PASTORALE 2003/2004 4 DEL CROCIFISSO, 17 TEL … · no bussato alla sua porta diverse ... na - non...

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arrocchia del Crocefisso oV> Anno PASTORALE 2003/2004 n. 4 - um DEL CROCIFISSO, 17 - Rimmi - TEL 0541/770187 Natale: ospitiamo Gesù nei fratelli I n un racconto sul Natale, lo scrit- tore russo Tolstoj narra di un uomo a cui Gesù aveva annun- ciato una sua visita. Ma, giunta la sera del giorno stabilito, Gesù non si era visto. In compenso, però, aveva- no bussato alla sua porta diverse persone bisognose, che egli aveva accolto ed aiutato. Nella notte, il Signore gli aveva rivelato che in quelle persone egli aveva ospitato lui stesso. Niente di nuovo - si potrebbe dire - perché ciò corri- sponde a quanto è scritto nel Vangelo: "Avevo fame e mi avete dato da mangiare...ogni volta che avete fatto queste cose a uno di que- sti miei fratelli più piccoli l'avete fatto a me" (Mt 25,35.40). Eppure anche per noi che ci riteniamo cri- stiani non è facile accettare che Gesù si nasconda nella persona dei poveri e ci chieda di essere accolto attraverso di loro. Se però ci riflettia- mo un momento, consiste proprio in questo la grandezza del Natale: Dio che si incarna, che si 'nasconde' nella nostra umanità e diviene nostro 'ospite', facendosi per sempre compagno di strada dell'uomo. Dal momento in cui egli si è fatto uomo, l'umanità intera è divenuta in un certo senso il sacramento della sua presenza tra noi. Gesù si è fatto uomo per dare a tutti la possibilità di sentirsi accolti. La sua venuta in mezzo a noi è il segno visibile del- l'accoglienza che egli ci offre e che siamo chiamati a ricambiare nell'a- more verso il prossimo. Tutto questo ci chiede di vivere le feste natalizie - e l'intera vita cristia- na - non come un tempo di 'buone azioni', che ci fanno sentire migliori ma non cambiano il nostro rapporto con gli altri, bensì come un motivo per convertirci a Cristo presente nei fratelli. Approfittiamo delle occasioni che questo periodo ci offre per aprirci agli altri con uno stile di ospitalità e di accoglienza che mostri la nostra consapevolezza di vedere in loro il volto di Cristo. A tutti voi gli auguri più sinceri di vivere un Natale così. d. Paolo e d. Michele INIZIATIVE DELL'AVVENTO PER PREPARARCI INSIEME AL NATALE PREGHIERA Utilizza i sussidi del foglio domenicale che saranno distribuiti nelle domeniche di Avvento. Prega con la tua famiglia seguendo le indicazioni che troverai sul foglietto insieme alla corona di Avvento. SOLIDARIETÀ Aiuta a costruire un centro sociale in Camerun per ragazze in difficoltà, gestito da Suor Maria Negretto, missionaria della diocesi di Rimini. CONFESSIONI Partecipa alla veglia penitenziale di lunedì 22 dicembre alle ore 21. VEGLIA NATALIZIA Ti invitiamo a partecipare alla veglia di preghiera mercoledì 24 dicembre alle ore 23 e alla Messa di mezzanotte. ALL'INTERNO INSERTO SULLA FESTA DELL'ADESIONE DELL'AC PARROCCHIALE

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Anno PASTORALE 2 0 0 3 / 2 0 0 4 n . 4 - um DEL CROCIFISSO, 1 7 - Rimmi - T E L 0 5 4 1 / 7 7 0 1 8 7

Natale: ospitiamo Gesù nei fratelli

In u n racconto sul Natale, lo scrit­tore russo Tolstoj narra di u n uomo a cui Gesù aveva annun­

ciato una sua visita. Ma, giunta la sera del giorno stabilito, Gesù non si era visto. I n compenso, però, aveva­no bussato alla sua porta diverse persone bisognose, che egli aveva accolto ed aiutato. Nella notte, i l Signore gli aveva rivelato che in quelle persone egli aveva ospitato lui stesso. Niente di nuovo - si potrebbe dire - perché ciò corri­sponde a quanto è scritto nel Vangelo: "Avevo fame e mi avete dato da mangiare...ogni volta che avete fatto queste cose a uno di que­sti miei fratelli più piccoli l'avete fatto a me" (Mt 25,35.40). Eppure anche per noi che ci riteniamo cri­stiani non è facile accettare che Gesù si nasconda nella persona dei poveri e ci chieda di essere accolto attraverso di loro. Se però ci riflettia­mo u n momento, consiste proprio in questo la grandezza del Natale: D i o che si incarna, che si 'nasconde' nel la nostra umanità e diviene nostro 'ospite', facendosi per sempre compagno di strada dell 'uomo. D a l momento in cui egli si è fatto uomo, l'umanità intera è divenuta in u n certo senso i l sacramento della sua presenza tra noi. Gesù si è fatto uomo per dare a tutti la possibilità di sentirsi accolti. La sua venuta in mezzo a noi è i l segno visibile del­l 'accoglienza che egli c i offre e che

siamo chiamati a ricambiare nell 'a­more verso i l prossimo. Tutto questo c i chiede di vivere le feste natalizie - e l'intera vita cristia­na - n o n come u n tempo di 'buone azioni ' , che ci fanno sentire migliori ma non cambiano il nostro rapporto con gli altri, bensì come u n motivo per convertirci a Cristo presente nei fratelli. Approfittiamo delle occasioni che questo periodo ci offre per aprirci agli altri con uno stile di ospitalità e di accoglienza che mostri la nostra consapevolezza di vedere in loro i l volto di Cristo. A tutti v o i gli auguri più sinceri di vivere u n Natale così.

d. Paolo e d. Michele

INIZIATIVE DELL'AVVENTO PER PREPARARCI INSIEME AL NATALE

PREGHIERA Utilizza i sussidi del foglio domenicale che saranno distribuiti nelle domeniche di Avvento. Prega con la tua famiglia seguendo le indicazioni che troverai sul foglietto insieme alla corona di Avvento.

SOLIDARIETÀ Aiuta a costruire un centro sociale in Camerun per ragazze in difficoltà, gestito da Suor Maria Negretto, missionaria della diocesi di Rimini.

CONFESSIONI

Partecipa alla veglia penitenziale di lunedì 22 dicembre alle ore 21.

VEGLIA NATALIZIA T i invitiamo a partecipare alla veglia di preghiera mercoledì 24 dicembre alle ore 23 e alla Messa di mezzanotte.

ALL'INTERNO INSERTO SULLA FESTA DELL'ADESIONE DELL'AC PARROCCHIALE

Giovani e servizio "Il più grande bene personale è il bene di tutti. E' questa la molla che ci spinge a servire per contribuire al cambiamento della realtà. Gesù ci chiama ad amare il prossimo fino ad acco­gliere in noi i suoi bisogni. Attraverso il nostro impegno personale vogliamo offrire un servi­zio gratuito e continuativo ,che sia fonte di arricchimento e di gioia. Ci guidi in questo uno spirito di servizio volto a dare per i poveri il meglio".

dalla carta del c l a n K a r i f

Credo che questo passo della nostra carta di clan spieghi al meglio cosa significhi per noi il SERVIZIO: un impe­gno vivo, attivo, fondamentale per tutto il nostro cammi­no, che ci vede coinvolti sia come singoli, sia come grup­po, e che non si esaurisce nel solo tentativo di soddisfa­re le necessità del prossimo. Servire è di più: È ANDARE INCONTRO ALL'ALTRO per abbracciarne i bisogni e per condividere con lui non solo ciò che materialmente pos­sediamo, ma anche quello che di più prezioso abbiamo: NOI STESSI. Intraprendere questo tipo di cammino non è facile, perché spesso abbandonare le comodità a cui siamo abituati ci costa tanto, e soprattutto perché, apren­doci agli altri, può capitare di scoprire i nostri veri limiti, e questo spaventa.. Ma se riusciamo a comprendere quanto è grande l'opportunità che il servizio ci dona, capiamo che farne uno dei pilastri della nostra vita di clan è fondamentale. Quest'anno, in particolare, dopo le riflessioni che sono nate durante la route estiva, abbiamo deciso di vivere come gruppo diverse esperienze di servizio, per dare atti­vamente e concretamente il nostro contributo, per tra­sformare in atti ciò in cui crediamo, per condividere e per crescere insieme.

Giorgia C l a n K a r i f

"Ognuno può essere grande...perché ognuno può ser­vire. Non è necessario avere una laurea per servire. Non è necessario saper concordare soggetto e verbo per servire. E' necessario solamente un cuore pieno di grazia. Un'anima generata dall'Amore"

Martin Luther K i n g 0

"Siamo dei ragazzi di II e I I I superiore dell'Azione Cattolica che da poche settimane hanno intrapreso un nuovo cammino: quel­lo dell'animazione in A.C.R. All'inizio eravamo un po' titubanti per la paura che questo servi­zio diventasse un impegno in più tra i tanti che già abbiamo nella settimana. Poi ci siamo resi conto che non potevamo perdere questa occasione. Ci siamo sentiti subito molto lusingati perché rispetto a tutti gli altri animatori, noi abbiamo incominciato un anno prima: questo ci fa capire quanta fiducia sia stata riposta in noi ed è per que­sto che abbiamo accettato questo nuovo servizio e che adesso ad ogni incontro cerchiamo di dare il massimo. Di sicuro l'entusiasmo e l'esempio dei nostri animatori ci sono stati di grande aiuto. E ' certo che le preoccupazioni e le paure sono tante: l'inesperienza, il timore di non essere all'altezza e di accorgerci che l'animazione non è la nostra strada, il pensiero di non riuscire ad entrare in sintonia con i ragazzi e a creare un gruppo unito. Ma siamo felici di questa opportunità che ci è stata data e non ce ne pentiamo, siamo felici di donare un po' del nostro tempo a ragazzi più piccoli di noi anche se l'impegno e le responsabilità che ci richiede sono tante e già, dopo poco tempo, lo abbiamo sperimentato. "

I nuovi animatori A.C.R Giorgia, Roberta, Elena, Annalisa, Mattia, Lorenzo e Gianluca

Avvento di fraternità: aiutiamo le ragazze di strada di Bafoussam (Camerun)

Nel periodo di Avvento, ogni anno la parrocchia propone una iniziativa di carità rivolta a

tutte le famiglie e ai ragazzi del cate­chismo. Quest'anno abbiamo pensato di sostenere un microprogetto propo­stoci da Maria Negretto, una infermie­ra missionaria da molti anni nel paese africano del Camerun. Maria è cono­sciuta nella nostra parrocchia perché in passato ha già ricevuto degli aiuti per altre iniziative. Quando torna a casa per u n periodo di riposo non manca di visitarci, come ha fatto anche l'estate scorsa. Tra le altre attività che porta avanti, nell 'an­no duemila ha dato vita a u n Centro per aiutare le ragazzine in difficoltà familiare e sociale della città di

M Bafoussam, i l capoluogo della diocesi in cui è inserita. Attualmente esso è frequentato da 23 ragazzine cui viene offerta una formazione umana e reli­giosa e u n apprendistato professiona­le. I l suo desiderio è di poter edifica­re una sede per i l Centro, perché quella attuale è in affitto e lontana dal luogo di lavoro delle ragazze. La spesa totale per u n a costruzione modesta si aggira su € 20.000. La nostra parrocchia si impegna a desti­nare la raccolta dell 'Avvento 2003 a questo scopo. A tale proposito ricor­diamo di utilizzare i salvadanai distri­buiti ai ragazzi del catechismo, da consegnare domenica 21 dicembre durante le SS. Messe, nelle quali si farà la raccolta per questa iniziativa.

Pastorale familiare, una ventata di novità... Si è concluso il 30 novembre il

nuovo corso per coppie di fidanza­ti in preparazione al matrimonio.

Un percorso diverso che inizialmente ha suscitato in noi animatori tante perples­sità, dubbi, incertezze, ma che grazie alla partecipazione di venti ragazzi "in gamba...", alle motivazioni profonde di Don Paolo che lo ha proposto , al clima sereno e costruttivo, tutto ciò ci ha per­messo di essere veramente soddisfatti del traguardo raggiunto. I l corso si è strutturato sulla base di n. 6 incontri di formazione e di n. 1 incontro conclusivo di preghiera, seguendo temi di dialogo e confronto sul matrimonio come sacramento, sull'importanza del dialogo, sul perdono e la riconciliazio­ne, sulla sessualità come relazione, sul matrimonio nella mentalità del mondo e nel progetto di Dio. Noi coppie-guida abbiamo condotto gli incontri cercando soprattutto di dar loro spazio per dialogare insieme, per entra­re nel vivo del discorso, per riflettere e stimolare la conversazione . Si sono seguite delle schede con punti ben delineati e ogni incontro è termina­to con un momento di convivialità gesti­to dalle stesse coppie. I l momento conclusivo è stato celebrati­vo e molto sentito: non sempre riuscia­mo a guardarci negli occhi per recitare il Padre nostro tenendoci per mano, non sempre siamo abituati a rivolgere al Signore una preghiera corale per la per­sona amata, non sempre siamo disposti a dire apertamente agli altri emozioni, sentimenti, stati d'animo e risonanze di fronte alla Parola del Signore... Sì... Tutto questo è stato possibile alle dieci cop­pie. Questi momenti sono serviti molto

Gruppo Famiglie Giovani a Caresto (PU) l'estate scorsa

anche a noi che ormai siamo sposati da diversi anni, non si finisce mai di cre­scere nella fede e nell'amore! E ' prevista una prosecuzione degli incontri, specie per coloro che rimarran­no nella nostra Parrocchia, dando vita ad un itinerario di formazione perma­nente per giovani coppie. Ringraziamo il Signore per tutto questo e affidiamo nelle sue mani queste future realizzazioni. Il prossimo corso è previsto dal 17 feb­braio al 28 Marzo, sempre con cadenza settimanale. Altre novità sono in cantiere, sul fronte delle famiglie che si preparano a cele­brare il Battesimo dei loro piccoli, con un itinerario formativo e soprattutto accogliente, per le giovani coppie appe­na insediate in comunità e anche per quelle già collaudate! Ci occorrono energie, persone e soprat­

tutto coppie disponibili che si mettano al servizio di altre famiglie. Siamo sicuri che solo investendo tutte le risorse che abbiamo nella famiglia, pos­siamo un domani superare quelle chiu­sure, quelle tensioni , quegli atteggia­menti che oggi più che mai sono causa di problemi familiari e sociali. E ciò non è un'utopia, qualcosa di irrag­giungibile perché irreale, ma perché forse, molto elevata. Perciò bisogna ten­tare di raggiungere questo obiettivo anche se non lo si realizzerà pienamen­te l'avvicinarsi ad esso è già conquista e progresso!

Le coppie-guida Marco e Michela Montanari Raffaele e Donatella Ravagli

Aron e Rita Berton Per la pastorale Fam. Battesimale

Alessandra Angelini

Fra^He forza con fattezze di neonato hai posto nei deserto delta nostra disperazione? t>?o. La tua onnipotenza quU tra noi? è so(o ut) Bambino. Esili come ogni vita che nasce? e! rinnova 11 cuore? e? promette eternità.

Oba Gisti Ringraziamo Olga Gigli che anche

quest'anno ci fa riflettere sul significato profondo del Natale con questa poesia.

FESTA D E L DONO:

DOMENICA 18 GENNAIO 2004

"UNA VITA DI RELAZIONI GRATUITE''

IN PREPARAZIONE ALLA FESTA DEL DONO

VENERDÌ 16 GENNAIO 2004

CI SARÀ UN INCONTRO CON DON DANIELE SIMONAZZI, SACERDOTE DELLA DIOCESI

DI REGGIO EMILIA, CHE PARLERÀ SUL TEMA "PARROCCHIE E POVERI''

Teatro culturale della parrocchia del Crocifisso

Il teatro culturale parroc­chiale ha come obiettivo quello di sensibilizzare

la gente e soprattutto i gio­vani ad un "linguaggio" diverso dalla televisione e dal cinema: quello della rap­presentazione teatrale. Ad esso ci si può avvicinare solo imparando a mettersi in gioco e sperimentando nuove forme espressive, senza necessariamente esse­re degli attori professionisti. Cosi abbiamo fatto noi, dando vita ad un nuovo modo di stare insieme. Abbiamo realizzato tante opere, l'ultima delle quali è stata "Tobia", tratta dalla Bibbia, e non a caso, il testo tocca i problemi della famiglia d'oggi. Chi era Tobi? Un uomo giusto e generoso, con la legge del Signore scritta nel cuore. Niente lo ostacola nel servire Dio. Tobi ha condotto una vita integerrima e fedele. Tutto questo non impedisce, però, che una valanga di disgrazie volute dal demo­nio si abbattano sulla sua esistenza. Ha un solo figlio, Tobia, e sarà lui a liberare Sara, sua cugina, dalla presenza malefica del demonio. I l significato del dramma è chiaro: il giusto potrà essere perse­guitato, ma non sarà mai abbandonato da Dio. Questa opera ha richiesto un anno di lavoro, fra la scrittura del testo e la messa in scena. Sono stati necessari sacrifici e rinun­ce, ma crediamo che il teatro .sia un mezzo rapido ed incisivo per trasmettere i messaggi di Dio. L'immagine arriva immediata­mente e resta viva nella memoria. I l teatro non è e non deve

essere un mezzo che stimo­la la vanità o solo il piacere di mettersi in mostra. No! E' qualcosa di più grande, di più nobile. E' la voglia di far conoscere la verità, e nel caso specifico della rappre­sentazione religiosa, un ulteriore mezzo di espres­sione di fede . Dietro ad ogni spettacolo che ho scritto e rappresen­tato nel nostro teatro sono presenti altre persone che molti non conoscono, che appartengono a diversi laboratori di lavoro come: il laboratorio di "lettura del testo" e "costruzione del

personaggio", laboratorio di "scenografie", laboratorio di "fale­gnameria", laboratorio di "costumi", laboratorio di "luci e suoni", propagandisti e pubblicisti. Crediamo che lo stimolo, la collaborazione, la pazienza, la par­tecipazione di ognuno nel coinvolgimento di ogni spettacolo, dia un impulso nuovo e un modesto contributo alla vita della nostra comunità parrocchiale.

Cav. Antonio Palma

A tott? i nostri lettori Autori

4? Buon f a ta l e

C A L E N D A R I O D O M E N I C A 21 D I C E M B R E SARANNO R A C C O L T E , D U R A N T E L E S. MESSE, L E O F F E R T E PER COSTRUIRE IL C E N T R O SOCIALE D I MARIA N E G R E T T O I N CAME-RUM.

D O M E N I C A 21 D I C E M B R E A L L E O R E 15,30 L E Z O N E I N T E ­R E S S A T E O R G A N I Z Z A N O U N M O M E N T O D I FESTA.

LUNEDÌ 22 D I C E M B R E A L L E O R E 21: V E G L I A P E N I T E N Z I A L E E C O N ­FESSIONI

MERCOLEDÌ 24 D I C E M B R E MATTINA E P O M E R I G G I O C O N ­FESSIONI.

Ore 23 V E G L I A D I P R E G H I E R A C U I SEGUIRÀ LA S. MESSA D I NATALE

VENERDÌ 16 GENNAIO ASSEM B L E A PARROCCHIALE I N PREPA­R A Z I O N E A L L A F E S T A D E L D O N O

D O M E N I C A 18 GENNAIO FESTA D E L D O N O .

SS. MESSE I N P A R R O C C H I A Feriali: ore 8 e ore 17 Festive: ore 8 - 10 - 11,15 - 18 Prefestiva: ore 18 La Messa domenicale è l'appunta­mento dei fratelli nel "Giorno del Signore"; partecipare e arrivare in orario è segno di maturità di fede.

CONFESSIONI Sabato ore 14,30 - 16,30 I sacerdoti sono sempre a disposi­zione per confessioni e direzione spirituale su appuntamento. I malati che desiderano confessar­si lo facciano sapere: i sacerdoti vengono a casa molto volentieri.

A D O R A Z I O N E E U C A R I S T I C A Tutti i venerdì, dalle ore 16 alle 17, prima della Messa, c'è un'ora di adorazione in chiesa.

SONO T O R N A T I A L L A C A S A D E L PADRE: Cell i Antonio (79) - Ferr i Annunziata (91) - Barbieri Pietro (87)