazione 20° - 2150MHz* 28,7 dB 28,7 dB 28,7 dB 39,4 dB 39,2 dB 40 dB 40 dB 32,4 dB 70,9 dB

Attenuazione 20° - 2400MHz* 30,5 dB 30,5 dB 30,5 dB 41 dB 41,2 dB 42,5 dB 42,5 dB 34,2 dB 75,8 dB

Nota Classe A+ - - - -Triplo schermo

Classe ATriplo schermo - -

* Attenuazione dB/100m X

La gamma di cavi Emme Esse è composta da numerosi modelli di cavi coassiali con differenti caratteristiche (diametro, materiali realizzativi, attenuazioni) per soddisfare le varie esigenze.

Tutti i cavi sono dotati di dielettrico espanso ovvero sono di tipo Gas Injected, caratteristica importante per garantire le corrette performance elettriche nel tempo.

Per realizzare un impianto a regola d’arte è fondamentale installare un cavo con elevata efficienza di schermatura e livelli di attenuazione mo-derati.

Inoltre è importante prestare attenzione alla posa dei cavi durante l’installazione. Bisogna infatti posare il cavo in tubature dedicate, con adeguati spazi installativi (e non a contatto con cavi elettrici), evitando strozzature o curve troppo strette e di tirare in maniera eccessiva i cavi o effettuare la posa in zone umide.

I nostri cavi sono conformi al nuovo regolamento relativo ai prodotti da costruzione CPR (Construction Product Regulation) ed in particolare alla direttiva Europea UE 305/11.

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Strumenti di misura - Tablet

Caratteristiche Tecniche

Specifiche Tecniche 87316T2 87317T2

Larghezza di banda 45-2200 MHz 5-2200 MHz

DVB-T / DVB-T2 √ √

DVB-S / DVB-S2 (QPSK/8PSK) √ √

DVB-C X √

NIT √ √

Identificazione della cella √ √

Risposta all’impulso √ √

Echi √ √

Modalità checksat √ √

Canali in chiaro HD √ √

DiSEqC 1.2 e SCR √ √

dCSS √ √

Margine del rumore √ √

Margine link √ √

Mappe delle misure X √

Archiviazione su USB X √

Telealimentazione 5/13/18/24 V √ √

Costellazione X √

Interfaccie USB √ √

Agg. software gratuito √ √

Dimensioni L x H x P 250 x 170 x 50 mm

Peso 1.35 Kg

PRATICO E ROBUSTOUn misuratore robusto, semplice da utilizzare, compatto e maneggevole (solo 1.25 Kg, batterie incluse).Tutte le funzioni sono gestibili dallo schermo 7” touch screen ad alta luminosità. La batteria al lithio garantisce un’autonomia di circa tre ore e si ricarica in due.

2 VERSIONILo strumento Tablet è proposto in due versioni:“PRO” - rapido ed efficiente, è un misuratore completo, in grado di effet-tuare rilevazioni precise sui segnali TV/SAT/CAVO, di analizzare i segnali interferenti, di effettuare i test alla presa e di salvare tutte le misure su chiavetta USB.“LIGHT” - indicato soprattutto per la fase di puntamento dell’antenna. Nel menu sono presenti funzioni quali il checksat, l’eco nell’intervallo di guardia, lo spettro e le analisi di singola frequenza.

RILEVAZIONE IMMEDIATA DELLE MISUREL’analisi dello spettro e tutte le misure sono immediate. Le rilevazioni sono visualizzate sia in forma numerica che grafica con differenze cro-matiche che classificano la qualità del segnale.

AGGIORNAMENTO VIA USBSul pannello superiore sono presenti due interfacce USB per l’aggiorna-mento del firmware e per il trasferimento dei dati relativi alle misure ad un PC (anche in formato Excel©). Solo il modello PRO (cod. 87317T2).

MISURE COMPLETE SEGNALI SAT E TV SD/HDEsegue misure complete per segnali SD e HD: Livello/potenza, C/N, bBER, aBER, UNC, MER, PER, Link Margin e Costellazione per tutte le modulazioni. È compatibile con tutti gli impianti sat fissi, motorizzati con DiSEqC 1.2 e Unicable SCR e DCSS. rif. PRO (cod. 87317T2).

• Schermo 7” 100% Touch Screen

• Misure complete SAT/TV/TV via Cavo

• Rilevazione dei segnali interferenti

• Batteria al lithio per una lunga autonomia

• Visualizza immagini SD e HD

• Aggiornabile via USB

• Possibilità di memorizzare tutte le misure su chiavetta (solo 87317T2)

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Strumenti di misura - Exclusive

Caratteristiche Tecniche

Specifiche Tecniche 87318T2 87319T2

Larghezza di banda 45-2200 MHz 5-2200 MHz

DVB-T / DVB-T2 √ √

DVB-S / DVB-S2 (QPSK/8PSK) √ √

DVB-C X √

Modalità Autoset √ √

Analisi veloce dello spettro √ √

Analisi spettro: Expert X √

NIT √ √

Identificazione della cella √ √

Allineamento parabola tramite bussola

√ √

Risposta all’impulso √ √

Echi e pre-echi √ √

Misura LTE √ √

Modalità checksat √ √

Canali in chiaro HD √ √

Canali criptati in HD X √

DiSEqC 1.2 e SCR √ √

Margine del rumore √ √

Margine link √ √

Mappe delle misure √ √

Misura MER su portante DVB-T X √

Interfaccia HDMI X √

Misure Wi-Fi / Fibra Ottica X Opzionale

Archiviazione su USB √ √

Telealimentazione 5/13/18/24 V √ √

Costellazione √ √

Interfaccie USB √ √

Agg. software gratuito √ √

Dimensioni L x H x P 280 x 150 x 80 mm

Peso 2.9 Kg

I nuovi strumenti di misura Exclusive si presentano con schermo touch screen da 10 pollici HD offrendo un’immagine eccellente in qualsiasi condizione di luce. Il corpo dello strumento è realizzato in pressofusione. Ciò garantisce la corretta schermatura ed evita interferenze. I connettori e le porte per i collegamenti esterni sono posti sui lati del misuratore per evitare che i cavi collegati intralcino i movimenti dell’installatore. La comoda tracolla permette l’utilizzo dello strumento, il quale pesa solo 2.9 kg, a mani libere. Tutti i menu sono organizzati in modo semplice ed intuitivo: sul lato destro dello schermo sono sempre presenti delle icone per passare rapidamente al menu principale. Con il concetto di finestra condivisa, nella schermata principale si visualizza in modo contempo-raneo lo spettro, le misure e l’immagine HDTV. La velocità di risposta è molto elevata e la batteria dura fino a 4 ore. L’analisi dello spettro avviene in tempo reale.

Esegue misure complete quali misura del livello, C/N, BER, MER, PER, Noise Margin, costellazione per DVBT/H, DVB-T2, DVB-C (solo cod. 87319T2), DVB-S2, DVB-S o DSS.

Permette la visualizzazione in chiaro dei programmi TV in SD e HD; la versione cod. 87319T2, mediante la possibilità di utilizzo di una CAM Interface, può visualizzare anche canali codificati. Quest’ultima versione ha come opzioni anche la possibilità di misurare le reti Wi-fi e le reti in fibra ottica. Mediante le prese USB e mini USB si può ottenere un collegamento con il PC oppure con un disco esterno per il salvatagio dei dati e l’aggiornamento del software. L’uscita HDMI si può usare per il collegamento con un monitor esterno. E’ possibile inserire fino a 50 liste di canali memorizzati con 20 programmi ciascuna. Lo strumento riesce anche a simulare il funzionamento di un filtro LTE mostrando lo spettro ottenuto. E’ possibile anche collegarsi con sorgenti esterne quali tele-camere ecc mediante l’ingresso audio/video. Per rendere il dispositivo più sicuro è possibile inserire un codice PIN per evitare che persone non autorizzate utilizzino lo strumento di misura.

87324: Adattatore per le misure ottiche.87325: Scheda Wi-Fi 2.4 e 5.4 GHz

• Schermo LCD panoramico da 10” completamente “Touch Screen” con velocità di risposta molto elevata

• Modalità spettro Expert per un’analisi più accurata dei segnali: permette di visualizzare elementi di disturbo e di eseguire misure di potenza e C/N.

• Verifica simultanea fino a 8 polarità nei sistemi multiswitch.

• Batteria al litio che garantisce un’autonomia di 4 ore e si ricarica in 1 ora.

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Fibra ottica

IntroduzioneLa fibra ottica rappresenta una tecnologia innovativa in grado di offrire numerose opportunità per la distribuzione centralizzata dei segnali TV e SAT. Essa infatti offre molti vantaggi rispetto ad un impianto tradizionale realizzato con cavo coassiale e consente di risolvere molte problemati-che di installazione. Questa tecnologia offre infatti elevate capacità tra-smissive, una larga banda di trasmissione nonché bassissime perdite. Grazie proprio ai molteplici benefici ottenibili dal suo utilizzo, la fibra ottica ha trovato applicazione in numerosi settori delle telecomunica-zioni, tra cui ad esempio è possibile citare i sistemi di sorveglianza e sicurezza, le reti di trasmissione dati nonché ovviamente gli impianti di distribuzione centralizzata dei segnali satellite e digitale terrestre.

Caratteristiche e vantaggiLa fibra ottica è una guida d’onda cilindrica in grado di convogliare e guidare segnali luminosi al suo interno. È costituita da un nucleo cilin-drico (core) di dimensioni tipiche di 9-50 μm, immerso in un mantello (cladding) avente un diametro di circa 125 μm. Entrambi sono tipica-mente realizzati in silice vetrosa, materiale isolante; si ha pertanto una completa immunità ai disturbi elettromagnetici e un’assenza di proble-mi di cross-talk tra fibre adiacenti. All’esterno del mantello vi è poi una guaina protettiva di materiale polimerico detta rivestimento primario (coating) che ha la funzione di proteggere la fibra da eventuali abrasioni e dagli agenti esterni.

Si possono distinguere diversi tipi di fibre ottiche in base al diametro del nucleo, alle caratteristiche del materiale ed alle proprietà ottiche legate ad esempio all’indice di rifrazione. Esistono ad esempio fibre ottiche multimodali caratterizzate da avere un nucleo con diametro di circa 50 μm, in grado di consentire la propagazione di più modi ottici e fibre otti-che monomodali che con un nucleo dal diametro molto piccolo, circa 9 μm, permettono la propagazione di un solo modo ottico.

Nel campo delle trasmissioni di segnali TV e SAT si tende a preferire una fibra ottica monomodale poiché consente di ottenere una banda trasmissiva molto ampia, in grado ad esempio di garantire la trasmis-sione simultanea su un unico cavo di una banda TV e di quattro bande SAT. La fibra ottica ha inoltre dimensioni e peso notevolmente inferiori rispetto ad un tradizionale cavo in rame, consentendone l’installazione anche in spazi ridotti.

Finestre ottiche E’ importante precisare che la fibra ottica in silice vetrosa, come visibile nella figura seguente, evidenzia un comportamento differente al variare della lunghezza d’onda. Innanzitutto l’utilizzo di raggi infrarossi porta ad ottenere migliori prestazioni rispetto all’uso di luce visibile. Inoltre dal grafico si può proprio notare come esistano delle lunghezze d’onda a cui risulta particolarmente vantaggioso trasmettere, poiché si riescono ad ottenere delle perdite ottiche molto basse.

Si parla quindi di finestre ottiche di trasmissione riferendosi ad intervalli di lunghezze d’onda in cui si hanno dei minimi di attenuazione: - Prima finestra: 850 nm (perdite ottiche di circa 0,7 dB/Km, usata con fibre multimodali) - Seconda finestra: 1310 nm (perdite ottiche di circa 0,5 dB/Km, usata con fibre multimodali e monomodali) - Terza finestra: 1550 nm (perdite ottiche di circa 0,2 dB/Km, usata con fibre monomodali) Le più utilizzate in questo settore sono generalmente la seconda e la terza finestra ottica.

Impianto in fibra ottica Per realizzare un impianto in fibra ottica è importante conoscere i com-ponenti necessari per creare una rete ottica. A tal proposito è fondamen-tale disporre di alcune interfacce che effettuino la trasformazione del segnale elettrico in ottico e viceversa, nonché di alcuni componenti ottici passivi che consentano la distribuzione del segnale. In particolare l’in-terfaccia elettro-ottica E/O è costituita da un componente attivo in grado di convertire un segnale elettrico in un segnale luminoso, ad una cer-ta lunghezza d’onda. Il segnale prodotto sarà poi caratterizzato da una certa potenza ottica, tipicamente espressa in dBm (dBm=10Log(1mW)). Il segnale luminoso ottenuto sarà quindi adatto ad essere trasmesso in fibra ottica. Tramite l’utilizzo di partitori e derivatori opportuni è poi possibile ripartire il segnale TV/SAT verso tutte le utenze, creando una vera e propria rete ottica di distribuzione. Tramite l’interfaccia opto-elet-tronica O/E è infine possibile convertire il segnale luminoso ottenendo nuovamente un segnale elettrico contenente i dati TV/SAT trasportati. Per un corretto funzionamento di tale interfaccia è molto importante ri-spettare le specifiche in termini di potenza ottica minima e massima di funzionamento del dispositivo.

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Edifici Broadband ready - Legge 164

IntroduzioneLa legge 11 novembre 2014 n.164 (in particolare nel com-ma 2 dell’articolo 6-ter) ha introdotto alcuni importanti concet-ti in merito alle norme per l’infrastruttura digitale degli edifici. In particolare tale legge rende obbligatoria, dal 1 luglio 2015, la predi-sposizione di una “infrastruttura fisica multiservizio interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica” in tutti gli edifici nuovi ed in quelli sotto-posti a profonde opere di ristrutturazione. Il mancato rispetto della legge impedisce oltretutto il rilascio del certificato di abitabilità da parte del Comune. L’obiettivo della legge è quello di promuovere lo sviluppo di edifici al passo con i tempi, dotati di adeguati spazi installativi, in cui il proprietario non sia costretto a rinunciare a servizi e/o adeguamenti tecnologici ma, in base al principio di neutralità tecnologica e al diritto di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica, sia libero di scegliere le soluzioni più idonee per le sue necessità.La legge in particolare prevede alcuni punti chiave:- Adeguati spazi installativi - Punti di accesso all’estremità degli edifici (base dell’edificio/sottotetto) interni o esterni all’edificio, accessibili senza condizioni di servitù- Posa della fibra ottica monomodale terminata con connettori ottici SC/APC.- Locali tecnici ben definiti- Etichetta volontaria di “Edificio predisposto alla banda larga”, come elemento di maggior valore dell’immobile.

La Legge 164 indica le Guide CEI 306-2, CEI 64-100/1, CEI 64-100/2, CEI 64-100/3, CEI 306-22 come riferimenti tecnici da tenere in consi-derazione. Sinteticamente gli elementi principali di un impianto predisposto con la fibra ottica, ben descritti nelle guide CEI di riferimento, sono:- Centro Servizi Ottico di Edificio (CSOE), che rappresenta l’interfaccia di collegamento fra il punto di accesso delle reti dei vari operatori e le singole unità immobiliari.- Scatola di Terminazione Ottica di Appartamento (STOA), inserita nel Quadro Distributore di Segnali di Appartamento (QDSA) o comunque nelle vicinanze.- Cablaggio in fibra ottica tra CSOE e vano tecnico nel sottotetto e tra CSOE e singole unità immobiliari.

Nell’immagine mostrata è rappresentato un esempio schematico di edi-ficio predisposto alla banda larga.Come visibile l’edificio è innanzitutto dotato di due punti di accesso: il primo nel sottotetto per i segnali ricevuti via radio tramite le antenne posizionate sul tetto ed il secondo tipicamente alla base dell’edificio per i segnali provenienti dal sottosuolo. In tali spazi vengono posizionati i dispositivi per la distribuzione dei vari servizi.

Tutti i segnali confluiscono poi nelle singole unità immobiliari passando nel CSOE (Centro Stella Ottico di Edificio) che collega i vari servizi alle singole unità abitative, fungendo da interfaccia di collegamento. Tra le sue caratteristiche salienti ricordiamo:- Facile accessibilità e collegamento, mediante pannelli di interconnes-sione ottica- Presenza di bussole ottiche intestate e dotate di identificazione dell’u-nità immobiliare di riferimento.- Struttura preferibilmente modulare

Nel medesimo locale tecnico in cui è presente il CSOE si trovano i Ri-partitori Ottici di Edificio (ROE) installati dall’operatore, che dividono i singoli servizi rendendoli fruibili per tutte le unità immobiliari che ne fanno richiesta. Nella guida CEI 306-22 si consiglia la posa di almeno 4 fibre ottiche monomodali, due delle quali dedicate ai servizi TLC a banda ultra lar-ga e due per quelli televisivi DVB-T/DVB-S provenienti dal sottotetto. In particolare due fibre devono già essere terminate con connettori ottici SC/APC. In ogni caso si suggerisce di effettuare i collegamenti tra CSOE e unità immobiliari con cavi multifibra con almeno 8 fibre ottiche (da tenere per scorta, per manutenzione o per servizi futuri come videosor-veglianza, videocitofono ecc..).

Anche per quanto concerne il collegamento tra CSOE e terminale di te-sta si consiglia di posare almeno 8 fibre (DVB-T/ DVB-S/ SAT da più posizioni orbitali/ internet da satellite/ scorta/ manutenzione/ servizi fu-turi). Si rimanda alle guide CEI per maggiori indicazioni per realizzare un impianto a regola d’arte.

Le fibre in uscita dal CSOE giungono poi nella STOA (Scatola di Termina-zione Ottica di Appartamento).Tra le sue caratteristiche vi sono:- Poter alloggiare almeno 4 bussole ottiche (connettorizzate SC/APC, con numerazione associata a quella riportata sul CSOE in base al servizio)- Soluzione scalabile con possibili ampliamenti futuri- Prevedere la raccolta delle fibre non terminate e delle possibili giun-zioni.Anche in tal caso si rimanda alle guide CEI di riferimento per maggiori indicazioni su come realizzare un impianto a regola d’arte. La predisposizione di una rete passiva in fibra ottica all’interno dell’edi-ficio fa sì, quindi, che per un installatore addetto al cablaggio, sia indi-spensabile conoscere e disporre di tutta una serie di articoli per cablare un “edificio predisposto alla banda larga”. Al riguardo, il catalogo Emme Esse contiene una vasta gamma di pro-dotti utili allo scopo come cavi ottici multifibra, multioperator box, ac-cessori per l’installazione e l’indispensabile giuntatrice per fibra ottica per le procedure di giunzione ed intestazione dei cavi.

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Componenti attivi SAT+DTT - Bidirezionale

• Trasmettitore e ricevitore TV/SAT per fibra ottica per sistemi punto-punto bidirezionale

• Moduli di conversione elettro-ottici / opto-elettronici per reti di distribuzione in fibra ottica dei segnali RF satellitare e digitale terrestre

• Completa compatibilità con gli impianti tradizionali in cavo coassiale

• Connettori ottici FC/PC - Connettori elettrici F

• Completa immunità ai disturbi elettromagnetici

• Elevate prestazioni

80621T e 80621R: Componenti attivi per la trasmissione punto-pun-to su una fibra ottica monomodale da LNB o multiswitch a ricevitore di utente, del segnale RF satellitare e del segnale Digitale Terrestre.La miscelazione Sat-DTT va effettuata esternamente al modulo. Trasmissione di ritorno sulla stessa fibra ottica monomodale da ricevitore di utente a LNB o multiswitch dei comandi 14/18 Volt, 22 KHz, SCR e Di-SEqC per la commutazione delle quattro bande satellitari (HH, VH, HL, VL). Compatibilità completa con gli impianti tradizionali in cavo coassiale.

Caratteristiche tecniche:

• Sorgente ottica : laser DFB (1310-1550 nm).• Fibra ottica: 9/125 singolo modo• Liv. max ammesso di potenza d’ingresso RF: 94 dBμV• Liv. di potenza d’ingresso SAT+DTT per transponder*: 65-68 dBμV• Impedenza: 75 Ohm• Segnali di ritorno: 14/18 V + 22 KHz + DISEqC + Unicable SCR• Connettori ottici: FC/PC• Connettori elettrici: F

(* Valore indicativo considerando segnali SAT + 32 Transponder DTT.)

ATTENZIONE! Prima di effettuare qualsiasi connessione ottica, rimuovere i cappucci di prote-zione sia dal modulo che dalla fibra e pulire le terminazioni ottiche con gli appo-siti kit di pulizia per ottenere migliori prestazioni. Per un corretto funzionamento dell’impianto prestare attenzione ai valori delle potenze di ingresso Sat+DTT riportate nelle specifiche tecniche e verificare passo passo che le potenze otti-che rispettino i requisiti descritti. Si raccomanda di non guardare direttamente il fascio ottico, per non subire danni alla vista.

Esempio di utilizzo:

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Componenti attivi DTT - distribuzione multipunto

• Distribuzione punto-multipunto DTT su singola fibra

• Progettati per applicazioni FTTH

• Utilizzo di laser DFB

• Eccellente linearità ed utilizzo di tecnologia a basso rumore

• Installazione facile e dimensioni compatte

I convertitori ottici per digitale terrestre, 80619T e 80619R, sono rispet-tivamente trasmettitore e ricevitore ottico. Si tratta di un sistema per la distribuzione DTT (47-1000 MHz) multiutenza ovvero punto-multipunto, su singola fibra monomodale, per applicazioni tipicamente FTTH.L’installazione è estremamente facile. Basta collegare al trasmettitore ottico il segnale RF digitale terrestre, prestando attenzione ad entra-re con un segnale in accordo con quanto specificato sul datasheet. Il segnale viene quindi convertito in ottico ad una lunghezza d’onda di 1310 nm ed è pronto per essere ripartito verso più nodi ottici di ricon-versione. Il numero dei nodi ottici massimi gestibili dal sistema dipende dalla struttura dell’impianto e da come viene gestito il power budget  a disposizione. In una distribuzione a stella con partitori si potrebbero anche raggiungere fino a 32 nodi ottici di conversione in cui posizionare un convertitore ottico/elettrico.In corrispondenza di ogni nodo ottico va posizionato un ricevitore 80619R che riconverte il segnale in elettrico. Le sue dimensioni estremamente ridotte lo rendono di facile installazio-ne. Il ricevitore è inoltre dotato di un comodissimo indicatore LED a dop-pio colore che fornisce un’indicazione sul livello di  segnale ( Led spento: livello di segnale ottico troppo basso, led rosso: livello di segnale troppo elevato con rischio saturazione, led verde: segnale ottico compreso nella soglia di corretto funzionamento). Entrambi i convertitori utilizzano un connettore ottico SC/APC.Di seguito vengono riportate sinteticamente le caratteristiche vantag-giose dei due dispositivi.

Trasmettitore 80619T:- Progettato per applicazioni FTTH (Fiber To The Home)- Eccellente linearità- Utilizzo di laser DFB- Livello di uscita ottico: 10 dBm- Elevata perdita di ritorno in fibra singolo modo- Utilizzo di amplificatori GaAs- Tecnologia a basso rumore- Dimensioni compatte- Led Rosso per l’indicazione di alimentazioneRicevitore 80619R:- Progettato per applicazioni FTTH (Fiber To The Home)- Eccellente linearità- Ampio range di livello ottico di ingresso:-10…+3 dBm- Elevata perdita di ritorno in fibra singolo modo- Utilizzo di amplificatori GaAs- Tecnologia a basso rumore- Dimensioni ridotte e facile installazione- Led Rosso per l’indicazione di alimentazione- Indicatore Led a doppio colore per livello di segnale (Led spento: liv. segnale<-10dBm, Led verde: -10dBm<liv. segnale<+3dBm, led rosso: liv. segnale>+3dBm)

Tali prodotti ben si integrano in una logica di infrastruttura multiservizio passiva, obbligatoria per gli edifici di nuova costruzione e per le opere di profonda ristrutturazione.

Specifiche Tecniche 80619T 80619R

Banda di lavoro 47 - 1000 MHz

Livello RF Ingresso 80 ± 5 dBμV -

Livello uscita ottico 10 dBm -

Livello ingresso ottico - -10 ... 3 dBm

Livello RF uscita - ≥ 80 dBμV @ -1dBm

Lunghezza d’onda 1310 nm 1260 - 1600 nm

Connettore ottico SC/APC

Connettore elettrico F Femmina

LED Alimentazione Alimentazione, Indicatore a doppio colore per il livello del segnale

Dimensioni 100 x 98 x 28 mm 75 x 63 x 17 mm

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Componenti passivi

• Utili per la distribuzione del segnale su fibra ottica monomodale 9/125.

• Installazione rapida; elevata qualità realizzativa.

• Completa immunità da disturbi elettromagnetici e possibilità di distribuzione verso più utenze, su grandi distanze di trasmissione.

• Vasta gamma di partitori/derivatori, cavi ottici e accessori per la realizzazione di un impianto completo in fibra ottica.

Per facilitare l’installatore in fase di cablatura dell’impianto di ricezione televisivo, sul catalogo Emme Esse sono disponibili una serie di cavetti preconnettorizzati di varie lunghezze, da 20 cm fino a 100 m. I cavi sono terminati con connettore standard FC/PC, SC/APC o con innovativo con-nettore miniaturizzato Clik, avente un diametro inferiore ai 5 mm, adatto quindi all’installazione in spazi ridotti. Grazie al design plug&play l’in-stallazione della fibra risulta davvero semplice e veloce, pur mantenen-do un elevato livello di affidabilità. I cavetti sono infatti dotati di elevata stabilità meccanica ed ambientale, mantello LSFH (basso sviluppo di fumi e zero alogeni), connettori robusti tipo push-pull con asola per tiro e di fibra monomodale low bend conforme agli standard ITU-T G.657A.Oltre alle soluzioni preintestate, il catalogo Emme Esse è dotato di vari cavi per interno/esterno multifibra. Per interno sono disponibili cavi mul-tifibra a 2 o 12 fibre ottiche singolo modo, ad alta flessibilità, ideali per la terminazione in campo.

Disponibili anche i cavi ottici multifibra da esterno (Cod. 80670F4) non connettorizzati, particolarmente adatti per l’installazione in tubature o pozzetti tipicamente non protetti dall’umidità o addirittura con presenza di acqua. Il cavo è costituito da 4 fibre ottiche loose ed è riempito con gel; è inoltre dotato di protezione dielettrica antiroditore. L’elemento di traino/rinforzo è realizzato con una mescola di filati di vetro. La ter-minazione del cavo 80670F4 può essere fatta sul campo direttamente dall’installatore, tramite idonea strumentazione per la connettorizza-zione/giunzione o richiesta in fase di ordine come lavorazione (Cod. 80670L4 con connettori FC/PC) specificando ovviamente l’esatta lun-ghezza del cavo multifibra che si desidera intestare.

Completano la gamma tutta una serie di patchcord indoor o outdoor e pigtail per realizzare una distribuzione completa in fibra ottica.

Per la distribuzione del segnale è necessario utilizzare appositi partitori o derivatori ottici, che consentono la ripartizione del segnale ottico verso più utenze. In particolare, esistono diversi tipi di partitori e derivatori ot-tici che si differenziano per il numero di uscite, il tipo di connettore e per il rapporto di accoppiamento. A catalogo sono disponibili due tipologie di partitori/derivatori.

La prima è costituita da partitori a 16/32 uscite con 0,6 m di fibra ottica in ingresso/uscita e connettori LC - SC. Questa tipologia è caratterizzata da basse perdite di inserzione ed eccellenti performance meccaniche.

La seconda tipologia invece comprende partitori e derivatori ottici, a fusione singola compatta, dotati di connettore Clik, che lavorano ad una lunghezza d’onda di 1310 nm o 1550 nm. Si distinguono per l’alta stabilità ed affidabilità nonché per una bassa sensibilità alla polarizza-zione.

Si precisa che sulle etichette dei derivatori ottici comunemente si trova indicata la percentuale di luce che viene lasciata passare, anzichè la perdita ottica. Ad esempio, in un derivatore 30/70, collegare il cavo all’u-scita 70% significa collegarlo all’uscita con perdita inferiore fra le due.

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Accessori

• Attenuatori plug per evitare fenomeni di saturazione

• Adattatori femmina-femmina per connettere facilmente più bretelle

• Attrezzi specifici per intestazioni e giunzioni di cavi

• Kit di pulizia per fibra ottica per ottenere massime prestazioni dall’installazione

Completano la gamma numerosi accessori per la distribuzione del se-gnale in fibra. A titolo di esempio si possono citare: attenuatori plug per la riduzione del segnale ottico (Cod.80628L5, 80628L3, 80628L6, ecc..), utili ad esempio per evitare fenomeni di saturazione nei convertitori op-toelettronici; adattatori femmina-femmina (Cod.80629: con connettori clik-clik; Cod. 80627: con connettori FC/PC-FC/PC etc..),indispensabili per unire cavetti preterminati in modo da ottenere lunghezze persona-lizzate; attrezzi specifici per tagliare e spelare le protezioni della fibra ot-tica, operazioni indispensabili in fase di intestazione del cavo sul campo.Tutti i prodotti dotati di connettore sono puliti in fabbrica ed equipag-giati con un cappuccio a prova di polvere per garantire e preservare il plug&play.

Si raccomanda di non lasciare a lungo il cavo senza cappuccio di prote-zione prima dell’installazione e di non toccare la testa della fibra con le dita. Quando si realizza un impianto in fibra ottica è infatti molto impor-tante prestare attenzione alle connessioni e alle terminazioni.

Per ottenere risultati ottimali si raccomanda in ogni caso di pulire con cura i connettori e tutti i componenti che si intendono utilizzare, in modo da evitare che sulla testa della fibra si depositi sporco e polvere che po-trebbero portare a ritorni di luce, riflessioni indesiderate e conseguen-temente perdite di potenza ottica. Per fare ciò utilizzare esclusivamen-

Fibra pulita:

te accessori specifici per fibra ottica (Es. Cod. 80650, 80651, 80652, 80653); non utilizzare assolutamente metodi improvvisati o “fai-da-te” come fazzoletti di carta, alcool etilico, ecc. che potrebbero lasciare resi-dui o addirittura danneggiare il componente, e non soffiare sulla ferrula (estremità del connettore).

RACCOMANDAZIONI: Si ricorda che lunghezze d’onda come 1310 nm o 1550 nm (tipicamente utilizzate per la distribuzione di segnale TV/SAT in fibra) appartengono allo spettro infrarosso, non visibile pertanto ad oc-chio nudo. La radiazione luminosa è però comunque presente! Per non subire danni alla vista, quindi, si raccomanda di evitare l’osservazione diretta del fascio ottico e di adottare le adeguate precauzioni per ridurre il rischio di esposizione, compatibilmente con la classe di pericolosità del laser utilizzato nei componenti attivi.

Fibra con presenza di sporco:

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Strumenti professionali

• Strumenti professionali, affidabili, di semplice utilizzo

• Indispensabili per realizzazione, test e manutenzione di un impianto in fibra ottica

• Possibilità di valutazione del corretto cablaggio in fibra in maniera rapida ed affidabile, mediante semplici misurazioni

• Giuntatrici per fusione di fibre ottiche e per procedura di connettorizzazione in campo

• Kit misuratore di potenza ottica e generatore di luce per eseguire test completi su impianti in fibra ottica

Giuntatrice per fibra ottica:

Durante la posa di una rete in fibra ottica, in alternativa ai giunti di tipo meccanico, è possibile ricorrere ad una giunzione per fusione attraver-so la quale le estremità di due fibre vengono fuse assieme in modo da ottenere cavi ottici di lunghezza desiderata. La medesima tecnica può essere vantaggiosamente impiegata anche per operazioni di con-nettorizzazione del cavo in fibra ottica sul campo. Il giunto così realiz-zato offre un ottimo accoppiamento delle estremità della fibra e ridotte attenuazioni in prossimità della saldatura. Tale procedura di giunzione è resa particolarmente facile dall’utilizzo della giuntatrice tutto-in-uno Cod. 80626 disponibile sul catalogo Emme Esse che integra in un unico dispositivo più funzionalità: spelatura, pulizia, taglio, giunzione e prote-zione giunto con termorestringenti. Il dispositivo è quindi veloce e facile da utilizzare, anche per un installatore alle prime armi, ma al contempo offre performance di alto livello grazie al sofisticato allineamento sul cladding, alla verifica degli angoli di taglio della fibra, alla stima della perdita del giunto e alla prova di trazione. La giuntatrice dispone di pro-grammi personalizzabili di giunzione per fibre monomodali standard e speciali (NZDS, DS) e per fibre multimodali.

Strumenti di misura:

Per poter realizzare un impianto in fibra ottica è importante che un in-stallatore si doti di strumenti che gli consentano di verificare il corretto funzionamento della rete ottica e dei dispositivi installati. Mediante il kit misuratore di potenza ottica (Cod. 87330) e generatore di luce (Cod. 87331) è possibile effettuare vari test per stabilire la corretta posa di una rete in fibra ottica: misurazione potenza ottica nell’impianto, calcolo delle perdite ottiche, test di funzionamento di un tratto di fibra, ecc. L’uti-lizzo del generatore di luce diventa indispensabile laddove il misuratore di potenza non sia associato a nessuna sorgente ottica. L’utilizzo del kit è piuttosto facile. Ad esempio, per valutare che un tratto di fibra non sia danneggiato ba-sta connettere il generatore di luce ad un’estremità del cavo ed il misu-ratore di potenza all’altra estremità; dopo aver impostato la lunghezza d’onda, è possibile valutare se la potenza erogata dal laser del genera-tore di luce (valore disponibile sul manuale d’uso) giunge correttamente all’estremità finale della fibra, considerando ovviamente nel calcolo le perdite in dB/Km del cavo, specificate dal produttore. Maggiori indica-zioni al riguardo sono disponibili sul manuale d’uso degli strumenti. Per ottenere performance ottimali si raccomanda di controllare e pulire ade-guatamente la fibra prima della connessione agli strumenti.

In una logica di edificio “predisposto alla banda larga” è importante pensare a come connettere l’infrastruttura degli operatori con la rete interna all’edificio. L’ideale è utilizzare una struttura modulare ed in-dipendente per ciascun operatore, dedicata a servizi differenti (es. TV, Operatore telco 1, Operatore telco 2..). Si tratta del multioperator box cod. 80680, ideale proprio per installazioni FTTH (Fiber To The Home); è costituito da due comodi scomparti separati, uno per la giunzione delle fibre organizzate in caricatori e l’altro per il passaggio delle patch cords per connettere gli operatori con gli utenti. Le dimensioni del box 80680 sono 323 x 105 x 150 mm.

Le fibre che partono dal multioperator box 80680 sono poi raccolte all’interno dei singoli appartamenti mediante degli outlet compat-ti dal design armonioso (cod. 80682/80682M20/80682M50 oppure 80684/80684M20/80684M50 in base alla capacità di fibre che riesco-no ad ospitare). Le dimensioni di tali outlet sono 90 x 90 x 15 mm per la versione con capacità massima di 2 fibre e 90 x 90 x 25 mm per la versione con capacità massima di 4 fibre.

Scatole e armadi

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BandaBand

CanaliChannels

I

E 2 47… …54

E 3 54… …61

E 4 61… …68

Canalispeciali

Mid-band

S 3 118… …125

S 4 125… …132

S 5 132… …139

S 6 139… …146

S 7 146… …153

S 8 153… …160

S 9 160… …167

S 10 167… …174

III

E 5 174… …181

E 6 181… …188

E 7 188… …195

E 8 195… …202

E 9 202… …209

E 10 209… …216

E 11 216… …223

E 12 223… …230

Canalispeciali

Super-band

S 11 230… …237

S 12 237… …244

S 13 244… …251

S 14 251… …258

S 15 258… …265

S 16 265… …272

S 17 272… …279

S 18 279… …286

S 19 286… …293

S 20 293… …300

BandaBand

CanaliChannels

IV

E 21 470… …478

E 22 478… …486

E 23 486… …494

E 24 494… …502

E 25 502… …510

E 26 510… …518

E 27 518… …526

E 28 526… …534

E 29 534… …542

E 30 542… …550

E 31 550… …558

E 32 558… …566

E 33 566… …574

E 34 574… …582

E 35 582… …590

E 36 590… …598

E 37 598… …606

E 38 606… …614

E 39 614… …622

E 40 622… …630

E 41 630… …638

E 42 638… …646

E 43 646… …654

E 44 654… …662

E 45 662… …670

E 46 670… …678

E 47 678… …686

E 48 686… …694

E 49 694… …702

E 50 702… …710

E 51 710… …718

E 52 718… …726

E 53 726… …734

E 54 734… …742

E 55 742… …750

E 56 750… …758

E 57 758… …766

E 58 766… …774

E 59 774… …782

E 60 782… …790

791… …796

796… …801

801… …806

806… …811

811… …816

816… …821

MHz MHz MHz

Larghezza canaleChannel bandwidth

50.5

57.5

64.5

121.5128.5

135.5142.5

149.5

156.5

163.5170.5

177.5184.5

191.5

198.5

205.5

212.5

219.5

226.5233.5

240.5

247.5254.5

261.5

268.5

275.5

282.5

289.5

296.5

Frequenza centraleCenter frequency

474

482

490

498 506

514 522

530

538

546 554

562 570

578

586

594

602

610

618

626

634 642

650

658

666 674 682

690

698 706

714

722

730

738

MHz MHz MHz

746

754 762

770

778 786

V

Banda servizi

LTE

Canalispeciali

perI -band

S 21 302… …310

S 22 …318

S 23 …326

S 24 …334

S 25 …342

S 26 …350

S 27 …358

S 28 …366

S 29 …374

S 30 …382

306

314

322330

338

346

354

362

370

378

S 31 …390

S 32 …398

S 33 …406

S 34 …414

S 35 …422

S 36 …430

S 37 …438

S 38 …444

386394

402410

418

426

434

442

310…

318…

326…

334…

342…

350…

358…

366...

374…

382…390…

398…

406…

414…

422…

430…

438…

Dow

nlink

Duple

x

Gap

Uplink

821… …832

832… …837

837… …842

842… …847

847… …852

852… …857

857… …862

Larghezza canaleChannel bandwidth

Frequenza centraleCenter frequency

Note tecniche per sistemi digitali

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antenne amplificatori

satelliteaccessori

fibra otticamateriali per installazione SAT e TV

guida tecnica

manualetecnico

perinstallatori

INSTALLA ITALIANO

INST

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guida tecnica153

include criteri per dimensionamento impianti