Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT...

28
Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™ Tecnica chirurgica

Transcript of Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT...

Page 1: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE

MatrixORBITAL™Tecnica chirurgica

Page 2: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

Controllo con intensificatore di brillanza

Questo manuale d’uso, da solo, non è sufficiente per l’utilizzo immediato dei prodotti DePuy Synthes. Si consiglia di consultare un chirurgo già pratico nell’uso di questi prodotti.

Condizionamento, ricondizionamento, cura e manutenzionePer le direttive generali, il controllo della funzionalità, lo smontaggio degli stru-menti composti da più parti e le direttive sul condizionamento degli impianti, si prega di contattare il rappresentante di vendita locale o fare riferimento a:http://emea.depuysynthes.com/hcp/reprocessing-care-maintenancePer informazioni generali su ricondizionamento, cura e manutenzione dei disposi-tivi riutilizzabili Synthes oltre che sul condizionamento degli impianti Synthes non sterili, consultare l’opuscolo Informazioni importanti (SE_023827) oppure fare riferimento a: http://emea.depuysynthes.com/hcp/reprocessing-care-maintenance

Page 3: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 1

Sommario

Introduzione MatrixORBITAL 2

Introduzione 4

Uso previsto, indicazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni, eventi avversi generali e informazioni sulla RMI 5

Caso clinico 8

Punti di repere orbitali 9

Retrattori orbitali 10

Tecnica chirurgica 11

Informazioni sul prodotto Placche 19

Viti 20

Strumenti 21

Bibliografia 22

Page 4: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

2 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

Configurazione dei fori delle viti

Bracci di fissazione

La zona rigida assicura una forma costante nell’orbita posteriore

Barre di intersezione per taglio minimo e bordi modellati della placca

Parete mediale

Pavimento orbitale

Creati sulla base dei dati ottenuti da TC, gli impianti tridimensionali si avvicinano notevolmente all’anatomia topografica del pavimento orbitale umano e della parete mediale per consentire una ricostruzione accurata anche dopo fratture significative di doppia parete.5,6

• Forma tridimensionale premodellata. Per piegatura e taglio minimi che riducono la quantità di tempo ne-cessario per modellare la placca.

• Bordi della placca modellati. Per inserire più facil-mente la placca attraverso l’incisione cutanea e diminu-ire le interferenze tra la placca e il tessuto molle circo-stante.

• Design segmentato. Per personalizzare la misura della placca a seconda della topografia orbitale e ridurre al minimo le asperità dei bordi modellati della placca.

• Zona rigida. Ripristina la forma del pavimento orbitale posteriore per facilitare il mantenimento della posizione corretta del bulbo.

MatrixORBITALPlacche orbitali premodellate MatrixMIDFACE

Funzioni e benefici

Page 5: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 3

Bordo laterale

Forma ad S per seguire il contorno del pavimento orbitale

Barre di interse-zione per taglio minimo e bordi modellati della placca

Page 6: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

4 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

Introduzione

Le fratture del pavimento orbitale sono frequentemente associate a fratture della parete mediale. La complessa geometria dell’orbita ossea rende estremamente impe-gnativa la ricostruzione anatomica, particolarmente nelle fratture di doppia parete e quando è interessato il cono orbitale profondo.

Il pavimento orbitale ha una sezione convessa bassa ini-ziale dietro al bordo, poi si inclina verso l’alto dietro il globo e si inclina verso l’alto per incontrare la parete mediale, creano una chiara protuberanza dietro il globo. Queste curve convesse della parete mediale e del pavi-mento creano un «restringimento retrobulbare» della cavità orbitale che deve essere ricostruito quando l’orbita viene ricreata dopo le fratture.2 Il trattamento è diretto ad una precisa ricostruzione anatomica della forma e del volume dell’orbita per ripristinare la posizione corretta dell’occhio.3,4

Le placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE si pos-sono usare per fratture orbitali acute o nella ricostru-zione secondaria in caso di enoftalmo e distopia.

Page 7: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 5

Uso previsto, indicazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni, eventi avversi generali e informazioni sulla RMI

Uso previstoLe placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE sono indicate per l’suo nella riparazione dei traumi e la rico-struzione dello scheletro cranio-maxillofaciale.

IndicazioniLe placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE sono indicate per l’uso nei seguenti casi:• Fratture del pavimento orbitale• Fratture della parete orbitale mediale• Fratture combinate del pavimento orbitale e della

parete mediale dell’orbita

ControindicazioniNessuna controindicazione specifica.

Avvertenze: • L’impiego di un sistema di fissazione interna su

pazienti con infezione attiva o latente può causare rischi potenziali che possono includere il fallimento dell’impianto e il peggioramento dell’infezione. Spetta al medico la valutazione delle condizioni mediche del paziente e la selezione del dispositivo di fissaggio più appropriato per il singolo paziente. È inoltre a discrezione del medico la decisione di qualsiasi altro metodo di trattamento necessario per gestire efficacemente l’infezione.

• Confermare la qualità dell’osso nella posizione selezionata della placca. L’impiego di un sistema di fissazione interna su pazienti con quantità o qualità ossea insufficiente può causare rischi potenziali che possono includere l’allentamento del dispositivo e il fallimento dell’impianto. Spetta al medico la valutazione delle condizioni mediche del paziente e la selezione del dispositivo di fissaggio più appropriato per il singolo paziente.

• Questi dispositivi possono rompersi durante l’uso (quando sono soggetti a forza eccessive o non comprese nella tecnica chirurgica raccomandata). Benché spetti al chirurugo la decisione finale sulla rimozione della parte rotta in base al rischio associato, si consiglia, per quanto possibile e conveniente per il singolo paziente, di rimuoverla. È necessario sapere che gli impianti non hanno la stessa resistenza dell’osso nativo e, se soggetti a carichi considerevoli, possono fallire.

• Strumenti, viti e placche tagliate possono presentare bordi affilati o articolazioni in movimento che possono pizzicare o lacerare il guanto o la pelle dell’utente.

• Aver cura di rimuovere tutti i frammenti che non sono fissati durante l’intervento chirurgico.

• Benché spetti al chirurgo la decisione finale sulla rimozione dell’impianto, si raccomanda, quando possibile e conveniente per il singolo paziente, di rimuovere i dispositivi di fissaggio non appena la loro funzione di supporto alla guarigione sia conclusa. La rimozione dell’impianto deve essere seguita da una gestione post-operatoria adeguata onde evitare nuove fratture.

Precauzioni:• Confermare il funzionamento degli strumenti e

verificarne l’usura durante il ricondizionamento. Sostituire gli strumenti usurati o danneggiati prima dell’uso.

• Si consiglia di utilizzare con gli impianti MatrixMIDFACE unicamente gli strumenti previsti per l’uso dalle guide alla tecnica chirurgica MatrixMIDFACE (DSEM/CMF/0216/0113) e MatrixORBITAL (DSEM/CMF/0216/0114).

• Manipolare i dispositivi con attenzione e smaltire gli strumenti di taglio per le ossa utilizzati nel contenitore per taglienti.

• Irrigare sempre e aspirare per rimuovere potenziali residui prodottisi durante la procedura di impianto o di rimozione.

Eventi avversi generaliCome per la maggioranza degli interventi chirurgici, sussi-stono rischi, effetti collaterali ed eventi avversi. Benché possano verificarsi numerose reazioni, alcune delle più comuni comprendono: problemi conseguenti all’anestesia e al posizionamento del paziente (ad esempio nausea, vomito, lesioni dentali, compromissione neurologica ecc.), trombosi, embolie, infezioni, lesioni neurali e/o delle radici dentali o di altre strutture critiche compresi i vasi sangui-gni, eccessivo sanguinamento, danneggiamento dei tes-suti molli, compreso gonfiore, cicatrizzazione anomala, compromissione delle funzioni del sistema muscoloschele-trico, disagio o sensazione anomala dovuti alla presenza dell’impianto, reazioni allergiche o d’ipersensibilità, effetti collaterali associati alla protrusione di componenti dell’im-pianto, allentamento, piegatura o rottura del dispositivo, consolidamento errato, mancato (non-unione) o ritardato che può causare rottura dell’impianto e necessità di rein-tervento.

Page 8: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

6 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

Uso previsto, indicazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni, eventi avversi generali e informazioni sulla RMI

Eventi avversi specifici del dispositivoGli eventi avversi specifici del dispositivo includono a titolo esemplificativo, ma non esaustivo:• Consolidamento errato o mancato possibilmente associato a:

– impianto non correttamente dimensionato per l’uso previsto

– deformazione di fori dovuta a piegatura della placca– cedimento della struttura dovuto a design di robu-stezza inadeguata

– eccessiva debolezza della struttura per sostenere le forze di carico post-operatorie

– diametro del foro della rete/placca troppo ampio o testa della vite troppo piccola

– materiale/disegno dell’impianto errato– etichetta fuorviante/errata– informazioni fornite all’utente finale (ossia Istruzioni per l’uso, tecniche chirurgiche, guide terapeutiche) insufficienti, errate o imprecise

– fori vite rimasti dopo il taglio della placca insufficienti– piegature ripetute o applicate in senso inverso

• Reazione tissutale avversa possibilmente associata a:– residui/particelle strumento prodotti durante il taglio – residui/particelle strumento prodotti durante l’im-pianto e/o la rimozione

– etichetta errata, ossia dati errati indicati sulla docu-mentazione LMD, ossia testo errato, simboli man-canti, data di scadenza errata

• Danneggiamento di organi vitali/strutture circostanti possibilmente associato a:

– cedimento prematuro della placca/rete– la placca/rete non offre opzioni sufficienti per il posi-zionamento delle viti

– placca/rete troppo spessa per l’area anatomica– i fori di fissaggio non consentono una stabilizzazione appropriata

– struttura insufficiente della rete– posizionamento della vite su nervi, gemme/radici dentarie e/o altre strutture critiche

– diametro del nucleo della vite troppo piccolo con con-seguente possibile rottura post-operatoria della vite

– deformazione o rottura della vite durante l’inseri-mento con produzione di frammenti, di cui il chi-rurgo non è a conoscenza o di cui non può tentare il recupero, che possono migrare

– stripping dell’intaglio della vite dovuto a scivola-mento della lama

– presenza di bave o spigoli taglienti sul profilo della placca– placca/rete modellata in modo errato con conse-guente riduzione inadeguata

– rotture della vite durante l’introduzione e mancato recupero dei frammenti

– rottura della vite in fase post-operatoria– scivolamento della lama dall’intaglio della vite– attraversamento completo della placca da parte della vite– produzione di residui particolati durante l’intervento chirurgico

– stripping della vite nell’osso in fase post-operatoria– vite non ritenuta sicuramente con sua conseguente perdita durante l’intervento

– migrazione della vite e della placca o sua deforma-zione durante il decorso post-operatorio

– il foro della placca non ritiene la testa della vite – perdita di funzionalità dell’impianto in fase post- operatoria

– uso errato dell’impianto con conseguente insuccesso della terapia

– errata selezione della placca– errato posizionamento della placca/vite con conse-guente danno irreversibile

– uso inappropriato delle viti o delle punte elicoidali– surriscaldamento della punta elicoidale con conse-guente termonecrosi ossea

• Lesione dell’utilizzatore possibilmente associata a:– foratura del guanto/puntura della mano prodotta da spigoli vivi causati dal taglio delle placche

• L’allentamento può essere associato a:– insufficiente fissazione dell’impianto– rottura della vite in fase post-operatoria – uso di una vite inappropriata

• Lesione nervosa periferica possibilmente associata a:– inserimento della vite su nervi, gemme/radici denta-rie e/o altre strutture critiche

• Danneggiamento del tessuto molle possibilmente associato a:

– cedimento prematuro della placca/rete– rottura della vite in fase post-operatoria– presenza di bave o spigoli taglienti sul profilo della placca– perdita di funzionalità dell’impianto in fase post- operatoria

• Infezione sistemica possibilmente associata a: – condizionamento incompleto/errato che determini l’impianto di un prodotto non sterile

– compromissione della barriera sterile che determini l’impianto di un prodotto non sterile

– impianto di un prodotto non sterile– impianto di un prodotto non sterile e non pulito a causa di un’etichetta errata

– riutilizzo di un impianto monouso

Page 9: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 7

Informazioni sulla RMI

Coppia, spostamento e artefatti d’immagine secondo le norme ASTM F 2213-06, ASTM F 2052-14 e ASTM F 2119-07Test non clinici dello scenario più pessimistico in un sistema RMI da 3 T non hanno rivelato una coppia o uno sposta-mento della struttura rilevanti per un gradiente spaziale locale del campo magnetico misurato sperimentalmente di 5.4 T/m. Il massimo artefatto d’immagine si estendeva approssimativamente di 20 mm dalla struttura scansionata con Gradient Echo (GE). La sperimentazione è stata con-dotta su un sistema per RMI Siemes Prisma da 3 T.

Riscaldamento indotto da Radio Frequenza (RF) conforme a ASTM F 2182-11aSimulazioni elettromagnetiche e termiche non cliniche dello scenario più pessimistico hanno registrato innalzamenti della temperatura di 9.3 °C (1.5 T) e 6 °C (3 T) in condizioni RMI di utilizzo delle bobine RF [tasso di assorbimento specifico (SAR) medio su corpo intero di 2 W/kg per 15 minuti].

Precauzioni: il test descritto sopra si basa su test non clinici. L’effettivo aumento di temperatura nel paziente può dipendere da diversi fattori, oltre al SAR e al tempo di applicazione RF. Pertanto, si rac-comanda di prestare particolare attenzione ai se-guenti punti: • Si raccomanda di monitorare attentamente i pa-

zienti sottoposti a scansione RM riguardo alla temperatura percepita e/o a sensazioni di dolore.

• Pazienti con termoregolazione alterata o con per-cezione alterata di calore devono essere esclusi dalle procedure di scansione RM.

• Generalmente, in presenza di impianti conduttivi, si raccomanda di utilizzare un sistema di RMI con bassa intensità di campo. Il tasso di assorbimento specifico (SAR) impiegato dovrebbe essere ridotto il più possibile.

• Utilizzando il sistema di ventilazione si può ulte-riormente contribuire a ridurre l’aumento della temperatura del corpo.

Page 10: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

8 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

TC preoperatoriaUomo, età 25 anni con trauma contusivo all’orbita sini-stra. Esame oftalmologico nella norma ad eccezione di grave gonfiore ed ematoma dei tessuti molli. La TC ha evidenziato grave dislocazione della parete e del pavi-mento mediale, compresa zona di transizione, con futuro rischio di enoftalmosi, distonia e strabismo.

Coronale preoperatorio

Coronale post-operatorio

Assiale preoperatorio

Assiale post-operatorio

Caso clinico*

TC post-operatoriaApproccio all’orbita tramite incisione transcongiuntivale con cantotomia laterale. Placca orbitale premodellata MatrixMIDFACE, grande, sinistra posizionata senza mo-dificarla fatta eccezione per una leggera piegatura e rifi-latura di alcuni fori di fissazione. L’impianto è stato fis-sato al bordo orbitale inferiore con due viti MatrixMIDFACE.

* Il caso clinico e tutte le immagini sono stati cortesemente messi a disposi-zione dal Dott. Bartlett, Children’s Hospital di Philadelphia, Università della Pennsylvania, USA.

I risultati delle casistiche non necessariamente sono predittivi dei risultati degli altri casi. Negli altri casi I risultati possono variare.

Page 11: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

12

3

4

5

6

12

3

4

5

6

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 9

Posizionamento dell’impianto in base ai punti di repere orbitali1. Bordo orbitale 2. Fessura orbitale inferiore 3. Lamina orbitale posteriore 4. Zona di transizione* tra il pavimento orbitale e la

parete mediale 5. Canale ottico 6. Fossa lacrimale

Punti di repere orbitali

Piano preoperatorio**

3D

* La zona di transizione si trova sull’aspetto infero-mediale del pavimento or-bitale e si riferisce ad un sostegno interno sulla giunzione dell’estremità infe-riore della parete orbitale mediale.

** Immagini su gentile concessione del Prof. Dott. Dott. R. Schmelzeisen e del Dott. Dott. M. C. Metzger, Reparto di Chirurgia Maxillofacciale, Università di Freiburg, Germania.

Coronale Sagittale Assiale

Page 12: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

11 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

Retrattori orbitali

• Minimizzano il prolasso orbitale del tessuto molle

• Proteggono il tessuto molle • Retrattori con estremità grandi

e  piccole • Retrattori destri e sinistri • Acciaio, malleabile

Estremità concave

Misura su entrambi i lati

Il design segue l’anatomia orbitale

Page 13: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 11

Tecnica chirurgica

1. Selezionare l’impianto

Impianti

04.503.801 Placca orbitale premodellata, piccola, sinistra

04.503.802 Placca orbitale premodellata, grande, sinistra

04.503.811 Placca orbitale premodellata, piccola, destra

04.503.812 Placca orbitale premodellata, grande, destra

Selezionare la placca orbitale premodellata che si adatta meglio all’anatomia orbitale del paziente e al tipo e all’en-tità della frattura, basandosi sul piano preoperatorio.

Note: • Nelle fratture di tre pareti che coinvolgono la

parete laterale occorre utilizzare un impianto or-bitale supplementare (ad es. placca a maglia orbi-tale Synthes).

• Per una descrizione della tecnica chirurgica per MatrixMIDFACE, fare riferimento alla tecnica chi-rurgica (DSEM/CMF/0216/0113).

Page 14: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

12 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

2. Dimensionare l’impianto (se necessario)

Strumenti

03.503.033 Forbici per placche a maglia, corte

03.503.037 Forbici per placche a maglia, lunghe

Ridurre l’altezza della parete mediale e/o la lunghezza del pavimento orbitale quando non si usa come ponte per la frattura. Tagliare sempre l’impianto lungo le linee di taglio per assicurarsi che i bordi siano lisci, usando for-bici o tronchesi.

Precauzione: prestare attenzione a proteggere i tes-suti molli dai bordi tagliati della placca.

Tecnica chirurgica

Page 15: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 13

3. Modellare l’impianto (se necessario)

Strumento

03.503.038 Pinza piegaplacche per placche MatrixMIDFACE (ne occorrono due)

L’impianto si può ulteriormente modellare per adattarlo all’anatomia del paziente.

Precauzioni:• Evitare di modellare l’impianto in situ poiché ciò

può provocare un malposizionamento dell’im-pianto e/o un effetto a sbalzo posteriore.

• La parte anteriore laterale della placca (cerchiata a destra) è intenzionalmente prepiegata più in alto dell’anatomia del bordo orbitale per consentire il libero movimento della placca durante il suo posi-zionamento. La parte anteriore laterale si può ulte-riormente modellare per adattarla all’anatomia del paziente.

• Se è necessario il modellamento, il chirurgo deve evitare di piegare il dispositivo in corrispondenza di un foro per le viti.

• Evitare curvature eccessive, ripetute o inverse in quanto aumentano il rischio di rottura dell’impianto.

Page 16: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

14 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

4. Retrarre i tessuti molli

Strumenti

03.503.801 Retrattore orbitale, sinistro

03.503.802 Retrattore orbitale, destro

I retrattori orbitali modellabili possono essere usati per retrarre i tessuti molli e per dimensionare il difetto.

Lo schermo a forma di cucchiaio dei retrattori modellabili è piegato in posizione perpendicolare all’impugnatura.

Debordamenti di tessuto adiposo sul lato dello schermo del retrattore possono essere retratti inserendo una pelli-cola flessibile addizionale.

Nota: creare una piegatura angolare (linea rossa) per consentire una posizione comoda della mano, fuori dalla visuale del campo operatorio sulla fronte del paziente. Una torsione della piegatura può sem-plificare ulteriormente la manipolazione.

Tecnica chirurgica

Page 17: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

1

2

3

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 15

5. Inserire l’impianto

Posizionare il bordo laterale della placca lungo la fessura orbitale inferiore. Poiché l’impianto è anatomico e pre-modellato, deve essere posizionato nello stesso punto per ogni paziente. Non è necessario cambiare l’orienta-mento dell’impianto in base all’anatomia della frattura. Sistemare la placca su un contorno osseo stabile.

Nota: controllare che la dissezione sia adeguata. Inserire per prima la sezione della parete mediale della placca (1). Mentre si inserisce il resto della placca, ruotare la placca (2) finché l’impianto non si trova nella posizione anatomica corretta (3) (consul-tare pag. 9 per i punti di repere orbitali).

Page 18: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

16 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

6. Praticare il foro (quando si utilizzano viti autofilettanti)

Praticare il foro con la punta elicoidale di diametro e lun-ghezza appropriati.

Note:• Le viti sono disponibili nel tipo autoperforante

(argento), autofilettante (bronzo) e di emergenza (blu).

• Se si desidera praticare un foro pilota, utilizzare la punta elicoidale MatrixMIDFACE appropriata con diametro 1.1 mm per una foratura fino a 8 mm di lunghezza e la punta elicoidale MatrixMIDFACE con diametro 1.25 mm per lunghezze della vite pari a 10 mm o superiori.

Precauzioni:• Assicurarsi che la posizione della placca consenta

di rimanere a una distanza adeguata dai nervi e da eventuali altre strutture critiche.

• Verificare che la lunghezza e il diametro della punta elicoidale corrispondano alla lunghezza della vite selezionata prima della foratura.

• La velocità di foratura non deve mai superare i 1.800 giri/min., soprattutto in osso duro e denso. Velocità di foratura superiori possono causare:

– termonecrosi dell’osso – ustioni del tessuto molle – un foro di dimensioni eccessive con il conseguente

rischio di riduzione della resistenza alla trazione, maggiore possibilità di stripping delle viti nell’osso, fissazione non ottimale e/o necessità di viti di emergenza.

• Irrigare sempre durante la foratura per evitare che il surriscaldamento possa danneggiare l’osso e ve-rificare che la punta elicoidale sia concentrica al foro della placca.

• Evitare di perforare sopra nervi o radici dentarie.• Durante la foratura prestare attenzione a non dan-

neggiare, intrappolare o lacerare il tessuto molle del paziente, e a non danneggiare le strutture criti-che. Assicurarsi di tenere il trapano libero da ma-teriali chirurgici sparsi.

Tecnica chirurgica

Page 19: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 17

7. Fissare l’impianto

Stabilizzare l’impianto con un numero adeguato di viti MatrixMIDFACE inserite attraverso i fori delle viti selezio-nati nella placca.

Rimuovere i bracci di fissazione quando non si usano.

Nota: test di conflitto Effettuare una prova di duzione forzata per garantire un movimento laterale e mediale illimitato del bulbo.

Precauzioni:• Verificare la lunghezza della vite prima dell’impianto.• Serrare le viti in modo controllato. Una coppia

eccessiva sulla vite può causare la deformazione della vite/placca o lo stripping nell’osso. In caso di stripping (perdita di presa) nell’osso, rimuovere la vite dall’osso e sostituirla con una vite di emergenza.

• Allo scopo di determinare la quantità di viti ne-cessarie per raggiungere una salda stabilizzazione della struttura, il chirurgo deve considerare le di-mensioni e la forma della frattura.

Page 20: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

18 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

8. Verificare il posizionamento della placca*

L’immagine mostra la vista sagittale della placca corretta-mente posizionata. Il posizionamento sulla lamina poste-riore deve essere confermato intraoperatoriamente.

* Immagine su gentile concessione del Prof. Dott. Dott. M. Rasse, Reparto di Chirurgia Maxillofacciale, Università di Innsbruck, Austria.

Tecnica chirurgica

Page 21: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 19

Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE, spessore 0.4 mm, malleabili, titanio puro

04.503.801 piccola sinistra

04.503.802 grande sinistra

04.503.811 piccola destra

04.503.812 grande destra

Placche

Page 22: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

21 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

Viti MatrixMIDFACE, lega in titanio (TAN)

Viti autofilettanti da B 1.5 mm

04.503.204 lunghezza 4 mm

04.503.205 lunghezza 5 mm

04.503.206 lunghezza 6 mm

04.503.208 lunghezza 8 mm

Viti autoforanti da B 1.5 mm

04.503.224 lunghezza 4 mm

04.503.225 lunghezza 5 mm

04.503.226 lunghezza 6 mm

04.503.228 lunghezza 8 mm

Viti di emergenza da B 1.8 mm, autofilettanti

04.503.234 lunghezza 4 mm

04.503.235 lunghezza 5 mm

04.503.236 lunghezza 6 mm

04.503.238 lunghezza 8 mm

Viti

Panoramica delle viti/placche

Confezione da Confezione da Confezione da Confezione da Clip di eti- 1 pezzo 4 pezzi 1 pezzo, sterile 4 pezzi, sterile chettatura viti

Viti autofilettanti 04.503.xxx.01C 04.503.xxx.04C 04.503.xxx.01S 04.503.xxx.04S 04.503.xxxLC(in clip)

Viti autoforanti 04.503.xxx.01C 04.503.xxx.04C 04.503.xxx.01S 04.503.xxx.04S 04.503.xxxLC1

(in clip)

Viti di emergenza 04.503.xxx.01C – 04.503.xxx.01S – 04.503.xxxLC(in clip)

Placche 04.503.xxx – 04.503.xxxS – 04.503.xxxLC

1 Le clip di etichettatura per le viti autoforanti sono contrassegnate con «SD».

Page 23: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

MatrixORBITAL

MatrixORBITAL Tecnica chirurgica DePuy Synthes 21

Retrattori orbitali

03.503.801 Retrattore orbitale, sinistro

03.503.802 Retrattore orbitale, destro

Strumenti

Moduli

61.503.800 Modulo set MatrixORBITAL

61.503.603 Supporto per strumenti MatrixMIDFACE

Page 24: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

22 DePuy Synthes MatrixORBITAL Tecnica chirurgica

Bibliografia

1. Müller ME, Allgöwer M, Schneider R, Willenegger H. Manual of Internal Fixation. 3rd, expanded and com-pletely revised edition. Berlin, Heidelberg, New York: Springer. 1995.

2. Prein J (ed.). Manual of Internal Fixation in the Cra-nio-Facial Skeleton. Berlin: Springer. 1998.

3. Hammer B. Orbital Fractures: Diagnosis, Operative Treatment, Secondary Corrections. Seattle, Toronto, Bern, Göttingen: Hogrefe & Huber. 1995.

4. Hammer B, Prein J. Correction of post-traumatic orbital deformities: operative techniques and review of 26 pa-tients. J Craniomaxillofac Surg 1995; 23(2): 81–90.

5. Metzger MC, Schön R, Tetzlaf R, Weyer N, Rafii A, Gellrich NC, Schmelzeisen R. Topographical CT-data analysis of the human orbital floor. Int J Oral Maxillo-fac Surg 2007; 36(1): 45–53.

6. Metzger MC, Schön R, Weyer N, Rafii A, Gellrich NC, Schmelzeisen R, Strong BE. Anatomical 3-dimensional pre-bent titanium implant for orbital floor fractures. Ophthalmology 2006; 113(10): 1863–8.

Page 25: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della
Page 26: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della
Page 27: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della
Page 28: Placche orbitali premodellate MatrixMIDFACE MatrixORBITAL™synthes.vo.llnwd.net/o16/LLNWMB8/INT Mobile/Synthes...recupero, che possono migrare – stripping dell’intaglio della

0123

Synthes GmbHEimattstrasse 34436 OberdorfSwitzerlandTel: +41 61 965 61 11Fax: +41 61 965 66 00www.depuysynthes.com

Non tutti i prodotti sono attualmente disponibili su tutti i mercati.

Questa pubblicazione non è destinata alla distribuzione negli USA.

Tutte le tecniche chirurgiche sono disponibili come file PDF sul sito www.depuysynthes.com/ifu ©

DeP

uy S

ynth

es C

MF,

una

div

isio

ne d

i Syn

thes

Gm

bH. 2

018.

Tut

ti i d

iritt

i ris

erva

ti.

056.

000.

496

DS

EM

/CM

F/02

16/0

114d

102

396-

1811

09 D

SE

M 1

2/18