Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote...

68
GEOMETRA OROBICO o o r r g ga an n o o t tr r i i m me e s s t t r ra al l e e d d e el l c co o l l l l e eg g i i o o g g e eo o m m e et tr r i i e e g ge eo o m me et tr r i i l l a a u u r re ea at t i i d d e el l l la a p p r ro ov vi i n n c ci i a a d d i i B B e er rg ga a m mo o Poste Italiane spa - spedizione in abbonamento postale - 70% DCB Bergamo Anno 39 numero 4 Ottobre-Dicembre 2012 Le torri dalla Rocca “Bergamo nel segno del colore di Luigi Giliberto” di Amazio Possenti Edizioni: Grafica e Arte Bergamo

Transcript of Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote...

Page 1: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRAOROBICO

oorrggaannoo ttrriimmeessttrraallee ddeell ccoolllleeggiioo ggeeoommeettrrii ee ggeeoommeettrrii llaauurreeaattii ddeellllaa pprroovviinncciiaa ddii BBeerrggaammoo

Poste Italiane spa - spedizione in abbonamento postale - 70% DCB Bergamo

Anno 39 • numero 4 • Ottobre-Dicembre 2012

Le torri dalla Rocca“Bergamo nel segno del colore di Luigi Giliberto” di Amazio PossentiEdizioni: Grafica e Arte Bergamo

Page 2: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

LAST

ON

PA

VIT

EL g

roup

s.r

.l.So

ciet

à ce

rtifi

cata

SO

A2

40

50

MO

RN

ICO

AL

SER

IO (B

G)

Via

For

nace

, 13

Tel.

03

5 4

4.2

8.1

51

0

35

44

.90

.39

6Fa

x 0

35

44

.28

.14

0

SO

TTO

FO

ND

I A

LLE

GG

ER

ITI

CE

ME

NTO

CE

LLU

LAR

E

MA

SS

ETTI

SA

BB

IA C

EM

EN

TO

TR

AD

IZIO

NA

LI E

AU

TO

MA

TIZ

ZA

TI

PA

VIM

EN

TI

IND

US

TR

IALI

AL

QU

AR

ZO

RA

MP

E A

NTIS

CIV

OLO

AU

TO

BLO

CC

AN

TI

PO

RFID

I P

IETR

E N

ATU

RA

LI

RE

SIN

E I

ND

US

TR

IALI

E D

EC

OR

ATIV

E

Page 3: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

24060 Gorlago (Bergamo) - via A. De Gasperi, 10 - tel. 035 341 485 - fax 035 360 362

www.autogasorobica.it

Page 4: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

COPE

RTUR

ESR

L

COPERTURE METALLICHE - LATTONERIESMALTIMENTO - CEMENTO - AMIANTO (ETERNIT)

24028 PONTE NOSSA (Bg) - Via Spiazzi, 48 - Tel. 035 706024 - Fax 035 706071e-mail: [email protected]

Certificato n. 634/SGQ/EA28/01/A Norma UNI EN ISO 9001:2008

ISCRIZIONE ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

CERTIFICATI SOA CAT. 0G01 - 0G12ASSOCIATI ANCE BERGAMO

Via Roma, 224030 Mapello (BG)tel/fax 035790949cell. 349 3432059

[email protected]

Page 5: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRA OROBICOORGANO TRIMESTRALE EDITO DAL COLLEGIO GEOMETRIE GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO

PRESIDENTERenato Ferrari

DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE:24122 Bergamo, Via Bonomelli,13Tel. 035 320266 - 320308 - Fax 035 320316www.collegio.geometri.bg.ite-mail:[email protected] del Tribunale di Bergamon. 13 del 15/7/1972Sped. in abbonamento postale 70% DCB Bergamo

COMITATO REDAZIONALEDirettore Responsabile:PERSICO PIETRO GIOVANNI

Segretario di Redazione:RUSSO MASSIMILIANO

Redazione:BAGGI ROBERTOBOLIS GIOVANNIMAFFI ALBERTOMOCCHI LUCIANORE GIOVANNI

COMMISSIONE STAMPAArdemagni EnnioCattaneo MattiaFacagni ClaudioMagni Patrizio

Gli articoli di carattere redazionale sono sottopostiall’approvazione del Consiglio.Il materiale inviato per la pubblicazione - trattenuto anchese non pubblicato - viene sottoposto all’esame delComitato di Redazione; le opinioni eventualmentein esso espresse rispecchiano il pensiero dell’estensore,non impegnando di conseguenza la responsabilità dellaDirezione. È consentita la riproduzione degli articolicitando la fonte.

PUBBLICITÀOEPI - Verona, Piazza Cittadella, 9Tel. 045 596036 - Fax 045 8001490info@oepipubblicità.it

IMPAGINAZIONE e STAMPA:Sestanteinc srlBergamo

DALLA PRESIDENZA4 DALLA PRESIDENZA

DALLA DIREZIONE7 DALLA DIREZIONE

GEOMETRI IN FESTA8 GEOMETRI IN FESTA

CASSA GEOMETRI30 ABITANTIONLINE.IT

NASCEILSOCIALNETWORKPERIPROFESSIONISTIDELLACASAda Vincenzo Acunto - GROMA s.r.l

DAL COLLEGIO35 ESPERIENZA SOLIDALE NELLE

ZONE TERREMOTATE DELL’EMILIAdai Geometri Giovanni Longhini, AlessandroPrevitali, Caterina Rossi

40 GUIDA AL RISPARMIO ENERGETICO

42 IL POLIESTERE PER ISOLAMENTOTERMICO E ACUSTICOda “Il Geometra Risponde”

AGENZIA DEL TERRITORIO46 TRIBUTI SPECIALI CATASTALI

da Agenzia del Territorio

INCONTRI AL VERTICE48 ETTORE PIROVANO

PresidentedellaProvinciadiBergamoa cura di Marco Sorelli

LA VOCE DELL’INDUSTRIA50 PAOLA PALAZZANI

Direttore CommercialePalazzani Industrie SpAa cura di Marco Sorelli

LEGISLAZIONE52 EDILIZIA,UNO SPORTELLO

SEMPRE PIÙ UNICOFondazione De Iure Publico

55 IL TRASFERIMENTO DEI DIRITTIEDIFICATORI: PROFILI FISCALIFondazione De Iure Publico

58 IL TRASFERIMENTO DEI DIRITTIEDIFICATORI DOPO LE MODIFICHEALL’ART.2643 DEL CODICE CIVILE(ART. 5 COMMA 3, L.N. 106/2011LA “VEXATA QUAESTIO” DELLANATURA GIURIDICA DI TALI DIRITTIFondazione De Iure Publico

61 A DIFESA DEL TERRITORIOFondazione De Iure Publico

SOMMARIO

ottobre • dicembre 2012

Page 6: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

4 ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO

DALLA PRESIDENZA

La fine dell’anno silenziosamente ed inesora-bilmente è arrivata. Forse non tanto silen-ziosamente perché siamo sempre sotto

pressione e, probabilmente, preoccupati per unacondizione socio economica che non smette dicreare pensieri e non ci consente di trascorreremomenti, anche brevi ed estemporanei, spensie-rati.Non importa, la coscienza della situazione in cuiviviamo deve fungere da stimolo per creare e ri-cercare soluzioni rivolte al futuro nella certezzache dopo la pioggia torna il sereno.Non vi è dubbio che i tempi che stiamo vivendosono impegnativi, complicati e non certamente ri-volti ad una rapida soluzione.Occorrerà sicuramente tempo per la ripresa eco-nomica sociale, a mio avviso, lungo e non credoassolutamente nelle parole sostenute dai nostripolitici quando affermano che già nella secondametà del 2013 inizierà la ripresa economica so-

ciale e finanziaria e il mondo del lavoro tornerà adessere protagonista.Forse, anzi senza forse, i nostri politici vivono in unmondo diverso ed hanno una visione della risolu-zione molto lontana dalla effettiva condizione edesigenza del cittadino comune.Confindustria parla di ripresa del lavoro e di cre-scita economica nell’anno 2015.Personalmente conservo, anche in questo caso,seri dubbi su tale termine e, mio malgrado, sonoconvinto che i tempi di ripresa siano ancora piùlunghi.Non è pensabile che il nostro Governo continui laricerca della risoluzione alle problematiche eco-nomiche imponendo un permanente cresceredella tassazione a carico dei cittadini e poco fa perridurre gli sprechi della spesa pubblica corrente epoco fa per porre rimedio alla eccessiva spesapubblica avvenuta negli anni passati (da 50 anniad oggi) e continua nel mantenere quei privilegiche non sono mai stati sostenibili ed oggi ancormeno.Probabilmente, se nel passato vi fosse stata unapolitica più accorta, ci si sarebbe resi conto chetali condizioni di agevolazioni privilegiate stona-vano e già allora non erano sostenibili.La coscienza ed il buon senso dovrebbero indurreil nostro buon padre di famiglia nazionale, Go-verno, ad aver coraggio e porre fine al riconosci-mento di assurdi privilegi toccando anche i dirittiacquisiti impropriamente concessi e, ripeto, nonsostenibili allora ne tanto meno oggi.Condizioni che ci hanno portato alla pesantissimacrisi che oggi viviamo.L’unica azione che viene svolta con puntualità econ precisione assoluta è rivolta alla raccolta didenaro mediante la crescita della pressione fiscalein tasse ed imposizioni che ovviamente pesanosulle tasche dei cittadini che sono sempre piùvuote.

■ Geom. Renato Ferrari

DALLA PRESIDENZA

Page 7: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

5GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

Tasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il pocolavoro che viene svolto spesso e volentieri nonviene ne riconosciuto ne tanto meno pagato.Quindi, con le tasche vuote, ci troviamo in una si-tuazione che per sostenere i sempre più pesantiimpegni fiscali dettati dalla crescita delle tasse,dobbiamo depauperare i nostri risparmi che consacrificio abbiamo accantonato nel tempo.Non vi è dubbio che anche il cittadino ha vissutonel tempo probabilmente al di sopra delle propriepossibilità, ma ritengo non sia colpevole di que-sto, si è semplicemente adeguato a quanto ilmondo socio economico costruito dalla nostra po-litica ha offerto al cittadino consentendogli vitaanche agiata.Per non parlare delle azioni messe in campo dagliistituti di credito che, è vero che in passato hannomesso in circolazione moneta agevolando il citta-dino, il commercio, il lavoro, le aziende, la crescitasocio economica, ma guadagnando, ovviamentee giustamente, sui prestiti concessi, ma mi sia con-sentita comunque un critica agli stessi istituti dicredito che hanno vissuto guadagnando sui quat-trini dei cittadini e nel momento di estremo biso-gno hanno abbandonato il cittadino a se stesso.Certamente la crisi economico finanziaria hamesso in croce anche il mondo bancario inducen-dolo ad effettuare politiche economiche semprepiù rigide congelando prestiti e quant’altro legatoal mondo del finanziamento per la propria giustatutela economica, tutela economica che ha certa-mente creato disagio alla società.Pure gli istituti di credito hanno contribuito allacrescita della spesa anche in questo caso non so-stenibile.Ed ora che si fa? Come dicono gli anziani “tiriamola cinghia” rimbocchiamoci le maniche e rico-struiamo il nostro futuro con pazienza, coscienza,lealtà, ancora con sacrificio nell’auspicio che tuttigli sforzi economici che sostengono i cittadini ab-biano il giusto riconoscimento dal Governo e nonvengano vessati con politiche stressanti e rivoltealla sola crescita della tassazione e con l’applica-zione di meccanismi impositivi basati sulle ipotesidi probabile guadagno del cittadino.Non è pensabile credere di risolvere il problemadel mercato del lavoro proponendo aumenti ditasse, tanto per ricordarne una, ancora l’aumentodell’IVA.

Viene detto che prima di tagliare le tasse bisognapensare di ridurre le spese.Di fatto le tasse non sono state tagliate ma sonostate largamente appesantite e le spese sonostate marginalmente toccate.Sono dell’opinione che era certamente più cor-retto procedere in prima battuta al drastico tagliodella spesa pubblica, accompagnata poi anchedalla necessaria crescita di tassazioni, provvedi-menti che andrebbero applicati con la giusta mi-sura e il giusto equilibrio con rispetto dellacondizione sociale del cittadinio.Purtroppo dico tassazione necessaria perché, no-stro malgrado le politiche economico finanziariesostenute dal Governo nel tempo e il comporta-mento del cittadino hanno creato, negli ultimi cin-quanta anni, la condizione attuale di crisieconomica determinata dai nostri atteggiamentie comportamenti.Crisi economica della quale tutti ne siamo re-sponsabili, ognuno con proprie colpe e respon-sabilità.La situazione l’abbiamo creata noi e noi dob-biamo creare le condizioni per uscirne.Come uscirne? Per il rilancio del lavoro dell’eco-nomia e favorire la crescita si sente parlare di ri-muovere gli ostacoli strutturali finalizzati allacrescita economica, una riduzione sensibile dellafiscalità sia per le famiglie che per le imprese, unriforma della politica del lavoro, e ancora si parladi riforma del mondo scolastico.Leggendo queste informazioni nasce spontanea ladomanda: ma tali argomenti e condizioni sonotutti interventi già messi in atto dal nostro Go-verno per risollevare la situazione economico fi-nanziaria del paese e come mai si parla ancora dimettere mano ai medesimi argomenti.Gli interventi messi in atto hanno creato una sortadi sfiducia verso le istituzioni in quanto hannocreato disagi economici non indifferenti per il cit-tadino che talvolta si sente vessato dalla societàinvece di essere tutelato.Probabilmente c’è qualcosa che non funziona.Il cittadino prima, la famiglia e la comunità socialein cui viviamo sono coloro che costituiscono la vitadel nostro paese, il nostro paese ha creato osta-coli al cittadino, alla famiglia, alla comunità so-ciale.Come si può credere di risolvere il problema se si

Page 8: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

toglie serenità a coloro che costituiscono la vitadel nostro paese?Come si può credere di risolvere il problema se lasituazione economica della famiglia, che è la basedella nostra società, peggiorano sempre più?Se la base del mondo sociale è costituito dal cit-tadino e dalla famiglia, come si può pensare di ot-tenere sviluppo economico e serenità se cittadinoe famiglia vengono tormentate da azioni socio po-litiche che rendono difficile il normale vivere?Tutto questo è assurdo.E dire che i primi articoli della “Costituzione Ita-liana” recitano condizioni precise di solidarietà po-litica, economica, sociale, pari dignità sociale,attribuisce alla nostra Repubblica il compito di svi-luppo socio economico, che al cittadino deve es-sere riconosciuto il diritto al lavoro e che lo statodeve promuovere le condizioni che rendano effet-tivo questo diritto, che ogni cittadino deve contri-buire al progresso del nostro paese.Ma, oggi considerata la condizione che stiamo at-traversando, c’è da chiedersi se queste condizioniesistono ancora o sono state accantonate.Auguriamoci di uscire presto da una situazioneche sta divenendo sempre più gravosa per tutti icittadini e che l’unione di tutti noi sia fortemente

solidale tale da consentire la ripresa di una vitasocio economica, non dico florida, ma per lomeno serena.Come più volte ho ripetuto, non perdiamocid’animo, conserviamo la giusta dose di ottimismo,aiutiamoci nel risolvere insieme le difficoltà che lavita ci prospetta, augurandoci che, da parte delleistituzioni Governative, vi sia la giusta e coscien-ziosa valutazione sociale e considerazione del cit-tadino singolo e che vengano sviluppate lepolitiche socio economiche rivolte alla doverosatutela del singolo cittadino e non solo rivolte allacreazione di meccanismi che tutelano solamentei grandi gruppi economici che comandano il mer-cato politico, economico, sociale.Ricordiamoci che la società in primis è costituitadal singolo cittadino.Infine auguro a tutti voi un buon anno 2013, nellasperanza che il nuovo anno ci porti maggior sere-nità sotto ogni profilo.

Renato Ferrari

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO6

DALLA PRESIDENZA

La più grande virtù politica ènon perdere il senso dell’insieme.

Emmanuel Mounier

Page 9: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 7

DALLA DIREZIONE

Sapere e saper fare

Mi aggancio alla frese, più volte citata nei vari pre-cedenti editoriali, che vuol riassumere il concettodell’operare e delle competenze tecnico-profes-sionali dei geometri.

Il Decreto del Presidente della Repubblica n.137/2012 all’art. 7, sancisce l’obbligo della “for-mazione continua”.

Il “sapere” è una conseguenza della “formazionecontinua”, nello specifico, per noi geometri.

Formazione continua che, con lungimiranza, ilConsiglio Nazionale Geometri e il Consiglio del no-stro Collegio, anticipando la recente riforma, ave-vano promosso e messo in atto alcuni anni orsonoun proprio Regolamento sulla formazione perma-nente (convegni, seminari, corsi ed il conseguenteconferimento di “crediti formativi”).

È con il convincimento dell’importanza del for-mare che il Collegio di Bergamo con la collabora-

zione della Cooperativa Geometri, dal giugno2012 per concludere nel febbraio-marzo 2013,ha organizzato un ciclo di 3 corsi con moduli di 20ore per garantire l’aggiornamento, dovuto all’ob-bligo con cadenza quinquennale (della duratacomplessiva di 40 ore) inerente la competenzaprofessionale del coordinatore alla sicurezza, se-condo i dettami del D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81.

I succitati corsi daranno la possibilità di garantirel’aggiornamento ai poco più dei mille geometribergamaschi che operano come coordinatori dellasicurezza, titolari di legale attestato.

Pari opportunità verrà data ai 300 colleghi abili-tati ex-legge 818/84, che ai sensi del D.M.05.08.2011, in materia di prevenzione incendi,per mantenere l’iscrizione negli elenchi del Mini-stero dell’Interno, devono effettuare corsi di ag-giornamento della durata di 40 ore, nell’arco dei5 anni dalla data dell’entrata in vigore del Decreto(per coloro già iscritti a tale data).

In tale ottica, il Collegio è già in fase organizzativaper un primo corso di aggiornamento da tenersinel febbraio 2013.

Quindi, l’opportunità del “sapere” c’è e ci sarà.

Il “saper fare” è sempre stato dimostrato nellevarie situazioni pratiche e relative prestazioni pro-fessionali dei geometri.

Pietro Giovanni Persico

DALLA DIREZIONE

Page 10: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRIIN FESTA

5 Ottobre 2012

Page 11: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

Come consuetudine ogni anno ci siamo in-contrati per dare giusto riconoscimento aicolleghi che hanno dedicato la propria vita

lavorativa all’attività di geometra.La festa è stata tenuta il cinque ottobre u.s., dovei Geometri Bergamaschi e le loro famiglie hannofesteggiato i colleghi che per 40 – 50 – 60 anni diattività professionale hanno saputo onorare la pro-fessione del geometra.Una scelta di vita con piena conoscenza delle dif-ficoltà dettate dalla libera professione, difficoltàcomunque equilibrate dalla soddisfazione nel ve-dere il risultato ottenuto grazie all’impegno pro-fuso.È stato un momento di festa che ha permesso diincontrarci e festeggiare l’evento con le nostre fa-miglie.Ma è stato anche un momento di riflessione che ciconsente di comprendere l’importante ruolo cheda sempre il geometra occupa nel mondo del la-voro.Attività svolta con capacità, passione, entusiasmoe attenzione rivolta alla tutela del territorio e del-l’ambiente.Un’attività che oggi guarda al futuro nella consa-pevolezza delle difficoltà che si creano con il pro-gresso culturale scientifico e che ha saputomantenere il passo di crescita in sintonia con le ri-chieste di mercato e con la stessa evoluzione so-ciale, culturale, e tecnico scientifica del mondo dellavoro.Il costante impegno profuso da ognuno, di ricerca,di conoscenza e di soluzioni innovative, di applica-zione e rispetto delle norme, di voglia di impararesempre, hanno fatto si che il geometra rappresentituttora il tecnico apprezzato dalla società come fi-gura professionale preparata.La crisi che ancora oggi persiste, interferisce ov-viamente anche sulla nostra attività e crea diffi-coltà.Ma come tutti sappiamo, l’attività nostra è polie-drica e la capacità di spaziare con competenza neidiversi settori di attività, ci consente, in questo pe-

riodo, di proseguire con animo positivo e ci dàpossibilità di guardare avanti con qualche preoc-cupazione in meno rispetto ad altre professioni.La nostra preparazione tecnica polivalente ci con-sente, in queste fasi critiche, di resistere e rispon-dere al mercato del lavoro trovando risorse nellanostra capacità professionale polivalente.Concetto che non possiamo permetterci di per-dere per lo sviluppo futuro della nostra profes-sione pur nella piena consapevolezza chenecessita appropriata specializzazione professio-nale nei diversi ambiti lavorativi propri del geome-tra.Tanti sforzi vengono fatti sia a livello nazionale elocale, con il fine di qualificare maggiormente lanostra preziosa attività che, a detta di tutti, giàoggi è ampiamente riconosciuta stimata e apprez-zata, per competenza e preparazione.Nonostante ciò, nei momenti topici, chi deve agireper risolvere i problemi e definire gli ambiti di la-voro, talvolta sembra non ricordare questoaspetto.Ovviamente tale situazione crea in noi malumorein quanto alle parole dette non sempre seguonofatti concreti.Ad ogni modo tutti noi, non siamo disposti a fer-marci.Agiremo sempre con scienza, coscienza e lealtànella difesa del nostro ruolo e continueremo nelnostro operato mirato allo sviluppo qualitativo pro-fessionale nella piena consapevolezza del nostrosapere che costantemente cresce nel rispetto diquanto richiede il processo evolutivo tecnico cul-turale europeo, nella convinzione che la nostraprofessionalità e competenza servono anche perla tutela dell’interesse economico del paese.Le professioni attuali oggi necessitano avere con-cetti normativi ed operativi chiari, trasparenti e ag-giornati alla realtà odierna perché dalla confusionenascono diatribe che non fanno del bene a nes-suno, causano perdita di tempo inutile e creanodisagio sociale.Nella giornata di festa sono stati premiati i colleghi

GEOMETRI IN FESTA

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 9

GEOMETRI IN FESTA

Page 12: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

che hanno saputo costruirsi e si sono visti ricono-scere stima rispetto e competenza professionale eche hanno lavorato e sono iscritti al nostro albo da40, 50 e 60 anni.Inoltre sono state consegnate tre borse di studio acolleghi, giovani iscritti che si sono particolarmentedistinti all’esame di abilitazione alla libera profes-sione sessione 2011.Ai giovani colleghi abbiamo rivolto un sentito sa-luto di benvenuto con l’augurio di entrare a pienotitolo nell’attività professionale che ci contraddi-stingue e l’augurio di cogliere tutte le soddisfazioniprofessionali.Il monito di amare il proprio lavoro con coscienza,non perdere mai la voglia di imparare cose nuovee conservare la voglia di aggiornamento professio-nale per la propria crescita culturale e professio-nale ed infine di prendere rigoroso esempio daicolleghi che questa sera premiamo.La cerimonia ha visto l’autorevole presenza dimolte autorità istituzionali, autorità politiche, di ca-tegoria, che hanno onorato con la loro presenza lanostra professione.

A tutti, ancora un sincero ringraziamento e tantagratitudine per essere sempre con noi.Dopo i saluti delle autorità presenti, si è dato ini-zio alla consegna degli attestati di stima ai colle-ghi che hanno dato lustro alla nostra categoria,emozionati, con tanti anni di lavoro alle spalle,da tutti applauditi per la loro apprezzata attivitàsvolta.Come da programma è seguito poi l’aperitivo e latradizionale cena, che ha visto la partecipazionedi circa 300 persone e la serata si è conclusa consoddisfazione di tutti i festeggiati e festeggianti.Un ringraziamento al personale del Collegio,sempre attento e disponibile che con puntualecapacità e spirito sensibile al dovere, come ognianno, ha permesso la buona riuscita della mani-festazione.Da ultimo non ci resta che dirci un semplice “ar-rivederci al prossimo anno” nell’auspicio di es-sere ancora più numerosi, perché in questeoccasioni ci si sente non solo Categoria unita, maanche una grande famiglia di tutto rispetto.

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO10

GEOMETRI IN FESTA

Page 13: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

L’ATTESA

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 11

GEOMETRI IN FESTA

Page 14: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO12

GEOMETRI IN FESTA

Page 15: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 13

GEOMETRI IN FESTA

Page 16: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

IscrittoadHonoriscausaQuest’anno, su proposta della Presidenza, il Consiglio del Collegio ha voluto consegnare il “Timbro” diGeometra Honoris Causa a:

Prof. Ing. Vittorio Savoldelli premiato da Geom. Renato Ferrari, Presidente Collegio Geometri

Un riconoscimento dovuto, per la continua amicizia e vicinanza alla categoriaprofessionale dei geometri bergamaschi

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO14

GEOMETRI IN FESTA

Page 17: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

Borsedistudio

Geom. Antonio Armanni premiato da Geom. FaustoAmadasi, Presidente Cassa Geometri

ARMANNI ANTONIOBASSANELLI MARCOEPIS LISA

Geom. Lisa Epis premiata da Geom. Renato Ferrari,Presidente Collegio Geometri

Geom. Marco Bassanelli premiato da Geom. FaustoSavoldi, Presidente Consiglio Nazionale

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 15

GEOMETRI IN FESTA

Page 18: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

Iscrittida40anni

ARRIGONI AUGUSTOBELOTTI ANGELOBONALDI COSTANTINOBRIGNOLI DAVIDEBUGADA MAURIZIOCORNALI WALTERCORTINOVIS GIANBATTISTADUCA MATTEOGAFFORELLI GEREMIAMALZANNI GIUSEPPE

PAGNONCELLI PIERANGELOPASQUINELLI GIUSEPPEPEZZOTTA GIANBATTISTARIPAMONTI GIANCARLORIZZOLI GIORGIOSEMENZA GIOVANNISIRONI MASSIMOTEANINI SILVANOGRAZIOLI LUCIANOBERTOCCHI FRANCO

Geom. Augusto Arrigoni premiato da Geom. ValerioBettoni, Consigliere Regione Lombardia

Geom. Belotti Angelo premiato da Dr. Giovanni Ferraro,Presidente Aggiunto Corte Cassazione e Presidente Commis-sione Tributaria di Bergamo

GEOMETRI IN FESTA

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO16

GEOMETRI IN FESTA

Page 19: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

Geom. Costantino Bonaldi premiato da Mario Barboni,Consigliere Regione Lombardia

Geom. Davide Brignoli premiato da Geom. FaustoAmadasi, Presidente Cassa Geometri

Geom. Maurizio Bugada premiato da Geom. FaustoSavoldi, Presidente Consiglio Nazionale

Geom. Walter Cornali premiato da On. NunzianteConsiglio, Deputato al Parlamento

Geom. Matteo Duca premiato da Geom. RobertoPedretti, Consigliere Regione Lombardia

Geom. Geremia Gafforelli premiato da Dr. AdrianoGalizzi, Già Procuratore Repubblica di Bergamo

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 17

GEOMETRI IN FESTA

Page 20: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

Geom. Giuseppe Malzanni premiato da On. GiovanniSanga, Deputato al Parlamento

Geom. Pierangelo Pagnoncelli premiato da Dr.Marcello Raimondi, Assessore Ambiente Energia e retiRegione Lombardia

Geom. Giuseppe Pasquinelli premiato da ValerioCarrara, Senatore

Geom. Giorgio Rizzoli premiato da Don Bruno Caccia,Addetto Uffici Beni Culturali Diocesi di Bergamo

Geom. Massimo Sironi premiato da Valerio Carrara,Senatore

Geom. Silvano Teanini premiato da Dott. Enrico Facoetti,Assessore Bilancio e tributi Comune di Bergamo

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO18

GEOMETRI IN FESTA

Page 21: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

Geom. Luciano Grazioli e Geom. Franco Bertocchi premiati da Geom. Renato Ferrari, Presidente Collegio Geometri

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 19

GEOMETRI IN FESTA

Page 22: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

Iscrittida50anni

ARCAINI QUIRINOBONZI GIOVBATTISTABREVI IGNAZIOCARAVITA LUCIANOGERACI SANTOMAGRI EZIO

PIEVANI ALFREDORAVASIO GIANFRANCORUGGERI EZIOSTUCCHI LUIGIZAMPOLERI ERNESTO

Geom. Qurino Arcaini premiato da Dr. GiovanniFerraro, Presidente Aggiunto Corte Cassazione e PresidenteCommissione Tributaria di Bergamo

Geom. GiovBattista Bonzi premiato da Geom. FaustoSavoldi, Presidente Consiglio Nazionale Geometri

Geom. Ignazio Brevi premiato da Geom. ValerioBettoni, Consigliere Regione Lombardia

Geom. Luciano Caravita premiato da Mario Barboni,Consigliere Regione Lombardia

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO20

GEOMETRI IN FESTA

Page 23: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

Geom. Ezio Magri premiato da On. ConsiglioNunziante, Deputato al Parlamento

Geom. Alfredo Pievani premiato da Geom. FaustoAmadasi, Presidente Cassa Geometri

Geom. Gianfranco Ravasio premiato da Dott. EnricoFacoetti, Assessore bilancio e tributi Comune di Bergamo

Geom. Ezio Ruggeri premiato da Dr. Franco Tentorio,Sindaco Comune di Bergamo

Geom. Lugi Stucchi premiato da Geom. FaustoAmadasi, Presidente Cassa Geometri

Geom. Ernesto Zampoleri premiato da Don BrunoCaccia, Addetto Uffici Beni Culturali Diocesi di Bergamo

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 21

GEOMETRI IN FESTA

Page 24: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

Geom. Ernesto Bordogna premiato da Geom. Fausto Savoldi, PresidenteConsiglio Nazionale e Geom. Fausto Amadasi Presidente Cassa Geometri

Geom. Felice Valcher premiato da Geom. Fausto Amadasi, PresidenteCassa Geometri

Iscrittida60anni

BORDOGNA ERNESTOVALCHER FELICE

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO22

GEOMETRI IN FESTA

Page 25: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

CARRARA Sen. VALERIOSenatore

CONSIGLIO On. NUNZIANTEDeputato al Parlamento

FERRARO Dr. GIOVANNIPresidente Aggiunto CorteCassazione e Presidente Commis-sione Tributaria di Bergamo

GALIZZI DR. ADRIANOGià Procuratore Repubblica diBergamo

CACCIA Don BRUNOAddetto Uffici Beni CulturaliDiocesi di Bergamo

RAIMONDI Dr. MARCELLOAssessore ambiente energia e retiRegione Lombardia

BETTONI Geom. VALERIOConsigliere Regione Lombardia

PEDRETTI Geom. ROBERTOConsigliere Regione Lombardia

BARBONI MARIOConsigliere Regione Lombardia

TENTORIO Dr. FRANCOSindaco di Bergamo

FACOETTI Dr. ENRICOAssessore Bilancio e TributiComune di Bergamo

BERARDI Cap. ANTONIOComandante CompagniaCarabinieri Treviglio

GAGLIANO MarescialloDOMENICOComandante Stazione Urgnano

CAVAGNIS Arch. GIORGIODirigente Divisione Urbanisticadel Comune di Bergamo

PELUSO Ing. ANTONIODirettore Agenzia del Territoriodi Milano

IN FESTA CON NOI

CARRARA Sen.VALERIOSenatore

CONSIGLIO On. NUNZIANTEDeputato al Parlamento

FERRARO Dr. GIOVANNIPresidente Aggiunto CorteCassazione e PresidenteCommissione Tributaria di Bergamo

CACCIA Don BRUNOAddetto Uffici Beni CulturaliDiocesi di Bergamo

PEDRETTI Geom. ROBERTOConsigliere Regione Lombardia

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 23

GEOMETRI IN FESTA

Page 26: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

LIBRIZZI Ing. FRANCESCODirettore Agenzia Territorio Como

FINAZZI Ing. DIEGOSegretario Ordine Ingegneridi Bergamo

CARISSONI p.i. EZIOPresidente Collegio PeritiIndustriali di Bergamo

POSSENTI p.a. FRANCESCOPresidente Periti Agraridi Bergamo

FIORONA Avv. MAUROLegale Collegio Geometri Bergamo

PIANTONI Prof. Ing. ALDO

SAVOLDELLI Prof. Ing. VITTORIO

CATTANEO Dott. SIMONEDirettore De Iure Publico

MAURINI Prof. GIACOMOResponsabile corso di laurea ineconomia aziendale Treviglio

CHIAPPA Prof. IMERIOPreside Istituto G. Quarenghi

BALDI Prof. EUGENIOVice Preside Istituto G. Quarenghi

CALOGERO Prof. MILIA

COPPOLILLO Prof. CARLOMARIAPreside Istituto G.B. Rubini

SAVOLDI Geom. FAUSTOPresidente Consiglio NazionaleGeometri

BENVENUTI Geom. ANTONIOConsigliere Consiglio NazionaleGeometri

BONFANTI Geom. PIERPAOLOConsigliere Consiglio NazionaleGeometri

AMADASI Geom. FAUSTOPresidente Cassa Italiana Geometri

AVERSA Geom. ANTONIOComponente Giunta EsecutivaCassa Italiana Geometri

GAROFALO Geom. CARMELOComponente Giunta EsecutivaCassa Italiana Geometri

VALPREDA Geom. ENZOSindaco Effettivo Cassa ItalianaGeometri

PLATTO Geom. GIOVANNIPresidente Collegio Brescia

BELLOTTI Geom. ARMIDOSegretario Collegio Brescia

BELLAVIA Geom. GIUSEPPETesoriere Collegio Brescia

DILDA Geom. FERRUCCIOPresidente Collegio Como

TAVECCHIO Geom. ANGELOSegretario Collegio Como

MASCETTI Geom. CORRADOTesoriere Collegio Como

GROPPELLI Geom. GIACOMOPresidente Collegio Cremona

DELLABONA Geom. ENZOVicepresidente Collegio Cremona

BETTONI Geom. VALERIOConsigliere Regione Lombardia

RAIMONDI Dr. MARCELLOAssessore ambiente energia e retiRegione Lombardia

BARBONI MARIOConsigliere Regione Lombardia

TENTORIO Dr. FRANCOSindaco di Bergamo

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO24

GEOMETRI IN FESTA

Page 27: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRI IN FESTA

BRUSADELLI Geom. LILIANAPresidente Collegio Lecco

TENTORI Geom. MARCOSegretario Collegio Lecco

CASTELLOTTI Geom. ROBERTOConsigliere Collegio Lodi

MONTANINI Geom. GIUSEPPEConsigliere Collegio Lodi

LORENZI Geom. ANNALISAPresidente Collegio Mantova

BALBI Geom. ENZOPresidente Collegio Milano

MORONI Geom. GIUSEPPESegretario Collegio Milano

DE GIULI Geom. AMBROGIOTesoriere Collegio Milano

GALBIATI Geom. CESAREPresidente Collegio Monzae Brianza

SPECCHIO Geom. MICHELESegretario Collegio Monzae Brianza

CAVISAN Geom. MASSIMOTesoriere Collegio Monzae Brianza

GENTA Geom. GIANCARLOPresidente Collegio Pavia

GRAMEGNA Geom. TIZIANOTesoriere Collegio Pavia

VIOLA Geom. PIERLUIGIConsigliere Collegio Pavia

TOGNINI Geom. DARIOPresidente Collegio Sondrio

FAPPANI Geom. PAOLODelegato Cassa Brescia

PIOTTI Geom. DARIODelegato Cassa Brescia

PALÚ Geom. ROBERTODelegato Cassa Cremona

CORTESI Geom. DAVIDEDelegato Cassa Mantova

RADICE Geom. PAOLODelegato Cassa Milano

QUADRI Geom. RENATODelegato Cassa Milano

VETTOVALLI Geom. PIETRODelegato Cassa Sondrio

FERRARIO Geom. CLAUDIODelegato Cassa Varese

IN FESTA CON NOIANCHE SE NONPRESENTI

On. STUCCHI Dott. GIACOMODeputato al Parlamento

PELUCCHI Mons. DAVIDEVicario Generale Diocesi di Bergamo

RICCIARDI Dr. VINCENZOQuestore di Bergamo

CARRARA Dr. FAUSTOAssessore protezione civile, atti-vità giovanili e politiche montane

GALIZZI Dr. PAOLO MARIA

FISCHETTI Dr. ENRICO

GANDOLFI Ing ALBERTODirettore Agenzia del Territoriodel Lazio

MERATI Ing. CLAUDIODirigente S.T.E.R.

FAUSTI Dott. PIERLUIGIPresidente Collegio Notarile

ENFISSI Dott. STEFANOPresidente Ordine Dottori Agronomi

CARRARA Dott. ALBERTOPresidente Ordine DottoriCommercialisti

RIVA Prof. PAOLOPreside Facoltà di Ingegneria

PANDINI Ing. GIULIOPresidente Cassa Edile

LUZZANA Dott. GIORGIOResponsabile Servizioprevenzione e sicurezza ambientidi lavoro ASL Bergamo

BIANCHI Avv. BRUNOPresidente De Iure Publico

ROTA Avv. GIANLUIGI

REDUZZI Dr. MARIODirettore Generale Consorziodi Bonifica

GRELLA Avv. UMBERTO

MINUCCI Dr. FRANCODirettore Cassa Italiana Geometri

VILLA Geom. NICOLATesoriere Collegio Lecco

LEONI Geom. GIORGIOPresidente Collegio Lodi

PIOLINI Geom. RENATOSegretario Collegio Lodi e DelegatoCassa

PASSOLUNGHI Geom. ANTONIOTesoriere Collegio Lodi

RAFFANINI Geom. LUIGITesoriere Collegio Mantova

RAVASI Geom. MARIOVice Presidente Collegio Pavia eConsigliere Cassa

CALZAVARA Geom. PIETROPresidente Collegio Verona

SPALLANZANI Geom. FRANCESCOPresidente Collegio Reggio Emilia

LEARDINI Geom. ADRIANOPresidente Collegio Rimini

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 25

GEOMETRI IN FESTA

Page 28: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO26

GEOMETRI IN FESTA

Page 29: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 27

GEOMETRI IN FESTA

Page 30: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO28

GEOMETRI IN FESTA

Page 31: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 29

GEOMETRI IN FESTA

Page 32: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

Abitantionline è il nuovo social network daoggi online in versione beta, aperto ai pro-fessionisti, artigiani e imprese del settore.

L’accesso per gli abitanti non professionali èaperto dal 15 gennaio. È una iniziativa delle isti-tuzioni dei geometri, realizzato da Groma, societàdi servizi tecnici della cassa di previdenza di cate-goria. Abitantionline oltre a essere un social net-work mette in contatto domande e offerta nelsettore dei servizi per la casa.Geometri, arredatori, assicuratori, avvocati, im-bianchini, traslochi… tutti i professionisti, e chioffre servizi collegati alla cassa su Abitantionline sicostruisce un proprio spazio, una vetrina nellaquale presenta competenze e lavori, partecipa arichieste fatte dagli abitanti in funzione della tipo-logia di servizio e della geolocalizzazione.Abitantionline consente agli abitanti di mettere incompetizione i fornitori di servizi, raccogliere i pre-ventivi, confrontarli e scegliere il più convenientee convincente. Anche utilizzato i feedback rila-sciati da altri abitanti.Quando un abitante ha una esigenza per la pro-pria casa, ad esempio deve fare una variazione ca-tastale oppure ridipingere le pareti, con pochi clicinserisce la descrizione del lavoro, la data di ini-zio e luogo. Subito gli compare l’elenco di tutti ifornitori o professionisti che si occupano di quelservizio. Può sceglierli dall’elenco o mandare atutti la sua richiesta.I fornitori selezionati ricevono immediatamenteuna segnalazione, e nel loro cruscotto di gestione

leggono tutti i dettagli dell’offerta e possonoquindi scrivere la loro proposta e il preventivo. Al-l’abitante non resta che confrontare capacità ecosti e trovare la soluzione migliore.Abitantionline ha una parte social, formata dipiazze, gruppi e condomini, nei quali tutti si con-frontano sui temi collegati alla casa. Vi sono poispazi di servizio, nei quali gli esperti e i tecnicispiegano come risolvere problemi. Dall’Imu al ca-tasto, dalle regole condominiali fino ai contenziosi.In questo spazio la parte del leone la fanno i cen-tomila geometri professionisti specializzati nellediverse tematiche. Tutti gli abitanti si confrontanotra loro, aprono discussioni e spazi di incontro perscoprire, conoscere, decidere e risparmiare per lapropria casa.Oggi è possibile iscriversi come artigiano, profes-sionista o azienda e iniziare a creare la propria ve-trina che sarà visibile a tutti.È sufficiente inserire la propria esperienza, de-scrivere i lavori realizzati e caricare album foto-grafici con didascalie per permettere agli Abitantidi scegliere a ci affidarsi. Il social è uno strumentoutile anche per gli amministratori di condominioche possono aprire uno spazio per i condomini eutilizzarlo per la gestione delle pratiche operativee il confronto con i condomini attraverso una piat-taforma software dedicata.Nella vetrina del professionista c’è anche uno spa-zio dedicato ai feedback, dove gli utenti lascianoun commento sui servizi ricervuti.

UN SOCIAL NETWORK PROFESSIONALE PERLE NUOVE SIFIDE DEL MERCATO

Uno dei messaggi fondamentali che l’attuale pe-riodo storico diffonde, è che stiamo cambiando.Tutti noi stiamo cambiando, e velocemente; le per-sone che ci circondano stanno cambiando, e ilmondo intero sta cambiando, pertanto è inevita-bile che le regole del mercato si evolvano e si adat-

ABITANTIONLINE.ITNASCE IL SOCIAL NETWORK PER IPROFESSIONISTI DELLA CASA

È oggi online il primo social network dedicatoalla casa che coinvolge tutti gli abitanti, i

professionisti, gli artigiani e le imprese chelavorano per l’abitare.

Una iniziativa dei geometri italianiaperta a tutti.

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO30

CASSA GEOMETRI

Page 33: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

tino ad una nuova realtà. E noi ci stiamo adattandoa questi cambiamenti?Negli ultimi 60 anni il mercato del lavoro qualifi-cato ed in particolare delle professioni ha funzio-nato come una scala mobile. Dopo aver studiato(diploma o laurea) ed aver fatto qualche anno digavetta per “sgrezzarti” venivi avviato alla profes-sione quasi per inerzia. Normalmente dove faceviesperienza (datore di lavoro o Titolare di Studio chesia) riuscivi anche a trovare formazione ed oppor-tunità di crescita. Se ti comportavi bene a livelloumano e professionale la scala mobile saliva co-stantemente ed ogni fase ti procurava più potere,più soldi, più sicurezza.Alla fine, intorno ai 65 anni smontavi dalla scala ap-prodando comodamente alla pensione, magari colsostegno di una polizza assicurativa integrativa.Oggi, la scala mobile si è inceppata.Molti giovani, compresi i più istruiti sono bloccatialla base, sottoccupati o senza lavoro. Al tempostesso chi ha oltre 65 anni, con una pensione pocoallettante preferisce rimanere nel sistema lavoro.Per i giovani è difficile salire sulla scala mobile, perle persone di mezza età è difficile andare avanti eper chiunque abbia superato i 65 anni è difficilescendere.Dato che i tradizionali percorsi di carriera sonoormai solo un sogno, è sparito quel genere di cre-scita professionale di cui hanno tradizionalmentegoduto le generazioni passate.Il crollo di queste aspettative tradizionali ha a chefare con due forze correlate tra loro: la globalizza-zione e la tecnologia.La tecnologia automatizza attività che richiedevanoconoscenze e competenze ottenute con il sudoredella fronte. Dà inoltre vita a nuove professioni e ri-chiede spesso competenze diverse, che se in alcunisettori restano invariate, come minimo consente apiù persone in ogni parte del mondo di farti con-correnza per soffiarti lavoro.Il mercato del lavoro in cui tutti operiamo è quindicambiato, e per sempre.Scordiamoci, dunque, ciò che pensavamo di saperesul mondo del lavoro. Le regole sono cambiate.Il networking come attività opportunistica è statosostituito dalla costruzione intelligente di una retedi relazioni.Sta crescendo il divario fra chi conosce le nuove re-gole per far carriera e possiede le nuove compe-

tenze richieste da un’economia globale, e chi in-vece rimane aggrappato alla vecchia mentalità e siaccontenta di competenze ormai troppo comuni.Il cambiamento reca nuove opportunità e nuovesfide.Una risposta valida a tutto questo è lo sviluppo diun Professional Network dedicato al mondo del“costruito”.

ABITANTIONLINE.IT, COME SVILUPPO DI RE-LAZIONI PROFESSIONALI

“Relazione” può significare molte cose.Esistono amici, familiari, conoscenti, colleghi, col-laboratori. Esistono persone con cui ci si relazionaper amore, per amicizia, per rispetto o per neces-sità. Ci sono persone che si frequenta solo in am-bito privato e poi ci sono persone che sifrequentano unicamente in un contesto professio-nale: colleghi, clienti, fornitori, consulenti, ecc. Adunire questi ultimi sono gli obiettivi di business egli interessi professionali in comune.Un tempo per relazionarti con questi colleghi fidatio con i potenziali o fidelizzati clienti ci si incontravaal bar o in piazza, presso lo studio dell’amico in-fluente od in chiesa, al circolo od al cinema.Oggi è tutto “Online”!Occorre un network, una “piazza virtuale” per in-contrarsi. Una piattaforma da utilizzare per rela-zionarti con i tuoi colleghi fidati o con i tuoi clientiattuali o potenziali, a cui puoi raccomandare unamico medico od un altro professionista, con ilquale magari ti consulti di frequente e gli chiediconsigli sul tuo settore professionale. È l’ambito incui condividi informazioni dettagliate sul tuo patri-monio di competenze e sulle tue esperienze lavo-rative. La fotografia che ne emerge è di tipoprofessionale non “sociale” nel senso stretto deltermine. In questo caso a nessuno importa con chiesci o se sei sposato che segno zodiacale sei o seti piace pescare, ma solo se sei un bravo profes-sionista, un esperto nel tuo settore e soprattutto,come hai lavorato in passato con altri. Senza di-menticare quanto costi.Un Network è un sistema composto da elementiinterconnessi, come gli aeroporti di tutto il mondoo la stessa rete internet. Un Network sociale corri-sponde ad un gruppo di persone ed alle relazioniesistenti fra loro. Ogni persona con cui interagisci in

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 31

Page 34: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

ambito lavorativo rientra nel tuo network socialeprofessionale.Pensa a tutte le volte che hai conosciuto qualcunoe avete scoperto di avere amici o conoscenti in co-mune e moltiplica per 100, 1000, 10.000 volte lapotenzialità “on line”, senza avere i limiti del mer-cato in cui ti muovi, del quartiere in cui vivi o lavorida sempre; perché su internet sei presente in tuttoil mondo nello stesso momento.Il mondo però, è davvero così piccolo?La risposta è SI! È piccolo in quanto è intercon-nesso.Numerosi studi di sociologia fin dagli anni ’60hanno dimostrato che la Terra è un enorme net-work sociale, in cui ogni essere umano è collegatoa tutti gli altri attraverso non più di sei intermediari.In pratica se si volesse conoscere una persona checi interessa per motivi professionali od anche sol-tanto di amicizia, sappiamo che ci troviamo al mas-simo a sei gradi di separazione da lei. I SocialNetwork con internet stanno trasformando in ma-niera velocissima il concetto astratto dell’intercon-

nessione su scala mondiale in qualcosa di tangibileed esplorabile tramite funzionalità di ricerca.

La risposta al “nuovo” mercatoCon l’attuale fase di recessione, ora più che mai,non importa in quale campo ed a che livello, è im-portante interagire con la gente, con il “mercato”.Ma occorre farlo in modo diverso. Non più tradi-zionale. Il “passaparola” è cambiato; è “On line”.L’obiettivo è quello di sviluppare nuovi business,nuove specializzazioni per nuove figure professio-nali, aggiornare i professionisti fornendo un puntod’accesso ad informazioni verificate, ottenere con-sulenza specialistica, fornire strumenti informaticiinnovativi, erogare formazione (nuova figura delBuilding Manager), offrire un potenziale mercatodi “nuovi” clienti.Chiunque di noi oggi per prenotare una vacanza osemplicemente un viaggio (treno, aereo, nave) lofa utilizzando internet, senza muoversi dalla sediae confrontando prezzi, qualità e feedback di chi loha fatto prima di noi. E così per fare l’assicura-

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO32

CASSA GEOMETRI

Page 35: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

zione dell’auto o fare un bonifico bancario, o va-lutare il curricula di un chirurgo o comprare mu-sica, film, libri, e così via.Vi rendete conto che appena cinque anni fa erafantascienza (almeno in Italia). Oggi sia noi che inostri figli (ma loro lo fanno meglio) chattano sufacebook, o twittano su twitter, siamo iscritti a Lin-KedIn per avere relazioni professionali, abbiamosempre in mano l’Ipad e leggiamo più o meno ognicinque minuti le mail che ci arrivano sull’Iphone osul Blackberry.

Come fare per adeguarci?La soluzione che ci è apparsa immediatamenterealizzabile è alzare il velo su GRETA (la piatta-forma per la gestione integrata di patrimoni im-mobiliari che GROMA ha sviluppato oltre 10 annifa e che utilizza come strumento di lavoro per lasua attività “core”) e mettere in contatto tutti gliattori presenti nella piattaforma per farli intera-gire tra loro.Inquilini, Condomini, Fornitori (idraulici, fabbri,muratori, ecc.), Building Manager, Committenti,Professionisti (Avvocati, Broker, Notai, Commer-cialisti, ecc.). Chiunque può fornire le proprie pre-stazioni a chiunque e diventare a propria voltacliente per altra tipologia di servizi. Non ci sonopiù barriere territoriali, ma vige la competenza e lameritocrazia riconosciuta dal mercato. Che pro-prio perché aperta diviene trasparente.L’idea è maturata quando ci si è accorti che vi erasempre più l’esigenza di avere da parte non solodei Proprietari di immobili, ma anche da chi vivevain quegli stessi immobili, (indipendentementedalla tipologia), di avere strumenti informatici in-novativi, notizie ed informazioni, professionalitàtecniche, consulenza, confronti, reportistica, dive-nuti tutti strumenti “indispensabili” in questi anniin cui l’immobile non era più inteso come un benerifugio “statico”, immobile appunto.Abitantionline.it vuole essere la risposta ad unaevidente necessità del mercato, fatto di personecon diversi ruoli.Un “Social Network Professionale” dedicato achiunque viva uno spazio costruito.Tra le prime applicazioni a supporto del Profes-sionista “Tecnico” che sono in fase di sviluppo c’èuna piattaforma di servizi informatici “cloud like”

attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie “tablete smart phone” per supportare l’attività in com-pleta mobilità; sarà poi creata la vetrina del pro-fessionista (dove poter rappresentare la propriaprofessionalità e le singole competenze) ed averela possibilità di confronto (con blog, forum, ba-checa e chat) con la georeferenziazione per la ri-cerca.Le tre macro aree di interesse principale che si an-dranno a sviluppare, saranno: 1) gli aspetti ge-stionali, 2) i rapporti con i fornitori/professionisti e3) l’interazione sociale e commerciale.Già realizzate due importanti applicazioni : “GRE-TAeasy” per gestire anche piccoli portafogli im-mobiliari ed il “Dossier del fabbricato” ilfascicolo virtuale dell’immobile sempre on line eda disposizione anche del Cliente/proprietario. Fraqualche settimana sarà ultimata l’applicazione“Condoeasy”, dedicata alla gestione dei rapporticondominiali e il “Punto di accesso Telematico”per i rapporti con le cancellerie dei Tribunali; edinoltre “GEOStudio”, il gestionale per lo studioprofessionale ed il “Trovatore” una sorta di Wiki-pedia Tecnico. Tutti questi applicativi saranno di-sponibili in un cruscotto a supporto dell’attivitàprofessionale di un Tecnico al fine di creare una“cassetta degli attrezzi” a vantaggio del “mo-derno” professionista.

Vincenzo AcuntoGROMA s.r.l. – Direttore Generale

GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012 33

Page 36: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO34

Page 37: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

DAL COLLEGIO

35GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

Lunedì 25 giugno di buon mattino, in otto geo-metri del collegio di Bergamo – dopo i contattitelefonici e le varie e-mail scambiate in setti-

mana – siamo partiti in gruppi di 2 o 3 persone perraggiungere il Di.Coma.C. (Dipartimento Comandoe Controllo) della Protezione Civile insediato pres-so la sede della Regione Emilia Romagna di Bolo-gna dove – alle ore 8,30 –, era stato fissato il ritrovoper l’accreditamento, le istruzioni operative e l’as-segnazione del luogo dove operare. Le mansioni era-no già state stabilite nei contatti precedenti; il tur-no di lavoro volontario terminava il lunedì succes-sivo.

Ecco i nomi dei colleghi che si sono incontrati a Bo-logna (diversi per la prima volta): Stefano Scandel-la, Roberto Tintori, Corrado Caccia, Caterina Rossi,Alessandro Previtali, Lelio Bedolini, Luigi Beccarel-li ed io, Giovanni Longhini. Età variabile dai 30 ai 62anni, tutti liberi professionisti con studio tecnico; ioanche pensionato da lavoro dipendente. È un otti-mo segnale che anche i geometri, – tramite l’ “A.Ge.Pro” (Associazione Nazionale Geometri Volontari perla Protezione Civile) – rispondono all’appello di soc-corso alle persone colpite dal drammatico terremotodel 20 e 29 maggio scorsi, mettendo a disposizio-ne le proprie competenze professionali, per questa

■ dai Geometri Giovanni Longhini, Alessandro Previtali, Caterina Rossi

ESPERIENZA SOLIDALE NELLEZONE TERREMOTATEDELL’EMILIAULTERIORETESTIMONIANZADELLASOLIDARIETÀDEIGEOMETRIBERGAMASCHINELLETERRESCONVOLTEDALTERREMOTO

Page 38: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

emergenza. Naturalmente sul posto erano operati-vi volontariamente anche altri tecnici (ingegneri, ar-chitetti, Vigili del Fuoco ecc.); ma in totale saranno31 i geometri provenienti dal Collegio di Bergamoimpegnati a vario titolo nelle zone terremotate – vediG.O. n° 3/2012.Siamo poi stati assegnati a compiti diversi e dislo-cati in varie zone. Ritrovo Alessandro Previtali di Bar-zana – conosciuto nella precedente missione in ter-ra d’Abruzzo a fine maggio 2009 (alla quale parte-cipò anche Pietro Fontanella) – e, a tre anni di di-stanza, facciamo nuovamente squadra insieme (la921) nella Funzione di Censimento Danni.

Luogo di lavoro assegnato Comune di Mirandolain provincia di Modena, l’alloggio è presso il Cam-po n° 2 della tendopoli della Protezione Civile a Fi-nale Emilia – a circa 20 km di distanza. Colazione,pranzo e cena ci è assicurato nelle mense delle va-rie tendopoli, (solo due sere siamo usciti per gustarela pizza del posto)Siamo operativi dal primo pomeriggio dopo che i fun-zionari del comune ci hanno assegnata la zona agri-cola situata a sud del paese di Mirandola (localitàdenominata San Giacomo Roncole), dove effettuiamoi primi sopralluoghi a proprietà private, per stabili-re se il fabbricato o una sua porzione è agibile omeno, e suggerire interventi urgenti di messa in si-curezza per poter – dove possibile – tornare a uti-lizzare il fabbricato medesimo.“Le schede di 1° livello di rilevamento danno, pron-to intervento e agibilità per edifici ordinari nel-l’emergenza post-sisma” denominate AeDES (Agi-bilità e Danno nell’Emergenza Sismica) vengono com-pilate durante il sopralluogo, in base alla situazio-ne che vediamo sul posto ed in base ad alcuni dati

che ci vengono forniti dai proprietari. A fine giornata(o al mattino dopo) si ritorna in comune per inseri-re nella scheda la mappa del fabbricato con il pro-prio numero di “aggregato”, si compila il modello GE1“Resoconto agibilità edifici” ed il modello GP1“Provvedimenti urgenti per edifici”, in duplice copia.Una delle copie viene lasciata al comune e l’altra,debitamente firmata da un funzionario comunale perricevuta, deve essere consegnata – con l’originaledelle schede AeDES - al Di.Coma.C. di Bologna – en-tro 3 giorni circa; qui le schede vengono discusse everificate con un funzionario e nel caso vengono ap-portate delle correzioni; verranno poi trasmesse alComune interessato per l’emissione di provvedimentiurgenti o ordinanze di inagibilità da parte del Sin-daco.La sera di lunedì ci rechiamo al campo 2 di FinaleEmilia – installato in un centro sportivo – e ci vie-ne assegnata una tenda di 6/8 posti, dove hanno tro-vato sistemazione due colleghi geometri di Isernia,i fratelli Pietro e Gervaso, anche loro in servizio Cen-simento Danni a Mirandola.Ceniamo alla mensa situata sotto il tendone del cam-po da tennis, il cartello dice “Locanda Quellochecècè”a 5 stelle; la cena è buona.Finalmente possiamo fare la doccia e poi a nanna.Di notte un vento piuttosto forte sbatte i teli delleentrate alla tenda, ma non fa temporale. Sarà cal-do per tutta settimana con punte di 42°.Dopo la colazione del mattino passiamo al Campo6 e Alessandro preleva Caterina, moglie e socia, inservizio al comune di Mirandola insieme alla colle-ga Elisa di Firenze. La strada da Finale Emilia a Mi-randola è tortuosa e stretta, e se trovi un camion oun trattore, Alessandro ne soffre, e si spreca tempoprezioso.

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO36

DAL COLLEGIO

Page 39: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

37GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

Riprendiamo i sopralluoghi con alcune difficoltà nelraggiungere il posto giusto; non ci hanno dato unacartina della zona (ce la siamo procurata a metà set-timana) e alcune strade sono chiuse per pericolo dicrollo di fabbricati che vi si affacciano o per cedi-mento del terreno; anche il tom-tom in certi momentiè andato in tilt.La zona di piatta campagna è caratterizzata daalcuni piccoli agglomerati di case e da cascine iso-late costituite generalmente dall’abitazione, dalla stal-la con fienile e da uno o più fabbricati di deposito(per macchinari o prodotti agricoli); i proprietari ocontadini dormono prudenzialmente quasi tuttinelle tende sistemate all’ombra delle piante vicineall’aia, anche se poi constateremo che alcune abi-tazioni sono agibili.Ci aspettano e ci accompagnano nel sopralluogo cheinizia con una visione esterna del fabbricato e poiinterna (dove possibile) locale per locale dal pianoterra al sottotetto. In un solo fabbricato – anche senon era il solo inagibile – mi sono sentito in pericoloe ho sollecitato Alessandro ad uscire in fretta da lì.Alessandro è più giovane di me, ma ha un ottimo oc-chio per valutare la presenza e la gravità delle lesionied una migliore memoria visiva utile per la succes-siva compilazione della scheda AeDES.I fabbricati di età superiore ai 100 anni sono ab-bastanza simili come tipologia di costruzione: muri

in mattoni pieni, solette con travi in legno e tavelli-ne oppure a volta con tavelline; nella zona della stal-la ci sono dei caratteristici pilastri circolari in mat-tone, intonacati e tinteggiati a calce; il tetto è in le-gno.I fienili hanno i pilastri quadrati, sempre in matto-ne, ma molto più alti.Dove, 30 o 40 anni fa, sono state fatte ristruttura-zioni importanti, i solai e i tetti in legno sono statisostituiti da strutture molto più pesanti e rigide, co-stituite da travetti prefabbricati in cemento e so-prastanti tavelloni in laterizio. Generalmente questestrutture hanno ben resistito ma, in diversi casi pur-troppo, hanno trasmesso le vibrazioni del terremotoad altre strutture circostanti più deboli (ad esempiomuri portanti, o edifici confinanti) provocando gra-vi danni.

Alcune persone ci raccontano di come hanno “vi-sto/vissuto” il terremoto, e questa esperienza sem-bra incredibile anche a loro stessi.Giorgio (uso nomi di fantasia) era sul trattore in cam-pagna ed è sobbalzato di un metro; mentre le pian-te dei filari a fianco della strada ondeggiavano e an-davano a toccarsi l’un l’altro, e il terreno si muove-va e rincorreva con un andamento ondulatorio (tipo“ola” da stadio).Renato di circa 70 anni ha visto la propria casa sbal-lottata tutta intera come una nave nel mare in tem-pesta e con un rumore difficilmente descrivibile. Ela casa non ha subito danni; infatti anche le portescorrevoli della scala funzionano perfettamente. Digiorno, quando trascorre un pò di tempo in casa, tie-ne il cancello e la porta sempre aperti come via difuga verso la strada. Ai piani superiori era risalito solodurante il primo sopralluogo dei Vigili del Fuoco, equesta seconda volta con noi; lo rassicuriamo chela casa è a posto e agibile, ma non è facile vincerela paura. Ci racconta che la moglie è ospite di unasorella in un’altra città, e quando quotidianamentela sente al telefono gli riferisce di piccole scosse av-vertite – anche se non sempre è vero – così se nepuò stare relativamente tranquillo e non è “stressato”dalla moglie che lo manderebbe ai piani superioria rimettere in ordine gli oggetti caduti a terra.L’anziana signora Antonia ha visto il pavimento del-la cucina sollevarsi e spostarsi come una piccola ondain movimento; è fuggita all’esterno e ha detto al fi-glio accorso poi, che dentro la casa era scoppiato

Page 40: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

tutto; mentre la casa non ha subito gravi danni e ilpavimento era al suo posto.La giovane Maria invece è tutta contenta e ci ringraziadi aver constatato che la casa è agibile (deve soloriparare alcune parti di intonaco e sistemare alcu-ne tegole smosse sul tetto) ed è ansiosa di chiamarei genitori (che ha insistito a far allontanare presso al-tri parenti lontani) e di dargli la buona notizia del pos-sibile rientro.La casa di Lorena, ha subito qualche danno, e l’hagià fatta visionare privatamente a ingegneri di suafiducia che hanno consigliato alcune puntellazioniprecauzionali interne, che sono già state eseguite.Il nostro giudizio è che la casa non è agibile perchéquella confinante (da dove ci siamo allontanati in fret-ta) potrebbe crollare e quindi provocare danni an-che alla sua. Alla specifica domanda se può torna-re ad abitare la sua casa rispondiamo affermativa-mente (naturalmente dopo la messa in sicurezza -o demolizione - della casa confinante e le riparazionidelle lesioni della propria, come tentiamo di spie-gargli). Questa nostra risposta non è piaciuta a Lo-rena che si è alterata e ha cominciato a contestar-la affermando che ciò non era possibile, e che nonsarebbe mai andata a vivere in una casa puntella-ta, proseguendo in questo fino a che - avendo esau-rito il nostro compito - non ce ne siamo andati. È l’uni-co caso in cui siamo stati in qualche modo conte-stasti, ma l’atteggiamento – considerando il conte-sto – è comprensibile e scusabile.Filomena, ha già incaricato l’impresa per la demo-lizione della casa (è uno dei casi citati con tetto intravetti prefabbricati intatto e muri sottostanti mol-to lesionati); nei muri ci sono fessurazioni passantidove puoi infilarci la mano. Fortunatamente ha a di-sposizione un altro fabbricato attiguo – in via di ri-strutturazione e con il tetto in legno lamellare – cheha retto benissimo al terremoto.Giacomo, il marito della signora che poi ci ha ospi-tato nel Bed & Breakfast – (dove dopo 2 giorni ditendopoli ci siamo trasferiti sia per “ricongiungimentofamiliare” di Alessandro e Caterina che per evitarelo stress e le spese dei trasferimenti da Finale Emi-lia a Mirandola) – aveva superato la paura della pri-ma scossa ed era rientrato in casa il 29 maggio. Pur-troppo però il rientro ha coinciso con la seconda for-te scossa; e a causa di questo ha continuato a per-nottare nella tenda in giardino, mentre noi tre dor-mivamo nella casa nella quale non abbiamo ri-

scontrato danni. Ci ha poi detto che da domenica1 luglio sarebbe rientrato a dormire.Ci siamo trovati in difficoltà nella casa di Edoardo,che consigliato da un amico fabbro aveva installa-to alcune catene per legare le varie parti di fabbri-cato costruite o ristrutturate in anni diversi e che han-no contribuito a limitare i danni del terremoto. Mala presenza di alcuni cedimenti e crolli limitati al 2°e 3° piano di una parte del fabbricato, ci hanno la-sciato nel dubbio di concedere l’agibilità parziale allaparte sottostante, e così abbiamo espresso l’unicogiudizio D – edificio temporaneamente inagibile darivedere con approfondimento – (da parte di un’al-tra squadra di tecnici).Ci siamo anche imbattuti in un caso in cui gli inqui-lini stranieri di un fabbricato, si sono allontanati dal-la casa – con un atteggiamento certamente non cor-retto – senza lasciare le chiavi al proprietario e sen-za lasciare un recapito presso cui essere rintraccia-bili. In questo caso il nostro sopralluogo si è limita-to alla visone esterna del fabbricato.La settimana di lavoro – abbastanza faticosa – an-che per il caldo torrido, è comunque volata e i so-pralluoghi della domenica sono stati i più soddisfa-centi soprattutto per le persone interessate, con 6edifici agibili su 7 visitati.

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO38

DAL COLLEGIO

Page 41: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

39GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

Naturalmente ci sono stati anche momenti piace-voli per le sorprese gastronomiche che la signora delB&B ci ha fatto trovare in frigo al ritorno alcune sere.E la bellissima semifinale dell’Europeo di Calcio vin-ta dall’Italia sulla Germania con la favolosa doppiettadi “Supermario” Balotelli; seguita da una brevissimaapparizione su Rai 1 – a fianco della collega Cate-rina Rossi – nel collegamento post partita dalla ten-dopoli di Mirandola, dove era installato un maxi-schermo.La finale con la Spagna, seppure pesantemente per-sa, ci lascia comunque la soddisfazione del 2° po-

sto in Europa, cosa impensabile all’inizio del torneo.Ed il bel rapporto rinsaldato con Alessandro a treanni di distanza, e imbastito con sua moglie Cate-rina, superprotagonista nel C.O.C. (Centro Operati-vo Comunale) di Mirandola.Lunedì è il giorno del ritorno e ci concediamo unavisita al centro storico di Mirandola, in gran partechiuso nella zona rossa presidiata dai militari; chie-diamo il permesso ai Vigili del Fuoco che ci fanno sa-lire sul mezzo di una delle diverse squadre che staaccompagnando delle persone in procinto di ritira-re delle cose dalla propria casa inagibile. Ci avvici-niamo alla chiesa e ad altri edifici più o meno dan-neggiati – stando comunque all’esterno delle tran-senne di delimitazione.Poi ci spostiamo in un paese vicino dove Caterinae Alessandro hanno telefonicamente prenotato delparmigiano, ne prendo anch’io; comperiamo anchedella frutta in un’altra azienda vicina.E iniziamo il viaggio di ritorno a casa cercando di in-dividuare – senza successo – le località dove si è ma-nifestato (indotto dal sisma in alcune zone) il feno-meno della “terra liquida”, che ci interessava vede-re.Possiamo affermare che è stata un’esperienza fat-ta con “scienza e coscienza” – pur considerando i li-miti inevitabili di ogni cosa. Bella dal punto di vistaumano e professionale. Da ripetere, come affermatoanche da Roberto Tintori (autore di una delle testi-monianze sull’argomento già pubblicate sul G.O.) inuno scambio di e-mail successivo a questa espe-rienza. Ma non tanto per augurare terremoti o altridisastri, quanto per testimoniare azioni concrete especifiche di solidarietà.

Riepilogo esiti sopralluoghi edifici privati totale %

Edificio AGIBILE A 32 38,6%

Edificio TEMPORANEAMENTE INAGIBILE (tutto o parte) ma AGIBILEcon provvedimenti di pronto intervento B 12 14,5%

Edificio PARZIALMENTE INAGIBILE C – 0,0%

Edificio TEMPORANEAMENTE INAGIBILE da rivedere con approfondimento D 1 1,2%

Edificio INAGIBILE E 27 32,5%

Edificio INAGIBILE per rischio esterno F 11 13,3%

SOMMA 83 100,0%

Page 42: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

DAL COLLEGIO

40 ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO

Di recente, organizzato dal nostro Collegio conla collaborazione della ditta “IDROSISTEMIs.r.l.” che ha messo a disposizione un inte-

ressante volume tecnico con riportate numeroseschede tecniche d’intervento tecnico, è stato tenu-to un interessante convegno di studio che ha af-frontato l’importante tematica del risparmio ener-geticoIl decreto sviluppo 83 / 2012 entrato in vigore peril rilancio dell’economia prevede che, fino al 30 Giu-gno 2013, venga applicata per tute le ristrutturazioniedili la nuova detrazione fiscale pari al 50 %, che vaa sostituire la detrazione pari al 36% e prolunga l’at-tuale detrazione prevista per gli interventi volti al ri-sparmio energetico.

COME SFRUTTARE AL MASSIMO LE OPPORTU-NITÀ OFFERTE DAI NUOVI INCENTIVI ?Bisogna proporre sistemi tecnologici per il riscal-damento e il raffrescamento che uniscano la tec-nologia della Geotermia e delle Pompe di Caloread alta efficienza alla tecnologia del Radiante a bas-sa temperatura.Il tutto combinato con impianti solari che per-mettono di avere l’energia primaria gratuita e pu-lita per il funzionamento del sistema stesso otte-nendo così un costo di gestione impianto pari azero o, quanto meno, tendente a zero .Tecnologie avanzate che uniscono il miglior confortper l’utente e il risparmio energetico ed economicoal massimo rispetto ambientale.In questa ottica Il Collegio dei Geometri e GeometriLaureati di Bergamo ha organizzato in collabora-zione con “Idrosistemi S.r.l.” di Conegliano il se-minario di aggiornamento dello scorso11.12.2012.Durante il seminario sono state illustrate le varietecnologie oggi disponibili, i criteri di scelta tra levarie soluzioni possibili, ed interessanti confrontitra costi di gestione di impianti diversi, le relativeprestazioni, e tempi di ammortamento dell’inve-stimento iniziale con “risultati sorprendenti”.Tecnologie applicabili sia nelle nuove costruzioniche nelle ristrutturazioni e nelle riqualificazioni ener-getiche con “risultati sorprendenti” che rendono l’in-

vestimento in queste tecnologie altamente remu-nerativo.Per orientarsi, in maniera facile tra le tante solu-zioni possibili, Idrosistemi S.r.l., ha messo a pun-to “la Guida al Risparmio Energetico” uno stru-mento tanto facile da utilizzare quanto efficace nel-l’orientare il cliente nella scelta degli impianti.La guida raccoglie, 160 schemi di principio di im-pianti diversi, suddivisi in edifici realizzati su un pia-no, due piani e tre piani e in tre sezioni con l’im-piego di caldaie, pompe di calore ad alta efficienzae della geotermia.Ogni scheda contiene anche un simbolo grafico,una casina con un cuore al fianco, che come le stel-le della guida Michelin per gli alberghi, vuole im-mediatamente dare all’utente un’idea sul grado dicomfort e di risparmio energetico che quella so-luzione potrà offrire all’utilizzatore finale.Ogni schema è affiancato da una spiegazione sin-tetica delle tecnologie in essa previste.Il contenuto del volume, è un valido supporto tec-nico che aiuta noi tecnici ad indirizzare i nostri clien-ti ad effettuare precise scelte in ragione del gra-do di risparmio energetico che si vuole ottenere.I volumi sopra citati saranno disponibili, sino adesaurimento, presso la sede del nostro Collegionelle date di 26/27/28 febbraio p.v.Di seguito si riporta la copertina del volume cheverrà distri-buito a chi nefarà richiestaed un esem-pio di sche-da tecnica.

GUIDA AL RISPARMIO ENERGETICO

Page 43: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

41GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

SCHEDA TIPO

Page 44: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

42 ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO

Pubblichiamo il quarto numerodel periodico "Il Geometra risponde”

BOTTIGLIE RICICLATE NELLE PARETI DICASA... PER DORMIRE MEGLIO!

Come difendersi dai rumori mettendo nellepareti di casa pannelli in poliestere

riciclato da bottiglie in plastica.

CHE COS’È IL POLIESTERE?Il poliestere (PET) è un materiale plasticoutilizzato in numerosissime applicazioni,

tra cui la produzione di contenitori peralimenti, grazie alla totale assenza di

sostanze tossiche o nocive per l’uomo.Le bottiglie in PET che gettiamo nei

contenitori della differenziata,vengono separate dalle altre plastiche

nei centri di raccolta.Le balle di bottiglie post-consumo vengono

poi trasformate in fibra di poliestere,utilizzata per produrre svariati prodotti

tra cui i materassini per isolamentotermico e acustico di tetti e pareti.

In questo numero presentiamo il caso Isolamentoacustico Una delle problematiche più frequen-ti nelle nostre abitazioni riguarda il rumore. I ru-

mori tipici che si propagano negli edifici provengonoprincipalmente:1) dalle pareti confinanti con i nostri vicini;2) dall’esterno (traffico, aziende, esercizi com-

merciali, ecc.);3) dal soffitto, con i cosiddetti rumori di calpestio;4) dagli impianti tecnici presenti nell’edificio (idrau-

lici, ascensori, ecc.).Il rumore si associa generalmente a sensazioni difastidio che generano stress e malessere, fino a co-stituire un vero danno alla nostra salute. Per que-sto motivo si sono fatte leggi, sia a livello europeoche nazionale, che sempre di più tutelano l’esse-re umano e la sua salute da ogni tipo di rumore.In parallelo, la ricerca di materiali per isolare dalrumore ha prodotto numerose soluzioni innovati-ve e sempre più efficaci.È chiaro che una corretta progettazione consentedi ottenere ottimi risultati, ma come comportarsiin caso di edifici esistenti? In questo numero ve-dremo come risolvere il problema del rumore in uncondominio degli anni ‘50 e ci riferiamo al punto1), cioè al rumore prodotto dai nostri vicini.Occorre dunque pensare ad interventi isolamentoacustico e fono assorbimento, con l’applicazionealle nostre pareti di materiali che consentano di di-minuire, minimizzare il passaggio di rumori da unappartamento all’altro.Nello specifico, presenteremo la soluzione ad unproblema “musicale”… risolto con una soluzioneecologica, grazie alla realizzazione di contropare-ti isolate con materassini in poliestere riciclato dabottiglie.

BOTTIGLIE RICICLATE NELLE PARETIDI CASA... PER DORMIRE MEGLIO!I nostri personaggi sono un ragazzo ed una ragaz-za che vivono, da qualche mese, in un condominio

■ da “Il Geometra Risponde”

IL POLIESTERE PERISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO

DAL COLLEGIO

Page 45: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

43GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

degli anni '50 nell'hinterland torinese cioè nella cin-tura urbana della città dove hanno acquistato cia-scuno un appartamento sullo stesso piano. Tecni-co dei computer lui (Paolo) e commerciante lei (Ma-risa) hanno orari di lavoro variabili e – tenendo con-to degli impegni, del traffico e di tutto il resto – latranquillità della loro casa, come si può immaginare,è di vitale importanza. La vita moderna è freneti-ca, veloce, rumorosa, soprattutto nelle città, e pertutti noi la serenità, il riposo, il rilassamento sonofondamentali. E qui nasce il problema!Sia Paolo che Marisa hanno scelto con cura i ri-spettivi appartamenti, scegliendo una zona abba-stanza silenziosa e arredando i loro spazi per ave-re comfort e relax. Ma non avevano considerato cheanche i vicini hanno la loro vita e che un po’ di ru-more comunque lo fanno! E purtroppo si sono ac-corti solo dopo che il loro vicino, Mario, è un can-tante lirico dalla voce … ovviamente potente! Chefare quando le camere da letto sono adiacenti pro-prio all’appartamento di Mario? Paolo e Marisa nonsi arrendono alla tranquillità perduta, una soluzioneci deve essere per forza!.

IL CASO TECNICOIl poliestere per isolamento termico e acustico

PREMESSELa casa è il luogo in cui passiamo molto tempo edove svolgiamo funzioni fondamentali come dor-mire, mangiare, etc. La casa ha per noi molti si-gnificati, tra cui sicuramente il relax e la necessitàdi stare tranquilli. La vita moderna è frenetica espesso rumorosa, cosa che ci porta a cercare quo-tidianamente momenti di sosta e di recupero del-le energie. Uno degli ostacoli al nostro necessarioriposo è però il rumore, costante e frequente so-prattutto nelle città, dove traffico e varie attività con-tribuiscono ad alzare i livelli del cosiddetto inqui-namento acustico. A questo si aggiungono i rumoriinterni alle nostre abitazioni, in particolare nei con-domini, dove la presenza di molte famiglie può por-tare a frequenti disturbi, anche se “normali”: lavo-ri di casa, bambini, radio, televisione, parlare, rus-sare, etc. Soprattutto nei condomini costruiti tra idecenni ’50 e ’90, le pareti divisorie sono realiz-zate con materiali che lasciano passare molto i ru-mori, in pratica si sente tutto!

Questo ha creato nel tempo una serie di proteste,liti condominiali e cause legali legate proprio al “di-sturbo acustico”. Negli anni leggi e provvedimentihanno quindi portato allo sviluppo di materiali e tec-niche costruttive che proteggono dall’inquina-mento acustico, che è direttamente collegato conla salute ed il benessere dell’individuo.

Perché è importante l’isolamento acustico?Va innanzitutto detto che l’esposizione al rumorepuò portare a varie problematiche di salute, poi-ché il rumore influisce sullo stress, sull’umore e con-diziona il sonno.Da un punto di vista legislativo si sono avviate ne-gli ultimi anni molte cause legali proprio inerenti atale materia, situazioni in cui occorre però dimo-strare tramite un tecnico specializzato in acusticache il rumore prodotto dal vicino supera certi limitiin intensità e durata oltre ai quali si può chiedereragione.Il quadro legislativo che regola la materia “acusti-ca” in Italia poggia su due grandi pilastri:1) la legge 447 del 26.10.1995, che stabilisce le

competenze di Comuni, Province, Regioni e Sta-to in merito alle possibili problematiche del ru-more;

2) il DPCM del 5.12.1997 (decreto attuativo del-la legge precedentemente citata, nella parte ri-guardante l’edilizia) che determina quali sonoi requisiti acustici e quali sono i “limiti di legge”da rispettare. In pratica definisce i valori misu-rabili che consentono di valutare le nostre abi-tazioni ed i nostri edifici, per tutti gli edifici conconcessione edilizia a partire dal 20.02.1998.

Quest’ultimo in particolare ci consente, ad esem-pio nel caso proposto, di avere un riferimento perstabilire quali dovrebbero essere le caratteristicheacustiche minime delle pareti divisorie degli ap-partamenti di Paolo, Mario e Marisa come vedre-mo di seguito.L’art 844 del Codice Civile, riferimento legislativoper le cause legali inerenti a ‘rumori nel condomi-nio’, parla invece più genericamente di normale tol-lerabilità.“Il proprietario di un fondo non può impedire […]i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni de-rivanti dal fondo del vicino, se non superano la nor-male tollerabilità […]”

Page 46: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

DAL COLLEGIO

44 ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO

Certo è che, in generale, in molti casi è difficile po-ter dimostrare che la nostra vicina al piano di so-pra cammina con i tacchi, sposta le sedie, o che ibambini fanno rumore, i nostri vicini dall’altra par-te della parete sono una famiglia rumorosa perchéparlano a voce alta, tengono alto il volume della tv,etc. Nella nostra storia l’amministratore condomi-niale ha invitato al dialogo, ma per risolvere dav-vero il problema ha suggerito di isolare le pareti del-l’appartamento del cantante Mario. In effetti, in ge-nerale la soluzione più semplice ed efficace è pro-prio quella di ricercare, dove possibile, l’isolamentoacustico tramite soluzioni strutturali. In questicasi la conoscenza di materiali innovativi può ri-solverci molte problematiche.

ISOLARE ACUSTICAMENTE LE PARETIMa quando parliamo di acustica, di rumore e di de-cibel di cosa parliamo in pratica? Acustica deriva dalgreco “udire” ed è la scienza che studia il suono, os-sia la sensazione data da un corpo in oscillazione.La vibrazione che si propaga nell’aria o in un altromezzo raggiunge l’orecchio, dove si crea una sen-

sazione uditiva. Su questa sensazione uditiva è sta-ta costruita una scala di intensità la cui unità è il de-cibel (simbolo dB). 0 decibel rappresentano il minimodella soglia di udibilità, mentre 130 dB sono un ru-more troppo forte per l’orecchio umano, cioè la so-glia del dolore. Prendere a riferimento i decibel perl’isolamento acustico è fondamentale perché le leg-gi in merito, le prestazioni dei materiali fonoisolan-ti, e naturalmente le fonti sonore che producono suo-ni o rumori fanno riferimento o si misurano in deci-bel. Nella scala di valori espressi in dB, il rumore inambiente domestico è stimato intorno ai 50 dB.Si può quindi stabilire che il cantante lirico arrivacome intensità massima in generale intorno ai 90dB, una conversazione animata è intorno ai 60 dB,in biblioteca ci sono circa 30 Db.Ma passiamo proprio a valutare, da questo puntodi vista, il nostro caso con l’appartamento del Sig.Mario che sta provando le sue arie di Mozart.Qualsiasi corpo in oscillazione che emette vibrazioniviene definito sorgente sonora. Diciamo che lasala A è il luogo dove si emette il suono e la stanzaB dove si riceve il suono.

Ecco che la nostra sorgente sonora (il Sig. Mario)emette suoni arrivando anche a 90 dB. Ora fra lasala A (Sig. Mario) e la stanza da letto B (Sig.ra Ma-risa) c’è una parete divisoria C (per fortuna!), cheha tra l’altro la funzione di “non far passare”, di“smorzare” il suono, almeno in parte. Questo po-tere di isolare si chiama potere fonoisolante indi-cato con Rw e si esprime in decibel. La nostra pa-rete C in mattone forato da 12 cm intonacato do-vrebbe avere un potere fonoisolante Rw di 40 dB,ossia “non far passare” 40 dB. In teoria; perché ilrisultato dipende da molti fattori.Ma quanti sono i dB percepiti dalla Sig.ra Marisain questo caso?Possiamo assumere, per semplificare un po’ le cose,trascurando eventuali fattori correttivi generalmentedi lieve entità, che la Sig.ra Marisa percepisce cir-ca 50 dB (90 – 40).Il calcolo dei decibel è particolare: teniamo conto

che pochi decibel cambiano notevolmente la sen-sazione di disturbo o di sollievo! Un incremento diun valore di 3 decibel corrisponde ad un raddop-pio della rumorosità emessa, mentre un decre-mento di 3 dB corrisponde ad un suo dimezza-mento.Consideriamo inoltre che la “normale tollerabilità”è prevista intorno ai 40 dB e che se l’appartamentofosse stato costruito dopo il 20.02.98 la parete Cavrebbe dovuto avere un potere fonoisolante di 50dB.Se la parete fosse stata correttamente isolata (50dB) i dB percepiti dalla Sig.ra Marisa sarebbero sta-ti 40 dB.Ecco quindi che il Geom. Aldo valuta di isolare dalpunto di vista acustico le pareti D e C della sala del-l’appartamento A confinante da una parte con lastanza da letto del Sig. Paolo e dall’altra con la stan-za da letto della Sig.ra Marisa.

A C BSala in cui il Sig. Mariosta cantando a 90 dB

Paretedivisoria

Sala in cui il Sig. Mariosta cantando a 90 dB

Page 47: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

45GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

La soluzione proposta dal Geom. Aldo è in questocaso una controparte in cartongesso contenente deipannelli termoisolanti in poliestere ECOZERO.Ecco che, applicando una controparete con all’in-terno il materassino isolante come da descrizionetecnica, avremo a questo punto un isolamento tradue appartamenti adiacenti di oltre 60 dB in ope-ra. Di conseguenza, il livello di rumore percepito dal-la Sig.ra Marisa e dal Sig. Paolo sarà intorno ai 30dB, che corrisponde ad un livello di rumore per-cepito decisamente soddisfacente.Questo in teoria dicevamo perché il suono, il ru-

more, si propaga anche tramite le strutture e quin-di tramite le pareti laterali ed il soffitto, ma lasciamoquesto ad una sperimentazione pratica sul campocon relativa ricerca di soluzioni.Abbiamo accennato nella nostra storia che il ma-terassino termoacustico viene prodotto dal riciclodelle bottiglie in plastica, in PET vediamo come...

RICICLO E POLIESTEREI pannelli per isolamento termico e acustico di pa-reti e coperture sono prodotti con il 100% riciclatoda bottiglie in PET post-consumo. Il processo

produttivo parte dal lavaggio delle bottiglie, che ven-gono poi macinate e ridotte in scaglie.Dalle scaglie si ottiene la fibra che successivamenteviene cardata e termolegata, fino ad ottenere pan-nelli di densità e spessore variabili, a seconda del-le esigenze di isolamento termico e acustico.Il poliestere viene utilizzato per i contenitori per ali-menti, dalle bottiglie alle vaschette, o per capi diabbigliamento, come le magliette traspiranti o i cal-di pile. Ne consegue che anche i pannelli in polie-stere riciclato da bottiglie sono totalmente privi disostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente, anal-lergici e facilmente maneggiabili.

Inoltre, i materiali riciclati, così come un correttoisolamento degli edifici, contribuiscono notevol-mente alla riduzione di emissioni di CO2 in atmo-sfera, al risparmio energetico e alla riduzione delconsumo di risorse naturali e non rinnovabili.

Insomma, un ciclo virtuoso… dai cassonetti alle pa-reti di casa nostra… a favore dell’ambiente cosìcome dell’essere umano!

APPLICAZIONI DEL POLIESTERE NEGLI EDIFICIRESIDENZIALICome dicevamo il materassino in poliestere riciclato:A) Serve per difenderci dal caldo e dal freddo (ter-

moisolante).B) Attenua, smorza, riduce il suono che passa da

A a B (fonoisolante).C) Smorza la riflessione del suono all’interno del-

l’ambiente A (fonoassorbente).Nel caso analizzato, sono state applicate nell’ap-partamento del cantante Mario delle contropare-ti in cartongesso con il materassino in poliestere.In fase costruttiva o di ristrutturazione il materas-sino posto in intercapedine tra due tavolati offre ot-time prestazioni come dall’esempio sopra.

Page 48: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

46 ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO

AGENZIA DEL TERRITORIO

■ da Agenzia del Territorio - Bergamo

TRIBUTI SPECIALI CATASTALIDi seguito si pubblica la tabella dei Tributi Speciali Catastali in vigore a partire dal 01.10.2012

N. ORD OPERAZIONI TARIFFAIN EURO NOTE

1 Certificati, copie ed estratti delle risultanze degli atti e degli elaborati catastali conservati presso gli uffici

1.1

Per ogni certificato, copia o estratto. 16,00

Per i certificati richiesti dai privati per comprovarela situazione generale reddituale e patrimoniale aifini della legislazione sul lavoro, di quella previden-ziale e di quella sulla pubblica istruzione, è dovutoil diritto fisso di euro 4,00.

1.1.1

4,00 Il tributo non si applica ai primi quattro elementi edalle fattispecie diverse da quelle elencate.

1.2

Per ogni estratto di mappa rilasciato in formatodigitale. 16,00 L’estratto è utilizzabile esclusivamente per la reda-

zione di tipi di aggiornamento geometrico

1.2.1 Il tributo non si applica alle prime quattroparticelle.

2 Definizione ed introduzione delle volture, delle dichiarazioni di nuova costruzione e di variazione, dei tipi mappali,particellari e di frazionamento, ai fini dell’aggiornamento delle iscrizioni nei catasti e all’anagrafe tributaria:

2.1 per ogni domanda di voltura: 55,00

Nei territori ove vige il sistema del libro fondiario, iltributo è dovuto per ogni comune cui si riferiscono leparticelle rurali, menzionate nel decreto tavolare.

per ogni unità di nuova costruzione ovvero derivatada dichiarazione di variazione:

2.2

2.2.150,00

2.2.2100,00

per ogni tipo, fino ad un massimo di 10 particelle edi-ficate ovvero derivate da frazionamento; 65,00

2.3 2.3.1 per ogni particella eccedente 3,00

Oltre all’importo dovuto ai sensi del prece-dente punto 1.1, per ogni quattro elementiunitari richiesti, o frazioni di quattro, presentinei rispettivi elaborati:

- particella, per gli estratti e le copie auten-tiche dalle mappe e dagli abbozzi;

- foglio di mappa, per la copia dei quadri diunione;

- vertice o caposaldo, per le copie di mono-grafia;

- punto, per il quale si determinano le coor-dinate;

- unità immobiliare, per gli estratti storici eper soggetto;

- unità immobiliare urbana per il rilascio dicopia di planimetrie ed elaborati planime-trici.

Oltre all’importo dovuto ai sensi del prece-dente punto 1.2, per ogni quattro particellerichieste, o frazioni di quattro.

per ogni unità appartenente alle categorie adestinazione ordinaria (categorie dei gruppiA, B e C) e a quelle censite senza rendita:

per ogni unità appartenente alle categorie adestinazione speciale (categorie dei gruppi Ded E):

(tabella modificata dal D.L. 02/03/2012 n. 16 art. 6, in vigore dal 01/10/2012)

Page 49: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

47GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

3 Attestazione di conformità degli estratti di mappa per tipi di aggiornamento geometrico:

per ogni estratto di mappa. 10,00

3.1.14,00 Il tributo non si applica alle prime quattro particelle.

3 - bis Consultazione degli atti catastali:

3 - bis.1consultazione effettuata su documenti cartacei:

per ogni richiedente e per ogni giorno o frazione.5,00 La consultazione delle planimetrie e degli elabora-

ti planimetrici dalla base informativa è gratuita.

3 - bis.2

Consultazione della base informativa:- consultazione per unità immobiliare;- consultazione per soggetto,per ogni dieci unità immobiliari,o frazione di dieci;- consultazione della mappa,per ogni particella richiesta;- elenchi di immobili con estrazione di datiselezionati ed ogni altra consultazione,per ogni dieci unità immobiliari, o frazionidi dieci.

1,001,00

1,00

1,00

Per la consultazione telematica della banca dati ca-tastale sono dovuti i tributi di questa tabella con unariduzione del 10%.

Oltre all’importo dovuto ai sensi del prece-dente punto 3.1, per ogni quattro particellerichieste, o frazioni di quattro.

L’accesso ai servizi di consultazione delle banche dati ipotecaria e catastale gestite dall’Agenzia del Ter-ritorio avviene gratuitamente e in esenzione da tributi se viene richiesto presso gli uffici in relazione abeni immobiliari dei quali il soggetto richiedente risulta titolare, anche in parte, del diritto di proprietào di altri diritti reali di godimento.

(ai sensi dell’art. 6, comma 5-quater, del d.l. n. 16/2012, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 44/2012.)

Page 50: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

48 ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO

■ a cura di Marco Sorelli

ETTORE PIROVANOPresidente della Provincia di Bergamo

Il contesto socio-economico bergamasco è dasempre una realtà nella quale il mondo della pro-gettazione edilizia e delle costruzioni riveste unruolo fondamentale: la difficile situazione di mer-cato e dell’economia in generale, in base al suoosservatorio, come influenza questa identità? Ilmondo delle costruzioni bergamasco come stareagendo a livello provinciale e quali interventipolitici potrebbero dare ossigeno al settore inquesta fase così delicata?La difficile situazione economica di questi ultimi anniha avuto ripercussioni molto negative in materia edi-lizia, influenzando ancor di più le scelte urbanistichedelle Amministrazioni comunali. Con i tagli effettuatidal Governo centrale sui trasferimenti agli Enti localie il rispetto del patto di stabilità, i Comuni sono spes-so costretti a “vivere” grazie agli introiti derivanti da-gli oneri di urbanizzazione; tuttavia, proprio a cau-sa di questa congiuntura economica assai negati-va, gli stessi costruttori edili sono scoraggiati dal-l’intraprendere nuove iniziative, sia in campo resi-denziale, sia commerciale e produttivo. Pertanto ciòcomporta meno introiti per le casse Comunali deri-vanti dagli oneri di urbanizzazione e da standard qua-litativi. La Provincia, in questa fase così delicata, ope-ra cercando di semplificare e accelerare il più pos-sibile le varie procedure burocratiche di competen-za. Spetta comunque alla Regione, in quanto orga-no legislativo, legiferare nuove norme che possanoincentivare la ripresa del mercato immobiliare.

La nostra Provincia ha ancora aree espansivedove è ipotizzabile nuovi sviluppi sia dal pun-to di vista di nuove costruzioni sia per possi-bili riqualificazioni? Che ruolo può avere a li-vello di programmi e di idee guida la Provin-cia di Bergamo su questo argomento?L’impegno principale della Provincia, in materia dipianificazione territoriale, è di contenere al massi-mo il consumo di suolo, infatti il recupero delle aree

Ettore Pirovano, Presidente della Provincia di Bergamo

INCONTRI AL VERTICE

Page 51: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

49GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

dismesse fa parte dei principi fondamentali del Pia-no Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.)che promuove e supporta i progetti di ristruttura-zione urbanistica per le aree più degradate. A talproposito si richiama il Protocollo d’Intesa stipulatoper l’area degradata di Zingonia. Inoltre la Provinciadi Bergamo risulta essere promotore di alcuni Ac-cordi di Programma (Cartiere Pigna di Alzano Lom-bardo, Rilancio turistico di San Pellegrino Terme, re-cupero area Honegger in Albino ecc…) per i qualiè previsto il recupero di aree dismesse creando nuo-ve zone produttive, commerciali e residenziali conla conseguente creazione di nuovi posti di lavoro epreservando il territorio agricolo.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle energie rin-novabili voi pensate che si possa incentivare an-cora il settore anche a livello locale, in partico-lare geotermico, mini idroelettrico, cogenera-zione e fotovoltaico?Le leggi nazionali e regionali emanate negli ultimi anniin materia di energie rinnovabili hanno dato un enor-me contributo all’incentivazione dell’utilizzo di fonti al-ternative, soprattutto il fotovoltaico. Gli stessi Pianidi Governo del Territorio dei singoli Comuni hanno in-serito nella propria normativa l’utilizzo di fonti ener-getiche rinnovabili, addirittura premiando con bonusvolumetrici chi ne preveda l’utilizzo. Inoltre ricordo cheè tuttora in vigore il decreto che prevede il recuperodel 55% delle spese sostenute per interventi di ri-qualificazione energetica.

Nel patrimonio di immobili della Provincia, cosìcome nella rete stradale, ci sono interventi chevorreste attuare e quali prospettive concretesussistono alla luce della stretta economica incorso?La Provincia di Bergamo in sinergia con altre Am-ministrazioni (Regione Lombardia e Comuni) nell’ul-timo decennio, da un punto di vista infrastrutturale,ha pianificato e realizzato numerose infrastrutture siadi livello locale che sovracomunale, tra le quali la nuo-va linea metrotramviaria della Val Seriana, la variantedi Clusone e l’avvio dei lavori per la nuova variantedi Zogno che hanno permesso e consentiranno sia agliabitanti delle Valli che ai turisti di risparmiare sia intermini economici che temporali. Per quanto riguar-da la Pianura sono in corso di realizzazione opere digrande rilievo quali la Bre.Be.Mi., l’Alta Capacità/Alta

Velocità e la Pedemontana. Inoltre è in fase di pro-gettazione la nuova Autostrada Treviglio-Bergamo.Per quanto riguarda la valorizzazione degli immobi-li provinciali è nostro impegno razionalizzare l’utiliz-zo degli spazi e valorizzarne gli immobili che si ren-dessero disponibili.

La vocazione turistica del nostro territorio puòdare spazio per nuove strutture alberghiere ericettive? Avete delle idee o dei programmi suquesto argomento?La Provincia di Bergamo è parte attiva all’internodi vari Accordi di Programma, tra i quali il rilancioturistico di San Pellegrino Terme, la riqualificazio-ne del comparto di Minitalia in Comune di Capria-te San Gervasio e la realizzazione dei nuovi com-prensori sciistici di Val Brembana, Val Seriana e Valdi Scalve all’interno dei quali verrà dato impulso allestrutture ricettive ed alberghiere nuove ed esistenti.La Provincia inoltre è promotore dell’Accordo di Pro-gramma per la realizzazione di infrastrutture per lapratica di sport invernali al coperto finalizzate al ri-lancio dell’offerta turistica ed alla tenuta occupa-zionale dell’altopiano di Selvino; tale opera avrà si-curamente ripercussioni positive sull’intera valle.

Page 52: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

■ a cura di Marco Sorelli

PAOLA PALAZZANIDirettore Commerciale Palazzani Industrie SpA

Rappresenta la nuova generazione della fami-glia Palazzani ai vertici di un’azienda che conti-nua tenacemente a difendere l’eccellenza italiananel settore delle macchine movimento terra edelle piattaforme aeree. Collocata strategica-mente fra Bergamo e Brescia, nell’area terri-torialmente più “costruttiva” d’Italia, la PalazzaniIndustrie è l’esempio di come l’imprenditoria ita-liana può continuare a essere competitiva pun-tando sulla qualità.

Paola Palazzani è stata nominata nella scorsa pri-mavera dal CdA della società di famiglia nella po-sizione di Direttore Commerciale. L’evoluzione logi-ca di un impegno in azienda cominciato oltre 15 annifa, sempre al fianco di suo padre Davide, Presiden-te di una realtà industriale che continua a essere unpositivo “caso” nello scenario di settori di mercatodove globalizzazione ed esasperata competitivitàhanno spesso reso difficile la vita al made in Italy.Eppure la Palazzani Industrie non solo resiste, ma cre-sce, grazie soprattutto ad idee tecnologiche inno-vative, scelte che puntano a privilegiare la qualità etanta passione per il proprio lavoro.

Come state confrontandovi con un mercatosempre più complesso da affrontare?Siamo convinti che proprio il nostro modo di lavo-rare e ciò che proponiamo in termini di prodotti pos-sano essere elementi vincenti anche in un momentocosì complesso per l’economia e l’industria. Per ilsettore delle costruzioni in particolare. I nostri clien-ti si rendono infatti conto che tramite le nostre tec-nologie possono raggiungere più elevati livelli di red-ditività operativa. Questo è frutto di soluzioni in-novative che ci giungono dal nostro engineering. Ilmio compito principale come Direttore Commercialeè quello di rendere sempre più evidente questo po-sizionamento di mercato.Cerchiamo di mantenerci fedeli ai valori che ci di-stinguono e nel contempo di essere sempre più fles-sibili, modellando le nostre strategie commerciali ela produzione alle richieste dei nostri interlocutori.In questo dialogo siamo favoriti dall’identità che dasempre caratterizza la nostra azienda: produrre informa quasi sartoriale le nostre macchine, andan-do oltre le rigide logiche seriali. La nostra configu-razione di azienda, snella ed efficiente per sua stes-sa costituzione, ci ha consentito di rispondere in modorapido e propositivo alle nuove condizioni di mercato,anche nel settore del movimento terra. Per gli uti-

Paola Palazzani,Direttore Commerciale Palazzani Industrie SpA

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO50

LA VOCE DELL’INDUSTRIA

Page 53: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

51GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

lizzatori i temi al centro dell’attenzione sono sempredi più quelli di aumentare l’efficienza di ogni ora dilavoro, in modo da ridurre i relativi costi, e allo stes-so tempo abbassare i consumi di carburante, anchein un’ottica di eco sostenibilità. Questo significa, pri-ma di tutto, ottimizzare il rapporto fra peso delle mac-chine e loro prestazioni, ottenere da ogni CV il mas-simo senza sacrificare l’affidabilità. Uno scenario diquesto tipo ha posto in luce ancora maggiormentela qualità delle nostre macchine, sulle quali siamointervenuti ulteriormente con innovazioni importan-ti, finalizzate a renderle sempre più rispondenti allerichieste di ogni singolo settore”.

Considerando come operate e le macchine cheformano la vostra offerta, l’impegno di Ricer-ca&Sviluppo in Palazzani appare come un con-cetto trasversale e diffuso.“Se riusciamo a essere e mantenerci all’avanguardia,pur essendo un’azienda non grandissima nelle di-mensioni e ancora a carattere famigliare a livello dimanagement, è soprattutto merito della volontà, di-rei della passione per la ricerca dell’eccellenza. Ci famolto piacere, inoltre, che questa identità sia appli-cata e riconosciuta dal mercato sia nelle macchinemovimento terra come nelle piattaforme aeree. Ab-biamo cominciato tanti anni fa a produrre macchinein modo quasi artigianale: l’ha fatto mio nonno, poimio padre ha industrializzato e reso moderna l’azien-da. Oggi ci sono anch’io a contribuire alla definizio-ne delle strategie. Spero di portare idee nuove e ul-teriore entusiasmo, senza però mai tradire i princi-pi sui quali siamo cresciuti”.

Con quali scelte organizzative intendete tradurrequeste linee strategiche in offerta al mercato?“Restiamo saldamente un’impresa di persone e nondi capitali finanziari. La passione delle persone chelavorano all’interno dell’azienda è la molla potenteche fa andare avanti. Quello che ci chiedono gli uti-lizzatori più attenti è avere macchine che operino almeglio e non diano problemi. Questo significa, adesempio, applicare le opportunità che ci offre l’evo-luzione dell’elettronica nel dialogo con la parteidraulica e meccanica delle macchine, ma anche in-trodurre nuove soluzioni telescopiche, o ancora, nelcampo delle piattaforme aeree, dare la possibilità discegliere la propulsione elettrica mantenendo tutte

le caratteristiche che hanno reso il nostro prodottoRagno un riferimento mondiale nel settore.Siamo interlocutori sia delle aziende private come del-le amministrazioni pubbliche. Per i comuni in parti-colare, stretti fra risorse economiche sempre più li-mitate e vincoli del patto di stabilità, è necessario va-lutare con la massima attenzione gli acquisti di at-trezzature. Soprattutto è fondamentale considerarequali tecnologie sanno unire affidabilità e durata, perottimizzare le ore lavoro e l’impiego di tempo del per-sonale. Un imperativo diventa saper fare bene mol-te cose in poco tempo. Con la loro versatilità, l'am-pia gamma di accessori, il migliore equilibrio fra pesoe potenza, le nostre pale gommate costituiscono so-luzioni multifunzionali ottimali per le attività cantie-ristiche e di manutenzione stradale delle ammini-strazioni comunali.Con i geometri, siano essi di imprese pubbliche odi studi privati, abbiamo un dialogo costante e sia-mo sempre contenti quando un professionista del-la progettazione e delle costruzioni desidera farcivisita in azienda per conoscere meglio le nostremacchine. Per i geometri bergamaschi c’è il van-taggio poi di essere molto vicini alla nostra azien-da: Paderno di Franciacorta è infatti subito dopol’uscita A4 di Ospitaletto. Conoscere come lavo-riamo penso sia un buon modo per capire come noiItaliani sappiamo produrre eccellenza”.

Page 54: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

Nato con il DPR 6 giugno 2001, n. 380 (Testounico delle disposizioni legislative e regola-mentari in materia edilizia), lo Sportello Uni-

co per l’Edilizia non aveva finora riscosso sul pianopratico l’auspicato successo ottenuto, ad esempio,dallo Sportello Unico per le attività produttive.Il Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, conver-tito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012,n. 134, nel tentativo di rilanciare l’edilizia e trainarecosì la crescita del Paese, ha pertanto voluto in-novare e ridare slancio a tale strumento, destina-to secondo le ultime correzioni del legislatore na-zionale a diventare il punto di riferimento univer-sale per cittadini, imprese e professionisti.L’articolo 5 del DPR 380/2001, al comma 1 già pre-vedeva che “Le amministrazioni comunali, nel-l’ambito della propria autonomia organizzativa,provvedono, anche mediante esercizio in forma as-sociata delle strutture […], ovvero accorpamento,disarticolazione, soppressione di uffici o organi giàesistenti, a costituire un ufficio denominato Spor-tello unico per l’edilizia, che cura tutti i rapporti frail privato, l’amministrazione e, ove occorra, le altreamministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine al-l’intervento edilizio oggetto della richiesta di per-messo o di denuncia di inizio attività”.Il nuovo comma 1-bis, introdotto dall'art. 13,comma 2, lettera a), della legge 134/2012 aggiungeora che “lo sportello unico per l’edilizia costituiscel’unico punto di accesso per il privato interessatoin relazione a tutte le vicende amministrative ri-guardanti il titolo abilitativo e l’intervento edilizio og-getto dello stesso, che fornisce una risposta tem-pestiva in luogo di tutte le pubbliche amministra-zioni, comunque coinvolte”. Spetta allo Sportello Uni-co l’acquisizione, presso le singole amministrazio-ni competenti, degli “atti di assenso, comunque de-nominati, delle amministrazioni preposte alla tutelaambientale, paesaggistico-territoriale, del patri-monio storico-artistico o alla tutela della salute edella pubblica incolumità”, che può avvenire “anche

mediante conferenza di servizi ai sensi degli arti-coli 14, 14-bis, 14-ter, 14-quater e 14-quinquiesdella legge 7 agosto 1990, n. 241”.Lo Sportello Unico diventa così, almeno nelle in-tenzioni del legislatore, il punto di snodo di tuttele attività di competenza comunale relative alle pra-tiche edilizie e l’unico referente per il cittadino. An-cora più chiaro, a tal proposito, è il comma 1-ter,anch’esso aggiunto ad opera della legge 134/2012:“le comunicazioni al richiedente sono trasmesseesclusivamente dallo sportello unico per l’edilizia;gli altri uffici comunali e le amministrazioni pubblichediverse dal Comune, che sono interessati al pro-cedimento, non possono trasmettere al richieden-te atti autorizzatori, nulla osta, pareri o atti di con-senso, anche a contenuto negativo, comunque de-nominati”.Con le modifiche di recente introduzione parreb-be dunque evidente l’impossibilità, al contrario diquanto si verifica attualmente nella prassi, di ri-volgersi direttamente in Soprintendenza o alle Am-ministrazioni interessate al fine di risolvere preli-minarmente le questioni legate alla presenza di vin-coli di tutela, prima di presentare al Comune il pro-getto edilizio. Peraltro, l’eventuale domanda di nul-la osta presentata all’Ente competente verrebbe gi-rata al Comune prima ancora di essere istruita nelmerito: “gli altri uffici comunali e le amministrazionipubbliche diverse dal Comune […] sono tenuti a tra-smettere immediatamente allo sportello unico perl’edilizia le denunce, le domande, le segnalazioni,gli atti e la documentazione ad esse eventualmentepresentati, dandone comunicazione al richiedente”.Unica eccezione alla centralità dello Sportello Uni-co dell’edilizia espressamente contemplata dal nuo-vo TUE è rappresentata dalla “competenza delloSportello Unico per le attività produttive definita dalregolamento di cui al D.P.R. 7 settembre 2010, n.160”.Lo Sportello Unico per le Attività Produttive entracosì in gioco, a fianco dello Sportello Unico per

■ a cura Fondazione De Iure Publico

EDILIZIA, UNO SPORTELLOSEMPRE PIÙ “UNICO”

LEGISLAZIONE

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO52

LEGISLAZIONE

Page 55: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

53GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

l’Edilizia, allorché, insieme ad opere edili, siano ri-chiesti assensi in merito all’apertura, localizzazio-ne, trasformazione, ristrutturazione, ampliamento,trasferimento, riconversione o cessazione di un’at-tività produttiva o di servizi. Tuttavia sembrereb-be presentarsi un’ulteriore eccezione, quantome-no limitatamente agli interventi soggetti a DIA, peri quali la consuetudine del privato di rivolgersi di-rettamente e preventivamente all’Amministrazio-ne preposta al fine di ottenerne l’assenso antece-dentemente alla presentazione del progetto sa-rebbe indirettamente confermata dal comma 4, ar-ticolo 23, dello stesso DPR 380/2001, nel pas-saggio in cui, con riferimento ad immobili sottopostia vincoli ambientali, paesaggistici o culturali la cuitutela non compete all'amministrazione comuna-le, si riporta ancora “ove il parere favorevole del sog-getto preposto alla tutela non sia allegato alla de-nuncia”.Vediamo ora nel dettaglio quali sono i compiti pro-pri dello Sportello Unico. Tale ufficio provvede inparticolare:a) alla ricezione delle denunce di inizio attività e

delle domande per il rilascio di permessi di co-struire e di ogni altro atto di assenso comunquedenominato in materia di attività edilizia, ivi com-preso il certificato di agibilità, nonché dei pro-getti approvati dalla Soprintendenza […];

b) a fornire informazioni sulle materie di cui al pun-to a), anche mediante predisposizione di un ar-chivio informatico contenente i necessari ele-menti normativi, che consenta a chi vi abbia in-teresse l’accesso gratuito, anche in via tele-matica, alle informazioni sugli adempimenti ne-cessari […], all’elenco delle domande presen-tate, allo stato del loro iter procedurale, nonchéa tutte le possibili informazioni utili disponibili;

c) all’adozione, nelle medesime materie, dei prov-vedimenti in tema di accesso ai documenti am-ministrativi in favore di chiunque vi abbia inte-resse ai sensi dell’articolo 22 e seguenti dellalegge 7 agosto 1990, n. 241, nonché delle nor-me comunali di attuazione;

d) al rilascio dei permessi di costruire, dei certifi-cati di agibilità, nonché delle certificazioni at-testanti le prescrizioni normative e le determi-nazioni provvedimentali a carattere urbanisti-co, paesaggistico-ambientale, edilizio e di qual-siasi altro tipo comunque rilevanti ai fini degli

interventi di trasformazione edilizia del territo-rio;

e) alla cura dei rapporti tra l’amministrazione co-munale, il privato e le altre amministrazioni chia-mate a pronunciarsi in ordine all’intervento edi-lizio oggetto dell’istanza o denuncia, con par-ticolare riferimento agli adempimenti connessiall’applicazione della parte II del Testo Unico”.

Tra i compiti dello Sportello vi è anche quello di ac-quisire gli atti di assenso, comunque denominati,necessari ai fini del rilascio del permesso di co-struire e della realizzazione dell’intervento edilizio.Nel novero di tali assensi rientrano, in particolare:il parere della Azienda Sanitaria Locale; il pareredei Vigili del Fuoco in ordine al rispetto della nor-mativa antincendio; le autorizzazioni e le certifi-cazioni del competente ufficio tecnico della Regioneper le costruzioni in zone sismiche; l’assenso del-l’amministrazione militare per le costruzioni nellezone di salvaguardia contigue ad opere di difesadello Stato o a stabilimenti militari; l’autorizzazio-ne del direttore della circoscrizione doganale incaso di costruzione, spostamento e modifica di edi-fici nelle zone di salvaguardia in prossimità della li-nea doganale e nel mare territoriale; l’autorizza-zione dell’autorità competente per le costruzionisu terreni confinanti con il demanio marittimo; gliatti di assenso previsti per gli interventi edilizi suimmobili vincolati ai sensi del D. Lgs. 42/2004; ilparere dell’autorità competente in materia di as-setti e vincoli idrogeologici; gli assensi in materiadi servitù viarie, ferroviarie, portuali e aeroportuali;il nulla osta dell’autorità competente in materia diaree naturali protette; infine, per l’attività edilizianella laguna veneta, il parere vincolante della Com-missione per la salvaguardia di Venezia.Se l’acquisizione degli atti da parte dello SportelloUnico non avviene direttamente, essendo rimastainascoltata, oltre il termine previsto, la richiesta del-l’ufficio rivolta alle altre Amministrazioni interes-sate dal procedimento al fine di ottenere le inte-se, i concerti, i nulla osta o gli assensi, comunquedenominati, e non essendo nel frattempo inter-venuto il dissenso, fondato sull’assoluta incom-patibilità dell’intervento, di una o più Ammini-strazioni interpellate, lo stesso Sportello procederàtramite indizione di apposita conferenza di servi-zi, ai sensi degli articoli 14 e seguenti della Leg-ge 241/1990. Le Amministrazioni che esprimono

Page 56: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

54 ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO

parere positivo “possono non intervenire alla con-ferenza di servizi e trasmettere i relativi atti di as-senso”, dei quali si tiene conto ai fini dell’indivi-duazione delle posizioni prevalenti per l’adozionedella determinazione motivata di conclusione delprocedimento, di cui all’articolo 14-ter, comma 6-bis, della citata legge n. 241/1990. Non è dunquenecessario che tutte le Amministrazioni interessatepartecipino fisicamente, per mezzo di un loro rap-presentante autorizzato ad esprimerne la volontà,alle riunioni della Conferenza, ma sarà sufficientel’invio tempestivo allo Sportello di un atto d’as-senso.Come ricordano tanto il Consiglio di Stato, con lesentenze n. 2488 del 2 maggio 2012 e n. 4400del 1° agosto 2012, quanto la Corte Costituzio-nale, con la sentenza n. 179 dell’11 luglio 2012,il provvedimento finale di assenso o dissenso de-liberato in sede di Conferenza dei Servizi dovràeventualmente essere impugnato non già neiconfronti della Conferenza dei Servizi – non es-sendo quest’ultima un ufficio speciale della Pub-blica Amministrazione né un organo nuovo, distintoe autonomo rispetto ai soggetti che vi partecipa-no ma un modulo procedimentale attraverso il qua-le le Amministrazioni interessate prendono co-scienza del provvedimento in corso ed esprimonoun proprio parere in merito - bensì nei confrontidi tutte le Amministrazioni coinvolte.“La conferenza di servizi trova il proprio senso nel-la partecipazione integrata di tutti i componenti ne-cessari in tutte le fasi dei propri lavori, fino al prov-vedimento finale, di spettanza dell’amministrazio-ne che ha indetto la conferenza e ne ha assunto laconduzione, alla quale è rimessa la responsabili-tà di rendere la decisione finale derivante dalla va-lutazione collegiale”. Pur essendo l’unico punto diriferimento per il cittadino nonché l’organo che as-sume formalmente l’atto conclusivo di assenso odiniego, non può dunque ritenersi che lo Sportel-lo Unico per l’Edilizia sia il solo soggetto chiama-to a rispondere di eventuali illegittimità dell’attofinale.Parallelamente, con il restyling dello Sportello Uni-co si aggravano le responsabilità dei professioni-sti: ora è chiesta loro una collaborazione di tipo so-stitutivo nei confronti della Pubblica Amministra-zione. In materia edilizia, i tecnici devono asseve-rare, assumendosene la piena responsabilità, la

conformità sotto tutti i profili delle opere agli stru-menti urbanistici, ai regolamenti edilizi e alla le-gislazione vigente, senza più avvalersi di autoriz-zazioni pubbliche o altri documenti, comprese leplanimetrie, già in possesso della Pubblica Am-ministrazione, salvo quelli riguardanti vincoli am-bientali, paesaggistici e culturali, o ancora con-cernenti atti di difesa, pubblica sicurezza, immi-grazione, asilo, cittadinanza, giustizia e finanze; incaso di errore gli stessi rispondono, oltre che alcommittente, anche verso l’Amministrazione, perreato di falsità ideologica in atti pubblici, e versol’Ordine professionale, per eventuali sanzioni di-sciplinari. La fattispecie più grave, che prevede l’ar-resto fino a un anno, è naturalmente quella in cuiil professionista attesta con dolo qualcosa non ri-spondente alla realtà, ma deve rispondere ancheper colpa lieve, ovvero per errori imputabili a leg-gerezza o trascuratezza. Esclusa invece la re-sponsabilità del tecnico qualora indotto in erroredal comportamento doloso del proprio cliente.Particolare risalto è dato inoltre all’informatizza-zione delle procedure e delle comunicazioni fra lePubbliche Amministrazioni: “lo sportello unicoper l’edilizia accetta le domande, le dichiarazioni,le segnalazioni, le comunicazioni e i relativi ela-borati tecnici o allegati presentati dal richiedentecon modalità telematica e provvede all’inoltro te-lematico della documentazione alle altre ammini-strazioni che intervengono nel procedimento, lequali adottano modalità telematiche di ricevi-mento e di trasmissione […]”.Ricordiamo infine che gli Sportelli Unici per l’Edi-lizia possono essere aperti dai Comuni, soprattuttose di piccole dimensioni, anche in forma associa-ta, al fine di diminuire i costi e razionalizzare il ser-vizio, e sono comunque da attivare entro il 12 feb-braio 2013, data entro la quale lo Sportello deveessere pronto a ricevere le domande anche via po-sta e fornire ad ogni pratica un interlocutore re-sponsabile. Il nome del soggetto incaricato del-l’esercizio sostitutivo, in caso di inerzia delloSportello, dovrà essere altresì individuato e pub-blicato sul sito internet: sarà suo il compito di sbloc-care la pratica (nella metà del tempo originaria-mente previsto) e segnalare il dipendente ina-dempiente al competente ufficio per i provvedi-menti disciplinari.

LEGISLAZIONE

Page 57: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

55GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

In presenza di molteplici opzioni interpretativeemerse in dottrina, prendere posizione in me-rito alla configurazione dei diritti edificatori nell’

ambito dell’ ordinamento giuridico, così da proporre“credibili” modalità di circolazione degli stessi, nonè compito facile.Ovviamente, tali incertezze si riverberano anche sulpiano fiscale, perché ad una precisa configurazionegiuridica della fattispecie in questione- negozio di tipoobbligatorio ovvero negozio costitutivo di un dirit-to reale- corrisponde un differente trattamento tri-butario. Anzi, può affermarsi che le difficoltà relati-ve al fenomeno circolatorio dei crediti edilizi e deidiritti edificatori in generale - ancorati a matrici le-gislative regionali e a strumenti urbanistici locali escaturenti da nuove modalità di pianificazione delterritorio, fondate sull’interazione tra Amministra-zione e privati (perequazione e compensazione ur-banistica) - divengono ancora maggiori in questocampo. Nell’ambito della cessione del “credito edi-lizio” non esiste, infatti, un fondo servente la cui edi-ficabilità viene ridotta e, dunque, nemmeno può esi-stere un fondo dominante, poiché detto credito nonnasce per riduzione di una edificabilità esistente suuno specifico terreno ma per iscrizione nello stru-mento urbanistico. Inoltre, si osservi che il proprie-tario dei crediti edilizi o diritti edificatori - a differenzadel titolare della “cubatura”- potrebbe anche non es-sere proprietario di un fondo al quale collegarli.Sarebbe possibile affermare, ritenendosi che icrediti edilizi e i diritti edificatori rappresentino sol-tanto una posizione giuridica attiva economica-mente rilevante del privato che può vantare nei con-fronti dell’ Amministrazione comunale ottenendo unpermesso di costruire in deroga (come affermatodall’ufficio studi del C.N.N. nello studio n. 254/2007con riferimento all’ipotesi di trasferimento di dirittiedificatori di cui alla l.r. Veneto n. 11/2004 in ma-teria di governo del territorio) o costituiscano in-

dici di rilevazione economica della capacità edifi-catoria ad essi relativa, che la loro cessione vadaassoggettata ad imposta di registro, con applica-zione dell’ aliquota del 3 per cento, o ai sensi dell’art. 2 della Tariffa (integrando atti diversi da quel-li di cui all’art. 1 - Pischetola A. La circolazione di cu-batura, di crediti edilizi e di diritti edificatori: profili fiscaliin Il fisco 17/2011) del d.p.r. n. 917/1986 ( Tuir) o aisensi dell’ art. 9, Tariffa parte I, del Tuir medesimo(con riferimento agli atti diversi da quelli altrove in-dicati aventi per oggetto prestazioni a contenutopatrimoniale).Tale tassazione (da riferire alla tesi secondo la qua-le il “bonus volumetrico” ha natura obbligatoria) ri-sulta difficile se il diritto edificatorio è qualificatocome diritto reale. Dunque, supponendo che l’at-tribuzione e la successiva cessione dei diritti edi-ficatori sia idonea a produrre effetti analoghi a quel-li derivanti dall’ atto costitutivo di diritti immobiliari,non avendo rilievo che il presupposto acquisitivo deimedesimi diritti abbia avuto origine dalla rinunziaallo sfruttamento edilizio da parte di un soggettoovvero dall’attribuzione da parte del Comune - comeespressamente affermato dall’Agenzia delle entrate,direzione Regionale Lombardia, nel parere del 4agosto 2009- il regime fiscale applicabile non puòche essere quello previsto per le cessioni di dirit-ti reali e, più precisamente, quello delineato per iterreni non aventi destinazione agricola con ap-plicazione dell’ aliquota dell’8 per cento (art. 1 del-la Tariffa, parte prima, allegata al d.p.r. n. 131/1986)e dell’imposta ipotecaria del 2 per cento (art. 1 del-la Tariffa allegata al d.lgs. n. 347/1990). (Ai fini del-

le imposte dirette, si applicherà, pertanto, lo stesso regime fi-

scale previsto per il trasferimento di aree edificabili (in base alla

previsione di strumenti urbanistici vigenti) con la conseguenza

che occorrerà stabilire, preliminarmente, se il “cedente” è un sog-

getto passivo IVA. In tal caso, la cessione sarà assoggettata an-

che a siffatto tributo in misura pari al 20 per cento ai sensi del-

■ a cura Fondazione De Iure Publico

IL TRASFERIMENTO DEIDIRITTI EDIFICATORI:PROFILI FISCALI

LEGISLAZIONE

Page 58: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

56 ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO

l’art. 16, comma 1, d.p.r. n. 633/1972). Nello specifico, il tra-

sferimento di volumetria posto in essere da un soggetto IVA (ad

esempio un’impresa) rientra tra le operazioni imponibili IVA che

scontano l’imposta di registro e le imposte ipotecarie e cata-

stali nella misura fissa, pari a 168 euro ciascuna (ai sensi, ri-

spettivamente, dell’art. 40, comma 1, del d.p.r. n. 131/1986,

dell’art. 1 della Tariffa allegata al d.lgs. n. 347/1990 e dell’art.

10 del medesimo decreto).

Si dovrebbe, tuttavia, ritenere non applicabile l’ im-posta catastale, non essendo soggetto l’atto di ces-sione dei diritti edificatori a voltura.Si analizzi ora la questione delle imposte dirette.Può la fattispecie in esame generare reddito di na-tura tassabile? Nell’ ambito di un contesto in cuimancano ancora sicuri riferimenti normativi a livellodefinitorio e pacifici orientamenti dottrinali - con-siderato che anche la tesi della cubatura quale beneautonomo (rientrante nella definizione civilistica exart. 810 c.c.) riproposta in vigenza del nuovo art.2643 n. 2-bis deve essere ancora vagliata e una-nimemente accolta, con la conseguenza che perqualsivoglia considerazione in merito agli aspetti fi-scali occorrerebbe particolare cautela- allo stato ènecessario e inevitabile argomentare a partiredall’indirizzo giurisprudenziale sostanzialmenteunitario secondo cui il trasferimento di cubaturaconfigura un’ ipotesi di cessione con effetti trasla-tivi di diritti reali di godimento.In tal caso, gli atti di cessione dei diritti edificato-ri rientrano a pieno titolo tra quelli capaci di ge-nerare plusvalenze, stabilendo l’art. 9 del d.p.r. n.917/1986 l’equivalenza, ai fini fiscali, delle cessionia titolo oneroso e degli atti a titolo oneroso che im-portano costituzione o trasferimento di diritti rea-li di godimento (interpretazione fornita dal Fisco at-traverso la Risoluzione 20 agosto 2009 n. 233/E).Pertanto, tenuto conto che nella fattispecie in que-stione viene a configurarsi il trasferimento di un di-ritto equiparabile ad un diritto reale di godimen-to, per il quale si rendono applicabili le regole fi-scali stabilite per le cessioni, ne consegue che l’ope-razione di cui trattasi è produttiva di plusvalenzetassabili secondo il combinato disposto degli artt.67, comma 1, lettera b) e 68 del summenzionatod.p.r. n. 917/1986. (Agenzia delle Entrate, Risoluzione n.

233/E, Oggetto: Richiesta di consulenza giuridica- Redditi di-

versi- Cessione del diritto di rilocalizzazione previsto dalla leg-

ge regionale dell’Emilia Romagna n. 38 del 1 dicembre 1998-

art. 67 del TUIR)

Nello specifico, ai sensi dell’ art. 68, comma1, deld.p.r il valore della plusvalenza tassabile, ritraibi-le dal trasferimento è costituito dalla differenza trai corrispettivi percepiti nel periodo di imposta e ilprezzo di acquisto o il costo di costruzione del beneceduto, aumentato di ogni altro costo inerente albene medesimo. (Risoluzione cit.)

Dunque, nell’ipotesi di trasferimento di volumetriada parte di un soggetto non esercente attività com-merciale, verrebbe a configurarsi una plusvalenzaassoggettata ad Irpef ai sensi dell’art. 67 deld.p.r. n. 917/1986.Tuttavia, in materia di imposte dirette, con speci-fico riferimento alla “cessione di cubatura”, è venutoa delinearsi l’opposto orientamento secondo cui lavicenda traslativa della cubatura non produrrebbereddito tassabile, svolgendo il corrispettivo unamera funzione indennitaria in capo al cedente. L’im-ponibilità della plusvalenza deriverebbe cioè dal-la circostanza che viene ristorata una oggettiva edefinita perdita di valore del lotto dal quale vienesottratta la cubatura cedenda. (Raponi F. Plusvalenze im-

mobiliari: aspetti notarili, Studio n. 21-2012 in www.notariato.it)

In realtà si ritiene, a prescindere da qualsivogliaorientamento si intenda seguire, che la nascita incapo ad un soggetto privato del diritto edificato-rio di per sé non rileva a livello tributario, non rea-lizzandosi nuova ricchezza da tassare. Dubbi per-mangono, invece, nel caso in cui il “decollo” del di-ritto de quo sia da riferire ad un soggetto titolared’impresa; parrebbe infatti possibile prospettarel’imponibilità della stessa vicenda del decollo, ve-rificandosi una sopravvenienza attiva tassabile a nor-ma dell’art. 88 del Tuir.Nella fase del “volo” – quella più rilevante sul pia-no dell’imposizione diretta- certa è l’imponibilità del-la plusvalenza ex art. 67 del Tuir nel caso si ade-risse alla tesi che considera la circolazione come untrasferimento di diritti reali. Ovviamente, se si ade-risse alla teoria che evidenzia il profilo obbligato-rio dell’ atto di trasferimento dei diritti edificato-ri, non si porrebbe la problematica della plusvalenzatassabile.A tal riguardo, vi è chi, riferendosi all’ ipotesi del-la cessione di credito, ritiene che con l’atto di ces-sione il titolare cedente, per permettere al ces-sionario di esercitare la facoltà, attribuitagli dal “cre-dito edilizio”, di rendere edificabili dei terreni, si im-pegna a non farlo con ciò assumendo un obbligo

LEGISLAZIONE

Page 59: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

57GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

di non fare che l’art. 67, comma1, lett. l) del Tuircontempla quale fattispecie generativa di redditola cui determinazione avviene, ai sensi dell’art. 71,comma 2, sottraendo all’ammontare percepito lespese specificatamente inerenti quali, ad esempio,le spese della demolizione se il credito tale origi-ne così come in forza del divieto della doppia im-posizione. (Pilla F. Il credito edilizio e la sua libera commer-

ciabilità Il commercialista veneto n. 185/2008)

Infine, con riguardo alla fase dell’atterraggio, è daritenersi che la concentrazione della volumetria incapo al fondo accipiente andrebbe a generare unasituazione che potrebbe essere ritenuta certamenteimponibile solo qualora si aderisse alla tesi del tra-sferimento dei diritti reali. (Rapani F. Plusvalenze im-

mobiliari: aspetti notarili, Studio n. 21-2012/T)

L’annosa questione circa l’assimilabilità dei contrattidi cessione dei diritti edificatori alle fattispecie pro-duttive di plusvalenza quale reddito diverso, ai sen-si dell’art. 67, comma 1 del Tuir, impone, inevita-bilmente, di analizzare il tema inerente alla facoltàdi procedere anche, nelle ipotesi che si stanno esa-minando, alla rideterminazione di valore con af-francamento ed imposta agevolata del 4 per cento.Anche perché proprio il d.l. n. 70/2011 (art. 7, com-ma 2) ha riproposto, con la riapertura dei terminial 30 giugno 2012, l’agevolazione fiscale introdottae disciplinata dall’art. 7 della l. n. 448/2001 ai sen-si del quale il valore rivalutato dei terreni edifica-bili e con destinazione agricola - da effettuarsi at-traverso una perizia giurata di stima redatta da unprofessionista abilitato e il versamento dell’ impostasostitutiva- poteva essere assunto in luogo del co-sto o valore di acquisto nella determinazione del-le plusvalenze di cui all’art. 81, comma 1, lett. a)e b) del d.p.r. n. 917/1986 -art. 67 del Tuir in vi-gore dal 1° gennaio 2004- a condizione che il sud-detto valore venisse assoggettato ad una impostasostitutiva delle imposte sui redditi pari al 4 per cen-to del valore periziato. (Legge 28 dicembre 2001, n. 448

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e plurien-

nale dello Stato (legge finanziaria 2002), G.U. 29 dicembre 2001

n. 301, Suppl. Ordinario n. 285.).

Ovviamente, qualunque considerazione a favoredell’applicabilità agli atti di trasferimento dei dirittiedificatori del regime fiscale “agevolato” di cui so-pra presuppone che il negozio sia trattato alla stre-gua della cessione di un diritto reale che, in quan-to tale, è considerato, sulla base dei principi generali

e della disciplina del Testo Unico, un atto suscet-tibile di determinare il conseguimento di una plu-svalenza ex art. 67 comma 1, lett. b) del Tuir.Dunque, potrebbe essere possibile evitare la tas-sazione della plusvalenza in regime Irpef ricorren-do all’affrancamento di valore con l’imposta so-stitutiva del 4% che è prevista, attualmente, dal-lo stesso d.l. n. 70/2011 attraverso cui- un dato intale sede non trascurabile- il contratto di trasferi-mento, costituzione e modifica dei diritti edificatoriha trovato un riferimento giuridico preciso.Altresì, sempre assumendo le motivazioni chehanno condotto l’Amministrazione Finanziaria e lagiurisprudenza ad equiparare il trasferimento deidiritti edificatori al trasferimento di aree fabbrica-bili (diritto reale), possono considerarsi applicabi-li alla fattispecie in esame le agevolazioni ricono-sciute dal legislatore tributario per l’acquisto dei ter-reni inseriti nei piani particolareggiati diretti al-l’attuazione dei programmi di edilizia residenzialecomunque denominati; nello specifico, l’applica-zione dell’imposta di registro con aliquota dell’1 percento e dell’ imposta ipotecaria con aliquota del 3per cento.

Dott.ssa Alessandra Locci

Page 60: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

Le moderne modalità di pianificazione del ter-ritorio che si concretizzano nella perequazionee compensazione urbanistica rappresentano,

attualmente, uno dei temi centrali del dibattito ur-banistico nel nostro Paese, avendo messo in lucealcuni nodi problematici intimamente connessi alcomplesso meccanismo di funzionamento dei “di-ritti edificatori”, in primis quello riguardante la na-tura giuridica di tali diritti.La “vexata quaestio” è stata affrontata dai giu-spubblicisti con riferimento allo specifico tema del-la “cessione di cubatura” cioè il contratto con il qua-le un soggetto trasferisce ad un altro, a titolo one-roso o gratuitamente, una porzione o l’intera ca-pacità edificatoria del proprio suolo di modo cheil cessionario possa aggiungere la volumetria tra-sferita a quella di spettanza del proprio fondo.Tuttavia, rispetto a quest’ultimo istituto, il quale im-plica sempre la presenza del fondo del cedente edel fondo del cessionario ed è possibile solo tra areecontigue o ricadenti nella stessa zona (tanto tan-to da essere descritto dal prevalente orientamen-to della giurisprudenza amministrativa come unaservitus non aedificandi, ed essere pertanto ri-condotto nell’ambito dei diritti reali, con ciò con-seguendo, tramite la trascrizione nei registri im-mobiliari, l’opponibilità erga omnes), il trasferimentodei diritti edificatori sembrerebbe rappresentare unfenomeno giuridico diverso, potendo tali diritti es-sere riconosciuti senza che sia prevista nel tempola loro effettiva localizzazione.Più propriamente, i diritti edificatori che conseguono

agli istituti perequativi e compensativi, oltre che ri-guardare, come avviene nella c.d. “perequazione ge-neralizzata”, aree localizzate in zone e ambiti diversi,possono anche essere riconosciuti senza che sia-no collegati ad un’area di provenienza e associatiad un’ area di atterraggio individuata (in cui quel-l’edificabilità che rappresentano può essere con-cretamente realizzata).Potrebbe verificarsi, pertanto, l’ ipotesi di un be-neficiario di diritti edificatori che al momento delconferimento della volumetria non sia proprietariodi altro fondo su cui sfruttare la volumetria attri-buitagli, avendo già ceduto al Comune l’area di suaproprietà e dovendosi, quindi, limitare a mantenerei diritti edificatori in vista di un acquisto futuro o acederli a terzi. (Restaino L., I diritti edificatori: regole per un

mercato nuovo , luglio 2011, in WikiJus)

Ecco, dunque, che il problema della rilevanza giu-ridica della circolazione dei diritti edificatori assu-me ancor più interesse nei casi in cui trovi appli-cazione, nelle scelte dello strumento di pianifica-zione comunale ai fini della conformazione dei suo-li, il modello della “perequazione generalizzata” pre-sente, ad esempio, nella legislazione urbanistica del-la Lombardia (art. 11 l.r. n. 12/2005) ove è previ-sta, appunto, l’attribuzione da parte del Comunedi indici di edificabilità (diritti edificatori) “virtuali”spettanti anche alle aree destinate a opere o ser-vizi pubblici o di interesse pubblico o generale edesportabili in zone insediative diverse da quelli cheli generano.In tale caso, infatti, i diritti edificatori riconosciuti

■ a cura Fondazione De Iure Publico

IL TRASFERIMENTO DEIDIRITTI EDIFICATORI DOPOLE MODIFICHE ALL’ ART.2643DEL CODICE CIVILE (ART.5,COMMA 3, L.N.106/2011).LA “VEXATA QUAESTIO” DELLANATURA GIURIDICA DI TALI DIRITTI

LEGISLAZIONE

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO58

LEGISLAZIONE

Page 61: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

59GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

a seguito della perequazione vivono e circolano li-beramente quali autonomi beni giuridici oggetto dicontrattazione senza un collegamento diretto conl’ area di provenienza o di destinazione. In sostanza,il trasferimento dei diritti edificatori può avvenire“in volo” senza cioè la necessità delle fasi del “de-collo” e dell’“atterraggio”.Tali diritti edificatori - cioè diritti volumetrici sma-terializzati, scorporati e autonomi dalle proprietàimmobiliari e destinati a circolare anche a lungo,per poi un domani eventualmente atterrare ed es-sere concretamente impiegati in aree anche mol-to lontane dal decollo -(Fantini S., Profili pubblicistici dei

diritti edificatori, ottobre 2011 in ww.giustiziamministrativa.it,

Renna M. Governo e mercato dei diritti edificatori. L’ esperienza

in Lombardia, Seminario di studi “ Governo e mercato dei di-

ritti edificatori”, IUS, Perugia, 2007) vedono attenuate, dun-que, le caratteristiche proprie della realità (relazionegiuridicamente qualificata di un soggetto con unares).Posto che nell’ambito del trasferimento dei dirittiedificatori in “volo” (cioè nel trasferimento delle vo-lumetrie in cui è individuato il fondo cedente manon quello su cui andranno ad atterrare le volu-metrie cedute) il diritto edificatorio, potendo esi-stere a prescindere dalla relazione del titolare conun bene immobile, non può essere qualificato comediritto reale né come facoltà di un diritto reale nétantomeno come potere attribuito alla P.A. in re-lazione ad diritto reale e alle relative modalità diesercizio (Perequazione urbanistica Relazione Convegno

Collegio Notarile dei Distretti riuniti di Como e Lecco novem-

bre 2010), si è fatto riferimento ad un contratto ati-pico ad effetti obbligatori, costitutivo di un “ cre-dito edilizio” che, come tutti i diritti di credito, puòanche circolare normalmente o in forma accentrata,mediante creazione di un “borsino” dei diritti edi-ficatori anche gestito da un ente super partes.In tal caso, ad un creditore corrisponde necessaria-mente un debitore. Il soggetto obbligato è il Comu-ne che, a fronte di ogni “diritto edificatorio”, deve con-sentire al titolare di realizzare la volumetria oggettodel diritto medesimo e acquisire su di essa il dirittodi proprietà. (Urbani P., La perequazione entra nel codice ci-

vile, regolamenta la cessione dei diritti edificatori, Edilizia e Ter-

ritorio, n. 30/2011; Conformazione della proprietà, diritti edificatori

e moduli di destinazione d’ uso dei suoli in www.astrid-online.it;

De Lucia Luca La perequazione nel disegno di legge sui “ princi-

pi in materia di governo del territorio” in eddyburg.it). Si noti che

il soggetto titolare del “ diritto di credito” nei confrontidell’Amministrazione è da considerare in una posi-zione di interesse legittimo cioè la sua posizione giu-ridica nei confronti del Comune erogatore del dirit-to di credito edilizio è basata nella pretesa del rispettodelle regole giuridiche che presiedono al corretto eser-cizio della funzione pubblica, che si estrinseca nei po-teri autoritativi e discrezionali dell’Ente.Dunque, il diritto di credito è da intendersi come le-gittimazione ad ottenere un titolo edificatorio in de-roga ai titoli volumetrici (legittimazione che nelcaso di compensazione deriva e segue un compor-tamento oggettivo, cessione aree a destinazione pub-blica, e può essere liberamente ceduta a fronte di unprezzo). (Perequazione urbanistica Relazione Convegno Colle-

gio Notarile dei Distretti riuniti di Como e Lecco novembre 2010).

In realtà, i diritti edificatori hanno trovato le più va-rie ricostruzioni in dottrina le quali, più o meno, ri-propongono l’intera tipologia delle situazioni sog-gettive, dal diritto reale “all’interesse legittimo pre-testivo”. Secondo quest’ultima prospettazione il co-rollario della configurazione del diritto edificatoriocome la dimensione quantitativa dello ius aedificandi(oggetto di trasferimento sono esclusivamente i di-ritti edificatori, vale a dire i volumi realizzabili, che at-terrano su un altro fondo, in relazione al quale il po-tere di trasformazione è comunque condizionato dalrilascio dei titolo abilitativo, la cui estensione è indicataproprio dai diritti edificatori trasferiti) è che lo stes-so è una “chance” ovvero una potenzialità di tra-sformazione in termini volumetrici del territorio.La questione è ancora vivamente dibattuta a livellodottrinale sebbene il legislatore, attraverso l’art. 5 deld.l. 13 maggio 2011 n. 70, abbia ricondotto i con-tratti che trasferiscono, costituiscono o modificanoi diritti edificatori comunque denominati, previsti danormative statali o regionali ovvero da strumenti dipianificazione territoriale nell’ ambito delle fattispe-cie trascrivibili presso i registri immobiliari (modifi-cando l’art. 2643 c.c.), con ciò consentendo di ren-dere nota ai terzi la limitazione edificatoria interve-nuta con riguardo all’ area di proprietà del cedente.La dottrina ritiene, infatti, che non possa in ogni casoconsiderarsi risolto il problema della natura reale omeno dei diritti edificatori. Nella nuova disposizio-ne, al di là della trascrivibilità, non sarebbe possibi-le rinvenire alcuna proposizione tipizzante, per cui ilnuovo testo dell’art. 2643 c.c. non parrebbe legit-timare una lettura dello stesso nel senso di dar vita

Page 62: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

a un diritto reale o comunque ad una situazione sog-gettiva connotata di requisiti analoghi (la trascrizio-ne, infatti, non vale ad attribuire natura reale a si-tuazioni che sul piano sostanziale ne siano prive; inol-tre nel c.c. sono già contemplate fattispecie a ca-rattere obbligatorio espressamente trascrivibili). (Re-

staino L. I diritti edificatori in Wikijus; Boscolo E. Le perequazio-

ni e le compensazioni in Riv. Giur. Edilizia).

Ecco, dunque, che anche in vigenza dell’ innovazio-ne normativa in questione vengono a ripresentarsile diverse teorie formulate già in passato.Prima delle modifiche apportate all’art. 2643 c.c.sembrava essersi formata una certa convergenza, sianella dottrina amministrativista sia in quella civilistica,nel qualificare i diritti edificatori tra i beni mobili im-materiali (Trapani G. La cubatura quale bene in senso tecnico,

in www.notaicomolecco.it).

Tale prospettazione è oggi fortemente contrastata dachi ritiene che l’espressa dizione della Novella, con-sentendo di superare l’obiezione circa l’impossibili-tà di ipotizzare, in presenza del limite rappresenta-to del numerus clausus dei diritti reali, una scissio-ne di facoltà ad opera del proprietario, corrisponda

ad una “tipizzazione” da parte del legislatore di unnuovo diritto reale. Si tratterebbe, nello specifico, diun nuovo diritto immobiliare tipico. (Petrelli G. Trascri-

zione degli atti relativi a “ diritti edificatori” (c.d. cessione di cu-

batura o di volumetria),Rassegna delle recenti novità normative

di interesse notarile –primo semestre 2011; Restaino L. I diritti

edificatori in Wikijus).

Dunque, il decreto sviluppo, pur avendo fornito unconsiderevole contributo nel garantire maggior cer-tezza nello scambio dei titoli volumetrici, porta cer-tamente con sé nuovi e importanti interrogativi. An-che perché alla diversa qualificazione giuridica del-l’istituto consegue, ovviamente, una differente di-sciplina (con specifico riferimento all’indennizzabili-tà del diritto in caso di modificazione degli strumentiurbanistici successivamente alla sua costituzione, airequisiti di forma, alla suscettibilità di pegno oppu-re ipoteca, ai doveri della P.A. nel momento in cui ri-lascia il titolo abilitativo fondato su un atto di tra-sferimento ex art. 2643 n. 2-bis).

Dott.ssa Alessandra Locci

INDAGINI GEOTECNICHE - SONDAGGIMICROPALI - POZZI

PROVE PENETROMETRICHE

24048 Treviolo (Bg) - Via A. Manzoni, 1Tel. 035 690 118 - Telefax 035 200 718e-mail: [email protected]

LEGISLAZIONE

Page 63: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

61GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

Governo nazionale e Regione Lombardia scen-dono in campo, sia pure tra mille difficoltà,a difesa di un bene prezioso ma solitamen-

te finora poco tutelato e valorizzato: il territorio, inparticolare quello agricolo. Sia a Roma sia a Mila-no si lavora infatti da tempo, nei limiti delle ri-spettive competenze, ad una legge espressamen-te dedicata al contenimento del consumo del suo-lo e alla valorizzazione delle aree agricole.Entrambe le leggi allo studio puntano, non senzauna generosa dose di ambizione, a promuovere in-nanzitutto un rinnovamento culturale, un cambia-mento epocale che, attraverso una sorta di rivolu-zione copernicana, capovolga la tradizionale pras-si urbanistica del nostro Paese: divenuto insoste-nibile il progressivo, irrazionale, a tratti persino can-nibalistico ed apparentemente inarrestabile -salvoevidenti limiti fisici- consumo di territorio, dovrà gio-coforza essere introdotta una filosofia radical-mente opposta, un “new deal” che riconosca nel-l’ammodernamento e nella riqualificazione del-l’esistente, piuttosto che nella costruzione di nuo-vi edifici a fianco di aree degradate, il modello prio-ritario al quale conformarsi. Una riqualificazione dainterpretare nella sua accezione più estesa, inten-dendo con ciò tutti gli sforzi tesi alla promozionee alla regolazione dei processi di recupero delle areedegradate o dismesse, alla tutela delle caratteri-stiche architettoniche, culturali, paesaggistiche edambientali che contraddistinguono il territorio, almiglioramento della qualità dell’edificato, in terminidi efficienza funzionale ed energetica, così come allaprevenzione dei rischi naturali - si pensi alla com-ponente sismica ed idrogeologica, particolarmen-te critica nel nostro Paese -, indirizzando fin dal prin-cipio le azioni pianificatorie in un’ottica di soste-nibilità e di sicurezza, così da limitare per quantopossibile l’esposizione di persone e beni materia-li nelle aree più esposte e non essere costretti adintervenire nel tentativo di tamponare una situa-zione di emergenza, quando le risorse disponibilie il tempo per prendere importanti decisioni sonosempre troppo scarsi. In definitiva, tante sfaccet-

tature di un solo, unico obiettivo: elevare nelcomplesso la qualità della vita dei cittadini.Il consumo di suolo, oltre ad essere il sintomo piùevidente di gravi miopie urbanistiche e la classicacartina di tornasole della carenza di una precisastrategia di pianificazione, ha rappresentato a suavolta la causa della cronica incapacità di riconver-tire il territorio utilizzato, stante la difficoltà, dovutaa ragioni tecniche, economiche e, non ultime, bu-rocratico-legislative, di colmare le lacune e cor-reggere gli errori in corsa. Un limite che talvolta èdegenerato in un freno per lo sviluppo dell’eco-nomia, soffocando il tessuto urbano esistente e to-gliendo spazio alla nuova rete di infrastrutture.In verità, il tentativo di arrestare il consumo di suo-lo non è una novità assoluta introdotta dai nuovidisegni di legge. Il Piano Casa (o, meglio, i due Pia-ni Casa, per quanto riguarda la Lombardia) e il Pia-no nazionale per le Città, tanto per citare le espe-rienze più recenti, già andavano in questa direzio-ne, avendo fra gli obiettivi dichiarati la valorizzazionee la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente,con la duplice finalità di rilanciare una stentata eco-nomia, soprattutto nel comparto edile, e di salva-guardare le aree agricole o comunque non anco-ra urbanizzate. Ma in entrambi i casi si trattava dinorme straordinarie, aventi una durata temporal-mente limitata e chiare motivazioni economiche pri-ma ancora che urbanistiche.Siamo invece ora di fronte a (potenziali) leggi adhoc, nelle quali il legislatore mette nero su biancola necessità di porre freno alle nuove costruzioni suterreni agricoli e detta principi fondamentali e dicarattere generale espressamente tesi alla “valo-rizzazione delle aree agricole e al contenimento delconsumo del suolo”.Partiamo dal disegno di legge nazionale, fortementevoluto dal Ministro delle Politiche agricole Mario Ca-tania sulla base delle seguenti considerazioni:“Ogni giorno 100 ettari di terreno agricolo vengo-no cementificati e così negli ultimi 40 anni la su-perficie agricola è passata da 18 a 13 milioni di et-tari, con una perdita pari alla somma dei territori

■ a cura Fondazione De Iure Publico

A DIFESA DEL TERRITORIO

LEGISLAZIONE

Page 64: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

di Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna. Sono datiche evidenziano un’emergenza: il problema del con-sumo del suolo nel nostro Paese deve essere unapriorità da affrontare e contrastare. In un quadrocome quello italiano, che da questo punto di vistanon è assolutamente virtuoso, dobbiamo inverti-re la rotta di un trend gravissimo che richiede unintervento in tempi rapidi. Serve una battaglia diciviltà, per rimettere l'agricoltura al centro di quelmodello di sviluppo che vogliamo dare al nostroPaese. Non penso, naturalmente, a un ritorno a unpaese agreste, ma immagino uno Stato che rispettiil proprio territorio e che salvaguardia le proprie po-tenzialità. Noi usciremo vincenti da questa crisi selo faremo con un nuovo modello di crescita che pas-sa necessariamente attraverso questi temi. Sonospesso, infatti, proprio questi passaggi difficiliquelli utili a dare una svolta. C’è anche un’ulterio-re effetto del fenomeno: la perdita di superficie agri-cola – e la conseguente riduzione della produzio-ne – impedisce al Paese di soddisfare completa-mente il fabbisogno alimentare nazionale e aumentala dipendenza dall’estero. […] Il provvedimento toc-ca temi molto sensibili, come l'uso del territorio ela sua corretta gestione, ma coinvolge anche la vitadelle imprese agricole e l'aspetto paesaggistico del-l'Italia” [tratto da: http://www.mariocatania.eu].Approvato in via preliminare dal Consiglio dei Mi-nistri in data 14 Settembre 2012, il disegno di leg-ge ha ottenuto il via libera dalla Conferenza Unifi-cata nella riunione tecnica dello scorso 23 Ottobree, una settimana dopo, il 30 Ottobre, il benestaredella Conferenza Stato Regioni, seppur condizionatoall’accoglimento di alcune significative proposteemendative “irrinunciabili”.Il provvedimento, diretto a “promuovere e tutela-re l’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente” (art.1) puntando ad uno “sviluppo territoriale sosteni-bile”, definisce il consumo di suolo - inteso quale“bene comune e risorsa non rinnovabile che espli-ca funzioni e produce servizi ecosistemici” – come“la riduzione di superficie agricola per effetto di in-terventi di impermeabilizzazione, urbanizzazione ededificazione non connessi all’attività agricola”; a talproposito istituisce, presso il Ministero delle Poli-tiche agricole, alimentari e forestali, “un Comitatocon la funzione di monitorare la riduzione di con-sumo di suolo agricolo sul territorio nazionale” (art.3). Con Decreto Ministeriale viene definito “l’obiet-

tivo nazionale in termini quantitativi di riduzione delconsumo di suolo agricolo”, tenendo conto delle“specificità territoriali, delle caratteristiche quali-tative dei suoli e delle loro funzioni ecosistemiche,delle produzioni agricole in funzione della sicurezzaalimentare, della tipicità agroalimentare, dellaestensione e localizzazione dei suoli agricoli rispettoalle aree urbane e periurbane, dello stato della pia-nificazione territoriale e urbanistica, dell’esigenzadi realizzare infrastrutture e opere pubbliche, del-l’estensione del suolo già edificato e della presenzadi edifici inutilizzati”; tale quota viene quindi ripartitadalla Conferenza Unificata tra le diverse Regioni, lequali a loro volta stabiliscono “la riduzione in ter-mini quantitativi del consumo di suolo agricolo alivello provinciale e determinano i criteri e le mo-dalità per la definizione dei limiti di consumo delsuolo agricolo nella pianificazione territoriale de-gli Enti locali”.Un decreto ministeriale istituirà anche un “Registrodegli Enti Locali” nel quale indicare, su richiesta, iComuni che hanno adottato strumenti urbanisticiove non è previsto alcun ampliamento delle areeedificabili ovvero è previsto un ampliamento del-le aree edificabili comunque inferiore al limite fis-sato (art. 6).Un altro punto fondamentale del disegno di leggeriguarda l’introduzione del divieto di mutare la de-stinazione dei terreni e dei fabbricati agricoli in fa-vore dei quali siano stati erogati aiuti di Stato o aiu-ti comunitari per almeno cinque anni (erano diecinella prima stesura) decorrenti dall’ultima eroga-zione. Vietati altresì per la medesima durata “in-terventi di trasformazione urbanistico - edilizio nonfunzionali all’attività agricola, ad eccezione della rea-lizzazione di opere pubbliche e di pubblica utilità”(art. 4, comma 1).Vengono inoltre introdotti importanti criteri di in-centivazione (art. 5): i Comuni e le Province che in-traprenderanno “azioni concrete per localizzare leprevisioni insediative prioritariamente nelle aree ur-bane dismesse” e che procederanno al “recuperodei nuclei abitati rurali, mediante manutenzione, ri-strutturazione, restauro, risanamento conservativodi edifici e manufatti esistenti e conservazione am-bientale del territorio”, potranno vantare una po-sizione di priorità per usufruire dei finanziamenticomunitari, statali e regionali. La medesima corsiapreferenziale è riservata ai privati che intendono

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO62

LEGISLAZIONE

Page 65: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

63GEOMETRA OROBICO • ottobre-dicembre 2012

realizzare “il recupero di edifici e delle infrastrutturerurali nei nuclei abitati rurali”. Inoltre per tali in-terventi le Regioni possono prevedere ulteriori mi-sure di semplificazione ed agevolazioni di natura fi-scale. Parallelamente viene rivisto il sistema deglioneri di urbanizzazione, con l’abrogazione della nor-ma che consente ai Comuni di fare cassa con i con-tributi di costruzione, distogliendoli dal finanzia-mento delle opere per le quali sono richiesti.La Conferenza delle Regioni e delle Province au-tonome aveva osservato che il testo, così come ap-provato dal Consiglio dei Ministri, presentava nu-merose lacune e risultava “di difficile applicazioneconcreta, portando al paradosso di esporre, nellaprima fase di applicazione, ad una corsa alla ce-mentificazione con risultati ed effetti di segno esat-tamente opposto a quelli il Governo intendeva per-seguire”. Ecco dunque le ragioni che hanno porta-to alla stesura dell’art. 8, recante disposizioni tran-sitorie e finali, e nello specifico alla previsione di unamoratoria immediata di almeno tre anni all’erosionedel suolo agricolo: “per 3 anni dalla data di entratain vigore della presente legge […] non è consenti-to il consumo di superficie agricola”, fatte salve “leopere pubbliche e di pubblica utilità e le previsio-ni degli strumenti urbanistici con contenuti con-formativi della proprietà vigenti, nonché gli inter-venti strumentali all’esercizio delle attività” ne-cessarie all’imprenditore agricolo.L’Istituto Nazionale di Urbanistica ha espresso “gran-de soddisfazione” in merito al Ddl, pur auspican-do che in sede di approvazione “vengano supera-ti alcuni limiti presenti nella proposta, come l'in-dividuazione delle aree agricole sulla base delle pre-visioni della strumentazione urbanistica o la stes-sa proposta di contenimento del consumo di suo-lo alle sole aree agricole, dimenticando l'ampio pa-trimonio naturalistico non coltivato, anch'essofonte di equilibrio ecologico e qualità paesaggisti-ca”; al contempo, ha sollecitato il ricorso ad “un nuo-vo regime fiscale che penalizzi il consumo di suo-lo e incentivi il necessario processo di riqualifica-zione urbana, sulla scorta delle migliori esperien-ze europee in materia”.L’ideale, come osserva l’INU, sarebbe natural-mente riassumere le nuove, apprezzabili, norme sulconsumo di suolo in un provvedimento organico ecomplessivo di riforma del governo del territorio,tuttora regolamentato a livello nazionale da una leg-

ge del 1942. E qui è doveroso aprire una piccolaparentesi. Inutile dire che molte cose sono cambiateda allora. Nulla - o quasi - è più come prima: si sonoregistrati profondi mutamenti, di grande portata eper certi versi imprevedibili, nella cultura, nella so-cietà, nella politica e nella geografia, non soltantoa livello di confini fra gli Stati, ancora più rilevantidi quelli che segnarono il passaggio fra Medioevoe Rinascimento. E i nostri paesi, le nostre città, ilnostro territorio, osservatore privilegiato, nonchéfedele testimone delle trasformazioni del tempo edell’eterna staffetta fra le diverse epoche storiche,sono lì a dimostrarlo, qualora ce ne fosse bisogno.Ecco dunque la grande contraddizione di fondo, laprogressiva quanto insanabile dicotomia che si ècreata fra il territorio dell’Italia di oggi e la legisla-zione urbanistica: cambia il volto del Paese; cam-biano i principi ispiratori, il campo di applicazionee la definizione stessa - dalla tradizionale e restrittivaurbanistica al ben più ampio, e sostanzialmente on-nicomprensivo, governo del territorio - di una di-sciplina antica e da sempre estremamente com-plessa, a sancirne l’intrinseca correlazione, più omeno marcata, con un pressoché illimitato venta-glio di tematiche, che va dalla pianificazione del ter-ritorio alla tutela ambientale e paesaggistica, dal-l’edilizia al risparmio energetico; resta, al contra-rio, retaggio di un lontano passato, la vigente leg-ge 1150, per molti aspetti anacronistica ed inca-pace di stare al passo con le molteplici normativeregionali, ben più moderne ed avanzate sotto il pro-filo tecnico e giuridico.Precise indicazioni correttive sono giunte anche dal-l’Anci, fra cui: fare riferimento ad “attività agricolae forestale”, anziché soltanto “agricola”; prevede-re un incentivo stabile e reale per i Comuni virtuosi,in luogo del generico meccanismo di priorità nel-la concessione di finanziamenti; prestare attenzionealle capacità di gestione dei terreni demaniali; orien-tarsi verso una logica di certificazione di qualità, pre-miando la scelta di salvaguardare le superfici agri-cole e forestali; inserire un particolare livello di prio-rità nell’erogazione degli incentivi, a beneficio deiComuni o di privati, che, oltre a recuperare il pa-trimonio edilizio esistente, finalizzino gli interven-ti ad attività industriali certificate collegate alle fi-liere agroforestali presenti sul territorio.Ora il testo del disegno di legge passerà al Parla-mento, anche se, come ammesso dallo stesso Mi-

Page 66: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

nistro Catania, pur fiducioso nella celerità dell’iterparlamentare, i tempi per l’approvazione sono stret-ti considerata l’imminente scadenza della legisla-tura che non lascia grandi margini per una sua de-finitiva conversione.Sempre a livello nazionale, misure per la riduzio-ne del consumo di suolo sono presenti anche in unaltro recente disegno di legge, approvato dal Con-siglio dei Ministri nella seduta del 30 ottobre scor-so, recante “Norme e deleghe in materia di infra-strutture, trasporti e territorio”. All’articolo 10dell’attuale versione della proposta di legge, “al finedi assicurare processi di sviluppo sostenibile, conparticolare riguardo al recupero del patrimonio edi-lizio esistente e alla riduzione del consumo di suo-lo”, si apportano alcune modifiche all’articolo 16del Testo Unico dell’Edilizia (DPR 6 giugno 2001,n. 380): viene inserita, al comma 4, la lettera d-bis)(L’incidenza degli oneri di urbanizzazione primariae secondaria è stabilita […] in relazione “alla ade-guata differenziazione tra gli interventi al fine di in-centivare, in modo particolare nelle aree a maggioredensità del costruito, quelli di ristrutturazioneedilizia […] anziché quelli di nuova costruzione”; alcomma 10, il secondo periodo è sostituito dal se-guente: “Al fine di incentivare il recupero del pa-trimonio edilizio esistente, per gli interventi di ri-strutturazione edilizia […] i Comuni hanno co-munque la facoltà di deliberare che i costi di co-struzione ad essi relativi siano inferiori ai valori de-terminati per le nuove costruzioni”.Tempi strettissimi per il completamento dell’iter le-gislativo anche in Regione Lombardia, dove sonostati assegnati alla competente Commissione bendue progetti di legge regionale (PDL n° 192 e n°193) rubricati “Norme per il contenimento del con-sumo del suolo” e contenenti modifiche alla LR12/2005.Questi, in sintesi, gli obiettivi perseguiti: afferma-re l’uso razionale del suolo quale obiettivo priori-

tario di interesse regionale; introdurre meccanismiregolatori relativi al dimensionamento del fabbi-sogno immobiliare, collocando l’eventuale fabbi-sogno prioritariamente nel patrimonio edilizio esi-stente dismesso o sottoutilizzato e prevedendo so-glie percentuali di consumo di suolo sostenibile persistemi territoriali omogenei; introdurre la com-pensazione ambientale preventiva quale forma dicredito a beneficio della comunità, data la natura“non rinnovabile” del bene suolo; rafforzare il riu-so di suoli ed immobili dismessi e del patrimoniosottoutilizzato; prevedere articolazioni del contri-buto di costruzione in funzione del contenimentodel consumo di suolo, volto a favorire il patrimo-nio edilizio esistente e vincoli di destinazione re-lativamente ai terreni agricoli; promuovere e pre-miare la qualità pianificatoria, edilizia e urbana efavorire il riuso del Tessuto Urbano Consolidato; de-finire tempistiche di adeguamento degli strumen-ti di pianificazione locale e sovralocale (PTCP,PGT).Molte sono le proposte sul tavolo e altrettanti glistrumenti (Fascicolo dei Fabbricati, fiscalità im-mobiliare di vantaggio, perequazione e compen-sazione, …) che ben si sposerebbero con l’idealedi sostenibilità auspicato per il nuovo governo delterritorio e che porterebbero nel medio-lungoorizzonte i frutti sperati. Ora non sappiamo se taliproposte e tali strumenti verranno attuati nella re-altà. Quel che è certo è che sarà richiesta una noncomune dose di lungimiranza, poiché la capacitàdi spingere il più possibile in avanti lo sguardo è fon-damentale soprattutto in ambito urbanistico, in con-siderazione degli elevati tempi di risposta del si-stema-territorio. In altri termini, si dovrà saper ga-rantire alla pianificazione urbanistica un respiro tem-porale il più possibile ampio, nella consapevolez-za che le scelte, le intuizioni e gli errori di oggi con-dizioneranno inevitabilmente, nel bene e nel male,le scelte e la qualità della vita di domani.

ottobre-dicembre 2012 • GEOMETRA OROBICO64

LEGISLAZIONE

Page 67: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri

Can

ali p

refa

bb

ricati

a c

ielo

ap

ert

o a

rmati

co

n

do

pp

ia g

ab

bia

meta

llic

a.

Tu

bi in

cem

en

to p

er

po

zzi p

erd

en

ti.

Tu

bi p

ozz

ett

o in

lin

ea.

Po

zzett

i d

’isp

ezi

on

e in

cem

en

to

So

lett

e p

refa

bb

ricate

in

cem

en

to a

rmato

, su

rich

iesta

si

pro

du

co

no

an

che s

ole

tte a

mis

u-

ra s

eco

nd

o le n

ecessit

à d

el clien

te.

Cis

tern

e e

Fo

sse I

mh

off

in

cem

en

to m

on

o-

blo

cco

co

mp

lete

di

so

lett

e p

refa

bb

ricate

pe-

do

nali e

carr

ab

ili.

Im

pia

nti

d

i d

iso

leazi

on

e e d

ep

ura

zio

ne ac-

qu

e.

Plin

ti in

cem

en

to a

rmato

per

pali d

i illu

min

a-

zio

ne, calc

ola

ti p

er

la r

esis

ten

za d

ei ven

ti p

er

tutt

o il te

rrit

ori

o n

azi

on

ale

.

Lo

cu

li p

refa

bb

ricati

in

cem

en

to a

Tu

mu

lazi

o-

ne F

ron

tale

e L

ate

rale

Lastr

ine i

n c

em

en

to p

er

chiu

su

ra l

ocu

li e

d

ossari

pre

fab

bri

cati

.V

ia d

ei M

ille,

14

- 25

086

Rez

zato

(B

resc

ia)

Tel.

030

2591

621

(3 li

nee

r.a.)

- Fax

030

279

1871

ww

w.s

frfr

anzo

ni.it

- in

fo@

sfrf

ranz

oni.i

t

S.F

.R. F

RA

NZ

ON

I da

olt

re 4

0 an

ni s

i o

ccu

pa

di c

ost

ruzi

on

e p

refa

bb

rica

ti

e m

anu

fatt

i in

cem

ento

qu

ali:

Tu

bazi

on

i cir

co

lari

in

cem

en

to c

on

e s

en

za

pia

no

di p

osa, arm

ate

e n

on

arm

ate

.

Co

llett

ori

pre

fab

bri

cati

a p

osiz

ion

e o

rizz

on

-

tale

e v

ert

icale

arm

ati

co

n d

op

pia

gab

bia

meta

llic

a,

pro

gett

ati

seco

nd

o l

a l

eg

ge N

a-

zio

nale

Str

utt

ure

in

Cem

en

to A

rmato

D.M

.

14 G

en

naio

20

08.

FRA

NZ

ON

IP

RE

FAB

BR

ICA

TI E

MA

NU

FAT

TI

IN C

EM

EN

TO

Page 68: Le torri dalla Rocca - collegio.geometri.bs.itcollegio.geometri.bs.it/pdf/2013/12596.pdfTasche vuote in quanto il lavoro manca, ed il poco lavoro che viene svolto spesso e volentieri